Camminavo cercando di mantenere l'equilibrio sui tacchi bianchi mentre mio padre mi aiutava con il vestito. Mi appoggiavo leggermente al suo braccio mentre lui sigillava il mio in un braccetto. Prima di varcare quell'enorme porta in legno con rifiniture in oro giallo rivedevo tutti i momenti con il mio Harry, che dopo quei 60 minuti avrei chiamato ''marito'' sussurrai 
*flashback*
''Sì Serena lo sappiamo tutti cosa diventerà il tuo cucciolo...'' disse la mia damigella d'onore Faith che da eccitata passò ad essere annoiata dopo aver sentito tutte le mie preoccupazioni e le mie pippe mentali della serie ''e se Harry non si presentasse?'' effettivamente ero leggermente parannoica. La abbracciai mentre sistemava il velo sulla mia testa e dopo qualche tentativo di respingermi accettò quel gesto d'affeto. 
''Ti voglio bene Faith e grazie per...beh per tutto'' dissi stringendola ancora di più a me
''Anche io S ma adesso dobbiamo andare altrimenti Harry impazzirà'' annuii staccandomi e scendendo le scale sotto gli occhi di mia madre e il suo compagno, pieni di lacrime.
''Andiamo'' dissi passando velocemente, per quanto mi fosse possibile con quei trampoli ai piedi, e salendo in quella bellissima 500 vecchio stampo color crema.
*realtà*
Calpestavo quel tappeto rosso in velluto tenedo in mano quei fiori, i miei preferiti. 
''non ce la faccio'' sussurrai a mio padre
''che vuol dire? Ci hai ripensato?''
''ma va cosa dici...non ce la faccio a camminare secondo il ritmo della musica. Vorrei togliermi i tacchi e corrergli incontro...è così PERFETTO''
''fallo'' disse mio padre guadagnandosi il mio sguardo puntato sui suoi occhi. Mi ammiccò e...''bene''. Sfilai le scarpe, presi tra le mani la gonna del vestito per non inciampare e cominciai a correre a piedi scalzi fino ad arrivargli difronte. Mi sorrideva, come me mentre tutti gli invitati erano scioccati dal mio gesto. 
''possiamo iniziare?'' chiese il prete
''sì'' rispondemmo insieme io ed Harry
''uhm, forse posso anche saltare la parte dove vi chiedo se volete diventare marito e moglie'' scherzò il prete.

......dopo 50 minuti........
''Harry vuoi prendere Serena come tua moglie, onorarla, amarla e rispettarla finchè morte non vi separi?''
''sì, lo voglio'' sentendo quelle parole sentii gli occhi pungermi e le lacrime rigare le mie guance
''Serene vuoi prendere Harry come tuo marito, onorarlo, amarlo e rispettarlo finché morte non vi separi?''
''sì, lo voglio'' dissi tra i sussulti dovuti al pianto. Ed ecco, finalmente il momento tanto aspettato. Unii le mie labbra con le sue in un bacio dolce e profondo. Non volevo staccarmi, ma poi rammendai che c'erano centinaia di persone a guardare la nostra unione. Inutile dire che fu la giornata migliore della mia vita e la sera stessa, al London Central Hospital naque Darcy...la nostra bambina dai capelli riccioli castani, dagli occhi verdi, dalle labbra rosee e la pelle candida. Era la cosa più bella che avessi mai visto, e ogni giorno che cresceva lo diventava sempre di più.
''Harry, guarda la nostra Darcy..''
''E' bella come te''
''E te...'' ci baciammo ma fummo interrotti dalla sua entrata in casa piangendo per era caduta in giardino giocando con Max, il nostro cane.
''Tesoro, non è niente adesso ti passa'' la presi in braccio dandole i bacini su quelle minuscole manine
''Vieni qua'' disse Harry sfilandomela dalle braccia per prenderla tra le sue e iniziando a farle versetti sulla pancia con la bocca facendola ridere.
''Siete le mie due donne voi'' disse baciandola e baciando poi me ''e vi amo da impazzire''.
The End.