Ciaoooooooooooooooooo!Vi sta piacendo la mia storia?Io spero di si!Mi
raccomando le recensioni!Accetto sia quelle con i complimenti che quelle con le
critiche(moderando magari gli insulti) .Agli amanti di Harry & Hermione,ancora un po’ di pazienza…Presto succederanno varie cose
che cambieranno un po’ la situazione.
Ginny?vi
chiederete voi…Non vi preoccupate,leggete i vari
capitoli…
Indizi vari sono setacciato nel testo.
Fate le
vostre ipotesi rispondendo alle seguente domanda:perché
Hermione si comporta così?
Qualunque
ipotesi va bene,e se vedo una che mi colpisce
tanto,beh,forse lo prendo come spunto,anche se comunque ho già tutta la
situazione in mente…Però..Non si sa mai…
Un bacione e tutti e buona lettura!!!
“Che cosa è
successo?!
Stamattina
non ti ho visto nel letto, sono andata nel bagno delle ragazze
ma niente, ho chiesto a Mirtilla Mal Contenta,ma niente…Ti stavo dando
quasi per dispersa;poi ho pensato che fossi in infermeria per andare a trovare
Harry e Ron,e infatti ti ho trovata!!”
Hermione
sorrise, ma in cuor suo sperava che Ginny non avesse saputo niente e né
l’avrebbe saputo in futuro di quello che era successo
quella notte.
“Ginny, vai
dalla Mc Grannit, altrimenti va a finire che ci toglie
qualche punto!”
“Oh, va
bene…”
“No, Ginny,
non prendertela, apprezzo il tuo gesto, veramente, ti ringrazio di avermi
cercata, di esserti preoccupata, ma ti conviene andare ora, o
“OK, ok, ho
capito, me ne vado!Ah, quasi dimenticavo: quando uscite?”
“Oggi
pomeriggio forse”disse Ron scocciato.
“Bene, così
potremmo fare i compiti insieme”disse sorridendo
“Comunque auguri a tutti e due…”e fece l’occhiolino prima ad
Harry e poi ad Hermione,che arrossì vistosamente
Ron
spalancò la bocca: Ginny aveva superato il limite…
Harry
invece iniziò a guardare insistentemente Hermione negli occhi, come se la
ragazza avesse una calamita…
Hermione
stranamente non riusciva a staccarsi da quegli occhioni verdi da cerbiatto.
Sentiva una
strana sensazione…Lo voleva: voleva i suoi occhi, le
sue labbra, il suo viso.
Le mani di
Ron tremavano di rabbia: assolutamente non approvava l’atteggiamento di Harry
nei confronti della sua amata Hermione. E’ vero, si erano solo scambiati un
bacio, ma ciò fece sì che in Ron nascesse un senso di appartenenza
riguardo il livello affettivo nei confronti della ragazza.
“Ora basta!!”urlò Ron inferocito.
“Ron…”disse
Hermione incredula
“Ci sono
anch’io qui, non ve lo dimenticate!E poi, Hermione, già ti sei dimenticata il
nostro bacio?”
“No, Ron, non
l’ho dimenticato, ma per me non significa nulla”affermò Hermione decisa.
“Ah, è
così…Bene, bene!!” si avviò all’uscita dell’infermeria
“Mi sono stufato si stare qua”
E
se n’andò come una furia.
I due
ragazzi non parlarono: mai avevano visto il loro amico comportarsi così.
“Uffa…”sbuffò
Harry.
Dopo
qualche minuto di silenzio si avvicinò a Hermione: erano entrambi sul lettino
dell’infermeria; Harry abbracciava Hermione, che per risposta appoggiò la testa
sulla sua spalla. Lei riusciva a sentire il cuore di Harry, e sentì che batteva molto forte e si rasserenò, capendo che
non era l’unica ad essere imbarazzata.
Sorrise.
Harry se ne accorse e contraccambiò il suo dolcissimo sorriso, con
uno ancora più dolce e rassicurante. Iniziò ad accarezzarle i capelli, iniziando ad incrociarli tra le dita.
Hermione
sentiva dei brividi scenderle lungo la schiena.
Poi Harry
dai capelli passò alla schiena, e iniziò ad accarezzarla dolcemente.
Lei era
veramente rilassata, e i brividi si facevano più frequenti e profondi…
E
così era trascorsa una mezz’oretta…
Quella pace
e tranquillità fu spezzata da Madama Chips.
“Ragazzi, ve
ne potete andare…Ma Wisleay dov’è andato?”
“E’ uscito
qualche minuto fa”
“Grazie per
l’informazione Granger, e buona giornata”
E insieme, mano
nella mano, se ne andarono.
Hermione si
sentiva davvero di buon umore, anche se, inconsciamente, provava ancora un
senso di angoscia per quello che era successo la notte
precedente.
-Che cosa pensava
Silente di ciò che è accaduto?-si chiedeva
“Hermione
che cosa hai?Ti vedo pensierosa”
“Ehm…No,niente,è per Ron”
“Ti piace
ancora,vero?”
“Mah, sinceramente
non saprei…Ho la mente annebbiata. Perchè questa
domanda?”
“No, era
pura curiosità…Cosa pensavi? Disse imbarazzato
“No…Niente”
“Hermione, senti…”
La loro
conversazione si fermò di colpo alla vista di una persona davvero inaspettata:
Malfoy.
“Che ci fai
qua?!”chiese Hermione incredula
“Ho avuto
il permesso di frequentare le lezioni sotto vigilanza, poi, dopo un’ulteriore sentenza saprò il dafarsi. Meno male che mio padre
ha corrotto i giudici, così avrò buone probabilità di cavarmela con pochissimo.
Vedete, mio padre è molto potente” e ghignò.
“Bastardo”disse
Hermione sottovoce
Harry
strinse Hermione a se, quasi come se la volesse proteggere anche dallo sguardo
di Malfoy, e lei contraccambiò aggrappandosi alla maglietta.
“Ora vi
saluto, che l’allenamento di Quidditch sta per iniziare, e io non voglio
assolutamente mancare”e sicuro di se, sorpassò i due ragazzi che invece
andarono nella direzione opposta.
Hermione
tremava come una foglia, anche se assolutamente non voleva.
-Perché ho
così tanta paura quando lo vedo?-
Ed
Harry coglieva l’occasione per abbracciarla ancora più forte.
“No, è
impossibile!Dimmi che è solo un sogno, anzi, solo un
incubo”
“Purtroppo,
Hermione, è la realtà”
“Perché?Perchè
la giustizia fatica così tanto a sovrastare
l’illegalità!Perchè al mondo la maggior parte delle volte solo per pochi
spiccioli si fanno corrompere in questo modo?”
“Non lo
so…Per fortuna, però non è sempre così”
“Uffa…”
“Mi
dispiace che tu stia così, ma sono sicuro che poi passerà”
“Lo spero
con tutto il cuore…”
“Io
cercherò di aiutarti, farò tutto il possibile per farti
superare questa paura, questo malumore…Te lo prometto”
Hermione
sorrise sollevata
-Quando Harry fa una promessa la mantiene sempre, tranne quando
promette di uccidere qualcuno: quella promessa per fortuna non la mantiene mai-.
Nel
frattempo nell’ufficio del preside….
-E’ strano,
molto strano che una ragazza come Hermione possa
pensare tutto ciò…
E’ una
ragazza sana e con sani principi…Ma come è potuto
succedere?
HO bisogno
di maggiori prove-
Si
materializzò nell’ufficio della Mc Grannit.
“Buon
giorno Minerva”
“Albus, che
spavento…Cosa vuoi?”
“Ho bisogno
che convochi Potter ,senza però destare sospetti da
parte della signorina Granger. Devo fargli delle domande per scoprire qualche
dettaglio in più su quello che è successo stanotte, poi credo che chiamerò pure
altre persone”
“Ok, subito.
Domani appena sorprendo Potter parlare, lo manderò nel mio ufficio”
“Perfetto.
Buona giornata”
E se ne andò così come era venuto.
“Eccoci
qui”
“Harry, Hermione,
finalmente…Ma Ron?”
“Abbiamo
litigato di nuovo”
“Oh, certo
che tutti e due siete esagerati…MA il motivo?”
“Beh, io…Stavamo”
“Gelosia”tagliò
corto Hermione, interrompendo Harry.
“Ah, la
gelosia…Che brutta bestia!”
“Che ne dite di incominciare a studiare?”
“Buona idea…Ah, ecco gli appunti che mi avevi chiesto, perfino
quelli di Rune Antiche”
“E come hai fatto?”
“Semplice: le
ho rimediate dalla tua compagna di banco...Furba, vero?”
“Discreta”disse
sorridendo
Harry si
sentiva ancora più felice: Hermione finalmente rideva. Peccato che Ron non era
lì per ammirarla, mentre sorrideva…