Libri > Harry Potter
Segui la storia  |      
Autore: Judy e Daff    06/06/2004    2 recensioni
La prima parte di una fanfiction che descrive come ci comporteremmo noi se fossimo delle streghe al tempo dei malandrini
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lucius Malfoy, Severus Piton, I Malandrini
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il primo settembre la stazione di King’s Cross era sempre molto affollata, forse più del solito. E questo non era dovuto solo al ritorno dalle vacanze di tutti quei villeggianti che avevano deciso di godersi fino in fondo le ferie… anche perché se fosse stato così probabilmente non si sarebbero visti in giro così tanti bauli con civette, calderoni e manici di scopa, né tanto meno gente bizzarra che correva di qua e di là parlando di babbani, quidditch, bacchette magiche e cioccorane. Appartenevano a questa categoria anche due giovani ragazze che stavano discutendo animatamente (W Noi e tutto quello che ci riguarda! NdJudy&Daff). “Judy, hai una vaga idea di dove dobbiamo andare?” chiese la prima delle due. Non era molto alta, magra, capelli castani lasciati sciolti fino a metà schiena leggermente spettinati per la corsa appena fatta (Guarda che quella che non regge un po’ di moto non sono certo io! NdDaff) (Dettaglio irrilevante! NdJudy), occhi color ghiaccio e un sorriso ironico sul volto indirizzato alla sua compagna. Se non fosse andata in giro con un baule enorme stracarico di oggetti strani e un candido gufo decisamente irritato per la confusione probabilmente sarebbe passata inosservata alla maggior parte della gente (Vuoi forse dire che sono una che non si nota? NdDaff) (Sì!... Non che io sia più “evidente”, ma… NdJudy).
L’altra ragazza, che rispondeva al nome di Judy, era anche lei non molto alta e coi capelli castani. A differenza dell’amica però i suoi capelli erano corti e spettinati con una buona dose di gel, e le davano un’aria sbarazzina che rese meno incisivo lo sguardo scocciato che i suoi profondi occhi così scuri da sembrare neri avevano lanciato in direzione della ragazza che le stava di fianco, che continuava imperterrita a sorriderle in maniera irritante. “Bhe, non ne ho la più pallida idea, Daphne… credo che dobbiamo raggiungere il binario 9 e ¾!” rispose abbassando lo sguardo. Judy odiava non sapere qualcosa (Cosa più unica che rara NdJudy-la-modestia-fatta-a-persona) (No comment NdDaff), e odiava ancora di più quando Daphne glielo faceva notare… solo perché non riusciva a trovare la strada del treno Daff non aveva il diritto di prendersi gioco di lei (Sì che ce l’ho!!! NdDaff): in fondo neanche lei sapeva dove bisognava andare! “Oh,… mi hai illuminato!!! Certo che dobbiamo raggiungere il binario 9 e ¾, ma vorrei farti notare che seguendo le tue indicazioni abbiamo raggiunto il binario 15… non credi di aver sbagliato qualcosa?” (Dettaglio irrilevante! NdJudy) “Probabilmente sì, ma a quanto pare neanche tu sai dove dobbiamo andare, o sbaglio?” Ah! Beccati questa Daff!!!
“Bhe, per la verità sbagli…” Daphne fece una piccola pausa per godersi appieno il suo momento di gloria ed imprimersi per sempre nella mente l’immagine dell’espressione di Judy che era a metà tra lo stupito e la rabbia. “Per raggiungere il binario bisogna andare da questa parte!!!” concluse con voce trionfante. Judy fece un respiro profondo per evitare di staccare una gamba alla sua poco spiritosa amica (Judy, ti voglio tanto bene, lo sai? NdDaff) e disse con voce forzatamente calma “Bene, visto che IO faccio solo pasticci e mi perdo sempre, mentre TU sai perfettamente dove dobbiamo andare ti conviene darti una mossa…” si interruppe un momento durante il quale si stampò sul viso un sorriso beffardo “…Perché il treno parte tra cinque minuti!” il sorriso sul volto di Judy si allargò. “COSA???” gridò Daff sull’orlo di una crisi di panico. “Dai, smettila di fare la pazza isterica e andiamo a questo maledettissimo binario 9 e ¾! (Pazza isterica a chi? NdDaff) (A te! NdJudy)”
“Sì, sì, tanto tu non hai da trascinare il mio mega-baule!!!” disse piuttosto irritata Daff tirando a fatica il suo baule stracarico di roba, soprattutto vestiti. “Ehi, non so se hai notato, ma anche il mio è piuttosto pieno… e di roba utile, non vestiti!”
“Puah! Judy Sullivan, tu chiami roba utile un libro che si intitola ‘milleuno modi per dire la stessa cosa ’?” Chiese acida l’amica piuttosto preoccupata di perdere il treno, e di conseguenza intrattabile. Judy decise saggiamente di non rispondere. Sapeva per esperienza che quando Daff era preoccupata fra loro dovevano esserci il maggior numero di metri possibili. E dire che tra le due l’isterica era lei… quante volte Daphne aveva dovuto sopportare una delle sue “sfuriate alla Judy”? certo, d’altronde era inevitabile: si conoscevano da ancor prima di nascere. I loro padri infatti erano amici, colleghi di lavoro, mentre le madri avevano frequentato la stessa scuola. Appena Judy Sullivan e Daphne Olsen si erano conosciute (si parla di quando avevano meno di un anno…) erano subito diventate inseparabili, stavano appiccicate come un paio di Jeans attillati stanno appiccicati al sedere. Tuttavia, spesso a causa del carattere intrattabile di Judy, le due a volte finivano per litigare. L’esperienza non era piacevole, sopportare le urla di Judy e gli sfoghi di Daff poteva diventare molto sfiancante. Mentre Judy pensava al suo passato non si rese conto di aver raggiunto la barriera tra il binario 9 e il binario 10. Solo un calcio negli stinchi gentilmente offerto dalla sua cara amica Daphne la riportò alla realtà e le permise di trascinare il suo pesante baule attraverso il finto muro che le divideva dall’espresso per Hogwarts (Il calcio negli stinchi lo potevi evitare… NdJudy) ( Eh eh! NdDaff). Nonostante quella fosse la prima volta che le due quattordicenni raggiungevano il binario 9 e ¾ non ebbero troppi problemi, in quanto era tutto spiegato nella lettera di ammissione ad Hogwarts arrivata a metà Luglio. Appena passata la barriera, le due rimasero molto stupite di vedere quanta gente era pronta per partire alla volta della più famosa scuola di magia e stregoneria del mondo: nella loro scuola di provincia non c’erano così tante persone. Si erano trasferite a causa del lavoro dei padri (guaritori al San Mungo) che per raggiungere l’ospedale magico dovevano prendere ogni giorno un mucchio di passaporte. Daff, troppo presa ad ammirare il panorama non si accorse di essere rimasta davanti al passaggio, così venne urtata da un giovane ragazzo innocente che cercava come lei di raggiungere il binario. Dopo essersi scusata ed essersi spostata Daff raggiunse la sua amica che rideva sotto i baffi, probabilmente a prenderla in giro per la figura appena fatta. “Ti fai subito conoscere? Quel povero ragazzo rimarrà traumatizzato a vita, non credi di dovergli almeno fare i compiti per una settimana? Sai, per farti perdonare!”
“IO almeno sarò conosciuta per qualcosa, al contrario di TE, che resterai per sempre nell’anonimato!” rispose Daff piuttosto irritata dalla frecciatina di Judy. “Senti, scusa, solo che sono agitata: ti rendi conto, stiamo per andare a HOGWARTS!!!”
“Veramente stiamo per rimanere a piedi: il treno sta per partire! Comunque, non preoccuparti, ti capisco: anch’io sono molto emozionata, scuse accettate!” dopo di che le due salirono sul treno, lasciarono i bauli nella carrozza dei bagagli (Sappiamo che non è specificato nel libro, forse non è nemmeno vero, ma prendetela come una licenza poetica NdJudy) (Anche se questa ff di poetico c’ha molto poco NdDaff) portandosi dietro solo una borsa tracolla con dentro il necessario per il viaggio. Durante il tragitto per trovare uno scompartimento libero (Judy e Daff alla ricerca dello scompartimento perduto!!! NdJudy) le borse iniziarono a farsi sentire, o forse erano loro che erano sempre più stanche… e affamate (soprattutto io NdDaff)! Dopo una buona mezzora passata a guardare dentro scompartimenti che si rivelarono poi gremiti di persone intente a parlare dei fatti loro,(Volevamo scriverci qualcos’altro al posto di “fatti”, ma sapete com’è… NdJudy&Daff) Daff e Judy trovarono infine uno scompartimento libero e finalmente si concessero qualche momento di relax; tuttavia la loro pace durò poco: appena ebbero chiuso la porta questa si riaprì, rivelando quattro ragazzi. Uno era biondo, capelli lunghi e occhi grigi, sarebbe stato un bel ragazzo se non avesse avuto l’aria di uno che è stato costretto a vedere una brutta cosa (In poche parole la faccia da schiaffi! NdJudy&Daff), il secondo non aveva niente di particolare, se si escludono il lungo naso e i capelli unticci. Sugli altri due non c’è molto da dire: erano le controfigure di due armadi (Anche se secondo me uno assomiglia di più a un comò! NdJudy) (La somiglianza c’è, ma gli armadi hanno un quoziente intellettivo più elevato di questi due troll NdDaff) “Uscite di qui! Questo è il nostro scompartimento, e non vogliamo che sia infettato da delle pivelline come voi!” disse il primo. “Senti tu, platinato dei miei stivali, non è mica tuo sto posto!”
“Già, siamo arrivate prima noi, e non abbiamo intenzione di cederlo ad una faccia da schiaffi, due armadi ed un’acciuga!!!” (Sììì, digliene quattro Daff, sono con te!!! NdJudy) (Dai, anche tu sei stata grande NdDaff) “Voi non sapete chi sono io!!!”
“Un platinato con la faccia da schiaffi?” risposero in coro le due. “Maledette… io sono Lucius Malfoy, erede di una delle più nobili famiglie d’Inghilterra e non potete permettervi di dirmi queste cose!!! Tiger, Goyle, PRENDETELE!!!”
“Gli armadi… SCAPPA!!!” gridò Daff già fuori dal corridoio. “Non c’è bisogno che tu lo dica collega: se ci pigliano ci schiacciano!!!” rispose una Judy alquanto indaffarata a correre (Volevamo fargli un incantesimo, ma la corsa è più sana e fa dimagrire! NdJudy&Daff). Si fiondarono nel primo scompartimento che notarono. Judy si mise a trafficare con la porta “Chiuditi! Chiuditi! Chiuditi!!!!” quando un colpetto alla spalla da parte di Daff la fece voltare (Almeno non mi ha tirato un calcio! NdJudy) “Eh… Judy… abbiamo compagnia!” La ragazza interrogata si voltò spazientita “Oh andiamo, non vedi che sto cercando di chiudere…” interruppe la frase a metà, notando il gruppo di serpeverde che si stava scrocchiando le dita in maniera molto minacciosa. “… Apriti! Apriti! Apriti!” Judy tornò a scancherare con la porta che tuttavia non si apriva, fortunatamente Daff ebbe il buonsenso di usare l’Alohomora. Le due si ritrovarono così con una folla inferocita alle calcagna e ben presto i vagoni del treno finirono. “Vicolo cieco…” sussurrò Judy il cui sguardo cercava una via d’uscita da quella situazione… poco simpatica. Lo sguardo le cadde sulla bacchetta stretta nella mano di Daff. Estrasse rapidamente la sua e le due ‘fuggiasche’ schiantarono contemporaneamente i loro inseguitori. “L’incantesimo non durerà a lungo: non siamo ancora così potenti!” affermò con un filo di preoccupazione Daff. “Mhm… vediamo… lì c’è uno scompartimento…”
“La scelta è dura: serpeverde inferociti o scompartimento sconosciuto, questo è il dilemma!” sussurrò in risposta Daphne in un’imitazione di Shakespeare. “Scompartimento sconosciuto!” rispose Judy ben intenzionata a non cambiare idea chiunque avesse trovato dentro. Spalancarono la porta e se la richiusero rapidamente alle spalle senza prestare attenzione agli occupanti dello scompartimento in cui avevano fatto irruzione. “Ehi, salve! Che avete, sembra che abbiate appena incontrato Piton e i suoi capelli unticci, quelli fanno venire gli incubi!” questo le indusse a girarsi, molto lentamente per paura di quello che avrebbero visto, già pronte a battere in ritirata se la situazione fosse stata tragica (Sappiamo riconoscere quando è la nostra giornata no NdJudy&Daff). Constatato che le quattro persone presenti nello scompartimento non avevano intenzione di troncare prematuramente le loro giovani vite si rilassarono vistosamente. “Bhe, abbiamo visto una pseudo-acciuga coi capelli unticci e un naso mostruoso, ma non sappiamo come si chiama!” rispose Judy ancora ansimante. “Anche perché c’era un montato di testa platinato e con la faccia da schiaffi che pretendeva di avere tutta l’attenzione! Si chiamava… Malfatto… Malbrutto… ah già, Malfoy!” disse Daff che intanto si era seduta di fianco a un ragazzo basso, magro con la faccia paffutella. “Vi dispiace se ci mettiamo qui? Sapete, oggi è stata una brutta giornata: per poco non perdevamo il treno e abbiamo dovuto schiantare una banda di serpeverde inferociti… siamo un po’ stanche!” domandò Judy scoccando uno sguardo che diceva senza ombra di dubbi come la pensasse dell’amica che si era seduta senza chiedere il permesso. Daff la ignorò completamente rivolgendo invece la sua attenzione agli occupanti dello scompartimento “Io sono Daphne Olsen, per gli amici Daff; mentre lei è Judy Sullivan per gli amici semplicemente Judy. Voi chi siete?”
“Non ci volete fare la pelle, vero?” chiese preoccupata Judy. (Che coraggio, ragazzi, mi meraviglio di te… NdDaff)
“No, tranquille! Non abbiamo un serpente sul taschino, quindi non siamo serpeverde e quelli brutti e antipatici sono i serpeverde! Comunque io mi chiamo James Potter, Quel ragazzo vicino a Daff è Peter Minus, mentre gli altri due sono Sirius Black quello moro e Remus Lupin quello coi capelli castano chiaro.”
Quest’ultimo, come risvegliato da una trance disse sorridendo “Non mi pare di avervi già visto, siete nuove?”
“Sì, finora abbiamo studiato a Zetadrick, una scuola italiana, ma i nostri genitori lavorano a Londra e quindi ci siamo trasferite… che mi dite della scuola: sì, insomma, professori, materie, questo genere di cose!” chiese Judy interessata a saperne di più (Secchiona! NdDaff) (IO NON SONO SECCHIONA! Ho solo voglia di sapere cose nuove, ecco tutto… NdJudy) (Secchiona! NdDaff). “Ah bhe, una gran palla! Lezioni, compiti, verifiche, e il giorno dopo tutto daccapo… fortuna che c’è il quidditch!”
“Avete una squadra di quidditch???” chiesero in coro le due con gli occhi che brillavano all’idea di volare nuovamente su di un manico di scopa. “Io nella mia vecchia scuola facevo parte della squadra… ero una battitrice!” disse con una punta d’orgoglio Daff (Montata di testa! NdJudy) (Secchiona! NdDaff) (Ti odio! NdJudy) (Grazie, sentimento del tutto corrisposto! NdDaff). “Io invece non facevo parte della squadra, giocavo solo per divertimento nel ruolo di portiere!” come prevedibile si misero a parlare di quidditch. Daff e Judy scoprirono così che James era un cercatore, a sentire lui il migliore, Sirius un battitore e Remus un cacciatore. Peter era solo un tifoso, diceva che non era adatto al volo…fra una chiacchiera e l’altra non si accorsero che il viaggio era quasi finito e che il treno si stava avvicinando alla stazione di Hogsmeade. Si cambiarono rapidamente (prima i maschi e poi noi, non pensate male NdJudy) (Purtroppo NdDaff) (Dì la verità, hai un debole per Peter! NdJudy) (No, quello te lo lascio, è tutto tuo! NdDaff) (Odiosa! NdJudy) (Secchiona NdDaff) e si prepararono ad iniziare un nuovo, entusiasmante anno ad Hogwarts…

TO BE CONTINUED… (Sì, come no NdDaff) (Certo che continua, sciocca! NdJudy) (Secchiona! NdDaff)

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Judy e Daff