Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Oceangirl    02/09/2012    1 recensioni
Tempi duri nel mondo magico. Harry Potter è partito con i suoi fedeli amici Hermione e Ron alla ricerca degli Horcrux per distruggere Lord Voldemort e liberare il mondo magico. Ad Hogwarts si respira un clima di puro terrore, i mangiamorte ne hanno preso possesso: serve, in mancanza di Potter, un eroe, una giovane fenice coraggiosa..
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rolf Scamandro | Coppie: Luna/Rolf
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La prima fermata di Rolf e Percy era il ministero e non Hogwarts, come pensava il giovane; era necessario per controlli e scartoffie varie, gli aveva spiegato il rosso che lo stava accompagnando.
-Non preoccuparti, faremo in fretta..- Lo aveva rassicurato mentre camminavano velocemente per i lunghi ed affollati corridoi: Rolf si guardava in giro interessato; guardava le persone, sbirciava dentro gli uffici, curiosava per i corridoi.
-Non ero mai stato al ministero..-Si giustificò il ragazzo con lo stesso tono pacato che usava suo nonno, dopo aver incontrato lo sguardo perplesso del giovane Weasley che lo precedeva. Percy doveva ammettere che quel Rolf era un tipo particolare: camminavano ormai da parecchi minuti ed era rimasto a casa loro per qualche ora abbondante, eppure, in tutto quel tempo, aveva detto solo poche parole; senza contare che quel modo di parlare e di fare sempre così calmo lo faceva rabbrividire, non aveva mai visto un ragazzino così.. Ma forse era solo abituato ai suoi fratelli caotici e rumorosi. Weasley annuì alla frase del più giovane di casa Scamandro e, dopo essersi fermato, si girò verso di lui.
-Siamo arrivati: questo è l'ufficio del ministro.- Disse con tono solenne ed orgoglioso. -Adesso entreremo, ti segneremo tra i ragazzi recuperati e poi ti accompagnerò a scuola.- Rolf non ebbe il tempo di rispondere che Percy era già entrato e si stava già vantando di aver portato a termine la sua missione.
-Leccaculo..- Sospirò il ragazzo e, obbedendo ai numerosi e ben visibili gesti che Weasley gli stava rivolgendo, entrò anche lui nel grande ufficio.
La scrivania era piena di documenti da firmare e registri spessi quanto una mano: Rolf tentò di leggere di cosa si trattava.. Registri nati-babbani, registri mezzosangue, registri traditori di sangue, registri maghi pericolosi per il ministero.
Il ragazzo si chiese quale razza di mago potesse essere pericoloso per un ministero che puniva chiunque non fosse di sangue puro o chi offriva aiuto ai mezzosangue; il primo nome che gli venne in mente fu Harry Potter. Aveva letto molte volte di lui su "La gazzetta del profeta", una volta perfino su un giornale strampalato che Rolf usava leggere quando voleva farsi due risate, "Il Cavillo"; Potter aveva affrontato ben due volte Tu-Sai-Chi e ne era sempre uscito salvo..Se gli credeva? Certo. Forse perchè Rolf era un sognatore, in fondo, forse perchè in quei tempi pazzi serviva un eroe.. Voleva credere a ciò che aveva letto.
-Bene, giovanotto.- Disse l'uomo seduto dietro alla scrivania mentre gli porgeva una pergamena ed una piuma intinta dentro l'inchiostro nero -Firma qui e potrai andare.-
Rolf prese la pergamena ed iniziò a leggerne il contenuto:
Io, Rolf Scamandro, dichiaro di provenire da una famiglia di razza purosangue, di essere, quindi, io stesso di razza purosangue e di poter frequentare la "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts"....
-Cosa stai facendo?- Chiese un Percy tra lo sconvolto e lo spazientito, osservandolo come si osserverebbe solo un pazzo.
-Mi hanno insegnato a leggere ogni pergamena che richiede la mia firma.- Rispose con il suo solito tono pacato, come se la risposta fosse ovvia.
-N-non ti fidi del Ministro, Rolf?- Continuò Percy che stava arrossendo come un peperone -Te l'avevo detto che dovevamo passare di qui per scartoffie, ricordi?-
Rolf sospirò e continuò nella sua lettura silenziosa, come se il rosso non gli avesse detto niente. Benchè fosse un po' contrariato dal contenuto del documento, firmò: si sentiva estremamente a disagio in quel posto, non voleva rimanerci un minuto di più.
Così fu, subito dopo aver firmato quell'ignobile pezzo di pergamena, Rolf e Percy uscirono dall'ufficio e si recarono all'esterno dell'edificio, dove si sarebbero smaterializzati.
-Pensavo che non si potesse materializzarsi ad Hogwarts..- Disse trascinando il grosso baule alla maniera babbana, perchè sia mai che un sedicenne "usi la magia": che diamine erano maghi a fare, allora? Perchè fare tutte quelle storie se veniva trattato comunque come un babbano?
-Infatti è così.- Affermò Percy con quel tono da so-tutto-io che usava spesso a scuola -Ci materializzeremo fuori da Hogwarts..Poi raggiungeremo il castello.-
-Ah- Rispose il ragazzo, ancora non del tutto convinto. Rolf afferrò il braccio di Percy ed entrambi si smaterializzarono, per poi rimaterializzarsi davanti ai cancelli, dove Rolf diede di stomaco.
-Oh, sì.. Capita a tutti, non preoccuparti.- Disse Weasley senza dare troppa importanza alla cosa ed iniziando a camminare quando il vecchio Gazza aprì i cancelli tra un'imprecazione ed un lamento.
Dopo essersi ripreso, il ragazzo iniziò a camminare guardandosi meravigliato intorno: era un posto magnifico, poteva sentire i vari animali nascosti comunicare tra loro; aveva una voglia matta di andarli a cercare.
Percy notò quell'interesse per l'ambiente che li circondava e, senza frenare la lingua, gli chiese -Ma..Sei mai uscito dalla casa dei tuoi nonni?-
-Oh, no: vivo con le persiane chiuse, illuminato solo da un "lumus maxima"..Guai ad uscire dalla porta..- Rispose pacato, mentre continuava a curiosare in giro. Lanciò un rapido sguardo al suo accompagnatore e sospirò -Sono i miei nonni, non i miei carcerieri: esco di casa come tutti i normali ragazzi, stavo scherzando- Disse vedendo che Percy non aveva colto l'ironia della frase: gli capitava spesso di non riuscire a far capire alla gente quando era sarcastico, cosa piuttosto fastidiosa, visto che il sarcasmo viveva praticamente dentro di lui.
-I ragazzi normali vanno a scuola, non studiano a casa..- Gli fece notare Percy guardandolo: era piuttosto alto per la sua età, ed era piuttosto magro. I capelli castani gli arrivavano alle spalle ed il ragazzo usava domarli legandoli con un piccolo elastico. I suoi occhi castano chiaro erano uguali a quelli del vecchio Newt e, sopra al naso e sugli zigomi, era pieno di piccole lentiggini sbiadite.
-Mia nonna ha avuto un leggero dissapore con la professoressa McGranitt- Spiegò il ragazzo senza spostare l'attenzione dai luoghi che stava attraversando.
-E per un leggero disaccordo non ti manda a scuola? Ed i tuoi genitori?- Chiese confuso Percy
-Hai presente prima, quando la vena sul collo le pulsava, aveva gli occhi fuori dalle orbite e urlava come un'indemoniata? Beh, quella per lei era una normale discussione, probabilmente le stavi anche simpatico. Figurati come può reagire quando è infastidita...- Continuò a spiegare Rolf serafico, evitando accuratamente di parlare dei suoi genitori: era una ferita ancora aperta e bruciava, bruciava maledettamente.
Erano arrivati alle grandi porte del castello e ancora Percy non aveva capito se l'ultima frase del giovane vicino a lui era una battuta o meno.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Oceangirl