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Autore: zjamsglances    31/08/2012    4 recensioni
Due cugini,Alessandra e Niall,legati dall'amore fraterno che provano l'uno per l'altra.
Ma sarà solo un legame d'affetto il loro,causato dal legame di sangue?? O si trasformerà in qualcosa di più??
E cosa nascondono i genitori di Niall al figlio tanto amato??
Bhè,aprite questa FF,e lo scoprirete....
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NIALL

Correvamo,correvamo,tenendoci per mano e senza mai fermarci,fin quando non arrivammo nel nostro posto preferito,il nostro covo segreto,la fattoria.
Appena entrati mi voltai per vedere se avessimo seminato mia zia e Ronny e,dopo essermene accertato,mi piegai in due su me stesso,poggiando le mani sulle ginocchia per riprendere fiato.
Ale invece rimase in piedi,con il fiatone,e appena vide in che condizioni ero scoppiò a ridere.
Fui attirato dalla sua risata angelica e mi voltai verso di lei,facendole la linguaccia,e lei ricambiò con una smorfia.
Risi,poi mi alzai e le presi il viso tra le mani,baciandola dolcemente.
Dio,quanto mi erano mancate le sue labbra,così soffici e carnose,e in quel momento così deliziose per via del lucidalabbra alla fragola che indossava.
-Lucidalabbra alla fragola??- chiesi a fior di labbra,sorridendo.
-Si,non ti piace??- chiese lei,alzando un sopracciglio.
Le sorrisi nuovamente,poi le morsi il labbro inferiore.
-Scherzi?? Amo il tuo lucidalabbra alla fragola.- dissi,poi la presi in braccio,nonostante le varie difficoltà per via dell’abito che era tremendamente stretto,e la poggiai delicatamente su un cumolo di paglia,affiancandola e distendendoci,l’uno nelle braccia dell’altra.
Ci staccammo un minuto,solo per riprendere fiato,ed io le sorrisi.
Lei ricambiò,con il sorriso più bello che io avessi mai visto e con quella luce negli occhi che da molto non vedevo.
Si morse il labbro,poi mi carezzò piano la guancia e si avvicinò al mio viso,lasciandomi un semplice bacio a stampo sulle labbra.
Mi distesi al suo fianco,stringendola tra le mie braccia,e lasciandole un bacio tra i capelli.
-Ormai avevo perso le speranze.- sussurrò lei,stringendosi di più al mio petto,come per assicurarsi che fosse tutto vero,e non un sogno.
-Devi sempre aspettarti l’inaspettato da me.- le risposi,stringendola a mia volta tra le mie braccia.
-Adesso lo so.- rispose sorridendomi,per poi stamparmi un bacio sul naso,facendomi ridere.
-Questo abito ti rende…..sexy.- le dissi,guardandola maliziosamente.
-Solo questo abito??- fece lei,facendo labbruccio,fingendosi offesa.
-No,tu sei tutta sexy.- le dissi,per poi baciarla con foga.
Non volevo più staccarmi da lei,non ci riuscivo,era più forte di me.
Ma dovevo parlarle,e come facevo se le mie labbra intanto erano appiccicate alle sue??
 
-Perché mi hai chiesto di dimenticarti??- mi anticipò lei,prendendo parola.
-Credevo che la nostra storia fosse impossibile,che sarebbe stato meglio per entrambi se mi avessi dimenticato,e viceversa.- spiegai.
-E cosa ti ha fatto cambiare idea??- chiese lei,iniziando a giocare con un mio capello ribelle.
-Questa.- risposi,prendendo la lettera dei miei genitori dalla tasca e porgendogliela.
Lei mi guardò stupita,ma soprattutto perplessa.
-Leggila.- la spronai,e lei non se lo fece ripetere una seconda volta.
Prese la lettera tra le mani,e iniziò a leggere,mentre io la osservavo in tutta la sua bellezza.
Vidi la sua fronte corrugarsi,poi i suoi occhi sgranarsi in sorpresa,e infine soffermarsi su una frase.
Alzò il viso e mi fissò perplessa.
-Crescete il mio piccolo Niall come se fosse il vostro??- ripetè le parole della lettera,guardandomi perplessa.
Annuii,poi le feci cenno di continuare a leggere,e lei ubbidì,mentre io le carezzavo piano una mano.
Appena finì di leggere mi guardò perplessa,come se non avesse capito.
-Niall,cosa….cosa significa??- chiese balbettando.
Io sospirai,poi le carezzai le braccia.
-Significa che quelli che consideravo i miei genitori in realtà non lo sono,che quella che consideravo la mia famiglia non lo è,e che mi hanno mentito per 19 anni.- dissi tranquillamente,senza un filo di rabbia nella voce.
-E quindi??- chiese lei,ancora più perplessa.
-Quindi colei che pensavo fosse mia cugina non lo è,ma è la ragazza che amo.- dissi,sorridendole dolcemente.
Lei parve capire e mi sorrise,poi mi si fiondò al collo e mi abbracciò forte,stringendomi sempre di più a se.
Poi allentò la presa e insinuò il viso nell’incavo del mio collo.
-Mi dispiace.- sussurrò,lasciandomi un languido bacio sul collo.
-A me no.- risposi tranquillamente,e sapevo che era vero.
Lei alzò il viso e mi guardò perplessa.
-Almeno adesso sono sicuro che potremmo stare insieme,senza che niente o nessuno ci ostacoli.- spiegai,spostandole una ciocca di capelli dietro l’orecchio.
Lei sorrise,poi si avvicinò piano a me e baciò dolcemente le mie labbra,assaporando a pieno quel bacio.
Sorrisi nel bacio,poi la presi per i fianchi e approfondii il bacio,facendo provocare in me brividi di piacere al contatto delle nostre lingue.
Ma dovevo ancora accettarmi di una cosa,la più importante.
Anche se di malavoglia mi staccai dal bacio e la guardai fissa negli occhi.
Lei ricambiò lo sguardo,concentrandosi su di me e aspettando che proferissi parola.
Presi un bel respiro,poi iniziai a parlare.
-Per la storia del bambino,invece…- dissi,ma,non sapendo come continuare,mi fermai.
Lei forse capì quello che volevo dire e mi sorrise.
-Sarai un ottimo padre.- disse infine,carezzandomi una guancia.
-Vuoi dire che non hai abortito??- chiesi sorpreso,ma soprattutto felice per quella notizia.
-Certo che no. Avrei preferito avere in giro per casa un piccolo Horan invece che vivere per sempre con un figlio sulla coscienza.- disse.
Sorrisi nell’udire quelle parole,poi la presi per i fianchi,facendola sedere su di me e la baciai nuovamente,con ancora più passione di prima.
Adesso avremmo vissuto per sempre insieme,noi tre: io,la mia Ale e il nostro bambino.
Niente o nessuno ci avrebbe più separato o ci avrebbe vietato di amarci,ma ero ancora all’oscuro di ciò che sarebbe successo.
 
Eravamo ancora uniti in quel bacio,che pian piano diventava sempre più passionale,spingendoci oltre.
Ale aveva preso il controllo della situazione: stava per sfilarmi la maglietta,quando un rumore alle nostre spalle ci distrasse.
Ci voltammo e notammo che la porta era chiusa: strano,l’avevamo lasciata aperta e non c’era neanche l’ombra di un po’ di vento.
Mi alzai per andarla ad aprire,ma trovai una bella sorpresa: era chiusa a chiave dall’esterno.
-Cazzo.– dissi a denti stretti.
-Cosa succede??- chiese Ale,avvicinandosi a me e poggiandomi una mano sulla spalla.
-E’ chiusa a chiave.- risposi,cercando invano di aprire la porta.
-Cosa??- chiese lei incredula,poi si accertò della veridicità della mia frase e iniziò a preoccuparsi.
Sapevo che soffriva di claustrofobia,e che dunque quella situazione non era delle migliori.
Iniziò a sferrare calci e pugni alla porta,cercando di aprirla,ma niente,non si muoveva di un centimetro.
-C’è qualcuno li fuori??- urlai,in preda al panico.
Dall’esterno non percepii nessuna risposta,se non una risata,ma non una di quelle risate allegre e spontanee,bensì una risata……..malvagia.
-Chi sei??- urlai,poggiando l’orecchio alla porta per sentire meglio.
-Il tuo peggior incubo.- rispose qualcuno da dietro la porta,ma,nonostante avesse una voce familiare,non riuscii a capire chi fosse.
-Ronny??- disse perplessa Ale,facendomi voltare verso di lei,con gli occhi spalancati.
-Perspicace,Sandra.- rispose lui,sarcastico.
-Ronny,facci uscire.- urlai,dando un altro pugno alla porta.
-E se non volessi??- fece lui,con quella sua vocina riluttante.
Volevo controbattere,ma non sapevo come: eravamo rinchiusi in quella fattoria,non c’era campo e quindi non potevo chiedere aiuto.
Sospirai e chiusi gli occhi.
-Cosa vuoi da noi??- chiese Ale,e percepii la paura nella sua voce.
-Cosa voglio?? Bhè,fatemi pensare. Mi avete fatto fare la figura dell’imbecille davanti a tutta la mia famiglia,mi hai lasciato sull’altare come un imbambolato e mi hai tradito con quello li. No,non voglio nulla da voi.- disse,ma sapevo che non era vero ciò che diceva.
Sapevo che voleva qualcosa,e forse avevo anche capito cosa.
-Allora lasciaci uscire.- urlò Ale,sferrando un pugno alla porta.
Dall’altra parte Ronny rise nuovamente,una risata sarcastica.
-Allora sei proprio stupida. Non penserai davvero che vi lasci andare via così. No,mia cara Sandra,no. Io voglio la mia vendetta.- disse,marcando l’ultima parola e facendomi rabbrividire.
Cosa intendeva con vendetta??
-Ronny,te lo chiedo per favore,facci uscire.- dissi,con tono più pacato,cercando di persuaderlo.
-Oh,ma voi uscirete da qui Niall.- disse lui –ma in una tomba.-
Il mio cuore perse un battito,non capivo più nulla,sentivo soltanto il mio respiro farsi irregolare e la paura prendere completamente il sopravvento sul mio corpo.
Quelle erano proprio le parole che non avrei mai voluto sentire.
Ale si voltò verso di me,facendo trasparire il terrore dal suo viso.
Mi voltai,rivolgendole uno sguardo rassicurante,anche se io ero il primo che non mi sentivo per niente al sicuro.
-Ronny,te lo chiedo un’altra volta. Fai almeno uscire Alessandra.- dissi,sospirando.
-No.- urlò Ale,prendendomi per un braccio –non ti lascio morire qui.- disse infine,guardandomi sconvolta.
Io le posai un dito sulle labbra e le sorrisi.
-Io non la voglio più. Mi ha tradito e mi ha fatto fare la figura dell’imbecille davanti a tutti. E’ una troia,e deve morire.- disse Ronny,con tono sprezzante.
Sospirai nuovamente e chiusi gli occhi.
-Fallo per mio figlio.- dissi infine.
-Oh,che cosa commuovente. Bene,significa che ne ucciderò tre in un colpo solo.- disse Ronny,con tono ancora più crudele.
-Ronny.- lo chiamai,cercando di farlo ragionare,ma lui non rispondeva.
-Ronny?!- lo chiamai nuovamente,ma niente.
Sentii improvvisamente una puzza di bruciato e capii cosa stava per accadere solo quando sentii Ale urlare.
Mi voltai verso di lei e vidi una parete della fattoria incendiarsi,mentre il fuoco continuava ad espandersi per tutte e quattro le pareti.
-Cazzo.- dissi a denti stretti,poi sbattei nuovamente i pugni alla porta.
-Ronny.- urlai con tutto il fiato che avevo in corpo.
Dall’altra parte della porta sentii soltanto un’altra risata malefica.
-Divertitevi insieme all’inferno.- furono le sue ultime parole,poi non sentii più nulla.
-Niall,cosa facciamo??- mi voltai verso Ale,notando che stava piangendo disperata e trovava un modo per uscire.
Deglutii,poi mi guardai intorno,in cerca di una via d’uscita,quando vidi il buco sul tetto della fattoria.
-Ale,dobbiamo uscire da li,è l’unico modo.- dissi,stringendole la mano per rassicurarla.
-Da li?? Come facciamo ad arrivarci??- chiese lei,tra le lacrime,continuando a singhiozzare.
-Ti fidi di me??- le chiesi,carezzandole una guancia.
Dovevo sapere che si fidava di me,altrimenti non avrei potuto aiutarla.
Dopo qualche secondo di silenzio lei fece cenno di si con la testa.
Le sorrisi,poi le lasciai un lungo bacio sulla fronte e,dopo averla presa per mano,corsi verso la scaletta che avrebbe portato al pianerottolo di sopra della fattoria.
Salimmo,anche se lei aveva qualche difficoltà a causa del vestito,ma riuscimmo a salire.
Afferrai la scaletta e la portai su,così da poter salire fino al tetto.
Posizionai per bene la scaletta e salii il primo gradino,poi porsi la mano ad Ale,incitandola a seguirmi.
Lei deglutì,poi,anche se titubante,afferrò la mia mano,ma un istante dopo il pavimento sotto ai suoi piedi cadde,facendola sospendere in aria,mentre si reggeva alla mia mano.
-AH! NIALL AIUTAMI.- urlò,in preda al panico.
-Tranquilla,ti aiuto io.- dissi cercando di scendere dalla scaletta per aiutarla,ma proprio in quel momento un pezzo del tetto cedette,cadendole addosso.
-ALESSANDRA.- urlai,poi saltai dalla scaletta e mi avvicinai a lei.
La presi per il braccio,facendola risalire sul pianerottolo,e solo in quel momento notai che aveva gli occhi chiusi e non si muoveva.
Non sapevo cosa fare: non c’era in ballo solo la mia vita e quella di Ale,ma anche di nostro figlio.
Poggiai la testa sul suo petto e,quando sentii il suo cuore battere,tirai un sospiro di sollievo,poi la  caricai sulle mie spalle e,un passo alla volta,salii sulla scala,per raggiungere il tetto.
Mentre salivo un altro pezzo del tetto cadde,ma fortunatamente non ci colpì.
Finalmente arrivai in cima e distesi Ale sul tetto: non aveva ancora ripreso conoscenza e aveva una ferita sulla fronte,da cui fuoriusciva molto sangue.
-Non ti preoccupare amore mio,vi salverò.- le sussurrai,tenendole il viso tra le mani e schioccandole un bacio sulla fronte,anche essendo consapevole che non poteva sentirmi visto che era svenuta.
Guardai per un momento la fattoria sotto ai nostri piedi: i nostri ricordi,la nostra infanzia,tutto spazzato via da un bastardo.
Mi guardai intorno,cercando di scorgere la figura di Ronny,ma non lo vidi.
“Che vigliacco” pensai,ma proprio in quel momento vidi che le fiamme avevano raggiunto anche il tetto,e fui preso nuovamente dal panico.
Guardai sotto: era troppo alto,non potevo saltare o mi sarei rotto in mille pezzi.
Mi guardai intorno,in cerca di una soluzione,mentre i miei occhi piano si appannavano.
Vidi in lontananza una figura rossa,non di forma umana,avvicinarsi,e sentii una specie di sirena: i vigili del fuoco.
Eravamo salvi,ci avrebbero salvati.
-Qui,siamo qui.- urlai,sventolando la mano per farmi notare.
Due pompieri uscirono dal camioncino con una pompa in mano e iniziarono a spegnere le fiamme,mentre il camioncino si avvicinava alla fattoria e un altro pompiere,sulle autoscale,si avvicinava a noi per aiutarci.
Vidi che,notando le condizioni di Ale,l’aveva presa,portandola giu,ma non ricordo più niente.
Chiusi gli occhi,che bramavano riposo,e da allora in poi il buio.
 
 





























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Ciao a tutti :3
Prima di tutto.........scusatemi scusatemi scusatemi >.<
Lo so,questo capitolo è arrivato un pò troppo tardi,ma avevo una buona ragione: ho scirtto una nuova OS e mi farebbe davvero piacere se la leggeste :)
Questo è il link:  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1237660&i=1
Poi volevo chiedervi scusa per il finale di questo capitolo,volevo tenervi sulle spine ;)
E poi l'ultimo scusa perchè devo comunicarvi che il prossimo capitolo sarà l'ultimo
Non mi odiate >.<
Ma ho una buona notizia :)
Sono gia all'opera di una nuova FF e non vedo l'ora di cominciare a scriverla
Nonostante ciò,però,mi mancherà questa FF e voi :'(
Ma sono sicura,anzi lo spero,che continuerete a seguirmi :')
Adesso mi levo dai piedi e vi lascio leggere in pace
Bacio <3
NemiZM
  
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