Le vacanze di Pasqua terminarono il giorno
che seguiva il lunedì dell’angelo, e l’espresso di Hogwarts, carico di studenti
che erano tornati dalle loro famiglie per le ferie, arrivò puntualmente alla
stazione di Hogsmeade.
James scrutava accigliato la folla che si
accalcava verso il castello, cercando di notare anche il più piccolo riflesso
rosso, Lily non gli aveva più rivolto la parola da quella sera in sala comune e
probabilmente non l’avrebbe fatto mai più; si era reso conto che non avrebbe mai
dovuto baciarla, ma in quel momento gli era sembrata la cosa più naturale da
fare, lei gli aveva appena detto che non lo odiava e che forse gli avrebbe dato
un’opportunità, questo non voleva forse dire che infondo non le dispiaceva?
Oltretutto non gli era sembrato che le dispiacesse prima di ricevere la sberla!
Incredibile! Era stato picchiato da una ragazza!
In quel momento i suoi pensieri furono
interrotti da Sirius
- Probabilmente sarà nella sala grande con
le amiche!- gli suggerì.
Era incredibile come l’amico riuscisse a
leggergli nel pensiero! Naturalmente avevano passato le vacanze insieme e gli
aveva raccontato di quello che era successo in sala comune, ma da lì ad
interpretare ogni sua mossa!
- Si, immagino che mi stia massacrando
parlando con
Rise della propria battuta, ma notò che al
solo nominare Cornelia, Sirius aveva cambiato espressione, erano due settimane
che cercava di farsene dire il motivo, con scarsi risultati.
La sala comune del grifondoro era tornata
ad affollarsi di studenti.
- Sarà maglio che mi metta a dieta! Ci
vorranno settimane per smaltire le uova di pasqua!-.
Stava dicendo Cornelia, seduta con le
amiche vicino al caminetto, quando alle loro spalle sentirono esplodere una
risata.
Si voltarono e videro Ted Armstring, il
prefetto del quinto anno, circondato da tre libri di testo che lo colpivano a
turno sulla testa, non ci volle molto per spiegarsi il fenomeno, a pochi metri
da Ted, Sirius controllava con la bacchetta i movimenti dei libri, tutti
naturalmente se ne erano accorti, ma nessuno avvertiva Ted del fatto che i suoi
libri non erano affatto affetti da “ spaccacranite”, come gli stava
preagnosticando James – Vedi, è una rara malattia che colpisce i libri degli
incantesimi se sono aperti troppo spesso!- gli stava
spiegando.
Lily si alzò di scatto dalla poltrona e si
diresse verso il dormitorio femminile, non aveva nessuna intenzione di rivolgere
di nuovo la parola a James, neanche per litigarci, ma detestava starsene lì a
guardare quel poveretto che veniva preso in giro davanti a
tutti.
Le tre amiche la guardarono avviarsi su per
le scale, conoscevano benissimo il perchè di quella reazione, l’amica le aveva
svegliate alle tre di notte perchè era entrata in camera sbattendo la porta per
la rabbia, ma si sentivano anche loro un po’ a disagio per quella situazione, di
solito Lily aggiustava tutto, ma in quel momento…
- Ci penso io!- dichiarò Cornelia
alzandosi.
- Aspetta!- la fermò Danielle – forse...non
è una buona idea…insomma...Potter non se la prende con Lily perchè gli piace, ma
tu… forse è meglio se parlo io con Sirius!-
- Non ti preoccupare non ho paura di loro!-
disse avvicinandosi a Sirius che intanto continuava a colpire Ted, mentre gli
diceva – Dovresti provare a colpirti tu sulla testa con qualcosa magari loro
smettono!-
- Finite incantatem!- esclamò Cornelia
fermando i libri – Magari è ora che voi due vi decidiate a
crescere!-
Sirius la squadrò dall’alto in basso, Lily
teneva sempre testa a James, ma nessuno aveva mai osato sfidare lui! Il pensiero
spontaneo fu quello di farle un incantesimo, ma era come se qualcosa dentro di
lui si rifiutasse di colpirla… che strano… rimase a fissarla per qualche istante
poi abbassò la bacchetta.
“ Ma che diavolo fa?” pensò Cornelia,
sicura di dover sostenere un duello “ Ok, lui non reagisce, che cosa farebbe
Lily adesso?...ah giusto, la predica!”
- Ti sembra giusto prendere in giro chi ha
meno esperienza di te vero? Fossi almeno divertente!- non capiva il perchè, ma
se la stava prendendo esclusivamente con Sirius ( ispirandosi forse al fatto che
Lily se la prendeva di più con James)
Lui non rispose.
Avanzò superandola, senza guardarla,
raggiungendo gli amici seduti a pochi metri di distanza.
*
Con l’avvicinarsi del mese di Maggio le
lezioni mantennero il loro corso regolare, i corridoi tornarono ad essere
affollati da un viavai di studenti che si affrettavano verso le aule per le
lezioni, il parco del castello e il prato vicino al lago durante la ricreazione
erano sempre gremiti di ragazzi e ragazze che si divertivano a sedersi
sull’erba per rilassarsi tra una
lezione e un’altra.
- Che lezione abbiamo dopo?- chiese un
giorno Cornelia mentre lei e le altre grifondoro del sesto anno se ne stavano
tranquillamente sedute in riva al lago
- Erbologia- le rispose distrattamente Lily
La professoressa Sprite quel giorno aveva
preparato una lezione pratica: gli studenti avrebbero dovuto spremere il pus da
dei baccelli particolarmente violenti che non erano entusiasti di essere
strizzati.
Dopo due ore la professoressa decise la
classe aveva raccolto pus a sufficienza, e che i ragazzi avrebbero potuto
godersi un’ora di pace.
- Ben fatto ragazzi!- disse- Andate pure!
Due di voi risistemino il pus dalle ciotole nelle bottiglie in fondo alla
classe!-
Nessuno si offrì
volontario.
- Vediamo un po’…Black! Hale! Pensateci
voi!- e se ne andò insieme al resto della classe.
Cornelia sospirò, sperava solo di fare in
fretta, senza dire una parola cominciò a raccogliere le varie ciotole nelle
quali gli studenti avevano raccolto il pus.
Anche Sirius era deciso a non rivolgerle la
parola, ma quando si trovarono a travasare il pus sullo stesso tavolo non potè
resistere, doveva chiederglielo…ci pensava da troppo tempo
- Allora Barbie, come va con Ken?-
Era l’ultima domanda che lei avrebbe voluto
sentire dall’ultima persona con la quale avrebbe voluto
parlare.
- Male- rispose – Mi ha…cioè...ci siamo
lasciati!- rispose senza guardarlo
- Che idiota!- esclamò Sirius dando voce ai
propri pensieri
- Chi?-
- Il tuo ex damerino!-
Lei rise, suo malgrado, prima di cambiare
discorso – Andiamo! Dobbiamo portare queste bottiglie nell’ufficio della
Sprite!-
Salirono la scaletta che portava ad una
stanzetta circolare, in realtà non aveva niente di diverso dalla serra dove
facevano lezione, c’erano piante di tutti i tipi, se non fosse stato per una
piccola scrivania di legno.
- La professoressa ha detto di lasciarle
qui- disse Cornelia mettendo le bottiglie sul tavolo
- Ok, possiamo andare- disse
Sirius
Poi, mentre stavano per uscire, sentirono
un picchiettio contro il vetro; Cornelia aprì la finestra e un gufo depositò
sulla scrivania della Sprite una grossa
pianta avvolta in carta trasparente.
- Forse dovremmo scartarla, deve prendere
aria- constatò Cornelia
- Ok-
Erano alle prese con la carta
trasparente quando Sirius riprese
il discorso di prima
- In ogni caso non vi ho mai visti molto
bene insieme a te e a Davies ti meriti di meglio-
Cornelia non riusciva a credere alle sue
orecchie, in che senso meritava di meglio? Che cosa le voleva
dire?
Era troppo distratta per accorgersi che
aveva rimosso tutta la carta e per sbaglio toccò il pungiglione della pianta;
non si ferì, ma dopo essersi punta si sentì invadere da un grande sonno… le
palpebre pesanti.
Sirius si voltò appena in tempo per vederla
cadere a terra svenuta, si sentì gelare il sangue nelle vene, ma non si fece
prendere dal panico, fece il mobilicorpus e corse in
infermeria.
Sogni indefiniti avevano preso forma nella
mente di Cornelia, quando ad un
tratto sentì delle voci lontane:
- Come sta?- chiese una voce
maschile
- Dovrebbe svegliarsi tra poco, quella
pianta che ha toccato aveva il pungiglione soporifero- disse l’inconfondibile
madama Chips, allora ecco il perchè di tutto quel sonno! Probabilmente in quel
momento si trovava in infermeria
-non è niente di grave- proseguì
l’infermiera -tuttavia la sua reazione tempestiva in un altro contesto le
avrebbe salvato la vita signor Black!-
Black!?! Che diavolo ci faceva lì? A meno
che non l’avesse portata lui lì, si, sicuramente era così.
- Se vuole rimanere qui finché non si
sveglia faccia pure, io devo andare- il cigolio della porta che si chiudeva
annunciò l’uscita di Madama Chips.
Cornelia decise di continuare a fingere di
dormire, non aveva voglia di parlare con lui, dopotutto non le aveva mica
salvato la vita! Infondo però il motivo era un altro, non voleva che lui le
parlasse di nuovo di Andrew, anche se non l’aveva mai amato il fatto di averlo
perso le faceva ancora male.
Sirius si voltò verso il letto di Cornelia:
lei dormiva ancora, si avvicinò e si sedette accanto a lei, dormiva serenamente,
ma che paura gli aveva fatto prendere!
Vederla svenuta lo aveva fatto raggelare,
ora che ci pensava non si era mai preoccupato tanto per una persona che non
fosse stata uno dei suoi amici, ma lei era speciale…anche se gli costava
ammetterlo.
Non potè fare a meno di notare come lei
fosse incredibilmente bella mentre dormiva, gli occhi delicatamente chiusi, il
respiro regolare…non riuscì mai a capire come, ma nello stesso istante in cui si
rese finalmente conto di ciò che provava per lei si ritrovò a baciarla
dolcemente…con molta probabilità lei non l’avrebbe mai saputo…meglio
così…l’avrebbe crocifisso o roba simile... eppure aveva una strana sensazione…
come se nello stesso istante in cui le si era avvicinato per baciarla lei avesse
trattenuto il respiro… che strano.
Il Giorno dopo Cornelia fu dimessa
dall’infermeria e potè tornare a lezione, non aveva detto niente alle amiche di
quello che era successo, prima voleva farsene lei una ragione, ma che diavolo
gli era saltato in mente a quel cretino!
Entrò nell’aula di Trasfigurazione insieme
a Lily, Alice e Danielle, si sedettero nei primi due banchi, Cornelia si voltò
subito a osservare gli ultimo posti infondo alla classe, eccolo lì, stava
chiacchierando tranquillamente con i suoi amici con alle spalle il solito
gruppetto di oche starnazzanti, possibile che solo per lei fosse cambiato
qualcosa?
L’arrivo della professoressa Mc Granitt
interruppe i suoi pensieri.
Sirius non riuscì a seguire la lezione,
quel dubbio tormentava, ormai era quasi sicuro che lei fosse stata sveglia il
giorno precedente, non gli restava che chiedere conferma, eppure lei sembrava
così tranquilla…forse faceva solo finta di niente…possibile che solo per lui
fosse cambiato qualcosa?
Alla fine della lezione, quando la classe
si avviò verso la sala grande per il pranzo, lui si separò dai suoi amici con un
poco convinto “ Torno subito” e si avvicinò a Cornelia, senza dire niente la
prese per mano e la trascinò dentro una classe vuota.
- Hei! Ma che diavolo fai!- protestò lei
mentre Sirius si chiudeva la porta alle spalle.
- Scusa, ma non avevo voglia di spiegarti
tutto in mezzo al corridoio!-
-Tutto cosa?- finse di non sapere niente,
sicuramente le stava per confessare di averla baciata
- Eri sveglia ieri
vero?-
Se ne era accorto! Meglio fingere di non
aver capito!
- Quando?-
- Quando ti ho baciata, non dormivi,
vero?-
- Come fai a dirlo?-
- Ormai ti conosco abbastanza
bene-
- Perchè mi hai baciata?- se la portava
dentro da troppo tempo quella domanda
- Indovina un po’!- disse lui
sarcastico.
- Perchè non sai trattenere i bassi
istinti? – ironizzò
- Se la metti così, non mi è sembrato di
incontrare una tenace resistenza da parte tua!-
- Forse perchè dormivo!-
Lui la fisso negli occhi – Non
dormivi-
- Sì invece!-
Finì di pronunciare la frase nell’esatto
momento in cui lui la attirò a se, cingendole la vita con le braccia e la baciò
di nuovo, con la stesa dolcezza del giorno prima.
- Bè, stavolta non dormivi- disse lui con
semplicità – e come ieri sera non ti sei opposta; allora, come la
mettiamo?-
- Forse non volevo oppormi!- rispose lei,
per la prima volta in vita sua voleva essere schietta, dire esattamente quello
che pensava.
- E perchè?- chiese lui guardandola con
aria di sfida, quali cose avrebbe avuto il coraggio di dirgli, e quali avrebbe
tenuto per se?
Lei sbuffò sonoramente, faceva anche finta
di non capire!
- Possibile che debba sempre spiegarti
tutto!?!-
- Dì semplicemente che sei troppo
orgogliosa per ammettere che sei innamorata di me e la finiamo
qui!-
“ Che coooosa! Ma che gli salta in testa,
non sono mica stata io a cominciare!” pensò Cornelia, ma infondo quello che le
aveva chiesto di dire non era la verità? Certo, ma non l’avrebbe mai ammesso,
maledetto orgoglio!
- Forse lo dovresti dire tu!- rispose
ascoltando quel maledetto orgoglio
Sirius alzò gli occhi al cielo, quanto ci
voleva per mettere da parte l’orgoglio? Bisognava trovare un
compromesso
- Forse dovremmo metterci d’accordo per una
volta in vita nostra- disse “A buon intenditor…”
Cornelia rimase stordita, mettersi
d’accordo, in che senso?...domanda stupida…lo sapeva…” E bravo Black” pensò “
Alla fine il modo di dichiararti senza mettere da parte l’orgoglio l’hai trovato!”…mettersi
d’accordo, loro?...non era facile, ma nemmeno impossibile.
-Sai che non sarà facile tra noi,
vero?-
- Si, ma a te va di continuare a chiederti
se ce l’avremmo fatta?- le sorrise, la risposta era no, e lo sapevano
entrambi.
Lei gli gettò le braccia al collo,
abbracciandolo, sapeva di aver fato la scelta giusta, e stavolta ne era
felice.
In quel momento una miriade di pensieri
affollò la sua mente, Lily e Alice come l’avrebbero presa? Probabilmente
l’avrebbero rinnegata, e Danielle? Diceva che ora Sirius per lei era solo un
amico …mentiva?... ci sarebbe rimasta male?
- Sirius?-
- Si?- era la prima volta che lo chiamava
per nome
-Come lo spieghiamo ai nostri
amici?-
- Con molto, molto
tatto!-
*
L’ultima partita di Quiddich dell’anno
scolastico, Grifondoro contro Corvonero,
si sarebbe svolta il 13 Maggio.
Nella settimana che precedette la
partita ci fu una notevole tensione
tra gli studenti di Serpeverde e Grifondoro, le due case erano infatti in testa
alla pari, se il Grifondoro avesse vinto la partita avrebbe preso la coppa, se
avesse perso, questa sarebbe toccata ai Serpeverde.
James si stava recando al campo da Quiddich
per l’ultimo allenamento della stagione.
Mai come in quel momento trovava pesante il
suo ruolo di capitano della squadra, i suoi compagni avevano piena fiducia in
lui, ma proprio questo lo faceva preoccupare, naturalmente non l’avrebbe mai
ammesso, ma dietro la sua ostentata sicurezza si nascondeva una gran paura di
deluderli.
E poi c’era Lily.
Erano settimane che non gli rivolgeva più
la parola, e ogni volta che lui tentava di parlarle, lei gli scoccava uno
sguardo gelido e se ne andava; la situazione cominciava a farsi preoccupante,
non era la prima volta che la faceva arrabbiare, ma di solito entro una
settimana ricominciava a rivolgergli la parola, anche solo per gridargli dietro
quanto non lo sopportasse, ma gli parlava, quel gelido silenzio invece lo faceva
stare malissimo.
Sapeva di aver sbagliato, non avrebbe
dovuto baciarla senza prima essere certo che a lei facesse piacere, però se lei
gli avesse dato almeno la possibilità di scusarsi… perchè si rifiutava di
ascoltarlo? Doveva trovare il modo di farsi ascoltare.
Intanto Lily e Cornelia se ne stavano sdraiate sul letto di
Danielle a parlare della partita.
- Vedrai che la coppa sarà nostra anche
quest’anno!- disse Cornelia
- E come al solito dovremo ringraziare
Potter per questo!- le rispose ironicamente l’amica
- Hem… a proposito di lui…sei ancora
fermamente decisa di non volerlo perdonare?-
- Certo!- fu l’indignata
risposta
- Ma rifletti, se non gli dai nemmeno la
possibilità di scusarsi come può spiegarti perchè l’ha
fatto?-
- Lo so benissimo perchè l’ha fatto! Perchè
è un’idiota prepotente!-
- O perchè gli piaci da morire e dopo due
anni non ce l’ha fatta più a resistere!- intervenne Danielle, che era entrata in
quel momento.
Lily
squadrò le amiche, sembravano quelle di sempre, si era anche abituata al
fatto che Cornelia stesse con Sirius, ma ora quelle che l’avevano sempre
appoggiata nella sua guerra contro Potter le stavano dicendo di dargli
un’opportunità.
- Ma da che parte state?- chiese
guardandole con sospetto.
- Dalla tua- rispose Cornelia
- Come sempre- aggiunse Danielle - Ma non
si tratta di essere di parte, hai ragione, non avrebbe dovuto baciarti, ma non
credi di stare esagerando? Non gli parli da quasi un mese! Forse se gli dessi la
possibilità di parlarti, capiresti il suo punto di vista!-
Lily cominciava a non capirci più niente –
Posso sapere che cosa state cercando di dirmi?-
- Semplice- disse Alice, che fino a quel
momento era rimasta in silenzio –è la legge della natura “L’amore non è bello se
non è litigarello” oppure se preferisci “ Gli opposti si
attraggono”!-
- Sarebbe a dire?!?!- adesso non ci capiva
proprio più niente
- Sarebbe a dire- le spiegò meglio Cornelia
– che devi mettere da parte l’orgoglio, ragiona con il cuore non con la testa!
Ti posso dire per esperienza personale che è molto meglio!-
Rimase in silenzio, ragionare col
cuore…sembra facile…non lo è affatto.
- In poche parole cara la mia Lily-
concluse Danielle – devi arrenderti alla legge della natura!-
- Alla legge della natura può darsi, a
Potter neanche per idea!- disse alzandosi e uscendo dalla
stanza.
Danielle sospirò – Forse abbiamo
esagerato-
- No- disse con fermezza Cornelia- le si
legge in faccia che le piace, deve solo mettere da parte un vecchio
pregiudizio-
- Oltretutto, non ho mai visto James Potter
così perso per una ragazza, in due anni che Lily lo rifiuta non è mai uscito con
un’altra! Che cosa c’è che non va in lui?- commentò Alice
- Niente, ma è una capa tosta la nostra
amica!- Disse Cornelia
- Staremo a vedere- disse Danielle
Alice sorrise con aria sognante – Secondo
me quei due si sposeranno alla fine!-
Ed ecco a
voi…direttamente dall’aldilà…..Lady
Mimy!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A parte scherzi,
scusate per il ritardo assurdo, ma ho avuto seri problemi con il pc e non ho
potuto utilizzare internet e quindi postare…comunque questo è il decimo capitolo
della nostra storia (mia e di Lady Fify….vi prego ditemi che vi ricordate di
noi!)…buona lettura e….lo lascereste 1
commentino?????????