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Autore: YOLO1997    30/08/2012    2 recensioni
Però, a volte, la fortuna ti prende davvero sottobraccio e ti porta via con sé. E tu senza rendertene neanche conto vivi quel sogno, che stavi aspettando da Dio solo sa quanto tempo …
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Image and video hosting by TinyPic CAPITOLO SETTANTAQUATTRESIMO
 
- Lou?!- lo chiamai a bassa voce, era già nel letto stava usando il cellulare.
 
-amore!- disse alzando lo sguardo verso di me.
 
Mi lanciai sul letto accanto a lui. Lo abbracciai e poggiai la testa sul suo petto. Lui cominciò ad accarezzarmi i capelli. 
 
-allora risolto con Zayn?-
 
-sì, dovevo mettermi io in mezzo per forza, per come sono introversi quei due!-
 
-comunque è tardi domani dobbiamo partire!-
 
-no, ma come lasciamo già Los Angeles. Mi piace questa città!-
 
-anche a me!- 
 
-la salutiamo degnamente allora?- dissi alzando la testa verso di lui.
Gli sorrisi maliziosamente e lui ricambiò.
 
-ma sono le tre passate signorina! Domani mattina Paul verrà a buttarci giù dal letto e poi dobbiamo... - 
Fermai il suo discorso con un bacio.
 
-quanto parli!- gli dissi allontanandomi un po’. 
 
-ok l' hai voluto tu!- disse prima di buttarsi sopra di me.
 
Mi baciò decisamente con poca delicatezza e io gli morsi il labbro inferiore. Fece una smorfia di dolore prima di continuare. Scese lungo il collo e lasciò dei segni violacei sulla mia pelle. Continuò a baciarmi sul collo mentre infilava una mano sotto la mia maglia che tolse velocemente. Continuò a baciarmi fino all' elastico dei pantaloncini. Cominciò ad abbassarli lentamente mentre mi baciava, fino a toglierli completamente seguiti dagli slip. Io gli tolsi la maglia e abbassai il pantalone e i boxer. Il contatto con il suo corpo mi provocava sempre un' emozione troppo forte e non potei evitare di rabbrividire. Lui lo capì e mi strinse ancora di più a sé. Il mio cuore accelerò subito i suoi battiti e credevo davvero che potesse esplodere da un momento all' altro. E come la notte precedente quel piacevole dolore mi invase. Dopo Louis si stese accanto a me, continuando a torturare i miei capelli. 
 
-avevo detto a Zayn che non avremmo fatto una 'scopata veloce'- dissi ridendo.
 
-infatti non è stato così! That' s AMORE, babe. - 
Mi addormentai abbracciata a lui come sempre, alla mia metà, al mio tutto.
 
Aprii gli occhi lentamente, la luce del sole filtrava attraverso le tende. Louis era seduto sul bordo del letto. Si girò verso di me e io richiusi gli occhi. Si avvicinò al mio viso e mi diede un bacio sulla fronte. Sorrisi istintivamente. Quanto poteva essere dolce quel ragazzo? Si allontanò da me e si alzò. Io riaprii gli occhi e lo guardai. Indossava solo i boxer e di spalle c' era davvero una bella veduta.
 
-hai proprio un bel culo sai!- gli dissi all' improvviso facendolo sobbalzare.
 
-grazie me lo hanno già detto. Ma sei sveglia?- 
 
-no Louis sto parlando nel sonno.-
 
-acidità di prima mattina?-
 
-eh no dai!- dissi alzandomi dal letto per abbracciarlo. Poi mi accorsi di avere solo le mutande addosso. 
 
-ricomponiti babe, vado a cercare la colazione poi dobbiamo andare!- 
 
-ok grazie.- che figura di merda. Iniziamo bene insomma. Andai in bagno mi lavai e indossai un top e un jeans molto scialla. Dovevamo partire per ... East e qualche altra cosa. 
 
-sono riuscito a prendere questi ultimi due cornetti, li ho rubati a Niall, quindi ho rischiato la vita. -  
 
-wow sei il mio eroe. Voglio quello con la cioccolata!- 
 
-no lo volevo io. Ok tieni.- 
 
-grazie amore.- 
 
Cominciai a mangiare il cornetto ma come sempre ero incapace. Lou mi guardava e rideva. 
 
-voglio assaggiare un po’ di cioccolata- 
 
Gli porsi il mio cornetto, ma lui lo allontanò, e si avvicinò alle mie labbra leccando il labbro inferiore.
 
- mmm molto meglio il tuo.-
 
- Tomlinson se fai così ogni volta, mi farai impazzire.- 
 
-ed è esattamente ciò che voglio.- disse facendomi l' occhiolino. 
 
Dopo una mezz' ora eravamo pronti per partire per East... Ah sì East Rutherford in New Jersey. Mi dispiaceva un sacco lasciare L.A., erano successe così tante cose in quella città, tante cose meravigliose! Salimmo sul pullman e dopo qualche ora arrivammo a ... Beh sì avete capito!
 
Un altro albergo. Era decisamente più piccolo di quello precedente ma tanto dovevamo rimanere lì solo una notte. Quindi andava più che bene. Come sempre avevamo le nostre camere vicine anche se questa volta dovevamo stare in tre in ogni camera, almeno finché non fosse arrivata Danielle, che poi sarebbe andata in camera con Liam. Insomma era un casino. Ad ogni modo io avevo fatto di tutto per convincere Zayn a stare in camera con me e Louis, perché mi sentivo totalmente a mio agio in sua presenza, ma lui aveva detto di no, perché diceva che si sentiva tanto come il terzo incomodo. Alla fine venne Hazza in camera con noi. 
 
-mi dispiace essere qui ed aver rovinato i vostri piani.- disse con il suo solito sorrisetto.
 
- Hazza dato che dobbiamo convivere per una notte cerchiamo di essere tolleranti e soprattutto di evitare battutine.- 
 
-agli ordini capo!- 
 
-così va meglio, ah e un' altra cosa: devi aiutarmi ad organizzare un incontro che potrà portare dei benefici anche a te. - 
 
-sono tutt' orecchie.- 
 
-Allora dato che Zayn è depresso, ho pensato di chiamare Mart e di convincerla a tutti i costi a venire domani a New York, inoltre se verrà Mart verrà anche Lì e questo potrebbe essere a tuo favore non credi?!-
 
-cosa la bionda che mi odia? E perché mai dovrebbe essere a mio favore?-
 
-dai mica ti odia. Non è colpa mia se tu l' hai fatta scappare, quella volta!- 
 
-lei è andata via! Le avevo solo chiesto di ballare!-
 
- vabbè ad ogni modo se verrà avrai la possibilità di rifarti con lei! Quindi alla fine: mi aiuti per favore?- 
 
- d' accordo sei solo una ricattatrice!-
 
-grazie Hazza, vado a completare la prima parte del piano- dissi dandogli un bacio sulla guancia e uscendo dalla camera. 
 
Chiamai Mart.
 
- Mart?-
 
-Marika dimmi!-
 
-senti devo chiederti davvero un enorme favore!- dissi con una voce da malata.
 
-cioè? Ma perché hai questa voce?- 
 
-eh appunto, senti non sto per niente bene e i ragazzi non ci sono mai, potresti venire tu e Lì. Davvero non ce la faccio.- dissi terminando la frase con un colpo di tosse.
 
-ma hai la febbre?- 
 
-penso di sì. -
 
-eh a me farebbe piacere venire, ma domani c' è la festa di Andrea, lo sai che ci tengo, ho dato anche il palo a Zayn per andarci.-
 
-dai Mart per favore sto male.- stava per cedere ne ero sicura.
 
-eh vabbene. Andrea capirà.- disse alla fine.
 
-grazie, allora ci vediamo domani a New York, baby!- e chiusi senza darle il tempo di rispondere.
 
-sei una falsa.- mi sentii dire alle spalle. 
Era Louis.
 
-dai l' ho fatto per il loro bene!- 
 
-bugiarda!- 
 
-ma su, si piacciono così tanto qualcuno doveva intervenire! No?!-
 
-bugiarda!-
 
-e dai! Sostienimi.-
 
-bugiarda!- 
Disse spingendomi in camera. 
 
-ma dov' è Hazza?!- dissi non vedendolo in camera.
 
All' improvviso spuntò da dietro l' anta dell' armadio. 
 
-sono qui!- 
 
-missione completa Hazza!- Dissi io sorridente
 
-ottimo!- disse spostandosi da dietro l' armadio. Lo guardai. Non aveva vestiti. Era completamente nudo. Ma avevo dimenticato che era Harry Styles!? 
 
-ma sei cretino?- urlai uscendo dalla stanza. 
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