Frammenti di disperazione
V: Emma, Distretto II - Vendetta
-Assomigli a tua zia, Emma. Sei brava quasi quanto lei…-
Sua madre non faceva altro che ripeterlo, al posto delle favole della buona notte, lo diceva in continuazione. Emma aveva odiato sua zia, la ragazza morta durante i Settantaquattresimi Hunger Games, l’aveva odiata proprio perché era morta. Se fosse sopravvissuta lei non avrebbe mai dovuto combattere con il suo fantasma, sarebbe stata libera di essere semplicemente Emma.
Quando era stata sorteggiata alla Mietitura, aveva capito che quella era l’unica occasione che aveva per vendicare sua zia. Poi, sarebbe stata libera di tornare ad essere sé stessa… doveva vincere.
Poi l’aveva visto, durante la Parata dei Tributi, aveva visto quel ragazzino dai capelli biondi, il figlio dei Vincitori dei Settantaquattresimi Hunger Games, quello che avrebbe dovuto uccidere. L’aveva visto ed aveva capito che non avrebbe vendicato sua zia.
Emma non era capace di uccidere. Emma non era Clove.
(146 parole)
Bessie's Corner:
Come posso giustificare il ritardo enorme? Non temete, ho i miei motivi. Diciamo che, per ora, sono presa dal mio progetto di scrivere qualcosa da mandare ad un editore (per poi vedermelo tirare addosso con tanto ammmmore :3).
E poi, ho perso la motivazione che mi spingeva a scrivere questa storia. Ho tante idee per ogni tributo, per il sequel dalla storia, ma mi sento troppo ignorata. Vedo il numero di visualizzazioni e sorrido. Vedo quello delle recensioni e vorrei sbattere la testa sulla tastiera.
Sì, oggi non è una buona giornata. Diciamo che tutta la settimana non è stata entusiasmante, ma sorvoliamo.
Questo era lo spazio di Emma. Dedicato alla mia mogliA, ovviamente.
Il prestavolto è Alina Freund. Vado a ritirarmi in meditazione. Se qualcuno ha voglia di fangirlare con me mi trovate su fb e su twitter.
Bess