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Autore: Ce_    01/09/2012    8 recensioni
Sequel di “Ricomincio da Te’’
Questa è la storia della nuova generazione, la storia di un Hogwarts diversa da come ce la ricordiamo, un mondo magico diverso da quello che conosciamo.
Una storia che non si ripete: la storia di una generazione che vive al di fuori della guerra, ma non della sofferenza....una sofferenza diversa, forse più giuista, forse più ''normale'', ma non per questo meno forte.
Quindi, preparatevi ad andare incontro ai pregiudizi, al peso che un cognome, inevitabilmente, si porta dietro, ai fantasmi del passato che tornano, prepotenti, alla paura di non essere all'altezza, di non essere abbastanza bravi.....all'adolescenza.
Ma non ci sarà solo questo.. troverete anche felicità, speranza, amore, gioia di vivere, rivalsa e una grande forza per andare avanti, nonostante tutto e tutti.
Questa è la storia della nuova generazione, ma anche della vecchia, una storia piena di speranza che difficilmente scompare, perchè tutti noi non finiamo mai di sperare.
Spero di avervi incuriosito,
Ce_
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Louis Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, James Sirius/Dominique, Lily/Scorpius, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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 Credo in Dio e nei Cannoni di Chudley
 

 
Hugo Weasley era un Weasley dentro.
Forse era l'unico tra i cugini ad esserlo davvero, si sentiva Weasley dalla testa ai piedi, in tutto e per tutto.
Zazzera di capelli rossi, folta e crespa, alto, slanciato, simpatico e goloso.. Tutte caratteristiche pienamente Weasley, sembrava che i geni Granger avessero avuto poco effetto su di lui.
 
Hugo Weasley amava essere un Weasley, amava essere circondato dai suoi mille cugini, amava le cene alla Tana, amava i weekend con i nonni, amava stare in quella casa, schiacciato come una sardina perché tra mogli, mariti, nipoti, amici dei genitori e amici dei nipoti, ogni volta che si ritrovavano li, c'erano almeno 50 persone, amava nonna Molly ed era decisamente il suo nipote preferito, amava le sue doti culinarie, le sue urla, le sue preoccupazione e i suoi rimproveri.
La Tana era l'unico posto che Hugo Weasley poteva considerare casa...
 
Hugo Weasley credeva in Dio, credeva in Dio nel senso che era davvero un praticante della religione cattolica, lui e Lucy erano gli unici in famiglia ad essere cattolici invece che protestanti, Hugo credeva che il cattolicesimo fosse più serio e credibile, aveva delle regole più rigide e delle idee ben precise e a lui piaceva così.
Hugo Weasley era convinto che bisognasse credere in qualcosa di più grande degli uomini per andare avanti.
Credeva nelle idee della religione, fino in fondo.
Non riusciva a capire i gay che si ostinavano a dire che il loro era amore come gli altri, ma non era vero, Hugo credeva che fosse solo una montatura.
Non riusciva a capire chi non voleva sposarsi, ma solo convivere.
Non riusciva a capire come James, Lily, Dominique, Albus, Louis e altri suoi amici e cugini potessero definirsi "atei"... All'inizio credeva che fosse solo una cosa passeggera, ma poi si era accorto che ci credevano davvero, o meglio, non credevano in niente, solo in loro stessi, niente più.
Insomma, non riusciva a capire e non accettava chiunque la pensasse in modo diverso dal suo e forse quello era il difetto più grande di Hugo e, in generale, della religione.
 
Hugo Weasley amava il Quidditch, lo amava nel senso che ne era praticamente ossessionato, sapeva sempre ogni cosa a riguardo, seguiva il campionato tra le squadre, la coppa del mondo, il mercato estivo, sapeva ogni risultato di ogni partita in ogni parte del mondo...
Amava il Cannoni di Chudley, ovviamente, anche se la lotta in famiglia era molto accesa, c'erano le donne e alcuni uomini che tifavano per le Holyhead Harpies poiché era la squadra allenata da Angelina e quella dove aveva giocato anche Ginny, poi c'erano gli uomini che facevano finta di tifare per le ragazze, ma, in realtà, non lo facevano, poi c'erano quelli che non tifavano, come sua sorella Rose e poi c'erano quelli che, come lui e suo padre, continuavano a tifare ostinatamente e fermamente i Cannoni.. La lotta era decisamente ardua.
Hugo Weasley era uno dei battitori della squadra dei Grifondoro e forse era il migliore che Hogwarts avesse mai visto, aveva un talento naturale.. Aveva iniziato come portiere, ma non era stato fortunato, poi, cambiando di ruolo, era uscito il suo dono.. Sognava di andare a giocare come professionista in una squadra importante, ma la strada era ancora lunga...
Hugo Weasley, Weasley e fiero di esserlo.
 
<< Nooooooooo >> l'urlo delle tribune di Grifondoro e Tassorosso si mischiò con l'esultanza dei Serpeverde...
Si stava giocando la prima partita di campionato: Serpeverde  contro Tassorosso e i primi stavano stravincendo per 80 a 20, ma il cercatore dei verde argento, non che capitano, sembrava non trovare il boccino d'oro.
Tra i pali,  Scorpius Malfoy  aveva una faccia spazientita, ogni tanto lanciava un'occhiata verso la tribuna Grifondoro e trovava, ogni volta, gli occhi di Lily fissi su di lui, sapevano tutti della loro relazione, come sapevano tutti che la rossa tifava per i Serpeverde, ma evitavano di parlare.
Margaret Jordan-Finningan, cacciatrice delle serpi aveva di nuovo la pluffa tra le braccia e evitata i giocatori Tassorosso con aria annoiata, era di nuovo davanti gli anelli.... E...
Dentro, ancora.. 90 a 20
Hugo era spazientito, la partita non durava da molto, ma era noiosa, i Serpeverde avevano permesso agli avversari due tiri, dopodiché, la partita era andata completamente nelle loro mani e ora non riuscivano a concluderla.
<< 90 a 20! >> era Roxanne al microfono che, già da un po', si limitava ad informare il pubblico soltanto del risultato, senza fare l'intera telecronaca della partita.
<< Attenzione attenzione.. Forse ci siamo! >> il tono era così pieno di speranza che Hugo seguì lo sguardo di tutti e si soffermò su Zabini, cercatore dei Serpeverde che si era fiondato a tutta velocità verso il boccino, lo afferrò velocemente, alzando la mano in aria, in segno di vittoria, fu presto circondato dai suoi compagni..
Un urlo di gioia uscì da tutto lo stadio, forse anche dalla tribuna dei Tassorosso, era la partita più noiosa che Hugo avesse mai visto ed era tutto dire, perché ne aveva viste di partite di Quidditch!
<< Finalmente... Andiamo? >> si girò verso il suo migliore amico, Frank Paciock e lo trovò profondamente addormentato sulla sedia.
<< Frank, Frank >> lo scosse per le spalle e quello sembrò svegliarsi
<< È finita? >> Hugo annuì e insieme si avviarono verso la Sala Grande per il pranzo.
Frank era il suo migliore amico da tempi immemori, forse da sempre, erano cresciuti insieme e l'amicizia era continuata anche ad Hogwarts..
Si poteva dire che aveva legato con entrambe i Paciock, anche con la piccola Alice che frequentava lo stesso anno di Lucy a Tassorosso, erano due ragazzi dolci e sensibili come la madre, impacciati e goffi come il padre, ma coraggiosi e con un cuore enorme..
Inoltre, in quanto a carattere, si somigliavano tantissimo, quindi, per il Weasley, era facile trovarsi bene con entrambe.
<< Ciao, Hug! >> era sua sorella Rose che lo aveva salutato con un bacio sulla guancia ed era scappata dentro...
Comportamento poco da Rose, la solita Rose non sarebbe andata a vedere una partita di Quidditch tra due squadre di cui non gli interessava nulla, lei odiava il Quidditch e andava a vedere solo quelle di Corvomero perché c'era Lysander e quelle di Grifondoro perché c'era lui e il resto dei Weasley.
La solita Rose non sarebbe neanche scappata, si sarebbe fermata a parlare con lui...
Sinceramente a lui non piaceva questa nuova sorella, rivoleva quella vecchia, secchiona e diligente, non gli piaceva per niente il piano "trasgrediamo le regole", non gli piaceva neanche il fatto che stesse peggiorando con i voti a scuola e che cominciasse a prendere punizioni...
Erano stati inutili i suoi rimproveri, la sorella non voleva ascoltarlo.
Arrivarono al tavolo e Hugo la finì di pensare ai problemi di Rose, pensò solamente al piatto che aveva davanti, come ogni buon Weasley.
 

<< Salve, sono Hugo Weasley e credo in Dio e nei Cannoni di Chudley >>
 

***
 

La Sala comune  dei Serpeverde era ancora in piena festa, Albus, sinceramente non capiva cosa ci fosse da festeggiare, avevano vinto con i Tassorosso? E quindi? Lui non è che ne capiva troppo di Quidditch, ma ci aveva giocato e si sapeva rendere conto del livello delle squadre e, di certo, quello dei Tassorosso non era molto alto...
C'era anche da festeggiare? Ci avevano messo 45 minuti per trovare quel maledettissimo boccino, non era certamente un vanto, se avessero vinto con i Grifondoro o i Corvomero, allora si che ci sarebbe stato da far festa, soprattutto se contro i primi, ma dai, con i Tassorosso...
Albus non aveva mai avuto pregiudizi di alcun genere verso le case di Hogwarts, ma l'incapacità dei Tassorosso di giocare a Quidditch non era un pregiudizio, era semplicemente un dato di fatto, semplicemente le persone che venivano smistate in quella casa avevano tanti pregi, ma non sapevano giocare a Quidditch, non era mica una catastrofe...
Comunque, uscì dalla Sala Comune giusto per allontanarsi da quel casino e si avviò verso la torre di Grifondoro, era domenica e sarebbe andato da Lorcan.
Arrivò davanti alla Signora Grassa e si accorse che non ricordava la parola d'ordine... Il quadro sicuramente non l'avrebbe fatto entrare, ma doveva tentare.
<< Ehm.. Scusi, mi fa entrare? È urgente! >> chiese con molta gentilezza, lei si girò verso di lui, come se fino ad allora non l'avesse visto.
<< Cravatta verde e argento.. No, non puoi! >> non servirono a nulla gli occhi dolci e i complimenti, anzi, tutt'altro, Albus si guadagnò soltanto una grossa predica << tu sei Serpeverde, perché non vai nella tua Sala Comune, qui siamo alla torre dei Grifondoro, ti sei perso? Vuoi che ti faccia entrare? Davvero? Bhe, non puoi! Pff! Guarda un po'! Ai tempi dei tuoi genitori mica si poteva fare, sai.. Nessuno entrava nella Sala Comune di nessun altro.. Siete una generazione sconsiderata, maleduca.. >> Albus spense le orecchie, non si poteva sentire di nuovo la predica di quella li, sarebbe stato troppo..
Si allontanò quel tanto da non sentirla più e aspettò che qualcuno uscisse.
5 minuti, ancora nessuno
10 minuti.. Sembrava che i Grifondoro stessero complottando contro di lui per farlo rimanere li a vita
15 minuti.. Era domenica, cavolo, poteva essere che nessuno tornava dal pranzo o se ne andava in giro per il castello? Neanche un misero secchione che andava a fare i compiti in biblioteca?
Ah, no.. I secchioni fanno i compiti il sabato.. Bhe, allora neanche un misero primino che esce alla scoperta dei segreti del castello, neanche uno piccolo piccolo? Nessuno!
20 minuti.. Nessuno! Stava per avere una crisi di nervi
25 minuti, vide il quadro della Signora Grassa aprirsi per far passare proprio un primino, fu come un apparizione per Albus, si alzò di scatto e gli andò incontro.
<< Hai visto Lorcan Scamandro? >> chiese a bruciapelo, il ragazzino impaurito da tanta aggressività, rispose a mezza voce.
<< È uscito 1 ora fa, non lo so >> appena sentì quelle parole, Albus si diresse verso la Sala D'ingresso.
 
<> stava ancora correndo verso la sua destinazione quando sentì l'ultima voce che si sarebbe aspettato di sentire.. Si girò di scatto e, in cima alle scale, riconobbe la folta chioma, ormai quasi grigia e gli occhiali rotondi di suo padre.
"CAZZO! Non ora!" Erano le uniche 3 parole che vennero in mente ad Albus in quel momento, ma evitò di dare voce ai suoi pensieri; si stampò un sorriso finto sulle labbra, con la speranza che avrebbe nascosto il suo imbarazzo e si avvicinò ad Harry.
<< Ciao, papà! >> lo salutò calorosamente, il padre rispose con un abbraccio. Alla fine, gli faceva piacere rivederlo, gli mancava molto suo padre, i suoi consigli su come fare un incantesimo di difesa, su cosa fare una volta fuori da Hogwarts e si, anche sulle ragazze.
Harry era sempre stato una frana in quelle cose e, a dir la verità, anche Albus, ecco perché si aiutavano a vicenda, James non ne aveva mai avuto bisogno, visto che aveva ereditato i geni di nonno Potter, mentre lui no, era sempre stato una frana. E Albus lo sapeva, sapeva che suo padre era peggio di lui, ma era una delle poche persone con cui riusciva ad aprirsi, quindi, si era accontentato di quello che aveva.
<< Che ci fai qui, papà? >> era la domanda più sensata che gli era venuta in mente
<< Problemi di sicurezza, dovevo parlare con la McGranitt.. >> problemi di sicurezza? Che stava succedendo? Harry, vedendo la faccia perplessa e preoccupata del figlio, si affrettò ad aggiungere << tranquillo, non è nulla di che, solo precauzioni! >> gli sorrise raggiante e Albus si tranquillizzò all'istante.
<< Mamma che dice? >> fece Albus, erano ancora fermi nel bel mezzo della sala e, ogni tanto, qualcuno degli studenti più piccoli si fermava ad additare suo padre, era un eroe per loro, non un padre e basta come lo era per Albus, un eroe, che poi, chissà, probabilmente non sapevano neanche metà delle cose che aveva fatto durante la guerra.
Decisero silenziosamente di ignorarli.
<< Tutto bene, tu? Novità? >> potevano essere scambiati tranquillamente per due amici che non si vedono da un po', ma, in realtà, lo erano, erano sempre stati amici, complici, era l'unico figlio che aveva il privilegio di sapere tutto su Harry, con James aveva un rapporto di eterno conflitto, con Lily amava coccolarla e considerarla "la sua bambina" , mentre, con lui, parlava per ore e Al era felice di questo.
<< Al solito >> Albus rispose con un groppo alla gola, odiava mentire a suo padre, ma doveva farlo, anche se quello non era mentire, ma era "omettere di parlare", comunque, si sentiva colpevole, ma la paura vinceva su tutto, aveva paura di non essere accettato, di essere additato, di nuovo, come il diverso, aveva paura di deludere suo padre, soprattutto e quella era l'unica cosa che per lui contava davvero, non poteva deluderlo.
Entrambe si aprirono in un sorriso, ma quello di Albus si spense appena il ragazzo sentì due braccia attaccate al collo e le sue labbra incollate a quelle di un Lorcan troppo euforico e, decisamente, con un pessimo tempismo.
<< Amore, ero venuto a cercarti! >> Albus non disse nulla, gli sorrise solamente, tanto oramai il danno era fatto, si girò verso suo padre.
<< Papà, lui è Lorcan Scamandro >> come se non lo conoscesse, come se non lo avesse visto crescere.
In quel momento, Lorcan sembrò accorgersi del casino che aveva combinato, chiese scusa con gli occhi ad Albus, ma quando lui annuì incoraggiante, capì che anche per Albus era venuto il momento e sapeva che era pronto.
Albus, d'altro canto, si sentiva un pochino fortunato, se non fosse successo, lui non l'avrebbe mai fatto.
Strinse la mano del suo ragazzo con un sorriso e lo sentì dire
<< Salve, signor Potter.. >>
 
***


Guardava suo figlio e il giovane Scamandro senza vederli veramente, era rimasto senza parole, nella sua mente continuava a passare l'immagine dei due che si baciavano.
Non era mai stato contro i gay e non intendeva iniziare in quel momento, ma suo figlio.. Cavolo, come aveva fatto a non accorgersene? Che padre era? E, soprattutto, perché Albus non gli aveva detto nulla fino ad allora? Non si fidava di lui o credeva che non lo avrebbe amato lo stesso?
Era diviso tra la rabbia verso di se per non essersene accorto e la rabbia verso Al per non avergli detto nulla.
<< Papà? >> si svegliò dallo stato di shock in cui era caduto, Lorcan, capendo che era di troppo,  salutò Albus con un bacio sulla guancia e se ne andò.
<< Stai scherzando, vero? >> suo figlio lo guardò interrogativo e poi rabbioso. che cavolo aveva detto?
<< Certo che non sto scherzando, sto con Lorcan, sono gay, papà, che tu lo voglia o no >> la reazione del ragazzo fu dura, forse era quello che Harry si meritava dopo la sua uscita.
<< Gay.. Da quanto tempo? >> perché continuava a fare domande inopportune? La sua mente ne formulava altre, ma la sua bocca, guidata dall'istinto, faceva tutt'altra cosa
<< Da tre mesi, quattro, cinque o forse da sempre, non lo so! Senti, ho capito, finiamola! >> Albus era nero dalla rabbia, glielo si poteva leggere in faccia.
<< NON LA FINIAMO, INVECE! >> Harry alzò la voce e si maledì ancora una volta per quello che aveva fatto.
<< CHE C'È? SONO GAY, SONO ATTRATTO DAGLI UOMINI, NON LO ACCETTI, BHE, NON FA NIENTE! SONO DIVERSO, COME SEMPRE, SONO QUELLO DIVERSO, QUELLO CHE TI DELUDE CONTINUAMENTE, EPPURE IO SONO COSÌ, QUINDI, SI, FNIAMOLA QUA >> Albus era esploso e Harry sapeva che quel discorso gli aveva fatto male almeno quanto ne aveva fatto a lui, si sentì uno stupido quando vide Albus voltargli le spalle e andarsene, non prima di avergli rivolto un occhiata sprezzante.
Che diavolo aveva fatto?
Non provò neanche a raggiungerlo, lo lasciò andare, decise, invece di andare a parlare con Lorcan; lo trovò in un corridoio che portava alla torre di Grifondoro.
<< Lorcan, dov'è Albus? >> lo urlò, tanto ormai tutti sapevano della lite che aveva avuto con il figlio.
<< È andato un attimo in dormitorio, lo sto aspettando. Era distrutto, signor Potter >> gli dava fastidio il fatto che lo chiamasse "signor Potter", lui era Harry, lo era sempre stato per lui, anche zio Harry volendo, ed era sempre lui, perché ora lo doveva chiamare così?
<< Sono Harry,  Lorcan, come sempre! Devo parlare con Albus, anche se lui non vuole  >> lo riprese
<< È la cosa che vorrebbe di più al mondo in questo momento, fidati, Harry! >>
<< Non sembrava da come se ne è andato.. Ha scelto te. >> fece Harry con amarezza
<< Se ne è andato perché pensa di averti deluso e, per lui, questo è una delle cose piú terribili. Tiene al tuo giudizio piú che a qualunque altra cosa e si, ora ha scelto me, ma solo perché ha un briciolo di orgoglio, tra un po' se ne renderà conto e tornerà dalla sua famiglia e da te, perché sei il suo eroe, il suo punto di forza e sicurezza, il suo amico e confidente. Io lo amo e non lo voglio perdere, perciò, ti prego, accetta la cosa in modo che lui possa rimanere con me, io farò di tutto per renderlo felice, è una promessa. >> aveva notato un luccichio negli occhi di Lorcan mentre faceva il suo discorso, forse era lo stesso luccichio che aveva lui quando parlava di Ginny.. Molto probabilmente fu quello che gli fece cambiare idea su tutta quella storia, si allontanò da Lorcan con una pacca sulla spalle e andò alla ricerca di suo figlio.
 
<< Al >> lo richiamò dolcemente, era seduto su una poltrona nella Sala Comune di Grifondoro, era entrato grazie alla sua fama e alla complicità con la Signora Grassa.
Il figlio si voltò verso di lui, gli occhi duri.
<< Scusami >> doveva partire così << scusami per la scenata di prima, scusami per non aver capito nulla in tutto questo tempo, anche se tu lo nascondevi, io dovevo capirlo, sono tuo padre, dovevo capirlo. Devi sapere che lo accetto, accetterò tutto quello che farai nella tua vita e ti amo come ti amavo ieri o 2 ore fa e ho capito che anche Lorcan ti ama e questo mi basta. Non mi interessa che sia un ragazzo o una ragazza, l'importante è che ti ami. Mi serve di sapere una sola cosa. Sei felice, Al?  >> parlò con il cuore, questa volta lo fece davvero, comunque, vide Albus alzarsi, andare verso di lui abbracciarlo di slancio, quello valeva piú di mille parole.
<< Sono felice, papà! Grazie, grazie, sei il Migliore >> erano quei momenti che lo rendevano felice, quelle parole sussurrate al suo orecchio, rispose all'abbraccio e gli accarezzò i capelli con dolcezza.
 
<< Sono a casa! >> urlò e si diresse verso la cucina, dove trovò sua moglie indaffarata ai fornelli, le andò incontro, baciandola sulla tempia.
<< Ben tornato! >> lei si girò e incontrò le sue labbra << come è andata? >>
<< Ho raccontato tutta la storia alla McGranitt e le mie preoccupazioni, ha detto che aumenteranno la sicurezza ad Hogwarts.. Ah, e ci sono novità con Albus >> partì subito velocemente << è fidanzato con Lorcan Scamandro >> lo disse come se fosse la cosa più naturale del mondo e, in effetti, lo era, era naturale come qualunque altra cosa. Vide sua moglie sgranare gli occhi, poi aprirsi in un sorriso.
<< Finalmente >> disse, sospirando.. Cosa? Lei.. Lei?
<< Tu lo sapevi? >> incredibile, non gli aveva detto nulla.
<< No che non lo sapevo, ma aveva intuito che Albus fosse gay e che gli piacesse Lorcan,si scambiavano sguardi in continuazione quest'estate.  L'avevano capito praticamente tutti, forse solamente tu e James eravate ancora all'oscuro >> spiegò semplicemente la donna, poi, vedendo la faccia afflitta di suo marito, si affrettò ad aggiungere << tranquillo, tu sei sempre stato una frana in queste cose, Potter >> e Harry lo sapeva che non c'era affermazione più giusta di quella, era davvero una frana.
 Le diede di nuovo un bacio, si diresse verso il bagno e si mise sotto il getto dell'acqua.
Era felice per Al, molto probabilmente aveva trovato la sua anima gemella. Era felice per lui in quanto suo figlio, ma anche in quanto suo amico. Al era l'unico dei suoi figli ad aver detto "papà" come prima parola, l'unico che se ne stava con lui nel suo studio a leggere o a parlare, l'unico con cui non litigava quasi mai, ma anche quello che aveva sofferto di più per il fatto di essere smistato in Serpeverde o quando avevano capito che non era un granché con il Quidditch, Al,nonostante il padre avesse cercato  di rassicurarlo, ne aveva sofferto molto.
Meritava la felicità e l'appoggio di suo padre e lo avrebbe avuto, di questo Harry era sicuro.
 
***

Stava correndo verso suo fratello Albus e Scorpius senza un motivo apparente, appena Al la vide spalancò gli occhi perplesso, lei, senza pensarci due volte, lo abbracciò di slancio.
<< Finalmente ce l'hai fatta, testone >> gli sussurrò all'orecchio, Albus l'allontanò un attimo per guardarla negli occhi, le chiese se fosse impazzita, ma in realtà, sapeva a cosa si riferiva.
<< Oh, si capiva che eri innamorato di Lorcan e si capiva anche che sei gay... Non sei bravo a nascondere le cose, per niente! Congratulazioni!  >> Gli schioccò un bacio sulla guancia.
<< Mica sto per sposarmi, Lils >> cercò di minimizzare lui, in realtà, Lily sapeva che era felice della sua reazione, sicuramente non si aspettava che non l'avrebbe accettato, visto che lei era sempre stata una con la mente aperta e pronta a tutto, ma sicuramente ne era stato felice.
Per lei, avere un fratello gay era una cosa di cui vantarsi.
Voleva bene ad Albus e nelle ultime settimane, visto che non parlava con James, il loro rapporto era migliorato tantissimo, parlavano molto, uscivano  insieme, insomma, in parte, Al stava sostituendo il fratello maggiore, anche se per Lily non ci sarebbe mai stato un altro James.. Lo sapevano entrambe.
<< No, ma è lo stesso una cosa importante.. Ora, scusate, ma devo andare a finire i compiti >> diede un bacio veloce  a Scorpius, salutandolo con un "ci vediamo dopo" e in un attimo fu fuori dalla visuale dei due ragazzi.
Si diresse verso la torre di Grifondoro, doveva completare il tema di pozioni e ci avrebbe messo un bel po' di tempo.
Appena entrò in Sala Comune, torvò Dominique e James a parlare su un divano, si sedette anche lei.
<< Ciao, Dom! >> salutò la sua migliore amica con un sorriso e ignorò completamente suo fratello.
<< Lils >> fece la bionda, a mò di saluto.
<< Ciao, Lily! >> disse James, ma lei continuò a far finta di niente, erano giorni ormai che il fratello cercava di far pace, ma non avrebbe cambiato  idea, a meno che lui non avrebbe dimostrato di fidarsi davvero di lei e di Scorpius, cosa che James ancora non aveva fatto, visto che continuava a non accettare la loro relazione.
Le mancava suo fratello, le mancava una persona con cui potersi sfogare che non fosse Domi, le mancavano le sue battute e i suoi tormenti, soffriva molto per la lite, ma non avrebbe mollato perché era certa di avere ragione.
Fece segno a Dominique e lei si alzò con uno sguardo di scuse a James  e la seguì nel dormitorio del quarto anno.
<< Come l'ha presa? >> chiese subito
<< Bene, è contento per Albus, anche se la cosa per lui è stata una sorpresa >> rispose Dominique che aveva capito al volo cosa intendeva la rossa.
<< Certo, lui accetta tutto tranne quello che faccio io >> si lamentò Lily, stavano parlando di James, ormai Dominique faceva da portavoce, non si era schierata da nessuna delle due parti e Lily, al contrario di ciò che aveva fatto suo fratello con lei, non l'avrebbe fatta scegliere per nessun motivo al mondo, Dominique poteva continuare a frequentare entrambe, solo separatamente.
Lily prese la pergamena e la piuma e si mise a lavoro con il tema, facendosi aiutare dall'amica.
 
<< Allora, che hai deciso per il provino? >> avevano appena finito i compiti e Lily aveva capito che la domanda di Dominique non era stata fatta a caso.
<< Lo vuoi sapere tu o James? >> le chiese
<< È preoccupato perché hai detto a Louis che non ci saresti andata >> in effetti, ne aveva parlato con Louis e, nonostante l'insistenza del ragazzo, aveva deciso di non andarci << comunque, si, lo voglio sapere anche io, visto che sono la tua migliore amica >>  Dominique si stava scaldando
<< No, non ci vado. Sarebbe un casino, i miei non mi permetterebbero mai di lasciare la scuola e la McGranitt non mi darà mai il permesso di andarci >> chiuse il discorso velocemente, in realtà, non erano solo quelli i motivi, aveva paura, paura di non essere presa,  paura della reazione di suo padre e degli altri, paura di ritrovarsi sola, senza James accanto, paura di rompere le aspettative di tutti, di Scorpius, di Domi, di Louis, di James, di Mrs. Wilkinson, aveva paura di fallire.
<< Hai ancora un mese per pensarci, è un opportunità unica >> cercò di convincerla Dominique, ma senza successo.
<< No, non ci andrò. Il discorso è chiuso, ok? >> ed era chiuso davvero, non ne avrebbero riparlato piú, non si sarebbe più fatta del male, Lily.
 

 

NDA
Salve!
Scusate il ritardo, ma sono stata al mare e non ce l'ho fatta a pubblicare prima!
Comunque, tornando alla storia, come molte di voi avevano già capito, per Albus e Lorcan è stato impossibile tenere segreta la loro relazione, ma, per fortuna, sembra che Harry e Ginny non l'abbiano presa male..
Cosa ne dite di Hugo? Sinceramente, non mi piace molto come personaggio, infatti, le sue idee sono tutto il contrario delle mie!
Infine, Lily non ha intenzione di andare al provino, nonostante le insistenze di tutti. E non credo proprio che cambierà idea.. Sicuramente si sta perdendo l'occasione della sua vita..
Dopo questo cambiamento, tornerò ad aggiornare ogni lunedì, come sempre, a partire dal 10.
Ringrazio enormemente chi mi ha recensito e chi mi segue, è grazie a voi che la storia continua...
-GiulyHermy99 (Anche detta, signorina-io-lascio-le-recensioni-belle-della-storia)
-Wekesa(*_*)
-MartyViola91 (*.*)
-RoseBlack98
-fall_4 (*.*)
-Razorbladekisses0
-AleJackson (<3)
-scarlett90 ( :* )
-LolaMalfoy
-_LenadAvena_
-danyazzurra
Grazie mille, continuate a seguirmi!
Un bacione,
Ce_

 

   
 
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