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Autore: Kramizi_Didi    31/08/2012    5 recensioni
Ciao a tutti questa è una quattro mani cretata da Kramizi e Didichan. In questa storia i nostri cari personaggi di Inuyasha saranno trasportati, volenti o nolenti, in un universo alternativo*risata malvagia di Didichan*. Ci saranno incontri, amicizie e amori. La storia è ambientata in una scuola moooolto speciale dove i personaggi di Inuyasha incontreranno quattro nuove..... come dire....bhè ragazze abbastanza turbolente. Buona lettura e benvenute alla S.U.S ^^
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Era ancora notte alla prestigiosa accademia Shikon, tutti gli ignari studenti dormivano beatamente quando ad un certo punto un suono fortissimo li fece cadere giù dal letto. Una voce meccanica prese a parlare.
“Tutti fuori, questa non è un’esercitazione!”
E fu così che i corridoi furono invasi da una fiumana di gente.


In camera dei ragazzi…
“Che cavolo è questo rumore?! Perché diavolo ci hanno svegliato alle…”
Rivolse lo sguardo al polso leggendovi l’orario
“Le sei del mattino ci hanno svegliato alle sei?!” disse Inuyasha.
“Si cretino a quanto pare ci sono casini” rispose, come suo solito, Sesshomaru.
“Ehi! Cretino a chi?! E poi spero ci sia un motivo validissimo altrimenti papà le prende”
“Hai intenzione di sfidare nostro padre?” Domandò Sesshomaru con il sopracciglio alzato
“Certo che no, ma niente mi vieta di dirlo quando lui non c’è”
Dopo poco Inuyasha si trovava steso a terra con un bernoccolo.
“Su andiamo cretino”
“Non sono un cretino! Ehi bastardo torna qui!”
“Se non lo sei ti comporti da tale e poi porta rispetto a tuo fratello maggiore” disse rifilandoli l’ennesimo cazzotto in testa della serata.
E infine entrambi uscirono continuando pacificamente a battibeccare


Nel frattempo da Miroku e Koga …

"CHE CAZZO STA SUCCEDENDO QUI!” naturalmente tale finezza era da Koga
“A quanto pare è successo qualcosa di grave” disse Miroku, al momento più addormentato che sveglio.
“Spero per loro che sia qualcosa di veramente grave o non rispondo delle mie azioni”
“Or dunque andiamo a vedere non si sa mai che la mia dolce Sango si sia spaventata, magari mi abbraccia” disse, il ragazzo, con gli occhi sognanti.
E si avviò alla porta con affianco un Koga borbottante, ma appena usciti furono spiaccicati dagli studenti presi dal panico.


Da Naraku e Hakudoshi
“Nee Naraku cosa pensi sia successo?”
“Mbha non lo so”
“Andiamo a vedere”
E così anche loro si avviarono


E infine da Bankotsu e Kohaku

“Ehi Kohaku che diavolo sta succedendo qui”
“Mi spiace ma non lo so” disse il giovane
“Vorrei proprio sapere cosa c’era di così importante da disturbare il mio preziosissimo sonno”
“Bhè non ci resta che andare a vedere”



Dalle ragazze…………

Tutte le ragazze, dormivano beatamente sul proprio letto, chi sognando Johnny Depp sulla spiaggia, chi abbracciando il proprio cuscino.

Tra i corridoi, come nelle stanze regnava il silenzio assoluto, finchè…… non scattò l’allarme della scuola, che fece solo svegliare le ragazze.
Una voce distorta dall’alto parlante disse: ”Tutti fuori, questa non è un’ esercitazione!”
Così le ragazze, calme e innervosite si avviarono all’esterno mentre altre recuperavano le amiche.

Nella stanza di Eloise e Annie, la situazione era bilanciata. Eloise arrabbiata come una iena per essere stata svegliata mentre dormiva, mentre Annie si divideva tra il trattenerla e il non riaddormentarsi, malgrado quel dannato allarme continuasse a dare fastidio col suo insopportabile rumore.

“MA SI PUO’ SAPERE COSA CAVOLO SUCCEDE IN QUESTA ASSURDA SCUOLA?!!?” sbottò una Eloise con una vena pulsante sulla fronte.
Annie, più dormiente che sveglia, disse: “Eli calmati! Ci sarà una spiegazione ragionevole a tutto questo. Poi ti scongiuro, non urlare, basta il rumore dell’allarme a dare fastidio, se ti ci metti anche tu e le altre ragazze di fuori facciamo tris“.-
Eloise, innervosita dalla calma della ragazza, urlò più forte: “Allora facciamolo questo cavolo di tris! SONO GIA’ STUFA DI TUTTA QUESTA SITUAZIONE! PASSI IL CAGNOLINO AMBIZIOSO, IL DEPRAVATO CHE PALPA IL SEDERE E IL PRESIDE E I PROFESSORI CHE SEMBRANO USCITI DA UN CIRCO, MA IL NON DORMIRE E’ INACCETTABILE!!”


Nella stanza di Kagome e Rin la situazione non era poi così differente. Rin con la voce impastata dal sonno e la voglia di alzarsi dal letto pari a quella di un bradipo cercava di far ragionare la sua compagna di stanza, che al momento era la più completa furia.

“Kaggy, non esagerare, però levami una curiosità, che sta succedendo? Perché suona l’allarme?”
Kagome, indubbiamente irritata, rispose alla compagna: “NON LO SO! VORREI TANTO SAPERLO PER SPACCARE IL MUSO A CHI HA ACCESSON L‘ALLARME, MA PURTROPPO NON LO SO!!”
Rin, come se niente fosse, propose: “Se andassimo a recuperare Eli e Annie e chiedere a loro se sanno qualcosa, così tu ti sbollenti con Eloise e poi andiamo fuori, nel giardino.”
L’altra ragazza rispose con un cenno della testa che equivaleva a un “Si”. Così entrambe si recarono nella stanza delle amiche, nella speranza di vederci chiaro.

 
La situazione, al contrario, era insostenibile da Cristina, Maggie, Sango e Ayame che erano arrabbiate da far paura, e che si ritrovarono nel corridoio. Tutte e quattro le ragazze erano dannatamente infuriate, con il responsabile di tutto questo casino, tanto da non essersi neanche rese conto di essere uscite in pigiama.

Cristina, rossa dalla rabbia, sbottò: “MA SI PUO’ SAPERE COSA CRISTO SUCCEDE!!” ovviamente la sua finezza venne riconosciuta dalle tre amiche che le diedero ragione, soprattutto Sango che disse: “Cristina ha ragione!! Se è uno scherzo non resterà molto del rimbambito che l’ha attuato!!”
Maggie e Ayame che, un po’ per l’allarme e un po’ per la fretta, erano frastornate e anche abbastanza lucide capirono che era arrivato il momento di alzare i tacchi dal corridoi e andare verso il giardino esterno.

Nella sala professori.....

“Ma sarà stato saggio fare una prova di evacuazione il primo giorno” disse una donna preoccupata.
Aveva lunghi capelli neri e grandi occhi marroni da cerbiatta
“Non ti preoccupare cara, sono sicuro che non se la prenderanno più di tanto” dalla voce si capiva che era Inu no Taisho.
“Per quanto mi riguarda hai fatto benissimo, un po’ di movimento non gli farà male” Disse un demone con lunghi capelli blu il suo nome era: Riuzaki, ovvero il demone personale dei nostri poveri sventurati eroi.
“Anche secondo me, magari ne approfitteranno per imparare la disciplina” disse in tono stizzito Kagura
“Secondo me, invece, li farà solo irritare” Disse il prof Totosai grattandosi la barba
“Ohh Bhe ormai il danno è fatto” Disse il prof Miyoga
“Già non pensiamoci sono sicuro che quando gli dirò la notizia si addolciranno tutti”

(SEEE convinto nd tutti)
E mentre loro continuavano a battibeccare nel giardino della scuola stava scoppiando la terza guerra mondiale.


I ragazzi si diressero verso il cortile e quando ci furono tutti, chi sano e chi più acciaccato, iniziarono a guardarsi in torno alla ricerca di qualche catastrofe naturale.
Dopo essersi guardati attorno per una buona mezzora, costatando la mancanza di danni si levarono parecchi borbottii irritati fin che i professori non furono costretti ad intervenire.
“Allora, che sta succedendo qui!” tuonò sicura la voce di Riuzaki.
Una Eloise parecchio infastidita si portò in prima fila sfidando il professore con lo sguardo.
“Questo veramente dovreste dircelo voi, dato che avete mandato un allarme senza che ci fosse un significato.”
“Il motivo c’era e pure valido”
“E quale sarebbe tale motivo, di grazia?” Disse la ragazza sollevando il sopracciglio scettica.
“Il motivo e che voi giovani non fate niente, era per rendervi più attivi”

“E PER QUESTA RAGIONE CI AVETE SVEGLIATI ALLE SEI; E PER GIUNTA CON UN FALSO ALLARME FACENDOCI PRENDERE UN MEZZO INFARTO?!” sbottò, allora, la biondina
“Esattamente”disse in tono tranquillo il prof.
Eloise non ci vedeva più per la rabbia ed era tentata di attaccare il prof.


Intanto questi erano i pensieri di Sesshomaru e Inuyasha che conoscevano bene quel demone
Inuyasha -ora l’ammazza-
Sesshomaru -evviva mi toglie di mezzo quella piattola. Orevoir Eloise!!-


I due contendenti continuarono a fissarsi in cagnesco incuranti di tutto ciò che accadeva in torno a loro.
Nel frattempo gli altri studenti cominciarono a piazzare scommesse, fin quando il prof disse: ”Brava ragazza, mi piaci, hai fegato” E dopo tale frase un enorme gocciolone calò sulle teste dei presenti.
Ad un certo punto, comparve con un entrata ad effetto il possente Inu no Taisho:
“Buon salve miei cari studenti, ormai avrete notato che non vi è alcun problema, ebbene vi ho svegliati per darvi la lieta notizia che, allo scopo di conoscervi meglio tra partner, andrete in vacanza per una settimana!!”

Finito il discorso le reazioni furono molteplici, chi era contento, chi era contrariato e chi non ci stava capendo niente perché ancora addormentato o stordito dall’allarme.

Un Miroku ancora palesemente assonnato si rivolse al cagnolino dicendo: “Hey Inu non è un po’ strano che ci mandino in vacanza la prima settimana di scuola?”
Sesshomaru che era uno delle tante persone scocciate disse “Ma mio padre se le sogna di notte ste’ trovate?”
“Ma vallo a capire nostro padre” rispose un Inuyasha con la presenza spirituale pari a quella di un fantasma.
Miroku ad un certo punto ebbe, per puro miracolo, una ripresa flash.
Tale miracolo corrispondeva al nome Sango.
La povera vittima si stava ridirigendo nella sua stanza quando venne letteralmente stritolata da un Miroku con le lacrime agli occhi:
“Ohh mia dea, mi dispiace che tu ti sia spaventata, ma adesso ci sono io con te. Non temere dormirò con te così che tu ti possa sentire al sicuro.”

Appena terminato il monologo, senza mancare di mettere la mano dove non dovrebbe, si trovò a terra con una bella cinquina stampata sulla guancia.
“Penso che questo sia un No” disse fra se e se il ragazzo, ancora spiaccicato a terra
.

Tra chi aveva realizzate l’assurdo quadro della situazione e che pregava tutti i santi che conosce per andarsene, gli alunni si chiedevano, chi con fare amletico che meno, dove sarebbero andati per trascorrere questa strana settimana di vacanza.

Inu no Taisho, sentendo i brusii degli alunni decise che era arrivato il momento di rivelare la misteriosa località segreta, infatti disse: “ Miei cari studenti, è arrivato il momento di dirvi la località in cui andrete per la prossima settimana - già da queste parole molti studenti erano tutta’altro che rassicurati - Questo luogo rilassante e idilliaco non è niente popò di meno che…… il bellissimo e assolato Sud Italia!! Più precisamente, la genuina Puglia, ancora più precisamente nel Salento!!”

A queste parole i pochi che a fine discorso erano tranquilli, oramai avevano perso le speranze.

Cristina pensò -Non che non mi piaccia l’idea di andare nella mia Italia, per mancare mi manca, ma diciamoci la verità. Questo è impazzito o che cosa?-

Il preside continuò: ”Adesso preparatevi per questo breve viaggio, dato che tre un po’ avvieremo il teletrasporto”. Detto ciò, i poveri e stralunati studenti si recarono stanchi morti a fare le valige, dato che il sonno era passato a tutti.

 
Tutti i ragazzi, accompagnati da zaini e valigie varie, erano in giardino, dal quale poco prima avevano appreso la bellissima notizia della vacanza.

Ovviamente tutti carichi, freschi e riposati si avviarono verso il luogo dove avveniva il trasporto. I nostri 16 eroi vennero messi al centro di una pedana bianca che brillava di luce propria e che li avrebbe trasportati in un batter di ciglia nell’assolata Puglia.

Iniziò il conto alla rovescia……3.…..tutti chiusero gli occhi……2.…trattennero il fiato……….1. Come li riaprirono si trovavano al centro di un enorme piazza davanti alla quale si ergeva una chiesa in stile gotico con un giardino fiorente di ogni tipo di pianta e con un sole forte che spaccava le pietre. Vicino alla piazza c’era un bar che aveva appena aperto, dato che in quella città ancora sconosciuta dai nostri eroi, erano le 9 di mattina.

Tutti guardavano come fare interrogativo Cristina essendo l’unica italiana. La povera ragazza, non sapendo come difendersi da tutti quegli sguardi, rossa in viso, sbottò: “ Che mi guardate affare!! Io sono del Nord Italia, non del Sud! Non conosco questa città e di certo non mi sarei mai immaginata di ritrovarmici!!”

Il nostro Naraku, che fu l’unico a rompere il silenzio, disse: “Prova a chiedere a qualcuno dove siamo, no? Sei l’unica che sa parlare italiano e che lo capisce. Noi anche volendo non potremmo.”

Una Cristina al quanto svogliata, prese coraggio e avviandosi verso un anziano, seduto su di una panchina, gli chiese gentilmente:” Scusi, posso farle una domanda?”

Il signore rispose: “Dica pure signorina.”

Cristina con un sorriso sulle labbra disse: “ La ringrazio, ecco, vorrei sapere che città è questa, perfavore.”

 

BUONSALVE!!!!!!!!!!!!!!!!
Visto non siamo morte :D Siete felici? Ma certo che lo siete ^^
Allora, che ne pensate del capitolo? Moooolto lungo vero XD ebbene si, ci siamo sforzare (XD) per darvi soddisfazione nel leggere, per farci perdonare e per deviare fantasie sul fatto che siamo morte... come potete vedere siamo vive e vegete :D

Volote sapere la città? Mi dispiace quella nel prossimo cappy ;D
Vi abbiamo detto regione e luogo... la città provate e a indovinarla voi, scrivere nella recensione quella che secondo voi è quella giusta ;)
Io e Kramizi vi attendiamo numerose :D
A presto :* ^^
Ciauuuuuuuuuuuuuu

 

  
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