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Autore: Proud GleekSmiler    02/09/2012    1 recensioni
Dunque, il titolo della storia è un po' ironico, ma non avevo molta fantasia. Rachel ha avuto un incidente e ha perso la memoria. Quindi? Quindi pian piano deve conoscere tutti i suoi amici e capire qualcosa di più su sé stessa. Spero vi piaccia. Uso il bollino giallo per precauzione, non sia mai mi prendono attacchi che non sono da bollino verde.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Finn Hudson, Kurt Hummel, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Finn/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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[..]

- E.. cos'è il Glee club?
- Santo cielo... 


Rachel si accorse che Blaine aveva le lacrime agli occhi.

- Scusa, non volevo. 
- No, scusami tu. Dunque, il glee club è il gruppo di canto corale coreografato, e noi li abbiamo abbandonati nel momento del bisogno.
- In un coro se mancano due voci...
- Questo lo posso dire io, non tu che sei la solista indiscussa.
- Sul serio?
- Sì, fai di tutto per avere gli assoli.
- Mamma mia, devo essere insopportabile.
- A volte...
- Non dovevi dirlo.
- Ahahah, ma è il prezzo per essere così eccezionale.

Rachel sorrise arrossendo.

- Sono così brava a cantare?

Blaine annuì.

- Comunque... dicevo: a quanto mi hanno raccontato, Mercedes ha improvvisato la ballade, mentre ci sono stati più problemi per accordare la voce di Santana con quella di Finn....
- Avevo anche un duetto?
- Sì.
- Be', e abbiamo vinto?
- Sì..
- Allora siamo eccezionali.

Blaine sorrise, poi qualcuno bussò alla porta.

- Posso?
- Ciao Finn!

Rachel si girò verso il ragazzo affacciato alla porta.
Alto, capelli corti e castani, occhi verdi.
- Ciao Finn...
- Rachel, che bello rivederti tutta intera!
- Be', sì, poteva andare peggio.

Finn prese una sedia e si sedette vicino a loro.

- Allora? Di cosa parlavate?
- Di te e di come ti ho dato buca.

Finn sorrise.

- Non ti preoccupare, l'importante è che stai bene.
- Sono sicura che sei stato grande lo stesso.
Finn arrossì di botto e Blaine sorrise, guardandoli maliziosamente.
- Ragazzi, mi spiace disturbarvi, ma la signorina deve mangiare.
- Dan, 5 minuti.
- Non posso.
- Va bene, ciao ragazz, grazie di essere venuti.
- Di niente, andiamo Finn?

Dopo un po' essere uscito, Finn tornò.
- Scusa, ho lasciato la felpa.
- Ahahahah eccola, te la stavo per riportare.
- Grazie...
- ... Finn?
- Sì?
- Soo felice di averti... rivisto, 
- Anch'io. 
Finn sorrise e se ne andò.


Perché è mi sento così strana in questo momento?

- - -


- Blaine, mi sai dire chi è Barbra Straisand?
- Ciao, buongiorno anche a te, sono felice di vederti.
- Scusa, è che ho questo nome in testa da stamattina e non so chi sia.

Blaine sorrise amaramente.

- Non avrei mai creduto che un giorno avresti detto queste parole. Be', come dire... Barbra è il tuo idolo, la tua cantante preferita. Sai tutto di lei e ti commuovi ogni volta che senti o canti le sue canzoni. È protagonista del tuo film preferito, Funny Girls, che sai a memoria. Hai sempre detto che ti senti in sintonia con lei come con nessun altro, e il tuo più grande sogno è incontrarla e diventare come lei.
- Wow, sono anche così ambiziosa.
- Come nessun altro.
- E tu mi sei ancora amico?
- Be', sai com'è, eri così sola e mi facevi così pena che...
- Ma smettila!
- Ahahahah, a proposito, ti sei svegliata con qualche altro nome in testa?
- No, ma un certo Kurt Hummel mi ha inviato un messaggio dicendomi che non può venire a trovarmi fino alla prossima settimana, ma visto che uscirò nei prossimi giorni dall'ospedale, mi ha chiesto se usciamo insieme. Lo conosci? 
- Lo conosco di nome, stava con voi l'anno scorso, poi ha cambiato scuola per via dei bulli che non lo lasciavano in pace. Adesso sta alla Dalton, una scuola privata. 
- Forse potrebbe aiutarmi a ricordare qualcosa.
- Sicuramente non perderà tempo a farti rivedere tutti i musical esistenti sulla terra, è un altro fissato come te. Spero che li ricorderai, sarebbe un peccato altrimenti. 
- Già... mi farebbe piacere conoscerlo.
- Anche a me.
- Non lo conosci? 
- No, sto adesso al primo anno. 
- Ma hai detto che siamo migliori amici!
- Siamo cresciuti insieme...
- Ah...
- E comunque l'anno scorso ero piuttosto geloso di questo Kurt, parlavi sempre di lui. 
- Mi piaceva?
- No, è gay dichiarato.
- Ah... e siamo amici?
- A modo vostro... vi litigavate gli assoli, ma in fondo vi volete bene. 
- Bene, dai. Gli scrivo se possiamo uscire venerdì prossimo, mi accompagni?
- Certo, ma quindi ti lasciano tornare a casa? 
- Devo finire dei controlli, poi torno a casa e continuerò a chiacchierare con la psicologa. 
- Perfetto... Oh, Mercedes mi ha inviato un messaggio, tra un po' arrivano.
- Chi?!
- Quelli del glee.
- Oddio, presto, parlami di loro così magari azzecco almeno i loro nomi. 
- Credo sia un po' tardi...

Rachel sentì le voci dal corridoio e si mise le mani nei capelli.
-Ehi Rachel!
- Come stai?
- Non credevo che lo avrei mai detto, ma ci sei mancata. 
- Ti trovo bene.

O santo cielo...


- Sì... ciao ragazzi, anch'io sono contenta di ... rivedervi. Mi spiace avervi abbandonati l'altro giorno, ma a quanto mi dicono la mia presenza non era essenziale.
- Oh, ma se n'è sentita la mancanza. 

Rachel sorrise alla ragazza di colore che le aveva detto quella frase. Fissò uno a uno, tutti quelli che le stavano di fronte e riuscì a riconoscere solo il professore, per il semplice fatto che si vedeva che era più grande. 

Abbassò lo sguardo imbarazzata, nella speranza che qualcuno prendesse l'iniziativa e si presentasse.
Blaine se ne accorse e pensò di iniziare dicendo:
- Ecco, loro sono Santana e Mercedes.
Rachel sorrise.

- Credo che siate molto più brave di me per aver improvvisato...
- Cavolo, Rachel! La prossima volta che te ne esci così avvisami, che così io registro e quando ti torna la memoria te lo faccio risentire. 
- Santana... sei la solita. Comunque, io sono Tina. 
- Io Artie
- Brittany!
- E io Mike.
- Noah Puckerman ma... Puck.
- E io sono Sam. 

Rachel fece un cenno di saluto a tutti e disse: 
- Sapete? Spero di ricordarmi di voi presto, siete proprio un bel gruppo
- Siamo, vorrai dire.

Rachel sorrise e annuì. 
Quando se ne andarono, si accorse di una ragazza bionda che era rimasta in disparte e non aveva aperto bocca.
Poi prese il cellulare, e iniziò a sfogliare le foto.

Le scese una lacrima.

Si sentiva in famiglia, ma fuori posto, nello stesso momento. Sapeva che loro erano i suoi amici, eppure si sentiva estranea. Era una sensazione orribile, la parte peggiore di tutta quella storia.

Spero solo finisca presto.


Note d'autrice:
Rieccomi qui! A perseguitarvi MWAHAHAH (?)
No, okay, va bene. Questo capitolo è un po' il completo del primo, rimane sempre nell'introduzione. Dal prossimo le cose iniziano a muoversi. Yep.
Baci,
Vale.

  
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