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Autore: MrsPhelps    01/09/2012    7 recensioni
Hermione Granger si ritrovò stesa a terra mentre la battaglia volgeva al termine e l’odore del fumo le invadeva i polmoni.
Non ricordava esattamente cos’era successo prima, ma sentiva un vuoto nel cuore che non riusciva a comprendere; nella sua mente affiorò l’immagine sbiadita di una figura pallida, alta con un mantello scuro: “un Mangiamorte deve avermi schiantata un attimo fa” pensò. Ma poi ricordò che quello sguardo che aveva davanti, quegli occhi chiari che la guardavano con un misto d’amore e tristezza non potevano essere di un Mangiamorte, perché uno di loro non avrebbe mai guardato ‘quella lurida Mezzosangue’ in quel modo. 
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
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Cap.1 -
Need something that I can confess, til’ all my sleeves are stained red.






2 Maggio 1998, Hogwarts.

Hermione Granger si ritrovò stesa a terra mentre la battaglia volgeva al termine e l’odore del fumo le invadeva i polmoni.

Non ricordava esattamente cos’era successo prima, ma sentiva un vuoto nel cuore che non riusciva a comprendere; nella sua mente affiorò l’immagine sbiadita di una figura pallida, alta con un mantello scuro: “un Mangiamorte deve avermi schiantata un attimo fa” pensò, ma poi ricordò che quello sguardo che aveva davanti, quegli occhi chiari che la guardavano con un misto d’amore e tristezza non potevano essere di un Mangiamorte, perché uno di loro non avrebbe mai guardato ‘quella lurida Mezzosangue’ in quel modo.

Assorta in quei pensieri decise di aprire gli occhi e ritrovò quegli occhi chiari che ricordava così tristi e capì che davanti aveva Ron Weasley, il suo ‘ragazzo’ che aveva baciato dopo aver distrutto l’Horcrux nella camera dei segreti.




***

“Due anni prima..

Dopo l’ascesa di Voldemort il mondo magico stava cambiando, c’era molta paura nell’aria, e pochissima fiducia..
Chi diceva la verità sul Signore Oscuro veniva ritenuto un bugiardo dal Ministero della Magia, e visto che molte persone preferivano credere ad una facile bugia che ad una scomoda realtà, quelle che sostenevano il vero erano veramente poche.




Hermione Granger frequentava il quinto anno alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, quello era un posto sicuro secondo tutti, ma purtroppo con il passare degli anni stava diventando una calamita di guai e tragedie.
Era una delle poche sostenitrici di coloro che dicevano il vero, su Harry Potter, il suo migliore amico, insieme a Ron Weasley … l’altro suo migliore amico.

Con loro aveva passato quasi tutto il suo tempo e gli raccontava tutto quello che succedeva nella sua testa, tranne una buona parte, che occupava un terzo della sua mente.
Era l’unico segreto che nascondeva ai suoi amici, non aveva il coraggio di raccontarglielo, non l’avrebbero capita, nessuno l’avrebbe capita.

Da un po di tempo provava dei sentimenti per una persona: lei se ne era accorta solo quell’anno, ma il suo interesse era iniziato da molto prima.
Questa persona era molto diversa da lei, non l’avrebbe mai ricambiata e questo la faceva stare male, ma non riusciva a togliersela dalla testa. Quando lo vedeva sentiva i battiti del cuore accellerare, le guance si tingevano di un rosso acceso ed i suoi soliti toni autoritari si trasformavano in impacciati e imbarazzati.

- Ginny, devo parlarti. - disse alla rossa che era intenta a leggere un libro dalla copertina verde, seduta a gambe incrociate su una poltrona nella sala comune.. aveva deciso di raccontare a lei il suo segreto, non riusciva a tenersi tutto dentro.

- Che succede Hermione? -

- Ginny, io … provo dei sentimenti per qualcuno, non riesco a capirlo nemmeno io m …- quando le stava per rivelare il nome, Ginny spalancò la bocca,

- Finalmente!! Lo sapevo, e lui che non ci credeva! -

- Cosa? Chi è lui? - disse Hermione preoccupata

- Fred! Sai, abbiamo fatto una scommessa, anche tu piaci a Ron, Hermione! - , Hermione era sconvolta.

- Tu … Ron … Cosa? -

- Si, abbiamo notato che ti guarda spesso, che gli diventano le orecchie rosse quando sente il nome Krum, e dovevi vedere la sua faccia al ballo del ceppo l’anno scorso! Ho scommesso con Fred che anche tu l’avresti ricambiato, ed ho vinto! –

- Pensavo che te ne saresti accorta più tardi, o mai … - disse Fred scendendo le scale del dormitorio, aveva sentito le urla di gioia di Ginny.
- Vabbè … Ginny, ti devo una burrobirra - ed oltrepassò il ritratto col broncio.

- Cioè … quindi, io piaccio a Ron? – disse Hermione notevolmente sorpresa.

- Si Hermione, perché quella faccia? Dovresti essere contenta - disse Ginny entusiasta, ma la faccia di Hermione era tutto fuorchè contenta …

" il mio migliore amico è innamorato di me, ed io non lo ricambio ... anzi, a me piace il suo peggior nemico" pensò Hermione.
Era assorta nei suoi pensieri, allora Ginny chiuse con un colpo secco il libro facendola sussultare.

- Seriamente, cos’è che ti butta giù? -

- I-i-o … niente, dobbiamo andare alla lezione con l’ES - fece per andarsene, ma Ginny la prese per un braccio,

- Non è Ron la persona per cui provi qualcosa, vero? -

- D-dobbiamo andare Ginny -

- Senti, la lezione è fra mezz’ora, gli altri non arriveranno prima delle otto -

Hermione si accorse dello sbaglio che stava per fare, non poteva raccontarlo a Ginny, non poteva raccontarlo a nessuno.

- Devo andare a fare una cosa … Si Ginny, mi piace Ron, ma ti prego … non dirglielo -
Cercò di sembrare più sincera che poteva e detto questo anche lei oltrepassò il ritratto della Sala Comune.




***




- Spero che queste lezioni segrete non vengano scoperte dalla Umbridge o dalla sua squadra dobbiamo fare attenzione a Draco, farà di tutto per farci passare dei guai - disse Hermione agitata mentre s’incamminava con Harry e Ron nel lungo corridoio del terzo piano verso la stanza delle necessità

- Non preoccuparti Hermione, non ci possono scoprire - disse Harry per l’ennesima volta.

- Scusa, da quand’è che lo chiami per nome? - disse Ron fulminandola con lo sguardo, Hermione si sentì avvampare,
- Insomma Ron, non vuol dire niente se qualche volta mi dimentico di chiamarlo per cognome! -

Ora sapeva cosa intendeva Ginny, doveva evitare di pronunciare quel nome davanti a lui.


Le lezioni procedevano a gonfie vele, anche Neville sembrava migliorare più di quanto Harry s’immaginava, era riuscito a schiantare Luna senza che lei se ne accorgesse.


A lezione finita tutti uscirono velocemente tranne Hermione.

- Aspettate, ho dimenticato il libro d’incantesimi! -

- Muoviti Hermione!! - urlò Harry sentendo dei passi in lontananza
- sta arrivando qualcuno! -

- Vai via Harry, faccio veloce! - appena uscita dalla stanza delle necessità si mise a correre più veloce che poteva.


- Cosa ci fai nei corridoi a quest’ora, Granger? Il coprifuoco è saltato da un pezzo - sentì una voce strasicata dietro di sé, non fece in tempo a girarsi che Draco la prese per il colletto e la sbattè al muro puntandole la bacchetta addosso,

- Dimmi la verità Granger, non stai saltellando per il corridoio solo perché ti va di farlo, so che tu ed i tuoi amichetti state escogitando qualcosa -

Il viso di Draco era così vicino al suo che Hermione sentiva il suo respiro sulla pelle, aveva gli occhi spalancati, non riusciva a spiccicare parola, sarà stata la paura, o quello che provava per lui aumentava d’intensità ... perché il suo sguardo era incatenato a quello di Draco ... riuscì per la prima volta ad osservare i suoi lineamenti duri, aveva la pelle molto più pallida ed un ciuffo di capelli biondi gli ricadeva sulla fronte.

- I-i-o … stavo andando in biblioteca a p-p-rendere un libro, m-mi serviva per i c-c-ompiti - quella fu l’unica frase sensata che riuscì a formulare, si sentì il viso avvampare.

- DIMMI LA VERITA’!!! - urlò Draco in preda alla rabbia, Hermione teneva una mano tremante sulla bacchetta nascosta in una tasca pronta a schiantarlo, se fosse stato necessario.

Prima che Draco potesse fare una qualsiasi azione da dietro si vide un fiotto di luce rossa e cadde a terra con un tonfo.

- E' la prima cosa che mi è venuta in mente, non ti ho vista tornare - disse Harry dopo un occhiataccia di Hermione.


"Avremmo dovuto confonderlo prima" pensò Hermione preoccupata mentre correvano verso la Sala Comune,
- La parola d'ordine - disse la signora Grassa,
- Mimblus Mimbletonia - disse Harry vedendo che Hermione non riusciva a parlare.

Il ritratto si aprì ed entrarono nella Sala Comune.


- Che cosa ti ha fatto quello s…- disse Ron furente, mentre camminava avanti e indietro per tutta la sala -

- Non mi ha fatto niente, Ron, mi ha quasi scoperta ... quando Harry l’ha schiantato - disse Hermione seduta davanti al camino, cercando di apparire tranquilla.
- Sicuramente adesso starà raccontando alla Umbridge quello che è successo, scusate, dovevo stare più attenta -

Si immaginava la sua faccia da rospo compiaciuta, mentre lei scriveva alla lavagna e le colava il sangue dalla mano,

- Non preoccuparti, non può scoprirci finchè non entra nella stanza delle necessità prima che noi la chiudiamo - disse Harry in tono rassicurante.
Hermione annuì, si alzò e andò nel dormitorio delle ragazze.


***


Non riusciva a calmarsi … Draco, colui che occupava un terzo dei suoi pensieri, qualche minuto prima era a pochi centimetri da lei, era riuscita a sentire anche il suo profumo … era forte, come lui d’altronde.

"sto impazzendo" pensò, mentre si infilava il pigiama.
Si sentiva una stupida, che razza di Grifondoro era?!

Perchè aveva perso la sua sicurezza soltanto per averlo visto?

E quello sguardo, era così imbarazzata che cercava di non guardarlo, ma non ci riusciva … era come se avesse avuto una calamita al posto degli occhi.

Gli faceva proprio uno strano effetto, non poteva fare così ogni volta che lo vedeva, doveva ricomporsi!

Si stese nel letto a baldacchino e si addormentò, cullata dai respiri delle sue compagne addormentate.
   
 
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