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Autore: Tommos_bum    02/09/2012    1 recensioni
Prologo:
- e credo di amarti come non ho mai amato nessuno,adesso fai parte di me..-
Ellen è una ragazza londinese di 18 anni. Vive da sempre con sua mamma con cui ha un bel rapporto. Non ha mai conosciuto suo padre,o meglio, non ha fatto in tempo.
Ellen è sempre stata paffutella,alta con dei capelli lunghi e lisci di color biondo scuro.
E' una tipa simpatica ma anche un pò timida.
Gli piace stare con gli amici ma spesso si rifugia nel mondo della musica,dove per lei tutto è perfetto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash, Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5
Due mesi dopo
-IO LA UCCIDO!-urlai dimenando le mani in aria.
-El è la terza volta che lo dici, siediti - rise il pakistano divertito. Voleva sfidare la morte?
-Zayn, ventidue esercizi. VENTIDUE.  STUPIDA MATEMATICA. STRONZA DI UNA PORESSORESSA. QUELLA E’ UN DROMEDARIO IN MENO PAUSA-  E intanto mentre io scleravo lui rideva. Quando poteva essere bello? Perché ogni volta vedevo che lo avevo voglia di abbracciarlo e sentirlo vicino? Maledetto cuore, lui ama un’altra. Fattene una ragione, cazzo!
-Avanti ti aiuto io- Mi rassicurò con uno dei suoi sorrisi.
 
-Finalmente abbiamo finito. E’ stata una faticaccia- Dissi stiracchiandomi.
-Faticaccia? Ma se ho fatto tutto io! Non ti darò mai più ripetizioni-
Gli feci la linguaccia, e così provocai di nuovo la sua risata.
-Ceni da noi? Niall porta roba di nando’s- disse infilandosi la giacca.
-Affare fatto-  Continuai imitando il suo gesto precedente.
 
-Spero che tua madre non si sia arrabbiata per il caos che abbiamo lasciato l’altro ieri- Rise Liam mentre sorseggiava coca cola
-Naah! Mi ha solo costretto a sistemare tutto alle due di notte. Tutto normale.- Risi a mia volta.
-Come sono andati gli esercizi di matematica?- Domandò Harry malizioso.
-Bene, li ha fatti tutti il mio professore preferito- Risi baciando la guancia di Zayn.
Estrassi dalla tasca dei miei pantaloni il cellulare che stava vibrando.
Un messaggio: Magghi.
Stronzetta, non mi hai più fatto sapere nulla. Com’è andata con il moro?’
Sorrisi fissando il cellulare come un ebete.
-Chi è? Il tuo ragazzo?- Domandò Harry tirandomi il cellulare dalle mani.
-FATTI I FATTI TUOI RICCIO IMPICCIONE. RIPROVACI E TI CONVIENE COMPRARE UN CATETERE!-urlai provocando uno strano silenzio nella stanza.
-Faccio sul serio Styles, non ti conviene-  lo minacciai di nuovo.
Scoppiarono tutti a ridere, compresa me. Harry era rimasto scandalizzato.
Risposi velocemente a Magghi e misi il cellulare a posto.
-Ellen le mangi quelle patatine?- Chiese Niall quasi timoroso.
-Aww tieni- risi porgendogli il piatto.
-A proposito, chiamo Perrie. Doveva essere qui già da una buona mezz’ora- Borbottò il pakistano andando in cucina.
-Elli ti si legge in faccia che..- bisbigliò Lou.
-Shh LALLALALA NON TI SENTO LALALALA- urlai coprendogli del tutto la voce.
-Dai mi dici chi era?- mi domandò di nuovo Harry.
-Una mia amica- ammisi rassegnata.
-Uhuhu è fidanzata?- chiese sghignazzando
Annuii beffarda. Mi divertiva non farlo vincere.
-CHI E’? PERRIE, CHI CAZZO E’?- sentimmo urlare dalla cucina.
-Vado a controllare?- Chiese Liam preoccupato. 
Louis agitò la testa in segno di no e l’amico sussurrò un ‘okay’
-CAZZO,VAFFANCULO!- urlò di nuovo
Ci alzammo tutti di botto e corremmo verso la cucina.
Con un movimento repentino la porta si aprì ed apparve Zayn.  Nei suoi occhi leggevo rabbia e dolore.
Camminò diritto verso la porta di casa e usci sbattendola violentemente.
Lo bloccai in tempo vicino il portoncino afferrandolo per il polso.
Si girò verso di me e mi guardò con gli occhi pieni di lacrime, stavo morendo in quel momento.
-Qualunque cosa abbia fatto non merita le tue lacrime- dissi con un groppo in gola, non ce la facevo a vederlo così.
Esitò a fare un movimento che nemmeno io capì, ma subito dopo mi ritrovai tra le sue braccia, mi stringeva con forza.
Continuava a singhiozzare, ed io ero impotente, non potevo far nulla.
 -E’ successo di nuovo, io non ce la faccio a reggere ciò- singhiozzava soffocato dal pianto. –Cos’ho che non va? Io la amo-
Più ripeteva che l’amava più si accentuavano delle fitte nel mio stomaco, mi stavo solo illudendo.
-Ti va se ne parliamo dentro?-  Dissi sciogliendo l’abbraccio anche se era l’ultima cosa che volevo.
Accennò un si con la testa ed entrammo.
-Tutto bene?-Domandò Louis dandogli una pacca sulla spalla.
Annuì di nuovo pulendosi la faccia con le maniche della maglietta.
-Amico, apri gli occhi. Lei non ti merita- continuò Harry salendo le scale
-Ha ragione -  annuii Liam salendo insieme agli altri di sopra.
Zayn si sdraiò sul divano buttando la testa sul cuscino.
-Tra un po’ è Natale, hai visto che bel regalo che mi ha fatto? Due corna grandi come una casa!- Disse con un sorriso di dolore.
-Mi dispiace vederti così, Zayn-
-Menomale che ci sei tu, Ellen-  continuò mettendosi a sedere.
-Si sta facendo tardi, è meglio che vada-
-No, ti prego, no. Rimani qui- mi supplicò stringendo forte la mia mano.
Mi tolsi le scarpe, afferrai la coperta che era sul divano affianco e mi stesi accanto a lui.
-Buona notte Zayn- dissi girandomi.
-Ti voglio bene El- Sussurrò cingendomi per i fianchi.
Era un angelo. Un angelo sceso sulla terra.
Avevamo dormito tutta la notte abbracciati, era stupendo poter stare tra le sue braccia. Sarei rimasta a guardarlo per ore.
Mi alzai senza fare rumore e mi diressi in bagno, gli altri erano già usciti.
Chiamai mamma e l’avvisai che oggi non sarei andata a scuola, fortunatamente dopo un po’ di proteste si rassegnò.
Ritornai i salotto e notai che si era appena svegliato.
-Buon giorno - sorrisi
-Giorno- rispose stropicciandosi gli occhi. –Ma siamo soli?- continuò guardandosi intorno.
Annuii e andai a sedermi affianco a lui. -Come stai?-
-Non lo so, la odio.- sospirò. –Ho voglia di andare a correre, vieni con me?-
-Certo, vedrai che ti farà bene-
Poco dopo ci avviammo al parco.
-Da quand’è che non corri?-  mi guardò malizioso.
-Da quando è iniziata la scuola-
-Hai perso il ritmo baby- rise alzando gli angoli delle labbra.
Alzai un sopracciglio con molta strafottenza e lo guardai da testa a piedi.
-Ti sfido.. facciamo un giro di pista-  propose mettendosi in posizione di partenza
 -Tre, due, uno VIAA!-  urlai correndo come un razzo.
Era vero, avevo perso il ritmo. Supersayan era più veloce.
Come previsto arrivò prima lui e ci buttammo entrambi a terra per l’affanno.
Mi ipnotizzai nel guardare i suoi occhi nocciola, stupendi anche quelli.
-Ho vinto, ora paga pegno- rise iniziando a solleticarmi sul collo.
Non riuscivo a spiccicare una parola, ridevo come una  mongola.
Aveva vinto, vinto su di me.

Spazio autrice:

Buona sera belle:D

Ecco il terzo capitolo, mi sembra sia venuto più lungo rispetto a quelli precedentiJ

Scusate se l’ho pubblicato con qualche giorno di ritardo.

Se vi va come sempre recensite! xx


  
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