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Autore: Soleil Jones    29/08/2012    4 recensioni
― Raccolta di One-Shot ; Inghilterra/OC!Londra ― Arthur Kirkland/Charlotte Doyle.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inghilterra/Arthur Kirkland, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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I suoi occhi smeraldini si socchiusero pigramente incontrando la luce dei raggi filtrati dalle tende dal colore chiaro e delicato, per poi godere di quella che per lui era vera e propria luce: Londra.
Ma non la città, eh? Bensì la sua Charlotte, accoccolata sul suo petto caldo che dormiva ancora con le labbra semi dischiuse e le guance rosee.
Sembrava una bambina. Anzi, meglio: un angelo.
Un angelo dai delicati lineamenti che la notte prima aveva amato, per l'ennesima e senza dubbio una delle tante volte.
Al pensiero suo e di Charlotte, dall'apparenza ingenua e candida d'animo, in così tanta intimità arrossiva tutt'ora. E pensare che erano secoli che andavano avanti così!
Se fosse stato per Arthur sarebbe rimasto lì a coccolare i capelli lunghi della sua capitale mentre codesta mugugnava qualcosa nel sonno per ore e ore, ma il lavoro lo attendeva.
Doveva recarsi in Sud Italia con America, per tentare di liberarla dal fascismo e guadagnare punti in quella tremenda guerra.
Sospirando, si alzò cercando di non svegliare Charlotte, cosa anche molto facile dato che la mattina era dura buttarla giù dal letto.
La coprì con le fini lenzuola e andò a vestirsi indossando la sua tenuta militare.
-Perdonami, my love- Sussurrò uscendo dalla stanza.
Alla moretta non andavano a genio le mattine in cui svegliandosi non lo trovava lì con lei, nel senso che non era proprio in patria.
Molte volte avevano dovuto trattenerla, glielo avevano raccontato, dal partire con la prima nave per dare una sonora lavata di capo all'Asse!
In quei momenti dava un bel da fare a tutti quanti lì a corte ma lo faceva per amore, di questo Inghilterra se ne rendeva conto.
Ecco perché dopo averle posato un leggero bacio sulla guancia le aveva anche lasciato un bigliettino, sperando che bastasse a non farla armare di qualsiasi cosa di potenzialmente pericoloso incontrasse, assieme alla sua mazza secolare ma fedele, con l'intenzione di prendere il largo.
 
A due ore di distanza da quell'evento, Charlotte iniziò ad aprire gli occhi chiari e ad alzarsi, stropicciandoseli come per riuscire a focalizzare meglio le immagini. Con la mano tastò la parte di letto affianco a lei, e notò che Arthur non c'era e che adagiato sul comodino c'era un fogliettino celeste.
-Ma che ...- Prese il biglietto e lo lesse interrogativa.
 

Prima di piombare in una mia base militare per prelevare ogni arma tu possa arraffare, Charlotte, ricorda che tornerò presto, e che in mia assenza c'è bisogno di te.
_I love you_
Arthur

 
Charlotte sbatté le palpebre arrossendo a causa dell'ultima parte del bigliettino ma, dopo pochi secondi ...
-OK ADESSO INGHILTERRA MI SENTE! E NON SOLO LUI!!!-
Vestita con una divisa del compagno, che sebbene le stesse larghina aveva trovato il modo di farsela andare bene, irruppe senza tante cerimonie nelle cucine roteando la sua mazza e afferrando uno scone sotto lo sguardo rassegnato e alquanto perplesso della servitù lì presente.
-Ehm, good morning London ... How are you today?- Chiese incerto e cauto un maggiordomo porgendole una tazzina di the.
-Svegliarmi o tentare di trattenere Arthur no, eh?! E pensare che mi fidavo di teeeee!!!!!!!!!- Rispose iniziando a scuoterlo convulsamente, facendogli cadere la tazzina e quasi svenire, anche se a dirla tutta l'uomo era nuovo lì ...
Una cameriera le si avvicinò cauta e con un'altra tazzina in mano richiamandola il più pazientemente possibile -London, calm down please! Mr. Arthur go to come back and ... And he asked to ...- -Non c'è bisogno di giustificarlo, grazie- La interruppe Charlotte mollando la presa sul maggiordomo e diventando più pacata -Lo so bene che è un dovere a cui una nazione non si può sottrarre aiutare altri popoli e guerreggiare per mantenere alta la propria supremazia, in un certo senso-
-Eh? Yes, that's true but ...-
La capitale bevve tutto d'un sorso una tazza di the e fece per andarsene a passo spedito -Non aspettatemi per pranzo!-
Uscì dal palazzo decisamente calma, come poteva non esserlo quando si ritrovava in quel giardino dove, dopo averla baciata per la prima volta di sua spontanea volontà, Arthur le aveva confessato ciò che provava?
Si accostò con le spalle a un albero, mentre il vento le smuoveva i capelli.
"Non è che io non voglia che lui combatta ma, io ... Ho semplicemente paura per lui ..." Pensò il capoluogo britannico lasciandosi scivolare mettendosi a sedere.
La verità era che non le piacevano le sue uscite alla chetichella perché era come se in un certo senso la abbandonasse.
Dietro a tutte quelle scene la ragazza nascondeva la paura di non riveder tornare quell'inglese apparentemente intrattabile.
La paura che la sua metà avesse dei problemi in battaglia ...
Poi però le si accendeva una lucetta che le riportava alla mente una scena in cui Inghilterra l'aveva rimproverata per come si era comportata in una situazione come quella, in passato.
 
-Charlotte, ricordati che io sono una nazione antica e potente; nessuno mi farà mai del male!- Ribatté stancamente ma con quel suo classico tono orgoglioso e fiero Arthur, mentre Charlie era seduta sulla sedia dello studio della nazione con tanto di broncio.
-Sono la prima a crederlo se è per quello, ma ...- Inghilterra si avvicinò fino ad avvicinarsi al suo volto di molto, chinato e con le mani ai fianchi.
-Niente ma, my dear. Ti giuro sul mio onore da gentleman che ogni volta che m'imbarcherò su una nave sarà solo per poi tornare!- Assicurò apparentemente scocciato, come se stesse parlando con una bambina piccola, ma con quel caratteristico colorito porporeo che si faceva vedere solo quando lui e Londra erano molto vicini.
Oh beh, se giurava sul suo onore da gentleman poteva stare tranquilla ...
 
E così Charlotte sorrise con il naso all'insù guardando le foglie dell'albero, e attese il più pazientemente possibile (Perché non brillava certo per la sua pazienza sia chiaro) il ritorno di Inghilterra, con grande sorpresa di tutta corte.
Ogni mattina si sedeva ai piedi di quella grande quercia per leggere, scrivere, disegnare, o semplicemente ricordare quante volte aveva fatto andare vicino Arthur a un esaurimento nervoso grazie al suo caratterino e tutte quelle in cui, invece, l'inglese si era dimostrato dolce e amorevole con lei.
Con sua grande sorpresa erano a pari merito!
Al che aveva pensato ridacchiando: "Però, se questo non è essere una coppia equilibrata ..."
Finalmente un giorno, una mattina, la luce del sole che le illuminava il viso venne oscurata da qualcuno.
Charlotte aprì lentamente gli occhi ritrovandosi davanti la figura alta e slanciata di un ragazzo con i capelli color grano scompigliati ma perfetti, anche se secondi alla bellezza e dolcezza dei suoi vivi occhi verdi.
Charlotte si alzò all'improvviso stropicciandosi gli occhi, quasi incredula -Arthur ...-
In risposta, l'inglese sorrise accigliato -Ehi ma, quella non è la mia divisa militare?-
Un goccino scese tra i capelli castani di Charlotte, che prese a massaggiarsi i capelli imbarazzata -Ah ... Eheheh, ecco ... Sì lo è, ma ...-
-Ti sta bene- Rispose sereno il biondo provocando l'andare a fuoco delle guance di Londra.
Gli era mancata molto, davvero molto ... In mare poi era stata dura dato che nelle onde, vedeva solo riflessi i suoi occhi, del medesimo e bellissimo colore.
Se per lei era dura stare senza di lui, allora Arthur che avrebbe dovuto dire?
Naturale quindi che accarezzandole una guancia col palmo della mano, si avvicinò a lei per posarle un bacio leggero e privo di malizia sulla fronte.
Non era un bacio sulla bocca, ma il suo significato era se possibile ancora più grande.
Era più innocente e puro, ricolmo d'amore ma privo di desiderio.
Perciò Charlotte arrossì molto più di prima, guardando la sua figura surreale dato che lo vedeva praticamente in controluce, allontanarsi e guardarla assorto.
"Ehi ma, questo è davvero il mio Arthur oppure all'originale gli è successo qualcosa e per evitare che commettessi un omicidio di massa America o l'ha clonato o ha assunto un sosia, e se è così anche senza riuscire nell'intento?" Si chiese perplessa Londra sbattendo le palpebre.
-London, stai bene? No perché non spiccichi parola. Di solito non ti ferma più nessuno non appena apri bocca, per non parlare di quando torno da un combattimento!- Disse ironicamente il biondo con falsa preoccupazione e facendo ricredere la capitale.
"No, a quanto pare è proprio lui ..."
-Ma come vuoi che stia?!- Sbottò ricordandosi del perché giorni e giorni prima era irrotta nelle cucine con una mazza in mano e pronta a rifornirsi di armamenti come meglio poteva per poi prendere il largo.
-Ma sentitelo. Il signorino prima parte via mare la mattina presto senza svegliarmi e lasciandomi solo un bigliettino, e poi tutto tranquillo si presenta da me all'improvviso come se niente fosse!-  Continuò imperterrita mentre la nazione reprimeva le risate al vederla con un'espressione così infantile scuotendo leggermente la testa.
"La mia Charlie non cambia mai, inutile sperarci ..."
-E non è tutto quello che ...- Prima che potesse scoppiare a ridere facendola arrabbiare ancora di più, la nazione britannica avvicinò velocemente le loro bocche, per poterla baciare sul serio dopo tanto.
Inizialmente Londra rimase con gli occhi spalancati dalla sorpresa ma, poi pensò che effettivamente ogni volta che Inghilterra la lasciava sola per andare a combattere, c'era sempre la parte in cui, al ritorno, i due si potevano rivedere.
Chiuse gli occhi. Quella del ricongiungimento era e sarebbe stata sempre la sua parte preferita!
 
ANGOLO DI UN'AUTRICE CHE DOPO QUESTA BRAVATA FORSE SE NE DOVREBBE ANDARE IN PENSIONE (Anche se ha 14 anni XD)
 
Ahahahhhhhh!!! Proprio così gente! Ho deciso di trasformare la one-shot in una raccolta di ArthurxCharlie!!!! :D
*Segno di vittoria*
Ok, sperando che la mia amica non sia svenuta dopo aver letto la parte scritta (Ma ne dubito dato che mi è venuta una schifezza senza eguali) dato che sta lavorando a una long-fic che ci tengo a leggere, vi lascio con l'inaspettata parte graficaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!
(Mi scuso se fa schifo ma è la prima volta che provo a disegnare un personaggio di Hetalia -..-)
 
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