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Autore: YoungRevolverOcelot    02/09/2012    4 recensioni
[SOSPESA A TEMPO INDETERMINATO]
E se una ragazza di Serpeverde incontrasse il più fedele tra i mangiamorte? E se tra loro due nascesse l'amore?
Il passato, il presente e il futuro di due mangiamorte tanto fedeli quanto innamorati.
Genere: Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Bartemius Crouch junior
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
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Mancavano solo nove ore alla morte di Silente e lei lo sapeva, da mesi attendeva quel momento, ma ora,  seduta su quella fredda panchina in pietra con lo sguardo perso all’orizzonte, non era più tanto sicura di volere la morte di quel vecchio babbanofilo.
Si era svegliata già da una settimana e da allora era sempre stata combattuta tra l’andare a ringraziare Silente e il fare finta di niente, ma con che coraggio si sarebbe presentata davanti a lui sapendo che quella notte sarebbe stato ucciso? Con che coraggio l’avrebbe guardato negli occhi ringraziandolo per averle salvato la vita quando lei non poteva ricambiare il favore?
Da ore era seduta su quella panchina, nascosta dalle verdi foglie di un salice e accarezzata dalla tiepida brezza che increspava la superficie del lago nero; aveva saltato almeno tre lezioni, ma sapeva che nessuno sarebbe venuto a cercarla nel parco dato che gli ultimi giorni li aveva trascorsi in biblioteca.
Voleva andarsene da lì, scappare lontano, ma sapeva che l’Oscuro l’avrebbe trovata in poco tempo e lei avrebbe fatto la stessa fine di Karkaroff.
Igor Karkaroff, ucciso per aver tradito il Signore Oscuro.
 Da che parte doveva stare? Ordine della Fenice o Mangiamorte?
“Solo tu puoi scegliere”.
Le parole dell’ex preside di Durmstrang le rimbombavano nella testa inquietandola sempre di più.
Eppure, da quando era stata in quella stanza male arredata, il suo destino le sembrava segnato, i numeri parlavano chiaro: due morti per il Signore Oscuro e tre uccisi per averlo tradito. Ma sarebbe andata davvero così?
“Solo tu puoi scegliere”
Maledisse di nuovo Igor, sarebbe stato tutto più semplice se le avesse predetto il suo destino, invece toccava a lei scegliere.
E poi era arrivato quell’Auror, Blaine, possibile che il suo arrivo fosse un segno?
Scosse la testa divertita dai suoi stessi pensieri, ormai si stava riducendo come la Cooman.
Un forte bruciore all’avambraccio sinistro e cominciò a correre verso il castello, sfrecciò per i corridoi urtando qualche studente, sapeva che non bisogna far aspettare il Signore Oscuro, entrò senza bussare nell’ufficio di Piton e, ignorando l’aria stupefatta e allo stesso tempo accigliata del professore, prese una manciata di Polvere Volante e si buttò nel camino urlando “Nocturn Alley”. Da lì si smaterializzò a Malfoy Manor e, dopo aver percorso il vialetto di corsa, entrò dalla porta principale trovandosi poi davanti a un indifferente Lucius che si limitò a dire: - In salotto-
 Varcò con urgenza la porta del salotto, vide Lord Voldemort seduto su una poltrona di pelle con le spalle al caminetto e Nagini arrotolata accanto a lui intenta a farsi accarezzare la testa dal padrone, si avvicinò e s’inginocchiò davanti a lui.
- Mio Signore- disse cercando di riprendere fiato – Come posso servirvi?-
- Kearly- rispose lui osservandola con vago interesse – Tu non mi sei fedele-
A quell’affermazione la giovane sollevò la testa di scatto piantando gli occhi in quelli del suo Signore, come poteva dichiarare ciò?
- Mio Signore, io vi sono molto devota e fedele- ribatté abbassando di nuovo il capo, ma mantenendo un tono sicuro e deciso.
- Dimostramelo- ordinò semplicemente accompagnando le parole con un ampio gesto della mano destra, quella in cui impugnava la bacchetta.
- Farò qualunque cosa voi mi chiediate- asserì seria, la testa ancora piegata in segno di rispetto.
- Questa sera ucciderai Moody- pronunciò quelle due parole con un tono quasi cordiale, ma lei sapeva bene che era un ordine e non poteva ne rifiutarsi ne protestare.
- Come desiderate-
Lui la liquidò con un gesto della mano, lei uscì dal Manor senza ricambiare il saluto di Malfoy Senior e si fermò nel vialetto, la testa alta al cielo plumbeo.
Sapeva bene che Moody voleva la sua testa, sapeva bene che la prima volta l’aveva battuto solo per pura fortuna e sapeva bene che le possibilità di uscirne illesa erano quasi nulle, ma gli ordini erano ordini e lei non aveva scelta.
- Kearly, sta sera alle nove qui davanti al Manor- disse una voce maschile accanto a lei –Non tardare- scandì bene le parole.
- Yaxley?- chiese la bionda voltandosi verso il Mangiamorte – Che cosa intendi dire?-
L’altro alzò gli occhi al cielo sbuffando.
- Ti farò entrare io al Ministero- spiegò con lo stesso tono con cui un mago avrebbe spiegato a un babbano cos’è il Quidditch.
- Gentile da parte tua- commentò la ragazza tornando a guardare il cielo con aria persa.
- Lo faccio solo perché dovevo un favore a Crouch- borbottò abbassando il tono della voce.
- Nessuno ha chiesto a Bartemius di aiutarmi- dichiarò irritata, poi si smaterializzò a Nocturn Alley lasciando un perplesso Yaxley sul vialetto di Malfoy Manor.
Alcuni minuti dopo uscì dal camino dell’ufficio di Piton, ritrovandosi davanti a quest’ultimo e a Lupin, ma lei non si accorse di loro, persa com’era nei suoi pensieri, si avviò verso la porta e appoggiò la mano sulla maniglia.
- Dana- la chiamò Lupin dopo essersi schiarito la voce, ma lei non lo sentì, persa com’era a immaginare la sua morte per mano di Moody.
 Abbassò la maniglia, uscì e si chiuse la porta alle spalle, avviandosi poi verso la sala comune.
In realtà non aveva mai vinto un duello con Moody, era sempre stata salvata: prima da Antonin e Bartemius, poi da Albus. Dubitava che quella sera Yaxley sarebbe accorso in suo aiuto, quella sera era sola, sola contro Alastor Moody.
Svoltò bruscamente a sinistra, aveva deciso di andare a ringraziare Silente, così facendo aveva anche seminato Lupin che si era diretto verso la sala comune di Serpeverde.
Arrivò davanti ai gargoyle di pietra e li squadrò con aria assente.
- Parola d’ordine?- domandò una delle due statue con tono annoiato.
Dana scrollò le spalle, non sapeva la parola d’accesso. Guardò di nuovo le due statue, poi fece per andarsene.
- Sorbetto al limone- disse la McGranitt lanciando una rapida occhiata alla giovane Mangiamorte, poi riprese a camminare.
La bionda ringraziò mentalmente la professoressa e salì sul primo gradino della scala a chiocciola, attendendo che quella la portasse davanti alla porta in quercia.
Bussò piano sul legno e, dopo aver ricevuto il permesso di entrare dall’interno, abbassò la maniglia e varcò la soglia con fare incerto.
- Buon pomeriggio signorina Kearly- la salutò il preside con un mezzo sorriso stampato sul volto.
- Salve preside- ricambiò il saluto abbassando lo sguardo, non riusciva a guardarlo negli occhi.
La ragazza riuscì a notare che la scrivania di Silente era ricoperta da alcuni oggetti cromati che emettevano dei suoi sospetti, ma non riusciva a capire a cosa servissero.
- Accomodati- il mago indicò la sedia davanti alla scrivania, ma la Mangiamorte scosse la testa.
- Sono solo venuta a ringraziarla per avermi salvata da Moody- disse guardando la fenice e pensando che era molto più bella di come se la ricordava.
Silente annuì sorridendo alla giovane, poi fece per ribattere, ma la bionda lo precedette.
- Mi scusi, devo andare- chinò leggermente il capo e uscì in fretta da quello studio.
Lei, la giovane Mangiamorte che uccideva senza rimorso, non riusciva a stare nella stessa stanza con il preside solamente perché sapeva che quella notte sarebbe stato ucciso, forse Bellatrix aveva ragione, forse si stava davvero rammollendo.
Sarebbe riuscita a uccidere Moody quella sera? O si sarebbe fatta degli scrupoli?
Andò a sbattere contro qualcuno mentre usciva dalla scala a chiocciola.
- Scusi- mormorò senza degnarsi di guardare contro chi era andata a sbattere.
- Dana, va tutto bene?- le domandò il licantropo con aria sinceramente preoccupata.
Per tutta risposta lei annuì, poi, quasi involontariamente, scattò in avanti e lo abbracciò.
- Grazie per esserti preso cura di me e ringrazia Sirius da parte mia per avermi ospitata- mormorò staccandosi da lui e avviandosi verso la sala comune, ma Remus la bloccò afferrandola per un braccio.
- Non va tutto bene- disse guardandola negli occhi – C’entra per caso con la tua gita a Nocturn Alley?- le chiese guardandola con apprensione.
- Ne parleremo domani- la giovane gli sorrise e s’incamminò per il corridoio.
“ Se sarò ancora viva” pensò ricominciando a perdersi tra i pensieri più cupi. 

Nda. è da tanto che non aggiornavo... Perdonatemi, spero che il capitolo vi sia piaciuto... 
A presto 
Ocelot 
Ps. Recensire allunga la vita! è provato scientificamente ;) 
   
 
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