Destini Paralleli
Capitolo 2 - Alla ricerca di Freezer

Passarono alcuni giorni da quando Vegeta mi aveva letteralmente rubato il ciondolo.
Infondo a lui a cosa serviva? Perché lo aveva preso?
Quella mattina in casa c’era un gran bel casino, Goku e Radish urlavano in continuazione mentre Vegeta e Nappa piombati in casa dalla finestra, anziché dalla porta per non farsi scoprire, hanno distrutto mezzo salotto.
Era da giorni che non uscivo dalla mia stanza ma quella mattina ero talmente di buon umore che andai in cucina, mezza addormentata che parevo un mostro, a mettere un po’ ordine.
«Si può sapere cos’è che avete da fare la mattina alle cinque voi quattro? Non sapete che la gente dorme a quest’ora? E in più i nostri vicini se vengono qui a lamentarsi, sono guai grossi.»
«Ma ti sei vista?» rise mio fratello maggiore «Guarda che capelli che ti ritrovi!»
«Vuoi stare zitto? Ti sembra che io ora stia ridendo?» gli tirai la prima cosa che mi ritrovai in mano ma lui riesce a schivarla.
«Non hai una buona mira sorellina.» arrabbiata com’ero di certo non avrei combinato nulla di buono così me ne ritornai in camera a guardare fuori dalla finestra, come avevo fatto in quei giorni che erano passati.
La finestra si affacciava ad un piccolo prato verde dove combattevano tanti piccoli sayan.
Anch’io da bambina andavo lì, a giocare con i miei fratelli, ma poi non so per quale strano motivo decisi di non andarci più, erano ormai passati anni da quel giorno.
«Allora Vegeta? Quando partiamo?» domandò Goku.
«Oggi Kakaroth, partiremo stanotte così alla mattina saremo già la e lo coglieremo alla sprovvista, prendiamo l’altro ciondolo e lo distruggiamo»
di cosa stanno parlando quei due? Dove stanno andando?
«Dobbiamo vendicare chi è morto, dobbiamo tornare quelli di prima, non possiamo farci comandare da quel mostro e i suoi scagnozzi! Noi siamo i potenti Sayan, facciamoci valere!»
«Giusto Vegeta! Facciamo vedere a quella lucertola di Freezer che i Sayan lo batteranno!»
Freezer? Quel nome non mi era nuovo, ne avevano già parlato tempo fa.
Era un essere molto potente, almeno, così si diceva, ma da quello che mi hanno raccontato penso che possano anche batterlo da soli;
Volevo andare con loro, ma so che anche se glielo chiedevo mi rispondevano ‘tu sei troppo piccola per venire con noi, non sapevo combattere’ o altre storie del genere, ero stufa di essere trattata come una bambina piccola! Goku, che era più piccolo di me poteva andare mentre io no, ma un modo per seguirli lo avrei comunque trovato.
 
*Radish*
 
Di sicuro Sarah si sta facendo mille domande su tutto il movimento in questi giorni e del perché ce ne andremo via senza di lei e, se non fosse che solo lei può riunire il ciondolo, sarebbe anche venuta.
Ma noi abbiamo bisogno di lei, lei deve essere al sicuro e qui, insieme agli altri sayan lo è.
Abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri di occuparsi di lei e se ci fosse stato bisogno di portarla lontano dal pericolo, dato che in questo periodo anche se lei non lo sa, è sempre in agguato.
Cerchiamo sempre di tenerle nascosto tutto, ma lei non è stupida, se ne accorge ma comunque non fa domande sul da farsi perché sa che non avrà alcuna risposta, almeno da noi.
Se dovesse succederle qualcosa di certo Vegeta si arrabbierebbe molto.
Lui per primo non vuole che si faccia del male e anche se non lo ammette sappiamo tutti che lui tiene molto a mia sorella perché quando Freezer ha minacciato di distruggere il nostro pianeta per la prima volta lui si è offerto per portarla lontano da qui, anche se per fortuna siamo riusciti a convincere Freezer a non distruggere il nostro pianeta e lui se n’è andato.
Ora però, è arrivato il momento di porre fine a tutto e salvare tutti da Freezer, noi ce la faremo, vendicheremo tutti i morti che hanno lottato, anche se inutilmente, per cercare di salvarci.
Anche altri pianeti ci hanno aiutato, soprattutto i namecciani che hanno offerto ai sayan la possibilità, in caso di distruzione del pianeta, di vivere nel loro.
Per questo ora Re Vegeta e l’anziano Saggio di Namecc sono molto legati.
È tutto pronto per la partenza, le navicelle, la scorta di cibo ecc.
«Padre è tutto pronto, tra qualche minuto partiamo» Vegeta si diresse verso il padre riferendo che tutto era pronto per la partenza il padre ci guardò senza dire nulla.
«Possiamo andare?» Kakaroth era il solito stupido, non so perché Vegeta abbia pensato che ci tornasse utile, probabilmente ci avrebbe solo portato guai, infondo era solo un bambino.
«Si, ho fiducia in voi, dovete battere quel mostro e salvarci, dovete farcela.»
 
*Vegeta*
 
Ero sicuro di me, avrei vendicato il mio popolo e avrei salvato la Galassia, ucciderò quell’essere schifoso senza  pietà, gli  farò vedere chi è il più forte di tutti.
Eccoci qui, ecco il suo palazzo.
Sbarazzarci delle sue guardie non è stato difficile, deboli com’erano, ma Dodoria e Zarbon potevano causarci dei problemi.
«Vegeta a cosa dobbiamo la tua visita?» la voce di Dodoria mi stava letteralmente innervosendo.
Quel ciccione rosa e quel suo amichetto dai capelli verdi erano i due scagnozzi più fedeli a Freezer, ‘con loro non c’è da scherzare anche se sono più deboli di noi’ ecco cosa dicevano sempre tutti.
Tsk, se mai sono loro che non devono scherzare con noi, siamo i più forti.
«Dobbiamo parlare con Freezer, facci passare.»
«Freezer non ha alcun impegno con voi quattro, andatevene da dove siete venuti!» vidi che Zarbon sussurrò qualcosa a Dodoria e ci lasciò passare ghignando.
«Oh, guarda chi si vede, Vegeta.»
«Freezer.» ci toccava inchinarci, dovevamo far finta di nulla, più tardi lo avremo attaccato.
-
«Freezer ora è solo, interveniamo ora Vegeta?» mi domanda Nappa.
Avevamo aspettato fin troppo, era ora di reagire, ce la potevamo fare, vinceremo.
Mentre passavamo per il corridoio per arrivare da Freezer sentivamo dei passi, ma anche se cercavamo di capire chi fosse non c’era nessuno, più avanti apparvero delle porte che prima non c’erano e tutto si fece più scuro.
Continuavamo a camminare senza sapere dove andare, non si vedeva niente.
Si aprì una botola sotto di noi e finimmo tutti e quattro in una stanzetta mai vista, lì apparve Freezer.
«Volete sfidarmi?»
Iniziò a colpirci tutti quanti, era più forte di quello che immaginavamo, nonostante fossimo più di lui riusciva comunque a stenderci.
Nessuno di noi ce la faceva più a combattere, eravamo pieni di ferite, sangue che colava da ogni parte del corpo, non eravamo riusciti a portare a termine la nostra missione, ma se Freezer ci avrebbe battuto avrebbe come minimo distrutto il nostro pianeta e non potevamo permetterlo.
Ma l’unico che riusciva a combattere in quel momento era Kakaroth, quel bambino aveva una forza immensa, nonostante fosse il più piccolo si batteva con coraggio, eravamo tutti con lui.
Freezer gli tirò un pugno facendolo sbattere sfinito contro il muro, ma lui cerco di rialzarsi.
«Vuoi ancora batterti con me piccoletto? Non pensi che nelle tue condizioni non  riuscirai mai a battermi?» ghignò dirigendosi verso la porta d’uscita, Kakaroth gli si scaraventò addosso lanciandogli un’onda energetica che gli fece a mala pena un taglio sul viso.
Freezer dopo averlo scaraventato per la seconda volta al muro uscì da quella stanza.
Cercammo di rialzarci ma la vista iniziò ad appannarsi e iniziava a mancare l’ossigeno, all’improvviso non vidi più niente, cos’era successo?
 
 
 

Angolo dell’autrice:
Ok, ecco a voi il secondo capitolo (un po’ in ritardo), fa un po’ schifo lo ammetto.
Spero che vi piaccia e voglio vedere taante recensioni, non siate timidi eh! V.v
Baci. <3