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Autore: ieazabel    30/08/2012    5 recensioni
Questa storia è indirizzata a chi avrebbe tante cose da dire e non le dice, per paura, vergogna, per non compromettere i propri sentimenti. Se avete qualcosa da dire a qualcuno, ditegliela, perché poi potrebbe essere troppo tardi: siamo troppo giovani per vivere col rimpianto di cose non dette, o di azioni mai compiute. E, un'ultima cosa: anche quando non credete in voi stessi, quando non credete di lasciare un segno nelle persone, fidatevi: rimarreste sorpresi nel sapere a quante persone avete, in realtà, lasciato una vostra traccia nei loro cuori. Solo che non ve lo dicono.
Enjoy!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Riesci a leggere la mia mente?

Quello che non accade in un secondo






"Io ero lei e lei era me: eravamo un tutt'uno, noi eravamo liberi 
e se c'è qualcuno che me lo chiede, lei è l'unica
"

 


19 marzo 2012



Sono le quattro del mattino, la casa è uno sfacelo, siamo tutti un po' brilli - chi più, chi meno - e nessuno dorme. Niall, Allie, Harry e Gwen stanno tenendo un'intensa partita a "Nomi, cose e città", nonostante l'alcol sia la causa per cui nessuno di loro riesce ad associare l'iniziale delle parole alle determinate categorie. Fino a qualche minuto fa, invece, Cos e Louis si stavano coccolando amabilmente sul divano, peccato che Louis, alla settima bottiglia di Harp Super, abbia iniziato a coccolare un cuscino. Così Cos si è unita a me, Josh, Andy, Zayn e Liam, che ci stiamo giocando ad una sorta di quiz musicale, nel quale a turno uno di noi canta una canzone, mentre gli altri devono indovinare di quale canzone si tratta. Indovinare le canzoni di Andy è semplicissimo, visto che intona solamente quelle degli Oasis. Fortunatamente dopo la cena, Zayn si è dato una regolata e non si è più preso libertà che nessuno gli ha concesso. Diciamo che rispetto a qualche ora fa, l'atmosfera è decisamente più rilassata.
"I'm gonna pick up the pieces and build a Lego House.."
"ED SHEERAN, LEGO HOUSE! AH AH, BECCATEVI QUESTA, SCHIAPPE!". Mio padre mi ha sempre rimproverato di essere troppo competitiva in ogni cosa e, a quanto pare, quando bevo lo sono ancora di più.
"DATEMI UNA I, DATEMI UNA S, DATEMI UNA A, DATEMI IIIISAAAAAAAA!", inizio un ridicolo balletto della vittoria, a mo' di cheerleader, mentre gli altri mi guardano sconvolti.
"Isa, te l'ha mai detto nessuno che quando vinci sei insopportabile?".
"Josh, sbaglio o qui è un perdente che parla?", gli lancio un'occhiata di sfida e lui scoppia a ridere.
"O Dio, come siamo ridotti..". Mi rimetto seduta e, proprio mentre sto per iniziare a cantare, Gwen si avvicina a noi e ci fa una proposta.
"Che ne dite di giocare a Obbligo o Verità?".
"Ma dai, Gwen. E' un gioco stupido", asserisce serio Josh.
"E dai, almeno movimentiamo questa serata!", sembra una bambina per quanto è entusiasta.
"Io jbfieufhuinf sto kjncoiejnf mente". Ci voltiamo tutti verso Louis, che in questo momento è steso sul divano con la faccia spalmata sul cuscino. Iniziamo tutti a ridere come dei pazzi.
"E questa frase criptica significa..?", gli chiede Harry, scuotendogli i capelli. Louis si posiziona a pancia in su e si alza a fatica.
"Ho detto: Io ci sto, ho un sacco di idee in mente".
"Ah, ecco! Dai, Louis docet! Si gioca!", urla Gwen battendo le mani. Ci mettiamo tutti in cerchio e Louis assume improvvisamente un'espressione seria.
"Ciao a tutti, il mio nome è Louis Tomlinson e non bevo da circa cinque minuti". Applaudo.
"Bravo Louis! Ammettere di avere un problema è il primo passo verso la cura!". Louis si alza e viene ad abbracciarmi.
"Tu sì che comprendi i miei problemi". Gli do una pacca sulla spalla e lui si siede nuovamente al suo posto. Nel frattempo, gli altri continuavano a guardarci con aria disorientata e divertita.
"Vabè, dopo questo bel teatrino possiamo cominciare! Allora, chi inizia?", Gwen cerca sostegno dallo sguardo di ognuno di noi, ma nessuno ha intenzione di offrirsi volontario.
"Bene, vorrà dire che comincerò io! Allie, mi passi la bottiglia dietro di te, per favore?". Allie si volta e le porge la bottiglia di birra vuota. Gwen la posiziona al centro del cerchio e la fa girare. Harry ed io ci scambiamo un sorriso affettuoso e, non riuscendo a resistere a quelle labbra, gli ci schiocco sopra un sonoro bacio. E in quel mezzo secondo in cui il mio sguardo si sposta da Harry alla bottiglia che continua a girare, scorgo Zayn che assiste alla scena. Non so perché, ma arrossisco e provo un lieve senso di imbarazzo. 
"Oh oh, Niall! Obbligo o verità?", mentre pronuncia queste parole, Gwen sfodera un sorriso marpione. Mentre tutti sono occupati a fissare Niall, io noto lo sguardo amorevole con cui Liam guarda Gwen. E' proprio cotto, come fa Gwen a non rendersene conto?!
"Obbligo", dice Niall, rassegnato. Gwen si porta la mano sinistra al mento e inizia a sfregarselo, pensierosa.
"Bene, ho trovato: ti obbligo a mangiare la scatola di biscotti al cioccolato in 5 minuti".
"Ma sei pazza, Gwen?! Saranno almeno trenta biscotti!", Allie la guarda con gli occhi del terrore, ma Niall le posa una mano sulla spalla, come per tranquillizzarla.
"Allie, calma: sarà un gioco da ragazzi". Niall corre in cucina a prendere i biscotti, mentre noi lo attendiamo con intrepida curiosità.
"Non ce la farà mai", afferma Josh scuotendo la testa.
"Ti ho sentito. Se ci riesco mi dai venti sterline!".
"Ci sto", i due si stringono la mano: che la scommessa abbia inizio. Niall si posiziona al centro con le gambe incrociate e la scatola tra le gambe. Liam fa partire il cronometro.
"VIA!". Niall inizia ad infilarsi in bocca un'innumerevole quantità di biscotti in una volta sola, mentre Harry, Louis ed io lo incitiamo, gli altri, invece, lo guardano allibiti, ridendo. Dopo 4 minuti e 37 secondi, Niall finisce i biscotti. Lo fissiamo tutti increduli: le nostre mascelle toccano terra.
"Non è possibile.."
"Voglio le mie venti sterline, Josh!". Gli fa l'occhiolino e si rimette al suo posto, abbandonando la scatola vuota dietro di sé. Allie non riesce a staccargli gli occhi di dosso, poi lo abbraccia e gli sussurra nell'orecchio "Questo è il mio uomo". Lui la bacia sulla guancia, finché non si stacca per prendere possesso della bottiglia.
"Ok, ora tocca a me!". Dopo qualche giro, la bottiglia capita verso Harry.
"Styles, obbligo o verità?". Harry si sistema i capelli. Com'è sexy.
"Verità!". Lo guardo con aria di scherno e lui mi fa una linguaccia.
"Vediamo un po'.. Cosa potrei chiederti.. Ah, ecco! Con quante ragazze sei stato a letto?". Harry si irrigidisce ed io con lui.
"Niall..". Cos gli lancia uno sguardo assassino, ringhiando.
"Ehi, ehi.. Tranquilli! Che sarà mai?!". La verità è che lo voglio sapere anche io, quindi cerco di sembrare rilassata. Anche se il sogghigno di Zayn non mi aiuta affatto.
"Ehm.. Dovrebbero essere diciannove". Mi esce spontaneo una risatina isterica, mentre tutti i ragazzi emettono un verso di elogio e le ragazze di disapprovazione. Mi volto verso di lui, che mi guarda imbarazzato. Sembra un ragazzino che è stato appena rimproverato dalla mamma per aver rubato la marmellata.
"Ma la diciannovesima è come se fosse stata la prima. La prima e l'unica". Dopo questa dichiarazione pubblica, gli accarezzo i capelli.
"Anche se per me non sono stati diciannove, vale lo stesso discorso". Ecco. Appena pronunciata quell'ultima parola, mi rendo conto che Zayn è qui e che lui è stato il mio primo ed unico ragazzo prima di Harry. Arrossisco nuovamente e cerco il volto di Zayn: guarda a terra e si morde il labbro superiore, infine si gratta la testa. Noto che Gwen e Cos sono lì ad assistere a quella scena, insieme a me. Fortunatamente nessuno si è accorto di nulla, ma il mio era stato davvero un colpo basso, seppur involontario.
"Ok, tocca a me". Riecco la bottiglia girare e, com'è che si dice? "Quello che non accade in un secolo, può accadere in un secondo"? Mai fu detta cosa più vera. La bottiglia aveva scelto Zayn. Quindi, facciamo il punto della situazione: il mio attuale ragazzo deve: o obbligare a fare qualcosa o chiedere qualcosa di personale al mio ex ragazzo, che io ho appena umiliato involontariamente. Bene, ora datemi un pizzicotto, così mi sveglio. Zayn ed Harry si scambiano diversi sguardi di disprezzo, prima che Harry gli chieda di scegliere tra l'obbligo o la verità.
"Verità". Zayn mi lancia un'occhiata furtiva. Io cerco di evitarla e m'imbatto nella faccia da culo di Louis, che si stava divertendo un mondo. 
"Tu con quante ragazze sei stato?". Ok, cos'era diventato, "Giochiamo a chi ce l'ha più grosso"? Mi sembra si stare all'asilo e mi allontano un po' da Harry, infastidita.
"Tredici". Ecco, questo non lo sapevo. Voglio dire, da Harry me lo aspettavo perché lui mi ha sempre detto di aver avuto tante ragazze, ma da Zayn proprio no. Non che m'infastidisca, più che altro vorrei sapere se tratta del periodo prima di essere stato con me, oppure dopo. Ma devo tenere a bada questa curiosità, perché Zayn non è più affar mio. Liam mi accarezza la schiena, alla vista della mia espressione crucciata ed io mi limito a rivolgergli un sorriso tirato. Zayn prende la bottiglia e la lascia girare. Ci manca solo che la bottiglia si fermi su di me, così abbiamo fatto tombola: il triangolo delle Bermuda. La bottiglia si ferma. Eh no, dai. Ma che cazzo! Non è possibile! Qualcuno lassù devo odiarmi, oppure devo aver fatto qualcosa di male nella mia vita precedente. No, mi rifiuto: non è possibile. Guardo Louis con aria afflitta e lui trattiene una risata.
"Isa.. Cosa scegli?". Sbuffo ed Harry cerca di afferrare la mia mano, ma io sono abbastanza veloce da schivare la sua e posarla sull'altro braccio.
"Obbligo". Tanto qualsiasi cosa scelgo, il coltello dalla parte del manico ce l'ha lui. Pur di finire questo teatrino, sono disposta a mangiarne due, di pacchi di biscotti.
"Baciami". 
"Scusami?". Ma è impazzito, forse?
"Baciami". Harry parte in quarta e si alza in piedi. 
"Ma che cazzo, sei scemo? Lei è la mia ragazza e tu le chiedi di baciarti?! DAVANTI A ME?!".
"Ehi, se tu fossi sicuro di quello che prova, non te la prenderesti tanto".
"Che cazzo cerchi di insinuare?!". Cos ed io ci mettiamo in mezzo.
"Harry, a me non importa di baciarlo. Davvero, il mio ragazzo sei tu. Con o senza il bacio, io sto con te. E' solo uno stupido gioco". Harry mi guarda incazzato nero. Penso che, se potesse, in questo momento mi appiccicherebbe al muro. Si rimette seduto.
"Va bene. Ma, cazzo, una cosa veloce, altrimenti gli spacco la faccia". Mi alzo in piedi e Zayn fa lo stesso. Si avvicina a me con un'aria appagata e un sorriso soddisfatto. Lo odio per questo. Ora la distanza fra noi è questione di millimetri e nella stanza è calata una strana atmosfera. Improvvisamente penso a come sia possibile che un gesto che una volta era così "normale" come un bacio, possa essere diventato un peso. O meglio, un obbligo. Eccoci qui, leviamoci questo dente. Le nostre labbra si sfiorano fino ad attrarsi, imperterrite. Uno, due, tre, quatto, cinque. Lui sfiora la mia lingua con la sua. Sei, sette, otto, nove, dieci. Le nostre bocche si allontanano. Ci guardiamo solamente un altro istante, mi pulsano le tempie, il suo volto è arrossato, disteso. Abbasso lo sguardo e mi volto per tornare al mio posto.
Harry non c'è.

 

 

 

Angolo autrice:

Alloooora, personalmente questo capitolo mi piace assai!
Isa è sempre più incasinata, Harry è sempre più insicuro e Zayn è sempre più determinato: il mix perfetto per un dramma!
Comunque sia, se vi va, lasciate qualche recensione :) Ah, e se ho commesso qualche errore, vi prego di farmelo sapere!
Prima di chiudere, ringrazio howiswrong e ZoomIntoMe94 che, oltre ad essere grandi scrittrici -leggere per credere-, mi seguono sempre. Grazie, ragazze!
Enjoy!
I.

 

  
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