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Autore: JuliaSnape    30/08/2012    1 recensioni
La storia ha come protagonista Jade Rigby, 2° anno Serpeverde, che insieme ai seri problemi che l’attendono a casa (un patrigno violento che tormenta lei e la madre) inizia ad avere ripercussioni anche a scuola.
Sarà con l’aiuto di Severus che la ragazza riuscirà lentamente ad aprirsi mostrando quello che da tanto nasconde e non vuole ammettere neanche con se stessa. Ma questo è solo l’inizio della storia, perché come si sa, risolto un problema ne inizia un altro…
"...Fredda e distaccata. Così erano le Serpi, così doveva essere, così doveva sembrare anche se non lo era.
Le bastò un'occhiata veloce al suo braccio coperto dalla divisa per avere un sussulto impercettibile.
No. Non era nulla. Non era successo nulla. Stava bene e del resto ormai erano passati quasi tre mesi, non c’era neanche più traccia dei segni.
Il dolore però sì, quello c’era, ed era sempre lì insieme alla paura.
Si morse distrattamente l’interno della guancia. Evadere, anche dai suoi pensieri, era questo il trucco, altrimenti l’avrebbero assorbita fino ad arrivare ad un punto di non ritorno e non poteva permetterselo o almeno non ancora..."
Genere: Avventura, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Severus Piton
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Logic chess




“…E sono arrivata giusto in tempo per fermare la signorina Rigby che stava per colpire con un incantesimo la signorina Richmond e le sue compagne.
Se  non avessi usato un Expelliarmus tempestivamente, non so cosa sarebbe potuto accadere.”

L’uomo non disse niente in risposta alla donna che gli stava spiegando per la terza volta quanto era accaduto.
La causa dello sgomento della professoressa era che tutte le ragazze in questione appartenevano alla stessa Casa, infatti se era noto che tra due schieramenti diversi potevano nascere dei disaccordi (come accadeva frequentemente tra Grifoni e Serpi) culminanti spesso, ma da evitare, in lotte magiche o altro, allo stesso modo era risaputo che ogni Casa di Hogwarts faceva il possibile per collaborare e fare squadra, indipendentemente da quanti contrasti interni potessero esserci.

Era raro, veramente raro, che ci si trovasse in una situazione del genere, perché questo voleva dire che non c’era coesione all’interno del gruppo e questo costituiva  una possibile ‘minaccia’ per tutti i componenti che ne facevano parte. La situazione andava arginata e risolta, però la Casa in questione non era la sua, ma del collega, quindi spettava a lui porre rimedio all’intera faccenda, facendo altresì conto, che per una fattura di troppo (e volontaria) a discapito di un altro alunno, si poteva rischiare l’espulsione seduta stante.

Piton da parte sua non sembrava particolarmente colpito dall’accaduto né preoccupato per tutte le ragioni sopraelencate che affliggevano la McGranitt, no, sembrava solo…irritato.

Anche per questo da quando era arrivato non aveva smesso di fissare torvo la ragazza che, dal canto suo, ricambiava il suo sguardo impassibile.

“Cosa è successo?” Le chiese all’improvviso standole a pochissimi passi di distanza mentre lei era ancora seduta.

“Gliel’ha appena detto la professoressa, mi pare.”
Incrociò le braccia, facendo attenzione a quello sinistro, continuando la sua recita.

“Peccato che io lo abbia chiesto a lei, perché forse è proprio da lei che esigo una risposta.”

Il tono dell’uomo era talmente autoritario e tagliente, che per un momento la ragazza si trovò quasi smarrita, ma rispose tenendo un tono asciutto.

“Ho quasi affatturato Deborah Richmond.”

Non c’era pentimento in quelle parole e, se c’era, era solo quello di non essere riuscita a completare l’incantesimo, in fondo quella presuntuosa si sarebbe trovata bene schiantata contro il muro con dei capelli verdi smeraldo e delle api in testa al posto della sua chioma platinata.

“E perché lo ha fatto?”

Perché è una persona orribilmente falsa che si approfitta della gente finché le fa comodo, perché va sempre contro chi è più debole o ha qualche problema, pur di far vedere quanto sia migliore, perché si inventa moltissime cavolate.

Perché aveva iniziato a parlare della sua famiglia, perché aveva messo in mezzo sua madre.

“Perché mi andava.”
E alzò le spalle come se fosse noncurante, la McGranitt la fissò allibita mentre Piton diventò furente.

“E questa secondo lei è una buona ragione per provare ad affatturare qualcuno? Ha idea di quello che sarebbe potuto accadere se la professoressa non l’avesse fermata?? Se ne rende conto o no?”

La ragazza non rispose, scura in volto mentre il tono dell’uomo si riabbassò, risultando, se possibile, ancor più minaccioso.            

“ Potrei mandarla a casa stasera stessa, come vacanza anticipata, ma senza bisogno che torni qui dopo Natale. E’ in mio potere, sappia che non esiterò a farlo se me ne darà ulteriormente motivo. Per ora mi limiterò a mandare un gufo alla sua famiglia per informarla della sua condotta.”

Jade non parlò, evito perfino di guardarlo, fissava un punto indefinito sul banco, provando a controllare la sua rabbia. Era stata una stupida, lo sapeva, ma non ne poteva più di quelle ochette, era brava a sopportare, ma alla fine esplodeva.  E non poteva permetterselo. Né per lei, né per sua madre. Doveva essere forte.

Vedendo che la ragazza continuava a non dire nulla divenne ancora più glaciale.  

“Proprio un bel regalo di Natale anticipato. Scriverò anche se è possibile avere un colloquio visto che i suoi voti stanno diventando scarsi al paro della sua capacità di ragionare. Lanciare un incantesimo pericoloso perché ‘va’… senza dubbio c’è una recondita logicità  in questo.”

“ Ero arrabbiata per com’era andato il compito di Incantesimi e loro si stavano vantando dei loro voti.”

La cosa non era del tutto vera, anzi, proprio per niente, la materia di Vitious era una delle poche, insieme a Pozioni, in cui andava abbastanza bene ciononostante il piccolo professore non voleva farla dormire sugli allori e per questo all’ultimo compito le aveva messo solo una C. Si aspettava un voto più alto, ma non era quello il motivo da cui era scaturito il tutto, non scattava per così poco, però non importava, voleva mettere fine il prima possibile alle molteplici critiche del professore.
Non che le pesassero così tanto, era abituata a molto peggio, ma in quel momento non era in condizioni di sostenerle.

Minimizzare l’accaduto, prendersi la colpa, sminuirsi, erano ormai azioni abituali che aveva imparato a ripetere sempre con più frequenza. Poco importava se stava male, non doveva sembrare così e in ogni caso, tanto se lo meritava, era colpa sua.

Chiuse gli occhi per un frammento di secondo avendo un flash e riaprendoli subito dopo, ma era tardi, lui l’aveva vista, anche se non se n’era accorta.

“Quindi è solo per questo che hai provato a colpirla? Eri gelosa del loro risultato?” Chiese la McGranitt parlando per la prima volta da quando era iniziato il discorso con la ragazza.

“Sì. Se ne stavano vantando e non le sopportavo più.” L’ultima parte, era di sicuro la più vera.

“Non è comunque un buon motivo per provare ad affatturare delle tue compagne di corso, soprattutto di Casa…vero Severus?”

L’uomo continuava a guardare la ragazza, aveva qualcosa che non andava, non per quanto aveva fatto, ma per come si comportava; era troppo…tranquilla, forse? O almeno in apparenza, ma per uno abituato come lui ad assumere certi atteggiamenti per nascondere altro, la cosa non poteva passare sottobanco come niente fosse.


“Ovviamente no. Dieci punti in meno a Serpeverde e stasera alle 18 l’aspetto puntuale nel mio ufficio.”

La ragazza stava quasi per rilassarsi quando quello aggiunse:
“…Anche perché la versione delle sue compagnie con combacia con la sua.”

Ecco quello che aspettava, la piccola Serpeverde ebbe per un attimo una fremito di preoccupazione nei suoi occhi, subito però cancellata da uno battito di ciglia che le fece subito riassumere un atteggiamento composto.

“Perché, loro che dicono?”

“La loro versione.”

E detto questo uscì dalla stanza.










L'angolo di Julia

Eccoci al nostro appuntamento settimanale (?) con questa storia…avrei aggiornato lunedì, ma grazie a qualcuno (santa beta Dafne da Hogsmeade) abbiamo temporeggiato fino ad oggi. Ben ritrovati in ogni caso :) spero che questo capitolo vi sia piaciuto (ho già scritto fino al 4° e questo per me è il peggiore, ma dettagli *COF*) e che possiate dirmi che ne pensiate tramite recensioni :)

Colgo anche l’occasione per ringraziare chi segue:
- CodaViola
- Forelsket
- Gaia_raggiodiluna_Piton
- Lonely Heart
- valepassion95
- _Lils_

Chi ricorda:
- Severus il Gryffindor
- _JTR_

E soprattutto chi preferisce <3 :
-Gaia_raggiodiluna_Piton [Contatta]
- Queen of the Night

E recensisce:
- Lonely Heart
- CodaViola
- Forelsket
 

Grazie davvero a tutti :D
A presto,
Julia
Snape
 
  
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