Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Danielle Petite    03/09/2012    2 recensioni
[EDITATA NEL 2021]
Sarah Moreau, una francesina metamorfomagus, affronta il suo sesto anno in una scuola nuova, completamente diversa dalla sua in Francia. Gli stendardi nella nuova scuola recitavano "Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts" . Cosa si prospettava per lei oltre quelle mura? Il mondo magico stava per affrontare una nuova sfida di sopravvivenza ora che l'Oscuro Signore si era mostrato. Sarah sperava di essere al sicuro in quel nuovo posto...
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Narcissa Malfoy, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Blue Twister '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 37 - Fuga

 

Ad Hogwarts, tra gli alunni del settimo anno, i discorsi terminavano tutti in questo modo:
«Quando ci saranno i M.A.G.O? Sono uscite le date?»
«Non ancora…»
«Ma non ne posso più! Quando ce lo diranno?» 
«Spero presto»
Il caos regnava ovunque sia tra le mura del castello che nel restante mondo magico. Il preside non si vedeva quasi mai, i due Carrow erano solo in grado di dare fastidio a tutti gli studenti che non appartenessero alla casata Serpeverde e la Mcgranitt e gli altri professori non potevano opporsi più di tanto o i mangiamorte avrebbero fatto del male agli allievi.
La Gazzetta del Profeta non faceva altro che parlare della commissione creata dal Ministero per censire i nati babbani, era ormai ovvio che sotto tutto ciò c’era Voldemort. La novità aveva raccolto molti sostenitori tra cui i ghermidori, bande di maghi malvagi che catturavano nati babbani in clandestinità per guadagnare un  po' di soldi. Inoltre un tabù era stato imposto sul nome Voldemort che rendeva rintracciabile chiunque lo pronunciasse.

 

 ****

Sarah si trovava nella cella di Luna nelle vesti della domestica di casa Malfoy a chiacchierare del più e del meno con lei. C'era anche un nuovo prigioniero, un folletto della Gringott, ma se ne stava sempre seduto a terra contro il muro e non parlava quasi mai.
«Secondo me Neville prova qualcosa per te» disse Sarah stuzzicandola.
«Anche io provo qualcosa per lui» rispose.
Sarah alzò un sopracciglio «Dici davvero?» non se lo sarebbe mai aspettato.
«Gli voglio bene come voglio bene a te» disse Luna col suo solito tono sognante.
«Anche io ti voglio bene…» sbuffò «ma non intendevo questo però…» 
Non ebbe modo di approfondire la questione a causa di un fracasso che sentirono sopra le loro teste.
«Che succede?» chiese Luna.
«Non ne ho idea…meglio che vada a vedere…a dopo» si alzò e andò alla porta.
«A presto allora»
«Ciao, ciao» la salutò con la mano.
Sarah fece appena in tempo a chiudere la porta della cella. Due mangiamorte incappucciati stavano camminando verso di lei trascinando un uomo per le braccia. Aveva un aspetto trasandato e sembrava un vecchio straccio.
«Tu cosa ci fai qui sotto?» chiese uno degli uomini.
«Oh, io….pulisco non vedi?» dietro la schiena fece comparire uno spolverino di piume.
«Allora scostati» l'altro mangiamorte la spinse e perdendo l'equilibrio cadde.
Dal basso riuscì a scorgere il viso dell'uomo tra i capelli sudici e scoprì che le era familiare.
«Vediamo se qui starai buono» lo spinsero all'interno facendolo cadere, poi sentì la voce di Luna all'interno «Signore sta bene?» dopo di che la porta si richiuse con i tre prigionieri all'interno. Chi era quell'uomo? La curiosità era troppa.
Si rialzò «Fastidiosi questi prigionieri vero?» buttò lì facendo finta di spolverare la porta.
«Già, questo poi lo teniamo prigioniero da mesi ma non ha intenzione di parlare con il Signore Oscuro, dannato!»
«Dove lo avete tenuto fino ad oggi?» chiese senza pensarci.
«In un posto sicuro…perchè lo chiedi?» la guardava dal basso verso l'alto
Da questa risposta Sarah suppose che probabilmente avevano altre celle oltre a quella.
«Cos’ha da urlare la Lestrange a quest' ora del mattino!?!» esclamò l'altro mangiamorte. Il frastuono ai piani superiori non era cessato, così Sarah colse la palla al balzo e disse «Vado a vedere se ha bisogno di qualcosa» filando via da lì prima di far insospettire ulteriormente i due.
«Si, ha bisogno di una bella pozione rilassante!» li lasciò lì a ridere e salì le scale.

Arrivò nella Sala da pranzo, ribattezzata da lei Sala delle Riunioni, e riuscì ad evitare per un pelo un bicchiere di cristallo lanciato da Bellatrix.
Sembrava impazzita, continuava ad urlare e a lanciare oggetti dove capitava. La signora Malfoy, inutilmente, cercava di calmarla.
«COME HANNO POTUTO!»
«Bella, scopriremo chi è stato e la pagherà ma ora calmati!»
«SI! LA PAGHERANNO» prese un vaso e lo gettò nel camino.
Cosa le avevano fatto?
«TU!» Bellatrix improvvisamente indicò lei. 
«M-mi dica!» esclamò spaventata.
«PORTAMI IMMEDIATAMENTE IL MIO GUFO!»
«Si, subito signora!» corse via veloce verso la porta di ingresso. Chissà cosa avevano fatto per farla infuriare in quel modo...
I gufi dei signori Malfoy erano in giardino sul retro della villa in un'enorme gabbia di ferro al centro della quale c'era un alberello secco su cui si adagiavano, quindi immaginò che anche quello di Bellatrix fosse lì. Arrivò alla gabbia ma all'interno c'erano una decina di gufi…qual'era quello giusto?
Aprì la porta della gabbia ed estrasse la bacchetta «Speriamo che non si faccia male….Accio gufo di Bellatrix!» 
Un gufo dall'aria corrucciata volò senza battere le ali verso di lei che lo prese al volo «Scusa»
Chiuse la gabbia e corse dentro la villa. Il gufo aveva un aspetto corrucciato e delle piume più lunghe sopra gli occhi lo facevano sembrare arrabbiato.
«Ecco a lei» disse porgendo il braccio su cui si era appollaiato il suo gufo.
«Finalmente! Ci hai messo un eternità!» Bellatrix già aveva scritto una lettera.
«Ma se ha fatto in un attimo! Non prendertela con il mio personale!» la difese Narcissa.
«Si, si…» non sembrava convinta. Il gufo, con la lettera attaccata alla zampina, volò via attraversando l'atrio e passando dalla porta aperta. Poi Bellatrix riprese «Hanno portato già Ollivander qui?»
«Si, poco fa» rispose la sorella.
Quell'uomo che aveva visto era Ollivander il fabbricante di bacchette?
«Bene! Vado a sfogarmi con lui!» Bellatrix stava per uscire allegra dalla stanza ma Narcissa la rimproverò.
«I prigionieri non devono essere toccati se non lo ordina il Signore Oscuro, se lo uccidi te la farà pagare»
«Uff» sbuffò spostando una delle ciocche ricciolute che le ricadevano sul viso.

 

****

 

 «Cos'hai? Perchè sei così agitato?» 
Era sera e solo la luce fioca di una candela illuminava la stanza. Sarah era andata a Villa Malfoy perché ricevette un gufo urgente da Draco «La tua amica è riuscita a scappare»
«Cosa? Come?» non sapeva se essere felice o preoccupata per lei.
«Ti racconto…siediti» si sedettero entrambi sul divano e dopo una piccola pausa lui riprese «Potter e i suoi amici sono entrati nella camera blindata di mia zia ed hanno rubato degli oggetti» allora Potter si stava dando da fare.
«Che oggetti?» chiese incuriosita.
«La spada di Godric Grifondoro…non mi chiedere come mai l'aveva lei perchè non ne ho idea, e una coppa o qualcosa del genere» Draco parlava velocemente, sembrava non riuscire a tenere le gambe che continuavano a muoversi nonostante fosse seduto.
«Ok d'accordo» 
«Comunque li hanno catturati oggi, ma Potter aveva il viso sfigurato»
«Era ferito?»
«Non lo so…comunque mi hanno chiesto di riconoscerlo, ma ho mentito, o meglio ho finto di non essere sicuro che fosse lui»
«Strano, credevo che lo odiassi…comunque parlami di Luna!»
«Si che lo odio! E' un idiota che crede di essere chi sa chi…» ma lo interruppe di nuovo «Luna?…»
«Ora ci arrivo, aspetta!» si passò una mano nei capelli e riprese «Ad un certo punto la faccia di Potter è tornata normale e nel caos mi ha preso la bacchetta…mi sono fatto battere come uno stupido» sembrava abbattuto.
«Su..» gli accarezzò il braccio.
«Comunque sono scappati tutti insieme con un elfo domestico» 
«Tutti chi?» 
«Potter, i suoi amici e i prigionieri che erano nei sotterranei» si alzò e andò verso la finestra.
«Allora Luna sta bene…» disse sospirando.
«Credo di si…» la guardò negli occhi «Cos' hai?»
«Io? Niente…» si rese conto che lo stava osservando imbambolata. La luce della luna e la penombra gli dava un tratto affascinante tutt un tratto.
«Mi guardavi in maniera strana…» 
«Scusa…stavo solo pensando»
Poi lo sentì di nuovo sospirare e si alzò anche lei prendendogli la mano «Dai, non essere triste…vedrai che troveremo un' altra bacchetta…» non sapeva bene cosa dirgli per farlo stare meglio.
Si sentì di dirgli una cosa, una cosa che non aveva mai detto a nessuno, e magari avrebbe avuto una reazione positiva da lui «Sai una cosa?» sussurrò avvicinando la bocca al suo orecchio.
«Dimmi» rispose lui 
Prese coraggio e sussurrò «Tu mi hai rubato il cuore»
Passarono alcuni secondi dove rimasero immobili entrambi poi Sarah si sentì stringere «Sai una cosa?» la imitò lui.
«Cosa?» 
«Sono pazzo di te» 
Il cuore prese a battere all'impazzata e i suoi capelli diventarono fuxia «Come mi combini…» disse sorridendo.
«Io non posso mostrarti quello che provo…però…» le prese la mano tra la sua e l'appoggiò sul suo petto.
Il cuore di Draco batteva forte quanto il suo. 
Allora l'amava davvero. Era tutto quello che desiderava. Tutto il resto non aveva più importanza.
Lo baciò, e lui la strinse a se. 
Era tutto magnifico, peccato che il tempo non poteva essere fermato.

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Danielle Petite