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Autore: herm85    16/03/2007    3 recensioni
Una brevissima fic sdolcinata...e se l'amore è veramente in grado di farti fare tutto: abbandonare, odiare, piangere??e cosa succederebbese alla fine l'amore stesso ti farà superare ogni paura??

Tu che mi davi sempre la speranza che un giorno sarebbe stato tutto migliore e che non avremmo più dovuto nasconderci...

Ti amo perchè sei stato tu quello che mi ha fatto rinascere

Ti odio perchè sei tu quello che mi ha fatto morire

Odi et amo...

Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                                              ERA IL SUO DESTINO AMARLA

 

Un mese estenuante colmo di lotte tra mangiamorte ed auror...

Un mese esatto è passato da quando ha scritto quella lettera, durante una delle sue tante notti insonni...

Quella lettera giunta inutilmente a destinazione...

Nessuna risposta in cambio e forse è meglio così...

Quella sera ci sarebbe stato un attacco dei mangiamorte e loro sarebbero andati lì a fronteggiarli....

Non ce la faceva: questa guerra era insostenibile. L'Ordine era stato decimato negli scorsi due scontri e ora erano in numero inferiore rispetto ai mangiamorte.

Hermione stava iniziando a prepararsi.

Lei sarebbe giunta nel luogo dell'incontro prima degli altri: lei sarebbe stata l'esca per quella volta, ma nessuno sapeva che lei era sempre stata l'esca da due anni, l'esca di se stessa.

Lei era l'esca e il pesce che abboccava: due facce della stessa medaglia.

Lei, il pesce che rincorreva i propri sogni nella realtà e l'esca che veniva gettata ogni volta che si addormentava.

Perchè ogni volta che si addormentava, abboccava a quell'esca, che la riportava a due anni prima, al suo settimo anno ad Hogwarst, il più bello, il più vissuto, il più amato e il più odiato.

In quell'anno aveva conosciuto l'amore, l'odio, il terrore, il rimpianto, le lacrime. Aveva conosciuto tutto ciò che una mamma e un papà avrebbero cercato di far conoscere il più tardi possibile ad un figlio e invece lei aveva fatto tutto da sola...

Ora aveva il rimpianto di saper amare e odiare.

L'odio è qualcosa di diametralmente opposto all'amore...

Se non si sa amare non si sa odiare...

Lei aveva maledetto il giorno in cui aveva imparato ad amare...

Guardò l'ora: era giunto il momento.

Si smaterializzò e si ritrovò in una radura deserta.

Non sapeva quale mangiamorte sarebbe arrivato per primo e con il quale avrebbe fatto finta di contrattare e forse in cuor suo sperava che non fosse lui...non ce l'avrebbe fatta.

Pochi minuti dopo sentì uno schiocco.

Si girò di scatto ritrovandosi Nott a qualche metro.

Per un attimo ebbe paura, poi il suo coraggio grifondoro ebbe il sopravvento.

- Nott bene, Voldermort deve essere proprio ridotto male se affida delle missioni così importanti ad un inetto come te-.

-Granger questa è proprio bella: noi siamo il doppio delle vostre forze e fate ancora dell'ironia?-

-Nott la mia non era ironia, ma semplice constatazione-.

Il mangiamorte non rispose: alzò il sopracciglio e incominciò a camminare sensualmente nella direzione della riccia.

Lei non si mosse e non battè ciglio. Sapeva cosa aveva intenzione di fare: non glielo avrebbe permesso, fosse l'ultima cosa che faceva, ma non si sarebbe fatta toccare da quel verme, perchè le ultime mani che avevano toccato il suo corpo erano quelle di lui e lei non avrebbe fatto profanare se stessa.

Rigida e composta mise mano alla bacchettaera a un metro.

L'avrebbe attaccato o ora o mai più

Estrasse velocemente la sua bacchetta di agrifoglio, ma non fece in tempo a pronunciare nessun incantesimo che si ritrovò Nott dietro di lei che le prendeva le braccia e le fermava le mani.

-ehi Mezzosangue, che c'è? Non riesci più a fare niente? Certo che a voi dell'Ordine non vi insegnano proprio nulla? Non importa ora ti insegnerò qualcosa io: ti farò vedere come bisogna rispettare chi è superiore a noi e come bisogna comportarsi con chi è più forte-.

La Grifondoro chiuse gli occhi, provò a liberare i polsi, ma l'unica cosa che ricevette fu solo una maggiore pressione.

Nott fece apparire una corda di metallo, con cui le legò mani e piedi.

La gettò per terra facendole sbatterela faccia sull'erba rada.

Le si mise a cavalcioni iniziandole a slacciare la camicia nera.

Alcune lacrime sgorgarono dagli occhi di lei: non poteva più fare nulla, ci aveva provato, ma non ci era riuscita...

-Perdonami- sussurrò, lo sussurrò al vento, alla luna, alla notte, agli alberi, a se stessa, perchè sapeva che non l'avrebbe sentita...

-Cosa hai detto inutile Mezzosangue?-

Non ricevette risposta.

Lui intanto continuava a spogliarla: le aveva strappato il reggiseno e adesso palpava avidamente il seno di lei.

Le sue mani passano avide sul corpo della riccia, senza nessun rispetto, ripensamento, esitazione.

Hermione era scossa dai singhiozzi.

Non era neanche riuscita a mandare il segnale a quelli dell'ordine per fargli giungere.

Sperava che qualcuno non avrebbe aspettato, che sarebbe accorso e allora, forse solo allora sarebbe stata salva.

Una cosa non sapeva: che là a pochi metri due mangiamorte osservavano la scena.

Era presente anche una chioma bionda, che fremeva per intervenire e fermare quel maiale di Nott e scappare con lei, portarla via, lontano da quel luogo.

Ma non poteva: se l'aveva lasciata c'era un motivo. L'essere mangiamorte era la sua strada, ma lo era anche l'amare lei, la sua piccola dolce Mezzosangue.

Nott era arrivato a toglierle i pantaloni. Malfoy scoppiò con Zabini al suo finaco.

-Ma che sta facendo? Non fa prima a portarla via se proprio se la vuole fare?Non siamo venuti qui per vedere Nott che si scopa la Mezzosangue-.

Non si contenne più e uscì allo scoperto con Zabini al suo fianco.

-Nott ora basta, se proprio devi portala al maniero, ci potrà essere utile come prigioniera, ma batsa con questa sceneggiata-.

Hermione sentì il fiato che le si spezzava in gola.

Lui, la sua voce, la sua elegnaza, il suo portamente, i suoi occhi.

Poi le sue parole, le scivolarono addosso, la penetrarono, la scossero e la risvegliarono da quel torpore in cui era caduta pur di non sentire il suo dolore.

-Oh anche il braccio destro di Voldemort, Malfoy è qui, allora avevo ragione quando pensavo che era impossibile che Voldemort avesse lasciato da solo Nott.-

-Granger non penso tu sia nella situazione di poter parlare, anzi-.

Disse passandosi lascivo la lingua sulle labbra.

Hermione rimase impassibile, mentre dentro di se il cuore le si spezzava di nuovo in cento pezzi...

"Ecco perchè mi hai lasciata, perchè non ti facevo più comodo..ero il tuo sfogo nei momenti di desiderio, quando non ti sono più servita mi hai scaricata.Ed io che mi sono innamorata, che stupida sciocca"

Una lacrima leggera sgorgò dai suoi occhi, mentre cercava di rimettervi in piedi.

Malfoy stava parlando con Nott mentre Hermione era riuscita a recuperare la bacchetta.

Lanciò in aria il segnale.

Era ora di agire.

Basta il passato.

Si tolse le catene e si ricompose.

In meno di di mezzo minuti si sentirono numerosi crak nella radura.

L'ordine era arrivato

Altri mangiamorte erano arrivati.

Bene, la battaglia aveva inizio.

Magie, maledizioni, protego volavano nell'aria.

Due mangiamorte erano morti.

L'ordine ancora resisteva.

Hermione combatte con molti seguaci dell'oscuri. Tutti erano troppo poco svelti per l'abile grifondoro.

-Attenta!- una voce spaventata e roca, mozzata dal fiato corto vibrò nell'aria.

Hermione si girò di scatto: sapeva a chi apparteneva quella voce, ma mai avrebbe pensato che sarebbe intervenuta in suo aiuto.

Parò la maledizione che le stava arrivando dalla spalle e si ritrovò faccia a faccia con Malfoy.

Vide i suoi occhi.

Una morsa allo stomaco.

La mano leggermente tremante, ma la voce ferma.

-Allora Malfoy, come mai da queste parti?Mi ricordo che una volta molto tempo fa, forse in un altra vita, mi dicesti che questo non sarebbe stato il tuo destino eppure a quanto vedo due anni di lontananza ci hanno portato a combattere su due fronti opposti-.

-Granger non sempre tutto quello che sembra è ciò che è veramente, ricordatelo-.

-Io non me lo sono mai dimenticata, forse dovresti ricordartelo tu-.

Hermione tirò fuori dalla camicia quella collanina d'ora con un cuore e un incisione, quel cuore che aveva sempre tenuto nascosto a tutti, qualcuore con la M incisa a fuoco.

Draco barcollò alla vista della catenina, non pensava che anche lei l'avesse tenuta.

La tirò fuori anche lui, con la sua H incisa.

Non combatterono.

Si guardarono incessanti negli occhi.

Il mare nel cioccolato.

La tempesta nella calma.

L'argento nell'oro.

Uno scontro di sguardi e in quel momento seppero tutto, tutto quello che non si erano mai detti e quello che si erano detti.

Passarono attimi.

Secondi.

Minuti.

Forse ore.

Ma rimasero così, perchè tutto ciò non glielo avrebbe più ridato nessuno.

Fu un attimo, quell'attimo che durò più degli altri, così lungo che costò una vita.

O'oro strabuzzò e prima di cadere a terra sibilò un ti amo.

Solo un urlo si sentì nella radura, mentre la battaglia imperversava.

Draco si precipitò verso di lei.

La strinse a se.

Pianse.

L'accarezzò.

Le disse di non preoccuparsi che tutto sarebbe finito.

Il sangue scorreva fra le dita di lui, mentre spasmodicamente l'abbracciava.

-Ti amo, Hermione, anche io ti amo, perdonami se non te l'ho mai detto, se ti ho lasciato, se ti ho fatto soffrire.Ti prego perdonami-.

Lacrime cadevano giù come la pioggia che incessante ci tormenta nelle giornate estive.

-Non ti preoccupare mio angelo-disse lei con filo di voce- in fondo l'ho sempre saputo, ecco perchè ti ho sempre portato con me-.

Chiuse gli occhi e si abbandonò in quell'abbraccio con un sorriso finalmente felice, dopo due anni.

Urla lancinanti invasero il suo corpo.

Non ce l'avrebbe fatta senza di lei.

Si abbandonò su quel corpo estraniandosi dalla battaglia.

Quando finì sciolse quel tenero abbraccio e si smaterializzò, sporco del suo sangue, delle sua parole, dei duoi sorrisi, dei suoi occhi.

Non se li sarebbe mai tolti di dosso, mai.

Era il suo destino amarla e così sarebbe stato.

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Bene benissimo, eccomi qui con il secondo capitolo di questa ff...

bene penso che farò solo un piccolo epilogo e poi la storia si concluderà!!!

E ora volevo ringraziare chi ha commentato il capitolo precedente!

SnowWhiteQueen: grazie grazie..^/////////^ecco sono così..davvero ti ho faqtto venire le lacrime agli occhi????che dolcina!!!!spero che questo cap ti piaccia e che l'epilogo sia degno delle tue aspettative..kiss herm85

picci 1989: la mia cara e adorata picci..bella mia..beh cara grazie per i numerosi coplimenti e che sto migliorando a vista d'occhio, s enon ci fossi tu non so come farei..comunque spero di essermi riuscita a regolare con la misuradella scrittura perchè con pagebreeze non ci riesco sempre..kiss herm85

grazie a tutti anche quelli che hanno solo letto...spero vi sia piaciuta

kiss herm85

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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