CAPITOLO 3
 

 

Il giorno dopo Kurt e Mercedes andarono a scuola insieme, chiacchierando del più e del meno fin quando non suonò la campanella.

La giornata proseguì piuttosto velocemente, stranamente senza granite o spintoni, e Kurt si disse che forse avrebbe potuto veramente essere felice -o perlomeno sereno, senza avere troppe preoccupazioni-.

Si erano già fatte le tre quando Kurt si incamminò verso il Lima Bean, questa volta controllando per bene di avere tutto il necessario. Entrò nella caffetteria, ordinò il solito latte macchiato e -“solo per questa volta” si disse- un dolcetto integrale e si accomodò in un divanetto, aspettando che arrivasse il suo ordine. 

Quello che di certo non si aspettava era di vedere un volto conosciuto, e non si trattava di un suo compagno di scuola.

“Ecco a te il tuo latte macchiato e il- hey, guarda chi si rivede!” Forse Blaine aveva pronunciato quell'ultima frase con un po' troppo entusiasmo, ma si disse che quel ragazzo dagli occhi color cielo non se ne sarebbe accorto -e che comunque non c'era niente di male, vero?-.

Dall'altra parte Kurt era troppo occupato a richiudere la bocca e rendersi presentabile per accorgersi del tono con cui quel ragazzo gli si era rivolto.

“Hey, ciao! Quindi lavori qui? Strano, non ti ho mai visto...”

“A dire il vero lavoro qui dalla bellezza di un giorno!” -Blaine fece un sorriso che a Kurt fece perdere qualche battito- “Ieri stavo venendo qui, per questo non mi sono potuto fermare. Sai com'è, probabilmente il mio capo mi avrebbe ucciso.” -indicò con il capo Jennifer-.

“Chi? Jennifer? Ma è una delle persone più simpatiche che io conosca!”

Il moro fece una smorfia che Kurt trovò a dir poco adorabile. “Forse non stiamo parlando della stessa persona”-esplose in una risata cristallina- “Mi dispiace ma ora devo proprio tornare al lavoro...”

Il ragazzo gli porse la bevanda e il dolcetto, per poi sorridergli e avviarsi verso il bancone.

Kurt non aveva nemmeno fatto in tempo a ricominciare a respirare normalmente quando il moro si girò, e facendogli l'occhiolino gli disse “Io mi chiamo Blaine, comunque.”

“Kurt, piacere.” e se continui così mi avrai sulla coscienza, dannazione!

*

Blaine. Era un nome così... musicale. Per non parlare di quel sorriso e delle sue adorabili smorfie. 

Non si sarebbe mai aspettato di incontrarlo di nuovo, per giunta nel luogo in cui trascorreva tutti i pomeriggi.

 

Ma... andando al Lima Bean tutti i giorni Blaine avrebbe pensato di aver a che fare con una specie di maniaco oppure uno stalker. Gli avrebbe di sicuro dato una cattiva impressione, e non poteva assolutamente permetterselo.

Forse avrebbe dovuto andare lì a giorni alterni, oppure informarsi sugli orari del turno di Blaine e regolarsi di conseguenza.

Avrebbe potuto chiederlo a Jennifer, d'altronde era sempre stata così gentile con lui...

 

Kurt continuò a scervellarsi e a farsi film mentali, lanciando di tanto in tanto un'occhiata a Blaine. 

C'era solo una cosa che non aveva preso in considerazione: il pomeriggio era appena iniziato.



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Ed eccomi di nuovo qui! Finalmente Kurt e Blaine riescono a parlarsi per più di due secondi lol
Vorrei ringraziare quelle meravigliose tre persone che hanno messo la storia tra le preferite, le due che l'hanno messa tra le ricordate e le otto che l'hanno messa tra le seguite. Significa molto per me, grazie di cuore :')
E se avete due secondi una recensione non mi dispiacerebbe per niente lol. Ho bisogno di sapere se la ff sta andando nella direzione giusta.
Un bacione,
Sele