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Autore: Nori Namow    01/09/2012    7 recensioni
«Ther, nessuno può separarci. Tu sei la mia combinazione perfetta.»
***
«Smettila idiota.».
«Ti amo.»
«Lo so.»
«E sono un idiota. Sai anche questo?»
«So anche questo.»
«E tu non mi ami più?»
«Io ti amo. Ma se mi lasci di nuovo o fai il coglione, giuro che ti strappo i testicoli.» borbottò seria più che mai.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-HARRY
Mentre tornavo a casa, non riuscivo a non pensare al bacio, anche se sulla guancia, dato a Katherine.
Ma come cazzo mi era venuto in mente? Cosa avevo nella testaccia in quel momento?!
Un secondo prima lei stava per aprire la portiera, e quello dopo l' avevo attirata a me salutandola in quel modo.
A mala pena le rivolgevo la parola! Perchè l' avevo fatto?
Sentivo che la mia maschera non avrebbe tenuto a lungo. Grace l' aveva fatto apposta ad invitarla, l' avevo capito.
Starle vicino, mi faceva sentire bene. Mi faceva sentire migliore. Come se per tutto questo tempo non avessi fatto nient altro che cercarla. E l' amavo, cazzo se l' amavo. Ma non sarei mai riuscito a dirglierlo.
Non dopo che Louis -sonounfottutoamicodimerda- Tomlinson l' aveva baciata, anche se per scherzo.
Avrei voluto spaccargli la tv in faccia quando, tutto contento, aveva confessato che si erano baciati.
In quel momento ero riuscito solo a pensare 'Bastardo, Katherine è mia!'. 
E io non ero tipo da definire le persone 'mie' come se fossero oggetti. Ma Katherine per me non era un oggetto, era il maledetto ossigeno, e già mi mancava da morire. 
Quando aveva confessato la sua prima volta con quel Chris, mi erano venuti i brividi. Solo a pensare che lui, quel coglione drogato, avesse avuto il suo gracile e magro corpo sotto il suo, la rabbia saliva a dismisura.
Arrivato a casa, mi buttai sul letto. Poi mi venne in mente la confessione di Grace. Mi tolsi schifato, immaginando mia sorella che si rotolava nuda con un idiota nudo. 
Presi l' album dei disegni, temperai la matita e la poggiai sul foglio pulito. Ricordai lei, tutta concentrata sulla gara con il joystick in mano. Era riuscita a prendermi in giro alla grande. Chusi gli occhi, riportando in vita la scena.
Cominciai a disegnarla, non potendo fare altro.
 
Era mezzanotte, e il mio disegno era quasi finito. Ci mettevo sempre tanto tempo, volevo che ogni dettaglio fosse preciso, volevo che fosse bellissima anche in quei disegni. 
Stavo aggiungendo le lentiggini, quando il cellulare squillò.
Ormai ero abituato a ricevere quelle chiamate anonime, ma non me ne preoccupavo. Non erano insistenti, erano come.. bisognose. Come se la persona avesse un disperato bisogno di sentirmi. 
Risposi, sapendo che la persona in questione non avrebbe proferito parola. Poggiai il cellulare vicino al foglio, e continuai a disegnare la ragazza che amavo.

 
 
-KATHERINE
Sentii il silenzio. Poi dei rumori, come se stesse raschiando su qualche superficie. Sembrava... una matita. Stava disegnando? Chissà cosa, poi. Per un istante pensai 'magari sta disegnando me'. 
Povera illusa. Mi facevo castelli in aria a non finire. Perchè avrebbe dovuto disegnare me? Non gli piacevo neanche.
Era solo gentile, tutto qui. Chiusi gli occhi, rilassata da quel suono soave. Mi addormentai poco dopo, sprofondando in un sonno da coma.
 
 
Harry prese Joe per il colletto della camicia e gli diede un pugno in faccia. Dal labbro di Joseph uscì un quantitativo di sangue impressionante. Aveva l' occhio nero e gonfio. Harry gli diede un altro pugno, gettandolo a terra.
«Lei è mia, pezzo di merda, hai capito? È MIA.» gli urò mentre gli sferrava un calcio.
Poi si accorse di me, si girò. Ma non era lo stesso Harry, era diverso. Aveva gli occhi neri e i canini appuntiti.
Si diresse velocemente verso di me. Mi prese per i polsi, costringendomi a guardarlo.
«Tu sei mia, solo mia.» Poi mi baciò il collo, ma sentii una fitta, come se mi stesse strappando la pelle. Avvertii un rivolo di sangue scorrere giù. 
Poi lo sentii ancora una volta. Quel rumore sordo e trillante. Non vidi più nulla.

 
Mi alzai di scatto, urlando 'NO!'. Mia madre si precipitò in stanza, i capelli in disordine. Spensi la sveglia, le mani mi tremavano.
«Kath, che succede?» chiese preoccupata.
«Nooo. Devo andare a scuola anche oggi. Noo.» cercai di distrarla, fingendomi scema. Lei sbuffò e andò in cucina. Mi ributtai sul letto come un sacco di patate. 
Che sogno brutto. Mio Dio. Harry vampiro. Che assurdità. 
Il mio cervello durante la notte diventava più idiota del solito. Mi alzai, mi preparai in fretta e andai a scuola, incrociando Joe che mi raccontò della notte passata con quella puttanella di Monique.
Maschi. Basta che ce l' hai e che respiri. 
 
Tornata a casa senza nessun incontro spiacevole, mi ritrovai due pesti attaccati alle mie gambe.
«Ciao Niall, ciao Liam!» urlai contenta vedendo i miei due nipotini.
Mi precipitai in cucina, trovando mia sorella Sasha e suo marito Zayn. Corsi ad abbracciarli, mi erano mancati tantissimo. Non li vedevo da sei mesi in quanto abitavano a Phoenix da sei anni.
Sasha aveva i capelli neri e mossi e due occhioni azzurri, simili ai miei. Aveva venticinque anni, ed era sposata con Zayn da sei. Amore a prima vista, mi raccontava sempre lei.
Suo marito, un figo assurdo, aveva la pelle ambrata, occhi scuri e capelli che si ostinava a tenere su con quantitativi spropositati di lacca e gel. Avevano la stessa età, e si amavano ogni giorni di più.
Il frutto del loro amore erano Niall e Liam, due bimbetti di tre e quattro anni. Niall aveva i capelli biondo scuro e gli occhi di sua madre, Liam somigliava molto più al padre, con gli occhi color cioccolato e i capelli castani.
Ero sempre felicissima di vederli, mi rendevano la giornata migliore. Il rapporto con mia sorella era sempre stato stupendo. Ci raccontavamo tutto, e ci capivamo al volo.
Dal sorrisetto che avevo, pensando a Harry, intuii che Sasha aveva capito che avevo un bel ragazzo sexy per la testa.
 
Andai in camera e sentii l' esigenza di chiamarlo. Harry rispose al primo squillo, facendomi sobbalzare.
«Senti, chiunque tu sia. Ora parli e mi dici perchè mi chiami!» disse esasperato.
Forse gli stavo dando un pò troppo fastidio? Sì, sicuramente.
Ma io avevo bisogno di sentirlo, di ascoltare quella voce che mi teneva sveglia la notte, che mi occupava i sogni.
«Mi spieghi il divertimento? Cosa credi, che cominci a sclerare per telefono perchè non rispondi?» continuò imperterrito.
«Mi fai venire i nervi, tipo o tipa, mi fai davvero incazzare. Ti piace spendere soldi in chiamate inutili, visto che io a malapena dico 'Pronto'. Però tu continui, tutti i cazzo di giorni. Mi sono stancato. Dimmi cosa vuoi da me e smettila.»
Poi sentii un' altra voce che riconobbi come quella di Louis.
«Muoviti Hazza! Non ho tanto tempo per aspettarti. Muovi quel culo sexy e andiamo.» strillò occhioni azzurri.
Mi misi una mano davanti alla bocca per trattenere le risate. Louis aveva ragione, Harry aveva un lato B proprio sexy. Anche se capelli ,occhi, bocca, muscoli... beh, non c'era niente di nonsexy in lui, ecco.
Chiuse la chiamata e tornai di sotto a parlare con la mia famiglia che solo in quei momenti mi sembrava completa.
«Katherine, come sta il tuo ragazzo? Come si chiamava... Chris?» chiese allegramente Zayn. Era bellissimo, ma pensava che tutti gli amori fossero belli come il suo. Calò il silenzio nella cucina di casa Price.
Sapevo che i miei genitori volevano farmi quella domanda da tre anni, come tutti, del resto.
«Zayn, non sto con Chris da tre anni. Che razza di domande fai?» chiesi ridendo, dando una pacca sul petto a Zayn. I miei genitori tirarono un sospiro di sollievo che non mi sfuggì. Sarah mi abbracciò dicendomi che le ero mancata, ma sapevo che lo faceva perchè era felice per me.
A volte rivedevo Chris, buttato per strada con il suo alcol e le sue canne. Non mi riconosceva nemmeno più, tanto era fatto. E a me andava bene così.
 
Verso le ore 18.00 il cellulare vibrò. Grace.
«Grace?» risposi un pò preoccupata.
«Kath. Vieni a casa. È urgente.» disse con la voce tremante.
«Dieci minuti e sono da te.»  riattaccai, poi salutai gli altri e mi precipitai a casa sua.



Occhei, questo è un capitolo di passaggio gne gne ù.ù
un pò bruttino, forse di più, ma serviva LOL
Tadàààà, Zayn è il cognato e Liam e Niall sono i nipotini hahah :3 molto sweet.
Combineranno qualche gaffe, lo ammetto ù.ù
Non sono teneVi? **
ComunGue, recensite. Cioè io VI AMO CACCHIO.
Ho messo il capitolo ieri e già ha ricevuto sei recensioni ** quanto posso amarvi? Tantissimo. ♥

Toh, ricreatevi con questa ;3

E vi ricordo l' altra mia FF *_*
   
 
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