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Autore: Illa_Horan    01/09/2012    2 recensioni
Questa storia parla di una ragazza che a soli 6 anni viene violentata da suo zio, i suoi genitori morirono a causa di un "incidente" stradale. lei viene affidata ad una famiglia italiana, ma i ricordi e soprattutto la paura di vedere di nuovo suo zio la perseguitano cosģ decide di parlare con gli assistenti sociali che la trasferiscono in una nuova cittą, Londra.
Qui incontrerą poi cinque ragazzi che le salveranno la vita, la aiuteranno a riacquistare fiducia nella persone e soprattutto a credere in sč stessa e nei proprio sogni, in poche parole la faranno tornare a vivere.
questa storia č abbastanza delicata, ma č anche una storia molto sentimentale, ci saranno litigi, pianti, sofferenze, intrighi d'amore, amicizie, incidenti, brutti incontri...
il resto lo scoprirete leggendola
Genere: Drammatico, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sveglia sul comodino segnava le 10.30, così decido di alzarmi, mi stiracchio un pò e mi stropiccio gli occhi, prendo le ciabatte da sotto il letto apro le tende, un raggio di sole illumina la mia bellissima stanza, anche se quasi vuota è pur sempre bella. Mi dirigo verso il bagno per farmi una doccia fresca, così da potermi risvegliare bene.

Mi lavai con una spugna, non riuscivo a sopportare l'idea di sentirmi toccata, anche se con le mie stesse mani il dolore era più forte di me.

Uscita dal bagno, prendo l'accappatoio ritorno verso la stanza e dalla valigia prendo la biancheria intima. Dopo essermi vestita e raccolti i capelli ancora umidi in una specie di coda, sento dalla cucina un profumo di briosche calde, uova e pancetta.

Scendo le scale e con mia “sorpresa” trovo Denise ai fornelli a cucinare le uova e la pancetta mentre Paul è seduto a leggere il giornale e a bersi un caffè.

Denise: “buongiorno tesoro, dormito bene? Pronta che tra poco partiamo?”

Io:” giorno, sisi tutto a posto, non vedo l'ora di girare per Londra”

Dsenise:” bene sono contenta di vederti così energica, perchè oggi sarà una giornata lunga e faticosa, vedrai ti divertirai.”

Paul:”Ah comunque stamattina ti ho trovato un lavoro al bar del mio amico, ti va di iniziare domani mattina verso le 9? come promesso sarà solo per questa settimana”

Annuisco soltanto, dopodichè mi siedo di fronte a Paul che mi sorrideva.

 

Io: “aaaaah cos'è stato?? “

D:” oddio, cos'è successo? Ah ho capito, ahahahaha, stai tranquilla è Elvis il nostro cane”

si, proprio così, quando stavo salendo le scale ho sentito da dietro delle zamponi enormi che mi hanno fatta cadere, ho preso un colpo giuro. Non sapevo che avessero un cane. Comunque questo “piccolino” di nome Elvis era un bellissimo Golden Retriver color caramello, un coccolone.

 

Mezzora dopo sono in macchina, stiamo andando in un centro commerciale, uno dei più grandi qui a Londra. Denise e Paul mi comprarono i mobili per la mia camera, che avevo scelto io. In più mi regalarono anche vestiti, un computer, un iphone e in ultimo, non ci crederete mai, una cabina armadio, cavolo era bellissima, non sarei mai riuscita a riempirla tutta.

 

Quando arrivammo a casa, ormai erano le 23 passate, salutai tutti con un bacio volante e andai a dormire. Domani sarebbe stata una giornata davvero faticosa, anche perchè avrei lavorato fino a mezzanotte.

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Sono le 8.10 mi alzo e come ogni mattina vado a farmi la doccia.

Prima di uscire di casa con la mia fetta biscottata do un bacio a Paul e Denise

Denise: “ mi raccomando piccola stai attenta, se hai bisogno chiama”

Io:” starò bene non preoccuparti, ciao “

Uscì da casa correndo, mancavano solo 5 minuti all'inizio del mio turno, cavolo non sarei mai riuscita arrivare in tempo, su certe cose non cambierò mai, una di queste è la puntualità.

 

Io: “ Buongiorno io sono Il..” non faccio in tempo a finire la frase che un ragazzo dietro al bancone mi interrompe

X:”.. in ritardo, comunque sia io sono Mike, il tuo collega ”

http://www.worldent.altervista.org/lerman.jpg

Mi porge la mano sorridendo, Wow era un ragazzo davvero carino cioè dhddhsj <3

Io: “ scusami ma la puntualità non è il mio forte”

M:” ho notato sai? ” disse sorridendomi

 

Iniziammo a parlare del più e del meno, finchè non arrivò quella domanda, c'era d'aspettarselo ma non ero ancora pronta a sentirmela fare.

Mike: “ come mai sei qua? Non sei inglese giusto?”

Io: “ecco.. no sono italiana e sono qui da una famiglia... perchè, perchè i miei genitori sono..”

Mike:” oddio scusami non lo sapevo, mi dispiace. Sai anche mio papà è morto, e capisco cosa stai provando, è dura non avere più genitori”

No, lui non può capire cosa provo, nessuno lo può capire. Una lacrima calda mi rigò il viso, segno che sarei scoppiata a piangere, ma cercai di trattenermi con tutte le mie forze. Non era il luogo e il momento giusto per farlo.

 

Mike: “hai cantanti preferiti?”

Io: “credo che conosci gli One Direction, bhè vedi loro sono i miei idoli, mi hanno rubato il cuore in così poco tempo, li amo più di qualunque altra cosa, loro mi rendono felice, sono la mia forza, la mia ragione per cui sono ancora qua oggi, sono il mio Tutto. E ora che mi trovo a Londra ho la possibilità di incontrarli.”

Mike sorrise e uscì con una frase davvero dolce “l'amore che provi per un idolo è il sentimento più sincero che puoi provare per qualcuno.”

Io: “credo che hai ragione”

 

Il tempo trascorse veloce, si era fatto tardi, salutai Mike e uscii dal bar. Mi incamminai verso casa ma a un certo punto mi sentii tirare, un ubriaco, mi tirò una bottiglia di vetro sul piede, all'improvviso arrivò un ragazzo che mi prese in braccio, abbastanza altro con gli occhi da cerbiatto color nocciola, era Liam o stavo solo sognando (?), Zayn, mi sembra, stava cacciando via quell'uomo, mi portarono su una panchina, stavo sanguinando.

 

I ricordi intanto stavano iniziando a prendere il sopravvento

ehi, tesoro, non hai paura vero? Sai che ti amo, non ti farei mai del male, io ti desidero con tutto me stesso”

lasciami andare, ti prego!” urlai

stai zitta mi stai innervosendo! “

urlo, urlo di dolore, mi diede uno schiaffo, uno di quelli forti da farti sanguinare.

 

tranquilla ci siamo noi qui adesso, calmati, respira lentamente, Zayn aiutami a portarla a casa, muoviti! “

no....n ri..e....sco pi..ù a res...pi...ra....re vi.....pr....ego aiu.....tate.....mi”

Poi vidi solo buio.

  
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