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Autore: giulia 1996    31/08/2012    2 recensioni
E' una storia d'amore come tutte le altre, credo.
Qualche volta ci vuole un lieto fine, no?
Credo che ogni tanto vale la pena sognare.
Questa è la mia prima storia, non sono una scrittrice, perciò accetto qualsiasi critica.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"mi avevi promesso che ci saresti sempre stata per me ed hai sempre mantenuto la parola, adesso che hai bisognio di me, sono qui.
per favore, svegliati." una voce continuava a ripetere la stessa frase, continuava a singhiozzare ed a stringermi la mano.
Strinsi la mia mano alla sua.
< è sveglia! è sveglia! si è svagliata > continuava ad urlare.
Aprii piano piano gli occhi e mi ritrovai davanti la sagoma della mia migliore amica, Alice.
Aveva gli occhi rossi, gonfi e pieni di lacrime.
Le sorrisi.
Mi guardai attorno, ero sdraiata su un letto, accanto a me avevo un tavolino con una bottiglia d'acqua a metà, un bicchiere di plastica ed il mio cellulare.
Dall'altra parte della stanza c'erano altri due letti, ma non c'era nussuno sopra di essi.
C'era un odore nauseante.
< dov'è il mio ragazzo? > chiesi sottovoce alla mia amica.
< quale ragazzo? tu non hai nessun ragazzo.. > rispose asciugandosi le lacrime.
< si, io sono la ragazza di Zayn.. Zayn Malik.
Alice fece una piccola risata.
< ma Zayn quello dei one direction? no, no Giulia.. lui sta con Perrie, non vi siete mai conosciuti, non l'hai mai incontrato.. >
< non capisco.. oggi dovevamo partire per il tour in america.. cosa ci faccio qui? devo andare in aereoporto, perchè sono qui? > chiesi agitandomi.
< Giulia, tranquillizzati, per favore. Ti sei appena svegliata e questo è un miracolo. Non ti ricordi niente di quel giorno? > chiese.
< quale giorno?
Ero confusa.
< Hai fatto un incidente. Adesso, non so se te ne sei accorta, sei in ospedale. Sono stata affianco a te giorno e notte sperando in un tuo risveglio.
Sei stata in coma per ben due settimane.. non ho fatto altro che piangere, parlarti e ricordati i nostri bellissimi momenti insieme.
Tu sei la mia migliore amica, non potevo lasciarti combattere da sola, io ci sono e ci sarò sempre per te. >
Non riuscii a trattenere le lacrime, non solo per le bellissime parole di Alice, ma anche perchè avevo capito che non esisteva nessuna
"storia" con Zayn, io non ero la sua ragazza, noi non stavamo insieme, noi non ci eravamo mai incontrati.. lui non sapeva nemmeno della mia esistenza.
< aspetta qui, vado a dire a tua mamma che ti sei svegliata.. che, per fortuna, stai bene > disse accarezzandomi delicatamente il viso.
Poi uscì dalla stanza.
Tutto quello che avevo "vissuto" con Zayn era solo un sogno.
Non ci potevo credere.
Mi mancavano i suoi baci, le sue carezze, i suoi abbracci, la sua voce, i suoi occhi.. mi mancava lui.
< Giuliaa! > urlò mia mamma aprendo di scatto la porta.
Corse verso di me e mi abbracciò.
< oh, piccola mia.. finalmente ti sei svegliata
< si, mamma, mi stai.. ecco, mi fai male.. > dissi.
Ero piena di lividi e ferite.
< scusa amore > disse "sciogliendo" il nostro abbraccio.
< vado a chiamare l'infermiera > continuò.
Alice si mise a sedere su una poltrona accanto al mio letto.
Continuava a fissarmi e sorridere.
Ancora non ci credevo.. non poteva essere vero. 
Avevo bisogno di sentirmi debole tra le braccia di Zayn.
L'infermiera aprì la porta, seguita da mia madre.
< oh, Giulia menomale.. qui hai fatto stare in pensiero tutti. > disse togliendomi il lenzuolo che mi ricopriva.
< allora, intanto io faccio degli accertamenti.. > continuò annotandosi alcuni appunti su un foglio e controllando ogni minima parte del mio corpo.
Per ben trenta minuti si assicurò di ogni cosa.
< allora, vedo che le ferite si sono rimarginate nel corso del tuo coma, i lividi comunque è normale che ci siano.. hai preso una bella botta.
Le tue condizioni sono migliorate tantissimo.. ora, non te ne sei accorta perchè ancora non hai messo un piede a terra, ma hai una caviglia un po gonfia,
camminare un po ti farà bene, anche se avvertirai un po di dolore, ma è normale. > disse facendomi notare la caviglia.
< Ci accertiamo che tutto vada bene, più o meno entro oggi.. così, facciamo che pranzi qui e oggi verso le quattro vediamo com'è la situazione..
se sei come ora possiamo anche dimetterti.. > disse guardando poi mia madre.
Fece "si" con la testa.
< ok, certo. Grazie mille > rispose mia madre salutando infine l'infermiera.
Presi il cellulare, erano le 12:00, fra una mezz'oretta mi avrebbero dato pranzo poi sarei tornata a casa.
Non aspettavo altro.
Volevo andarmene da lì.
 
Dopo pranzo mi addormentai.
Dormii per tre ore buone.
Mi risveglia verso le tre e mezzo, guardai Alice che se ne stava ancora lìì, su quella poltrona vicina a me.
< hai bigno di qualcosa? > sussurrò.
< devo andare in bagno > dissi.
Spostai il lenzuolo e scesi dal letto.
Un brivido attraversò tutta la mia gamba destra per poi finire nel trasformarsi in un dolore forte alla caviglia.
< aspetta, ti aiuto > disse Alice alzandosi di scatto in mio soccorso.
Mi prese sotto il braccio e piano piano arrivammo al bagno.
< ce la fai da sola o vuoi che entri con te? > chiese una volta arrivate davanti alla porta.
< tranquilla, vado da me. > risposi entrando in bagno.
Mi sciacquai il viso, poi mi guardai allo specchio, nei miei occhi vedevo quelli di Zayn, vedevo il suo sorriso 
riflettersi nello specchio.
Stavo diventanto pazza.
Scossi la testa, mi asciugai il viso e, nonostante il dolore alla caviglia, uscii velocemente dal bagno.
< ti riaccompagno a letto? > chiese Alice prendendomi la mano.
< no, non ci voglio più stare lì.. mi metto un po a sedere sulla poltrona. Quando arriva l'infermiera?
Voglio andarmene da qui > dissi camminando da sola, questa volta.
< se vuoi te la vado a chiam.. > non fece a tempo a finire la frase che si aprì la porta.
Erano mia madre seguita a sua volta dall'infermiera.
< oh, bene. Vedo che ti sei alzata! > disse venedo verso di me.
Le feci uno dei miei migliori sorrisi falsi.
Riprese i suoi appunti che aveva scritto la mattina, poi mi fece alzare in piedi e ancora una volta mi controllò.
Andò avanti così per venti minuti buoni.
Si accertò che fosse tutto "apposto".
< okay bellezza, puoi già preparare le cose e andare a casa.. la tua situzione è migliorata ancora di più.
La caviglia ti si sgonfierà piano piano, devi solo camminare un po per riabituarti a prima. > disse 
< intanto ti ci metto questa crema e te la fascio io, poi dovrai farlo tu a casa.. dovrai fare questo almeno due
volte al giorno, fino a che non si sgonfia del tutto, ok? > continuò.
Feci "si" con la testa. 
Finito il suo "lavoro" ci salutò e se ne andò.
Alice aiutò mia madre a sistemare le mie cose e poi uscimmo dalla stanza e dall'ospedale.
< Giulia, prima vado a fare la spesa e poi andiamo a casa, ok? > chiese mia madre cercando le chiavi della macchina in borsa.
< non posso andare direttamente a piedi a casa? > chiesi.
< ma sei impazzita? sei appena uscita!
< ma l'infermiera ha detto che mi avrebbe fatto bene camminare un po.. ho bisogno di stare un po da sola, ti prego.
Arrivammo alla macchina.
Mia mamma si girò verso di me.
< e va bene, però quando arrivi a casa chiamami subito! ok? > disse "arrendendosi" ai miei occhi dolci.
< certo > risposi dandole un bacio sulla guancia 
Alice salì in macchina con mia madre e se ne andarono.
Iniziai così la passeggiata immersa nei miei pensieri.. pensieri su Zayn.
Non facevo altro che pensare a lui, a noi.
Camminavo fra le persone, in strada, cercando lui negli occhi di chiunque.
Anche se mi trovavo a Londra come potevo pensare di incontrarlo?
Mi dovevo limitare a far finta che tutto quello non facesse male, ma lo faceva, eccome se lo faceva.
Mi sentivo cadere, ma provavo a far finta che fosse un gioco.
Continuavo a camminare e ricordare quei bellissimi momenti con le lacrime agli occhi, finchè mi ritrovai nel centro di Londra
pieno e strapieno di persone.
Andai a vedere cosa ci fosse di così tanto entusiasmante da far urlare le ragazzine.
Mi feci spazio tra le gente.
Piano piano, passai avanti a quasi tutte le persone.
Ad un certo punto mi fermai ed una ragazzina urlò impazzita venendomi praticamente addosso.
< Ahi! > ulai.
Aspetta un secondo, quella situazione mi sembrava di averla già vissuta.. come se tutto quello fosse un dejavù.
Alzai la testa ed i miei occhi s'incrociarono con quelli marroni di un ragazzo.
Mi sorrise ed io mi sentii sciogliere lentamente dentro.
Non era un ragazzo qualsiasi, ma.. Zayn!
Gli sorrisi.
"lo sapevo che ci saremmo ri-incontrati prima o poi, è solo questione di destino" pensai.
 
 
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                     TADA'! FINITA QUI LA MIA STORIA :)
                     SPERO VI SIA PIACIUTA!
     
 
              LASCIATEMI UNA RECENSIONE, VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE, UN BACIO GIULIA XX
  
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