Occhio per occhio
Ho sempre
ammirato le
persone che parlano con gli occhi perché mi paiono
più svelte a capire il
mondo. (Chabon)
1
– Occhi neri, occhi blu
No, non me lo dire:
ho già
capito che tipo sei. Gli occhi raccontano, sai? I creduloni hanno due
imbuti in
cui cola di tutto, senza distinzione; i sognatori viaggiano con un paio
di oblò;
gli indagatori si portano dietro le lenti d’ingrandimento;
gli appassionati di
Quidditch… beh, questa è facile: porta e Bolide.
Ci sono le ragazze romantiche,
che hanno nello sguardo quell’anello che vorrebbero intorno
al dito, e le
persone che hanno parecchi interessi, ma una sola passione: basta
tirare una
freccia nel punto giusto e oplà, ecco che il bersaglio
s’illumina.
Tutto quello che vedo
nel tuo
sguardo, invece, è una tazza di tè scialbo,
freddo e senza zucchero, senza
nemmeno un fondo per giocare al piccolo veggente durante le feste di
compleanno. Ma non ti preoccupare, non tutto è perduto: io
posso aiutarti. Con
le mie stupefacenti arti, trasformerò quel grugno da orso
polare con la
gengivite in qualcosa di grazioso e simpatico, per esempio…
che ne diresti di
un panda?
Pow!
«Hermione!»
«L’ho
strizzato e… e mi ha
dato un pugno!»
Che ti avevo detto,
ragazza?
Guarda, il rosso sta già ridendo!
2
– Mal-occhio
Attenta! Vedo grandi
catastrofi nel tuo futuro! Nemici potenti e tenaci pronti a sbarrarti
la
strada! Mille avversità da superare a fatica!
Tanti…
Ehi, aspetta un
secondo. La
tua faccia non mi sembra nuova.
Vediamo, tu
sei… fammi
indovinare… ah, la nipote della vecchia! Sì, era
da un pezzo che parlava di
ritirarsi e godersi i suoi (dis)onesti guadagni… dunque ti
ha ceduto
l’attività? Uhm, capisco…
sì, un periodo di prova ci vuole, non tutti sono
tagliati per il mestiere. Potresti perfino avere poteri autentici, sai?
Ti ha già
spiegato tutto? No?
Allora fai attenzione: spetta a te recitare in modo convincente, io
servo solo
a far scena; un po’di vapore per gli ingenui e qualche forma
più complessa per
accontentare i più esigenti, quelli che credono di conoscere
la Divinazione per
aver letto dieci pagine di manuale.
Dunque: sguardo in
alto è Messaggio
dall’aldilà, se abbassi gli occhi
è Insidie sul tuo cammino; se giri
gli occhi verso destra ti do Problemi sul lavoro, a
sinistra Guardati
dai parenti prossimi.
Se saliamo di
livello, abbiamo
Grave malattia – chiudi l’occhio
destro – Incidente con un mezzo di
trasporto – chiudi il sinistro – Calamità
naturale – sbatti due
volte le palpebre, come se avessi un granello di polvere che ti
dà fastidio –
e Vecchio
nemico che ritorna –
fissa un punto oltre la testa del cliente, poi guarda di nuovo
giù. Ci sarebbe
anche Morte imminente, ma per adesso non ne avrai
bisogno: la gente
adora le disgrazie, ma parlare di morte non fa bene agli affari.
Bene, credo che sia
tutto.
Pronta a partire? Via!
«Allora,
Sibilla? Come va?»
«Aspetta,
zia, credo… oh, mi
pare di vedere qualcosa!
Come
promesso, ho
approfittato delle vacanze al mare per scrivere il mio pezzo; per
vostra
sfortuna, niente giorni di pioggia da riempire con la nobile arte della
scrittura. Scusate ancora per il ritardo, ma l’ispirazione mi
ha abbandonata
nel primo frammento e non mi andava di rifilarvi qualche avanzo viscido.
Puntata
tutta incentrata
sullo sguardo: le star di oggi sono Arturo il Cannocchiale che Picchia
Duro e Piera
la Sfera Insincera. Arturo è il cannocchiale dimenticato da
Fred e George alla
Tana, che colpisce Hermione all’occhio e le lascia un livido
indelebile:
trovate l’episodio nel sesto libro, capitolo 5.
Nel secondo
frammento scopriamo
insieme il mondo dei medium da strapazzo: il nostro soggetto non
può che essere
Sibilla Cooman. Sfruttare la fama dell’illustre Cassandra
è un affare di
famiglia: la zia Pizia ha dunque deciso di insegnare alla futura
professoressa
i trucchi del mestiere, con l’aiuto dell’efficiente
Sfera Piera. Per questa
parte ho tratto ispirazione da una puntata di The mentalist
e – ancora
una volta – dall’esperienza diretta in oratorio,
che mi ha permesso di
sperimentare il trucco del mago che evade dal sacco da una posizione
privilegiata… vale a dire, da dentro il
sacco.
Sono sicura
che un giorno
tutto ciò mi sarà utile; nel frattempo, vi regalo
queste ultime schegge di
foll… ehm, magia.