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Autore: CarotaSbiadita_    29/08/2012    2 recensioni
Non vi prometto cavalieri erranti e draghi sputa fuoco, ma vocabolari di greco e vecchie professoresse rachitiche.
Questa sono io, che mi piaccia o no.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Oltre al danno,la beffa. 

Non ho mai avuto molta voglia di alzarmi la mattina per andare a scuola, adesso però era ancora peggio. Non l’avrei più trovato fuori scuola ad aspettarmi, con il solito cornetto a cioccolato. Ci sarebbe stata solo quello pseudo liceo, con i suoi topi e le sigarette usate nel cortile, i professori pronti a spolparci e i bidelli pronti a sgridarci.
 
Che vita emozionante, cosa te ne fai delle avventure di Indiana Jones?
Mi alzai e mi fiondai in bagno chiudendo la porta in faccia alla povera Ludo. Mia sorella minore. Ha 9 anni ma è una vecchia. Una scimmia con due occhi da annegarci dentro.
Doccia veloce e poi trucco.
I misteri dell’umanità non riguardano il sacro Gral o gli alieni, ma bensì il colore della matita per gli occhi.
Blu o Lilla? Blu, è pure waterproof.
Uscii dal bagno e mi ritrovai Ludo davanti, imbronciata. Le stampai un bacio sulla fronte e mi diressi all’armadio.
Secondo dubbio esistenziale della giornata, cosa mettermi.
Non volevo sentirmi bella per nessuno, nemmeno per me stessa, così decisi di non impegnarmi.
Jeans, felpa e convers, ovviamente senza dimenticare l’anello leopardato di legno al pollice.
Zorro usava la Z, io l’anello.
Andai in cucina, bacio a mamma che prendeva il caffè ancora fra le braccia di Morfeo, zaino blu Eastpak in spalla e via.
Le chiavi del garage le tenevo sempre nella tasca dei jeans, così da non perderle.
Le presi e vidi quel portachiavi, il suo portachiavi. Lo tolsi in fretta mentre la serranda si apriva, lo misi in tasca e inforcai la mia splendida Vespa Rossa, l’unica gioia che mi era rimasta.
Avevo sempre amato le Vespe e le moto, la sensazione di libertà che ti trasmettono, ha ragione Cremonini sembra di avere le ali sotto i piedi.
Per arrivare a scuola devo attraversare mezza città e vedo gente di tutti i tipi.
Chi fa jogging con tutine aderanti e il sudore che gli imperla la fronte (un giorno mi deciderò a fermarmi e a chiedergli come fanno a correre a quell’ora della mattina), anziani che portano a spasso i cani, mamme che portano a scuola i figli e poi c’è lui, un bimbo che tutte le mattine è sempre lì, alle 7:45 a mangiare la sua pizzetta Margherita fuori al Cinema.
Arrivo a scuola, do un occhiata fuori al cancello e non c’è nessuno, nessuno che mi interessi davvero. Solo delle primine esaltate dall’idea del Liceo, anche se è iniziato da tre mesi.
Ma anche io ero così? Spero proprio di no.
Le Vespe si parcheggiano sul retro delle catapecchia, io la mia però la metto sempre più lontana dalle altre, non voglio che la mia bambina venga graffiata.
Ci vorrebbe una scritta all’entrata “ PERDETE OGNI SPERANZA VOI CHE ENTRATE,O ANIME PRAVE” ,ovviamente in tema con il tipo di Liceo.
Visto che sarebbe vandalismo, l’ho solo scritto con il bianchetto sulla porta della classe.
Prima ora,Religione.
Bhè, è un po’ come entrare alle 9:00, si dorme sicuro. Magari prima. Da quando ho scoperto che, Matteo, il mio ragazzo ha baciato un’altra in gita a Stoccolma, non chiudo più occhio.
Come si dice, oltre al danno anche la beffa? Non solo non dormo, ma mi subisco anche l’ora di religione.
E le domande esistenziale sono davvero l’argomento peggiore del mondo!!
Ultimo banco, vicino alla finestra. Il mio banco ha due lati positivi, si vede il mare e poi c’è Mara. La persona più schietta, romantica,polemica e studiosa che conosca.  E’ sempre lì per me, a qualsiasi ora, io la chiamo e lei  corre con la Nutella.
C’è chi affoga i proprio dolori nella Vodka,nel gioco d’azzardo o nella droga, io nella Nutella.
Mi siedo, lo zaino sul banco,le gambe accavallate sotto. Lo sguardo va subito fuori dalla finestra, come al solito.
Non l’avessi mai fatto. La mi cittadina ha 30.000 abitanti e io chi dovevo veder passare? MATTEO OVVIO.
Se negassi di amarlo sarei una gran bugiarda, ma non so cosa voglio, non so se posso fidarmi di lui o se sono pronta per andare avanti.
Lui crede di essere nel giusto visto e considerato che ha ammesso il tradimento, io sono nel giusto perché vorrei prenderlo a pugni.
Ha lasciato crescere la barbetta, non ha più nessuno che gli dice che senza è più carino.
Guarda in basso e ha le mani chiuse in pugni.
Si gira verso la finestra della mia classe, i nostri sguardi si incontrano e un misto tra elettricità e nausea si impadroniscono di me.
Distoglie lo sguardo e attraversa.
Ha ancora il giubbino rosso però, quello che mi piace tanto. Quello che tante volte mi ha dato quando sentivo freddo.
Il professore mi richiama alla triste realtà con la domanda “ E lei Mannino cosa vuole fare della sua vita?”.
Con una domanda mi ha chiuso. Ma non voglio farglielo capire, non posso lasciarmi intimidire dal più fesso dei professori.
“Voglio fare della mia vita un’arte, amore, moda e musica prof” risposi.
“L’arte può essere negativa, prenda Picasso, da lontano è un quadro stupendo poi si avvicina è vede che non è un granchè” chiusa due volte nel giro di due minuti.
“Le dimostrerò il contrario prof”almeno risposi qualcosa.
L’ora finì ed io e Mara uscimmo fuori, lei a fumare io a respirare aria nuova.
Ultimamente mi sentivo sempre soffocare, magari dai miei pensieri, dalle miei incertezze e dalle mie incomprensioni.
Mi auto trasmettevo tristezza.
Stavamo per rientrare in classe quando la vidi.
La zoccola che era andata a Stoccolma con il mio ex. Cosa ci faceva a scuola mia? Perché anche qui? Chi mi ha maledetta?
“Cazzo ci fai qui”sputai.
“Mi sono iscritta qui, non andavo bene nell’altra scuola, sempre la stessa gente poi…..”
“Giusto, ormai tutti te li sei fatti, hai visto più uccelli tu che un negozio di pennuti cara Lola”
“Modera il linguaggio Mannino”.
La prof di Greco, la Sorrentino, che spunta sempre nei momenti meno opportuni.
“Benvenuta signorina Loffredo, mi segua, le mostro la IC”
“Prof, la IC è la nostra classe”dissi allibita.
“Mi fa piacere che lei dopo tre anni abbia imparato la proprio sezione”.
Simpatica come un porcospino in culo.

 
 
 Angolo autrice.

CHE STRORIA MAGNIFICA! Ok,no!
E'la mia prima FF, quindi sono nel panico!
Vorrei sapere cosa ne pensate, quindi recensite sususu<3<3
xoxo<3
  
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