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Autore: N F LEYDEN    05/06/2004    1 recensioni
Cosa succederebbe se un brillante scienziato scoprisse il segreto biologico della magia, se ora Silente, Harry e tutti i babanofili si sentissero profondamente minacciati da coloro che hanno sempre protetto. Storia del primo conflitto Mago-Babbano.
Genere: Azione, Fantasy, Romantico, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Harry Potter, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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LACRIME NELLA PIOGGIA

                                                        LACRIME NELLA PIOGGIA

 

 

 

 

“Per  mutazione si intende una modificazione ereditabile nella sequenza nucleotidica di un cromosoma”

                                                                   B.Lewin  “Genes VI”

 

 

 

 

Tu-Tum, Tu-Tum.

La macchina, una vecchia utilitaria di un improponibile colore verde pisello, viaggiava a velocità sostenuta sulla fatiscente e ormai quasi dimenticata statale A6 che portava dalla capitale verso l’interno dell’isola, e da qui dritta sulla costa atlantica.

<< Non si potrebbe accelerare un po’? >>

Fabian guardò con interesse la donna  al suo fianco sul sedile dei passeggeri, prima di scuotere impercettibilmente la testa.

<< Ho troppo da dare al mondo >> rispose con un sorriso, << per morire in un banale incidente d’auto >>.

Elizabeth inarcò un sopracciglio. Non sapeva ancora se aveva fatto bene a seguire lo sconosciuto per andare chissà dove, ma dato che l’alternativa era essere narcotizzata e rapita dai propri colleghi di lavoro, non aveva avuto molta scelta.

<< Dottor Wise >> iniziò la donna in tono deciso, << lei ha ascoltato la mia storia e del perché credo mi abbiano rapito, mi ha chiesto di seguirla, e io sono venuta senza chiedere né dove né perché, ma adesso credo di avere diritto a una spiegazione.

<< A cosa sono dovute quelle misteriose guarigioni? Perché sono così segrete? E soprattutto, chi è che protegge così accanitamente la cosa? >>.

Fabian trasse un gran sospiro.

<< Si metta comoda >> disse, << è una storia lunga >>.

 

 

 

<< Harry >> disse piano Lupin uscendo insieme a un medimago dall’alloggio del preside, << vieni dentro per favore, ha chiesto espressamente di te >>.

La prima cosa che colpì Harry quando entrò nella stanza, fu l’odore. L’acre e insopportabile tanfo di morte e necrosi che aleggiava per tutta la camera.

Silente era sdraiato sul letto, due cuscini dietro la testa per aiutarlo a stare dritto.

<< Harry, ragazzo mio >> disse con voce flebilissima, << entra per favore, e chiudi la porta >>.

A Harry si strinse il cuore a vedere il vecchio in quelle condizioni.

<< Coma sta preside? >> chiese con voce roca.

<< Harry >> rispose debolmente Silente, << credo proprio che tu ora possa darmi del tu >>.

<< Come stai Albus? >> chiese allora il ragazzo.

Per tutta risposta il vecchio preside si scoprì il petto con le poche forze rimaste. Dallo sterno fino alla cintura pelvica, la pelle era interamente ricoperta di pustole brunastre, che minacciavano adesso di estendersi fino alla base del collo.

Harry assunse un’espressione inorridita, aveva studiato abbastanza del corso di infermeria all’addestramento auror per riconoscere in quello sfogo il “flagello degli stregoni” o in termini più scientifici la sindrome di “Mongammer”.

Era una malattia facilmente curabile in condizioni normali, ma il sistema immunitario di Silente non aveva più la forza ormai neanche di opporsi a quella semplice patologia, e arrivati a quello stadio nessuno poteva più fare niente.

<< Stai male >> disse il ragazzo. Era un commento stupido e lo sapeva.

 << No ragazzo mio >> rispose il preside a voce bassa, << sono morto >>.

Le ore che seguirono furono un autentico calvario, entrarono a trovare il vecchio preside tutte le persone che avevano lavorato, combattuto o studiato con lui, ed era incredibile quante fossero.

Vennero i Weasly, al completo, Hermione Granger, Severus Piton. Venne Sibilla Cooman con gli occhi inondati di lacrime, e vennero tanti altri, maghi e streghe che Harry non aveva mai visto prima.

Quando tutti se ne furono andati, solo Harry rimase col vecchio.

<< Harry >> disse Silente all’improvviso, << figlio mio, ti prego ascoltami >>.

<< Sono qui Albus >>.

<< Devi fermarlo Harry >>.

<< Chi? >> chiese il ragazzo anche se credeva di sapere già la risposta.

<< Wise >> disse il preside, << Devi fermare Fabian Wise, o tutto ciò per cui avremo lottato in questi anni sarà reso vano, bloccalo Harry. Ad ogni costo >>.

Il triste canto di Fanny svegliò Harry nel cuore della notte.

La lampada sul comodino stava per spegnersi. Il ragazzo si avvicinò lentamente al giaciglio del preside. Sapeva che la fenice non si sbagliava.

Questi magici animali hanno la strana capacità di intuire queste cose.

Il vecchio guardava ancora faccia al muro, ma quando Harry gli toccò la guancia, questa era fredda. L’indomabile spirito di Silente se ne era andato.

 

 

 

 

 

L’oceano atlantico si infrangeva tempestoso contro la costa frastagliata.

Avevano viaggiato ininterrottamente per più di un giorno, ed adesso si trovavano di fronte a un grande complesso di edifici recintato.

DIPARTIMENTO RICERCA E SVILUPPO DELL’ ESERCITO. INGRESSO VIETATO AI NON AUTORIZZATI

<< E’ qui che andiamo? >> chiese Elizabeth piuttosto sorpresa.

<< Ho un amico nelle alte sfere dell’esercito >> rispose Fabian.

<< Non credevo ti fidassi dei militari >>.

<< No >> disse ancora l’uomo, << non mi fido né di militari né di politici, ma ormai non ci rimane altra scelta >>.

Ingranò la prima e si diresse con riluttanza verso il grande cancello elettrico.

 

 

 

 

La pioggia cadeva fine sul grigio cimitero dei maghi.

Remus Lupin come nuovo preside di Hogwarts stava tenendo il discorso in onore di Silente.

La tomba del vecchio preside non era stata posta, per sua stessa volontà, tra quelle dei grandi ministri e presidi del passato, ma risiedeva nella grande area riservata ai membri dell’ordine caduti nella guerra contro Voldemort.

Harry piangeva senza freni attraversando la lunga lista di nomi che portavano infine alla tomba del preside.

James Potter, Lily Potter, Sirius Black, Rubeus Hagrid, Minerva Mc Grannit.

Da ognuna delle lapidi Harry parve sentire quieti mormorii di omaggio al gran uomo.

Albus Silente diceva infine l’ultima tomba.

<< Buongiorno professore>> disse il ragazzo inginocchiandosi a fianco alla tomba, l’acre sapore delle lacrime in bocca, << sono venuto a dirti addio, per l’ultima volta >>. << Ho portato queste due cose, semmai dovessero tornarti nuovamente utili >>. E così dicendo trasse dalla tasca dell’abito una piuma di Fanny e la gloriosa bacchetta del preside la spezzò e la mise sulla tomba.

<< Addio mio capitano >> disse, << sono più ricco perché ti ho conosciuto >>.

 

 

 

 

 

Harry non era sicuro che fosse giusto perseguitare Fabian Wise, ma non poteva disubbidire all’ultima richiesta di Silente.

Trovò Ron che parlava con Bob Wise vicino a un pioppo.

<< Venite >> disse, << andiamo a caccia >>.

 

 

 

 

 

 

 

  
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