CAPITOLO 21: Fuck, let's extemporize.
GIULIA STORY
Eravamo nella merda.
L’aereo era partito, noi eravamo sul taxi, i nostri genitori sembravano non capire, i ragazzi erano al concerto.
Avevamo appena costretto l’autista a tornare indietro e a portarci al concerto dei ragazzi.
Non so perché l’avevamo fatto, alla fine non avevamo i biglietti, non saremmo comunque potute entrare. E poi con tutte le fans non saremmo riuscite a trovare quei cinque.
Eppure l’avevamo fatto.
Eppure credevamo che tutto quello non fosse successo per caso.
-Cam magari è destino! Le dissi, pensando che quella fosse l’unica motivazione credibile.
-Destino? No scusa noi stiamo viaggiando a circa 130 all’ora a Londra, abbiamo perso un aereo, non abbiamo un posto dove andare e tu pensi al destino?! Mi urlò contro Camilla.
-Eeeehi ragazza calmati un po’!
-Lo so scusa. È soltanto che.. Cosa facciamo?
-Improvvisiamo babe!
Circa mezz’ora dopo arrivammo fuori dall’Arena. Il concerto non era ancora finito, così provammo ad andare dalla sicurezza per vedere se riuscivamo a fare qualcosa.
-Mi scusi, noi siamo due amiche dei ragazzi. Non potrebbe farci entrare per favore? Loro ci conoscono. Disse Cam facendo gli occhioni dolci dolci al gorilla.. ehm al signore davanti a noi.
-Mi dispiace ragazze, ma non posso far entrare nessuno.
-Ma dai abbiamo vissuto con loro una settimana, non è possibile che non ci ha mai viste!
-Ve lo giuro ragazze, non insistete!
-Senta, King Kong, o mi fa entrare o la butto in terra. Camilla provocò l’uomo che ci spinse fuori dalla hall dell’Arena.
-Ok grazie comunque. Dissi trascinando Camilla con me, la quale era nel bel mezzo di una crisi di nervi.
Provai a mandare un messaggio ad Harry.
‘Harry siamo fuori dall’Arena, la sicurezza non ci lascia entrare. Potete far qualcosa please?’
Passarono venti minuti e niente. Anche Camilla aveva scritto a Niall ma nessuno dei due cellulari vibrava. Sentivamo la musica e le loro voci provenire da dentro, quindi voleva dire che non erano ancora scesi dal palco.
Ad un certo punto le porte si aprirono e uscirono migliaia di fans. Noi al contrario di loro cercavamo di entrare. Arrivammo davanti al palco, dove i musicisti stavano smontando gli strumenti.
-Ehi scusate, sapete dove sono i ragazzi? Chiese Camilla al chitarrista.
-Terzo piano, a destra, in fondo a corridoio, porta rossa sulla sinistra. Nel loro camerino. Rispose il ragazzo.
-Oddio grazie mille, vi adoro! Urlai mentre mi allontanavo.
-Sì, ma voi non dovreste essere qui. Ehi aspettate. Sicurezza, ci sono due fans che sono entrate dietro le quinte!
La voce di quel ragazzo diventava sempre più incomprensibile man mano che ci allontanavamo.
-Cam, che indicazioni ci ha dato il chitarrista?
-Ah non lo so Giù, pensavo stessi ascoltando tu!
-Ma cccome? Ok secondo piano.. no aspetta, terzo! Poi..
-Sentimi, controlliamo tutte le porte e facciamo prima!
-Se preferisci..
-No non preferisco, ma è l’unica cosa da fare!
-Hai ragione. Mettiamoci all’opera, altrimenti la sicurezza ci troverà!
-Ok agente 007!
-Smettila di fare la cretina.. agente 001!
Mentre entravamo in tutti i camerini mi arrivò il messaggio di Harry:
‘Non vi muovete, veniamo a prendervi. x’
Ma lui non doveva assolutamente uscire, altrimenti sarebbe stato un casino. Loro fuori e noi dentro. Così mandai subito la risposta:
‘No non muovetevi voi! Rimanete nel camerino! Poi capirai! x’
Arrivammo davanti alla porta con un foglio su cui c’era scritto “One Direction”.
-Certo che sei furba Giù! Non potevamo le targhette?!
-Sentimi, anche tu potevi dirmelo!
-Gnè gnè gnè. Giù io busso..
-..Vai! *toc toc*
Qualcuno urlò ‘avanti’, così noi aprimmo la porta.
-Scusate, ci mancavate già.
I ragazzi spalancarono gli occhi sbalorditi. Noi ci buttammo sul divano dove erano seduti.
-Ma come avete fatto?
-Camilla spiega tu perché io devo salutare una persona. E mi buttai subito su Harry.
-Allora.. Siamo uscite da casa vostra, poi però per il traffico abbiamo perso l’aereo, Giulia ha minacciato l’autista di farci tornare indietro, ho quasi picchiato il tipo della sicurezza, siamo entrate, c’è tutta la vostra sicurezza che ci insegue grazie a quello stronzo del vostro chitarrista che ci ha fatto sgamare e poi vi abbiamo trovato. Simple but effective.
Eravamo in terra dal ridere quando la porta si aprì. Indovinate chi era? King Kong!
-Uuuh chi si rivede! Il mondo è davvero piccolo allora!
-Scusate ragazzi, ci sono scappate! Cerco di difendersi l’uomo imbarazzato.
-Oh no ma loro sono con noi! Disse Louis. Io e Cam gli facemmo la linguaccia.
-Sì, loro sono le nostre fidanzate. Disse Harry indicando sé stesso e Niall.
Io e la mia migliore amica ci girammo di scatto l’una di fronte all’altra.
-Le nostre che?!