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Autore: Atemlos    02/09/2012    7 recensioni
«Invece, il giorno dopo ti ritrovi coinvolto in un mondo parallelo traboccante di lupi mannari, zanne, omicidi, zanne, Kanima, zanne, Alpha, zanne, cacciatori di lupi mannari, zanne, un vecchio psicopatico, zanne, liquidi paralazzinati, branchi, quel personaggio ambiguo ed insopportabile di Derek, zanne e... ancora zanne.»
DerekxStiles - {Sterek}
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Wolf & I'
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      Play that song again, 'cause we were in love before the rain began... {Part 2} 

         

 
E sei approdato. Quelle labbra, carnose ed ingannevoli, si prosciugano contro le tue. Le smuovono, le baciano, le schiudono, le distruggono. Tu le assapori, ma da esse alcun sapore ne riesci a trarre. Ma loro ti succhiano l'anima, il respiro vieno mozzato ogni qualvolta quel torpore t'inaridisce. Sai a chi appartengono, lo senti... le senti. Ma è solo un sogno e senti pure quello. La paura di aprire gli occhi sparisce ed i suoi sono lì, ti guardano, ti mangiano, ti inglobano in quell'iceberg di puro trambusto. Una tua mano scivola, sdrucciola sulla nuca di lui e lo spinge verso te, verso le tue labbra. E' una droga, la vuoi e non ne puoi fare a meno. La scena si schiarisce, il tuo palmo segue le curve di quel corpo che si contrae al suo tocco. Si spinge verso il tuo ed è come un vortice afrodisiaco, come un uragano, come se le fiamme dell'inferno si riversino su di voi. Due corpi avvinghiati, due cuori che battono, quattro labbra che si divorano, quattro mani che s'intrecciano. E tu non puoi crederci, ti senti dannatamente bene sotto quel tocco. Sotto un tocco... diverso. Sotto il tocco di Derek.
 
Sobbalzi, e sobbalzi davvero. Non hai aria nei polmoni, gli occhi spalancati e le labbra ancora bagnate. E quello non era mai accaduto, quello non era mai accaduto... in tutti i sensi possibili ed esistenti: non aveva mai sognato così, non aveva mai... non aveva mai.  Non era mai successo, mai. 
Incredulo, riesci ad alzarti e con fatica a raggiungere la porta. E' stato lui, ne sei sicuro, lui e i suoi maledetti trucchetti da lupo mannaro. E' sempre stato lui, è sempre stata solo colpa sua. Scendi le scale, prendi le chiavi dell'auto dal tavolo ed esci di casa; tuo padre starà già dormendo. Sali in auto, la fai partire e sai esattamente dove andare. Quello non era mai successo, ma la sua presenza è ancora lì... i suoi occhi lo sono. E no, questa volta non ti sei distratto. 
Cinque minuti durante i quali le immagini di quel sogno non ti abbandonano, cinque minuti e sei davanti alla porta degli Hale; non chiedi il permesso di entrare, è aperta. La oltrepassi e lui c'è, lo senti. Senti il suo battito cardico, senti il suo odore. Ed è tutto così dannatamente sbagliato. Sei distratto... 
-Ma questa volta, non da lei.
Da lui. E tu chiudi gli occhi, stringi i pugni e la rabbia ti assale. Non può farti questo, il braccio parte da solo e senza preavviso finisce per scagliarsi contro la mascella del licantropo, ma senza smuoverlo di un millimetro. E' come se tutto fosse arrivato ad un limite, un limite che lui ha oltrepassato. Un limite che quegli occhi grigi hanno colto, un limite che si è abbattuto non sul suo viso, ma sul suo cuore. Un limite che, in questo preciso istante, stai superando perfino tu. Un limite che fuoriusce dai tuoi occhi, un limite che ti toglie le forze. E poi quelle immagini, te li fanno serrare. 
-No, seriamente. Voi lupi leggete nella mente?
-Non sono Edward Cullen.
-Oh, luccichi anche?
-Stiles.
-No, perché io come Bella non mi ci vedo.
-Stiles.
Un respiro profondo, tutto questo non ha senso. Alzi lo sguardo verso lui, dato il fatto che sia più alto di qualche spanna. E'... un sussulto al cuore, i quali battiti continuano ad accellerare di secondo in secondo. Non capisci cosa sia, non capisci come, quando e cosa ti stia accadendo.
-Cosa ti succede?
Un mormorio, un tono di voce che mai avresti pensato di poter udire dalla bocca di Derek. Uno sguardo che mai avresti pensato di poter vedere dagli occhi di Derek. Cosa sta succedendo realmente? 
-Sto ancora sognando?
-Siamo preoccupati per te, Stiles. 
-''Siamo''?
-Tutti noi.
-E da quando ti ritieni parte di qualcosa, Derek?
- ... sono passati sette mesi.
- Oh, quindi fra altri sette mesi tornerai a schiacciarmi la faccia contro un volante?
-Stiles!
- Che c'è?
- C'è che... sono preoccupato per te.
Un sussurro impercettibile, un passo che quegli occhi percorrono verso di te. E no, non capisci. Non può essere vero... non può essere cambiato. Sì, sono passati mesi da quando non lo vedi, ma non può essere cambiato. Non ha senso, nulla di tutto questo ha senso. Stai sognando.
-Ed essere preoccupato per me non ti dovrebbe dare il diritto di... sganciarmi un pugno nello stomaco e lasciarmi lì, a terra... a sognarti.
E lui si avvicina con agonia, i vostri sguardi incatenati mentre lui ti sfiora un braccio, gesto al quale tremi. Il calore di qualche ora prima s'impossessa nuovamente di te, mozzandoti il respiro mentre il petto di lui aderisce al tuo. Rimani imbambolato, per un attimo pensando a Lydia e ai suoi capelli ramati.
-Lì, a terra, in casa tua... non avrei potuto fare questo.
Pochi millimetri e le sue labbra bollenti si poggiano sulle tue, in una lieve scia di magia. Le senti schiudersi le tue, il labbro inferiore che s'intrappola fra il suo mentre lentamente vi abbandonate alla sensazione di torpore, di umido. Lo stomaco in subbuglio, si ribalta e fa le capriole mentre cerchi d'impossessarti di quelle labbra. La sua lingua, dannatamente calda e umida, chiede il permesso per entrare; ma sa che non dovrebbe, la porta è aperta. Assaggi il suo sapore e le sue labbra ne hanno uno, un qualcosa che ti dà letteralmente alla testa. Non sai definirlo, non sai definire la morbidezza di quelle labbra, non puoi descrivere l'appetitoso languore di quella lingua e non puoi nemmeno descrivere la guerra che incombe fra le vostre bocche, le quali non vogliono altro che divorarsi. E non è come nel tuo sogno, questo è differentemente migliore. Derek è diverso, tu sei diverso, le sensazioni sono diverse. E lui ti morde le labbra, le mangia e ne è affamato, così come tu sei affamato delle sue. E' un muro qualsiasi che ospita la schiena di lui, dopo averlo schiacciato fra il tuo corpo ed esso. Ora non sei più immobile, ora capisci cosa significhi essere un lupo, cosa significhi avere fame, cosa significhi voler divorare; e lo fai, le tue mani sono ovunque. Tasti la sua pelle calda, i suoi muscoli perfetti, le sue braccia, il suo corpo. Ed è così diverso da quello che potrebbe avere Lydia, è così... dannatamente attraente, bollente. Intrappoli i suoi palmi nei tuoi, facendoli scorrere in altro, fin sopra il capo di lui dove li intrappolerai. Spingi il tuo corpo verso il suo e tremi, scordandoti di tutto quanto. Di tutto il dolore, di tutti gli orrori, di tutte le ferite, di tutti i pensieri e di tutti gli incubi. Ora ci sono solo le labbra di Derek, i suoi occhi carichi di lussuria fra un bacio ed un altro. Nuovamente senza fiato mentre lui ribalta la posizione, schiacciando il tuo corpo fra il suo ed il muro prima di fronte; ed è ovvio che la Bestia è stata risvegliata, sinonimo del desiderio. Ti senti schiacciato, accaldato. Le dita di lui esplorano il tuo corpo, parole incomprensibili escono dalle sue labbra... ma non ci fai caso, ora hai solo bisogno di toccarlo e di essere toccato da lui. Sempre con le dita, s'impossessa dell'orlo della tua maglia che -presto- ti verrà strappata di dosso, lasciandoti a torso nudo. Porti le braccia al suo collo, per poi tentare di fare lo stesso con lui; essendo impacciato, sarà Derek stesso a rimuoverla di dosso. La mancanza delle sue labbra ti sta uccidendo, nonostante non stia passando nemmeno mezzo secondo. E' tutto così strano...  non riesci a respirare ma non puoi fermarti, non vuoi fermarti. Lo afferri le spalle, per poi circondargli il collo con le braccia mentre gli mordi il labbro inferiore, e non con poca ferocia. E' una sopresa per lui e non appena lo lasci andare si fionda sul tuo collo, esattamente come farebbe con una preda. Percorri la sua schiena mentre riprendi fiato, nonostante quest'ultimo ti venga rubata ogni volta che quelle labbra bollenti baciando un tuo lembo di pelle che, per fortuna o per sfortuna, non si sta limitando solo al collo. Ti morde il petto, prima una parte poi un'altra, costringendoti a graffiargli crudelmente spalle e sbraccia. Si abbassa lentamente, arrivando all'asciutta e marginale scia di addominali che nell'ultimo periodo hai sviluppato discretamente. Pochi gesti, nonostante tu sia completamente pervaso dalla situazione, e vi ritrovate entrambi nudi; spogli di qualunque veste, di qualunque maschera, di qualunque paura, di qualunque pregiudizio: solo Stiles e Derek, ed è così ambigua come sensazione che restate a guardarvi negli occhi per interi minuti, se non ore. Tu aggrappato al suo bel corpo, gambe e braccia a circondargli vita e collo, lui aggrappato ai tuoi tocchi e ai tuoi sentimenti. Non hai mai visto questo lato del lupo e, forse, non avresti mai voluto vederlo... con la paura che da un giorno all'altro ritorni quello che era, quello che entrambi odiate. E lo guardi negli occhi, cerchi di cogliere ogni sua domanda, ogni sua risposta e tutto quello che trovi è Derek. E' la sua anima, è il suo cuore, è quel suo sguardo che nessuno potrà mai sostituire; quello sguardo che ti ha rapito dalla prima volta che hai visto, quelle labbra che ti hanno tormentato per mesi, quella voce che ti entra dentro. E' tutto così... grande. E con tutto, intendo tutto.
-Sai che... sai che l'uomo ha inventato un certo affare che semplifica certe cose? Una di quelle certe cose la stiamo follemente facendo ora e... è chiamato letto.
Ed è così bello sentirlo ridere, è così maledettamente fantastico ascoltare la sua risata. E' così assurdo che lo faccia proprio grazie a te, per te, solo per te. Porti la mano destra sul suo viso, accarezzandolo lentamente, il pollice ad occuparsi delle sue labbra. E sì, ti stai distraendo mentre un torpore dipinge di timido rosso il viso di Derek. Un sorriso sporge dalle tue labbra, le quali vengono immeddiatamente possedute da quelle del lupo mannaro. Un lieve sfiorarsi di labbra, roventi mani che si toccano, corpi bagnati che s'intrecciano. Pochi istanti e raggiungete quel maledetto letto malandato, sul cui vieni adagiamente sdraiato senza che le vostre labbra si separino nemmeno per un istante. Lo guardi, lo tocchi, lo baci, ti aggrappi a lui, al suo viso, ai suoi occhi, intrecci le vostre gambe e sì, ti stai distraendo.
-Derek... non sto più sognando, vero?
Una domanda, la disperazione nella tua voce. Non potresti resistere se, proprio in questo momento, tutto finisse. Impazziresti, totalmente. Provi ad imprimere la tua pelle sulla sua, ad annusare a fondo il suo profumo, qualcosa a cui tu possa aggrapparti. Non puoi perdere anche lui.
-No, Stiles. Sono qui, sono reale... e sono tuo.
E tutto sembra così caotico con le sue labbra, carnose ed ingannevoli, che si prosciugano contro le tue. Le smuovono, le baciano, le schiudono, le distruggono. Tu le assapori, facendoti inebriare da quel sapore famelico che ti fa venire voglia di urlare, di uccidre, di mordere. Ti succhiano l'anima, il respiro vieno mozzato ogni qualvolta quel torpore t'inaridisce. Sai a chi appartengono, lo senti... ed entrambi sapete a chi appartenete: l'uno all'altro. E non è solo un sogno, nulla potrebbe essere tanto perfetto. La paura sparisce ed i suoi occhi sono lì, ti guardano, ti mangiano, ti inglobano in quell'iceberg di puro trambusto. Una tua mano scivola, sdrucciola sulla nuca di lui e lo spinge verso te, verso di te. Lo lasci entrare, è doloroso ma sai che è l'unica via verso la felicità, sai che è quello che vuoi. Finalmente, sai che è Derek.  E' una droga, lo vuoi e non ne puoi fare a meno, così come lui non potrà fare a meno di te. La scena prende una piega paradisiaca, il tuo palmo segue le curve di quel corpo che si contrae al solo tocco. Si spinge verso il tuo ed è come un vortice afrodisiaco, come un uragano, come se le fiamme dell'inferno si riversino su di voi. Due corpi avvinghiati, due cuori che battono, quattro labbra che si divorano, quattro mani che s'intrecciano. E tu non puoi crederci, ti senti dannatamente pieno. Pieno di Derek.
                                                                    
                                                              
                                 ... and If I cry out, cover my ears. {Epilogue}


 
                                                                                          
La luce ferisce i tuoi occhi, costringendo il tuo corpo a rannicchiarsi contro quello della persona distessa accanto al tuo. Un corpo sconosciuto ma al contempo familiare, di cui solo ti potresti nutrire. Delle braccia ti circondano, braccia forti, non esili come quelle di una donna. E tu ti senti al sicuro, protetto, in un rifugio dove niente può scalfirti. Apri le palpebre, ma sai che non potrai guardarlo senza che il tuo cuore si fermi. Solo resti così, per attimi interi avvolto in quel corpo nudo e caldo, ascoltando i suoi battiti del cuore mentre, piano, delle dita accarezzano la tua nuca.
- Dillo ancora, Derek. 
Silenzio, e cominci ad avere paura. Il cuore batte all'impazzata, non può essere tutto una menzogna, non può. Attira il tuo mento verso l'alto, il suo sguardo a cercare il tuo con un urgenza. E sì, sei distratto da quello sguardo; nessuno ti ha mai guardato così.
- Io... sono... ti ringrazio per avermi salvato da quella piscina. E per tutte le altre volte in cui lo hai fatto. In cui hai salvato tutti noi. Non sei inutile, non lo sarai mai.
Sorridi, sorridi davvero. Per una volta nella tua nuova vita, sorridi senza secondi fini. E se tutto questo fosse un sogno, non ti svegliare mai. Non c'è altro posto per te.
- Anche io sono tuo...
- ... e sei proprio distratto.


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Ecco a voi la seconda parte della shot, insieme ad un epilogo (se così possiamo chiamarlo). Uhm... questa parte è decisamente hot, forse avrei dovuto mettere il rating rosso ma -da quel che ho capito- ci dovrebbero essere descrizioni dettagliate per far sì che lo sia, cosa che io ho cercato di non fare. Probabile che sia andato un po' nell'OOC con le parole 'Sono tuo' da parte di Derek, ma comunque penso sia qualcosa che andava detto. Loro due si sono appartenuti sin dall'inizio, si sono voluti e non sono mai riusciti a stare lontani. Insomma, fra loro vige la regola 'Ti salto al collo ma non so per fare cosa', della serie 'Ti azzanno oppure...'' e la linea fra odio ed amore è davvero sottile. Tra l'altro, Jeff Davis -in varie interviste- ha confermato che sfrutterà lo Sterek nella terza stagione. Forse non come coppia, ma comunque avranno dei bei momenti insieme dai quali potremmo ricavare idee per le nostre fanfiction. E semmai questa scena si avverasse, v'invito al mio funerale. (Da notare le due gif che -personalmente- adoro. In più, la strepitosa fan art dell'epilogo.)
Ringrazio tutti coloro che apprezzeranno il manoscritto e chi, pazientemente, lascerà una recensione... ad un autore fa sempre piacere un parere altrui.
Alla prossima follia.

-Atemlos.
   
 
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