“The fear in a nightmare can be
qualification on the bases of courage quantity.”
Terzo Capitolo
Testate
e inseguimenti.
Passò
la palla rapidamente, l'azzurro la prese al volo, correndo a canestro
con un ghigno fiero stampato sul volto. Patty gli corse incontro, nel
tentativo di bloccarlo.
Un
semplice sgambetto era bastato a fermare la corsa di Black*Star,
facendogli perdere l'oggetto. La bionda l'afferrò, non
perdendo tempo, prese la mira e fece centro. "Canestro!"
esclamò, la voce squillante.
Liz
sorrise, osservando la sorellina saltellare gioiosa attorno al povero
Star, ormai a terra.
"E'
sleale!" urlò, infervorato. Soul gli si avvicinò,
poggiandogli una mano sulla spalla. "Ora vedranno di cosa siamo capaci,
amico." disse. Black*Star ghignò.
La
partita ricominciò all'istante. Patty era al centro del
campo con la palla in mano, i due ragazzi ai lati. Al segnale, si
avventarono sulla ragazza per rubarle la sfera. Purtroppo per loro, lei
si spostò con un piccolo salto e i due diedero una testata
memorabile.
Maka
scoppiò in una fragorosa risata, poggiando il libro che
teneva stretto fra le mani. "Sono proprio degli sciocchi." le
sussurrò dolcemente Tsubaki.
I
due cominciarono a litigare, mentre Patty rideva.
"Sono
rimasti all'età di quattordici anni." disse l'altra, con un
velo di nostalgia.
Death
the Kid approfittò di quell'attimo di distrazione per
gettarsi a capofitto verso il canestro.
"Ben
otto centri: ora sì che il mondo potrà divenire
simmetrico." esordì, lisciando le pieghe della tuta nera.
"Senti,
preside dei miei stivali, a te piace essere preso a botte, vero?" lo
minacciò Black*Star, stringendo i pugni.
I
due scattarono all'inseguimento dello Shinigami, mentre le ragazze
-ormai raggiunte da Patty-, sedute a guardare, ridevano divertite.
Kid
si spostò rapidamente sulla destra, evitando la goffa
entrata di Soul, nel tentativo di farlo cadere. L'azzurro, nel
frattempo, lo aspettava, aggrappato al canestro.
"Non
so se questo sia permesso dalle regole." sussurrò Maka,
rivolgendo uno sguardo curioso a Liz, che si limitò ad
alzare le spalle.
Il
moro si beccò un calcio in piena schiena, che lo fece volare
fino a metà campo.
"Bambini!
Smettetela!" li rimproverò Maka, sarcasticamente.
"Bionda,
smettila di rompere! C'è in gioco l'onore di noi guerrieri."
le urlò Black*Star, correndo a recuperare la palla. Lo
Shinigami si rialzò rapidamente, correndo a vendicarsi.
Le
ragazze si rivolsero uno sguardo stanco.
"Infantili
erano, infantili rimarranno." sospirò rassegnata Liz,
scuotendo la testa. "Non cambieranno mai." aggiunse Maka, guardando i
diciottenni dibattersi la palla.
Patty
ridacchiò quando Soul finì col sedere a terra per
l'ennesima volta. Tsubaki li osservò, rassegnata.
"Black*Star
non cambierà mai." sbuffò.
Liz
diede una leggera pacca sulle spalle della ragazza.
"Non
dirlo a me." disse rassegnata, dopo aver sentito l'ennesimo "Brutto
sgorbio asimmetrico" fuoriuscire dalla bocca dello Shinigami.
Maka
si alzò improvvisamente, artigliando il libro che teneva
sulle gambe.
"Torno
subito." sussurrò alle ragazze. Gli occhi verdi producevano
scintille di ira. "Se non terminate questa stupida partita entro cinque
secondi, giuro che vi darò dei Maka-chop talmente forti da
scavarvi il cervello!" urlò, brandendo pericolosamente
l'enorme tomo.
I
tre, alla vista dello spesso libro, fuggirono spaventati. Maka sorrise
soddisfatta: le sue minacce funzionavano sempre.
"Che
fifoni" esclamò, tornando a sedersi accanto alle amiche.
Kami
scoppiò a ridere, seduta a terra, nascosta dietro il grande
cespuglio. Mifune e Masamune si gettarono su di lei, nel tentativo di
metterla a tacere, mentre Elizabeth Patricia li osservava sogghignando.
"Ci
farai scoprire, così!" la rimproverò Masamune,
tentando di tenerla ferma.
Soul
si girò verso di loro. "Ho sentito qualcuno" disse,
avvicinandosi al cespuglio.
Death
the Kid lo raggiunse rapidamente, turbato.
"Sarà
stata una tua impressione! Andiamo, che le ragazze stanno andando via
senza di noi." esclamò.
Il
gruppo si allontanò. Masamune sospirò di
sollievo. "Menomale! Non ci hanno scoperti!" esclamò, per
poi lanciare un'occhiataccia a Kami.
La
ragazza si morse le labbra, chinando lo sguardo, colpevole.
"Scusatemi." sussurrò.
"Seguiamoli."
propose Mifune, indicando con il dito i sette ragazzi che si dirigevano
verso il centro.
I
quattro ragazzi iniziarono a pedinarli, cercando di non farsi vedere.
"Sembriamo
degli stalker!" esclamò Elizabeth Patricia.
"Dobbiamo
sempre essere con loro, la vera guerra potrebbe scoppiare da un momento
all'altro e il nostro compito è proteggerli."
spiegò Kami, tornando seria.
Gli
altri annuirono. Erano tornati dal passato proprio per quel motivo, non
potevano allontanarsi per troppo tempo.
"Ciò
non toglie che, in caso ci scoprano, saremo ridotti a fettine."
aggiunse Elizabeth.
"In
quel caso, daremo la colpa a tuo padre, Pat!" la prese in giro l'altra,
nascondendosi dietro un albero.
"Ehm,
ragazzi, ho come l'impressione di essere seguito." l'albino si rivolse
al gruppo.
"Ma
che ti prende, Soul?" domandò
Maka, sorpresa dal comportamento del partner.
"E' come se fossimo spiati da qualcuno!"
esclamò lui.
"Tramite
la percezione dell'anima, non noto nessuno." lo
tranquillizzò Kid, facendo l'occhiolino alla bionda.
"Neanche
io." disse la bionda, assecondando lo Shinigami. Gli altri si rivolsero
uno sguardo.
"Cosa
state tramando, voi due?!" esclamarono in coro, mentre Patty ripeteva
"Tramando, tramando!" come un pappagallo.
Liz
scrutò l'altra, gelosa. "Cosa mi nascondi, Kid?"
domandò, sospettosa. Il moro le rivolse uno sguardo dolce.
"Assolutamente nulla." rispose.
"Ti
tengo d'occhio." disse infine, il tono minaccioso.
Intanto,
acquattati dietro il tronco dell'albero, i quattro ragazzi osservavano
la scena.
"Sbaglio,
o tuo padre ha detto che non ha percepito nessuno?" chiese Mifune a
Elizabeth.
"Mio
padre è sempre stato perspicace, probabilmente sa chi siamo
dalla prima volta che ci ha visti." spiegò lei, una
scintilla d'adorazione negli occhi azzurri.
"Anche
tua madre ha la percezione dell'anima, se non ricordo male." disse
Masamune, riferendosi a Maka.
"Sì,
anche lei è in grado di vederle." rispose Kami.
"Probabilmente ci avrà scoperti."
I
ragazzi continuarono a pedinare il gruppo, fin quando, ormai giunti ad
un incrocio le tre coppie -più Patty- si separarono.
"E
ora che si fa?" domandò Kami.
"Dividiamoci,
ognuno segue i propri genitori." comandò il più
grande.
Un
luccichio si accese negli occhi del piccolo Mifune, che osservava il
fratellone gioiosamente. "Potrò rivedere la mamma."
sussurrò, mentre Masamune gli sorrideva lieto.
I
due fratelli seguirono silenziosamente i genitori, fino ad arrivare
alla villa Star. "Wow, è bellissima!" esclamò
Mifune che non aveva mai visto la loro vecchia casa, ormai distrutta
dalle uova di Kishin poco dopo la sua nascita.
Kami
sorrise quando, ormai giunta a casa dei suoi genitori, riconobbe i
luoghi di quella piccola abitazione accogliente in cui era cresciuta.
Elizabeth
Patricia quasi scoppiò a piangere, arrivata davanti
all'entrata della villa di Kid. In quel punto, erano morte sua madre e
sua zia.
Fin
troppi ricordi, dolorosi, nostalgici, riemersero in quei giorni felici.
La quiete prima della tempesta.
N/A
Lily Inuzuka: Tanto ormai ho accordato che io
comincio così, quindi subito ai DIETRO LE
QUINTE, offerti dalla Souls Rain
production!
In questo capitolo abbiamo visto la
nostra cara Matryoshka affetta da dislessia compulsiva, della
serie che ogni cinque parole ne scriveva
una storpiata, ma capita a tutti.
Specialmente se si ha a che fare con le
fyccine!
Poi, la vostra Lily è stata a
metà fra il morire tra le risate (ma sì, chi non
ride degli amici in difficoltà)
o disperarsi per tutte le correzioni che
avrebbe dovuto fare, più del solito auto-correggersi
correggere.
Inoltre, no, forse stiamo perdendo il
bel vizio di piangere ad ogni capitolo, perché non ci sono
state lacrime qui!
Eh, ma poi con la guerra
é_é SANGUEEEE!
**
Ah, inoltre si è scoperto che
io sono anche più sadica di quanto già non
pensassi di essere, sì.
Ci siamo anche dannate per scoprire il
nome della villa di Kid, non so come poi lei ha risolto,
perché io non ne ho la minima idea!
N/A
Matryoshka: Io sono
un’amabile sadica dislessica. E sì, le fyccyne
fanno male alla mia grammatica! (Oramai il fandom i
SE nuota nelle fyccyne *depression*)
Ho
bisogno di una seduta di lettura decente,
forse di qualche fic yaoi, e poi farmi una dormita pazzesca,
così il cervello si riprende.
Comunque,
cara Lily, prima della guerra ci saranno molte cose … canon.
Uh, quanto dovrai soffrire! Così ti impari a buttare i miei
ideali nel gabinetto!
Non
ho nient’altro da aggiungere, solamente un grazie a chi ci
segue e recensisce!
Al prossimo capitolo!