Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: WistonTheReverend    03/09/2012    0 recensioni
Una classe con un supplente normale. Non proprio. Il supplente sparisce e si sente una voce dire «Salve io sono un Dio: quale per voi? »
Genere: Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una palla da football. Ecco l' ultima cosa che vide Benjamin Law prima di cadere a terra. Lo sport non era mai stato il suo forte. Chissà il perché aveva un' idea di chi avesse lanciato quella palla. Il buio sparì quando ricominciò ad aprire gli occhi. Un cerchio di persone intanto si era strinto intorno a lui per vedere se era successo qualcosa di interessante «Ben sei il solito secchione!». Questa voce famigliare gli risuonava in testa sopra il brusio provocato dalla folla. Era di Jef. Il suo amico di infanzia. Cominciò a vedere un movimento tra la folla e ben presto notò l' alto ragazzo dai capelli corvini che si avvicinava a lui. Già,Jef. Il vecchio Jef. Di origini normanne si era trasferito in America dopo che i suoi genitori si erano separati e il padre era venuto a cercare fortuna a Masson Creek. Aveva acquistato un negozio che vendeva cianfrusaglie sotto casa di Ben. A lui era dispiaciuto molto. Il proprietario era un certo signor Simons, che nonostante la veneranda età, era ancora arzillo e scattante. Da piccolo Ben si recava praticamente ogni giorno al suo negozio per ricevere il suo regalo giornaliero dal' anziano signore. Magari era qualcosa di talmente piccolo e rovinato che non poteva essere esposto o venduto così fino a sei anni Ben aveva ricevuto giornalmente il suo dono. Dopo una serie di eventi il proprietario aveva dovuto vendere il negozio e ritirarsi a vita privata con una magra pensione. Il negozio era stato ristrutturato e trasformato in un' accogliente casa. Quando era stata venduta tutto il condominio aveva organizzato una festicciola per dare il benvenuto al nuovo vicino. Era stata in quella occasione che Ben aveva incontrato per la prima volta Jef. Non si ricorda dove e come mai era entrato in contatto con quel ragazzo così pieno di vitalità con cui aveva trascorso la maggior parte della propria vita. Jef gli tese la mano in segno di scusa, era tipico di lui. Quella strana coppia era guardata con sospetto da tutta la scuola. Lui era la star della squadra di football della scuola: i Bufali di Masson. Con la sua altezza sovrastava tutti e incuteva anche un certo timore quando ti fissava con i suoi occhi azzurri. Era un grande appassionato di boxe, per questo era soprannominato “Il gigante buono” in onore del suo sportivo preferito: Primo Carnera. Non c' era un motivo preciso per ciò. Una volta da piccolo aveva visto questo campione italiano combattere e tenere testa al leggendario Mohamed Alì. Quella figura così grande e fiera nella sconfitta lo aveva incoraggiato a superare ogni difficoltà. «Muoviti dobbiamo andare o perderemo la lezione di lettere» disse Jef. «Già, la lezione di lettere.» Per quanto può apparire Benjamin Law non era un secchione. Aveva voti nella media, studiava come tutti e aveva avuto una vita normale. Fino a quella lezione di lettere. Entrarono in classe e si misero a sedere aspettando l' arrivo della professore. Tic tac tic tac. L' orologio scandiva i secondo. Dieci secondi ancora. Il quaderno si apre, gli studenti tirano fuori le penne pronti a prendere appunti, una palla di gomma da masticare esplode. Tic tac. La campanella suona ed entra un uomo con lunghi capelli biondi raccolti in una treccia e una barba folta.«Sarà sicuramente il supplente!» pensò Ben lanciando un' occhiata al suo amico Jef. Aspetta il tic tac che scandisce i secondi. Un secondo, poi un altro. Non arriva il suono. Ben allora alza la testa per vedere cosa era successo. L'orologio di era fermato improvvisamente. Un guasto pensò. Poi il supplente prese la parola «Buongiorno io sono il professor Emissarium, e oggi vi metterò alla prova.»disse in tono calmo e pacato. «Un compito a sorpresa non ci voleva proprio...» sussurrò Benjamin a Jef mentre cercava di ricordarsi le poche cose che aveva studiato il giorno prima. «Stia tranquillo signor Law non è un compito a sorpresa e non dirò alla sua professoressa che ieri non ha studiato.». Ben si irrigidì. Come faceva a sapere il suo nome e cosa aveva fatto il giorno prima. «Io vi conosco tutti uno per uno. Non avete segreti per me.» disse tranquillamente «Ora se non vi dispiace lascio la parola al mio capo.» In un' attimo il supplente sparì lasciando solo i vestiti e l' aula si ritrovò in un silenzio innaturale. Una voce riecheggiò per la stanza «Buongiorno io sono un Dio, quale per voi?» La classe si era congelata a sentire la voce lenta e bassa provenire dalle pareti della aula. Ben cercò di girarsi per incontrare lo sguardo di Jef ma si accorse di essere bloccato. Il suo corpo non rispondeva più ai comandi. Poteva solo guardare avanti e ascoltare la voce. Alcuni studenti erano già caduti nel panico «Quello che state facendo è inutile. Non è possibile fuggire da qui. Ci sono solo due possibilità: o morire come succederà a 23 persone o sopravvivere come succederà a una sola persona. Se cercate di scappare vi avverto che morirete. Le regole le scoprirete da voi. Avete un giorno di tempo per dimezzare il vostro numero e passare alla fase successiva. Scegliete il vostro Dio e cercate di sopravvivere... » La voce cessò di parlare ed il silenzio si impadronì della stanza...
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: WistonTheReverend