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Autore: MalandrinaFelpata    03/09/2012    3 recensioni
- Piacere, io sono Potter... James Sirius Potter! –
- Ti ho visto ieri allo smistamento, so chi sei! - ribatté la ragazzina dai capelli rossi piccata.
- Tu invece sei? –
- Eyleen Amina Davis, Serpeverde! - rispose lei, vagamente, cercando di ignorare James e seguire la prima lezione di Incantesimi, spiegata dal professor Vitious.
- Io sono Grifondoro! - annunciò tutto fiero James Sirius.
- Ed allora perchè non sei con i tuoi amichetti Grifondoro? Tuo padre ti lascia parlare con noi serpi?! – ribatté lei. Si alzò dal banco e si spostò un paio di posti più indietro, vicino ad un ragazzino dai capelli scuri con lo stemma di Serpeverde sulla divisa.
- Che hai mangiato stamattina a colazione, Davis?! Pane, burro ed acidità?! – James non sarebbe di sicuro rimasto zitto a farsi insultare. Si alzò, le rivolse una linguaccia e si affrettò ad andare a sedersi accanto al cugino Fred.
Da quel momento James Sirius Potter e Kelhyn Amina Davis smisero di parlarsi... o per meglio dire di parlarsi civilmente. . L’unica cosa che riuscivano a fare era insultarsi, sempre a comunque!
O almeno... questo accadde fino al settimo anno dei due...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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- Questa storia fa parte della serie 'I figli dei sopravvissuti!'
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Tra Boccini d'oro e bicchieri di FireWhisky!

La cosa più importante per James Sirius, persino più importante delle ragazze, era il Quidditch. Era al centro del suo mondo, sorvolando sugli amici e sulla famiglia,  e per questo impiegava la maggior parte delle sue giornate ad allenare la squadra Grifondoro, di cui era diventato Capitano quell’anno.
Come Capitano era un tiranno vero e proprio, come lo avevano soprannominato i suoi compagni di squadra, che per giunta erano la sua famiglia; poiché la squadra di Grifondoro era formata da James come Cercatore, da Albus, Roxanne e Lily come Cacciatori, Fred Jr e Hugo come Battitori e poi, l’unico non appartenente a quella grande famiglia, Alex Gardner, il Portiere.
Alex, un ragazzo del sesto anni dai capelli biondi e gli occhi chiari, era costretto ad assistere ai litigi familiari della grande famiglia, che si tenevano un giorno si e l’altro pure, ed a cercare di mettere pace pur di continuare gli allenamenti.
Come quella volta in cui Fred, per fare uno scherzo a James, gli si era buttato contro, gli aveva fatto perdere l’equilibrio e l’aveva buttato dalla scopa ( cosa di cui James si sarebbe vergognato fino alla morte).
James era caduto su Albus, che era capitombolato su Hugo e Roxanne, che erano finiti sulla povera Lily ed erano finiti tutti per terra, tra le risate di alcuni Serpeverde sugli spalti.
Alla fine si erano trovati tutti e sei a litigare su chi aveva spinto chi, mentre Alex cercava disperatamente di mettere pace con scarsi se non inutili risultati.
Alla fine si era arreso ai litigi della grande famiglia e se n’era andato imprecando.
Nonostante la squadra fosse la sua famiglia, James li massacrava di allenamenti, perché il suo obiettivo nella vita era vincere la Coppa del Quidditch e per cinque anni di fila, da quando era entrato in squadra, c’era riuscito grazie alle abilità di Cercatore ereditata dal padre e dal nonno.
Ci sarebbe riuscito anche quell’anno, anche a costo di uccidere tutti i suoi cugini e fratelli a forza di farli giocare con la pioggia, il vento ed anche la neve se fosse successo.
Una volta suo padre l’aveva paragonato ad Oliver Baston, che era stato un suo compagno a scuola ed ora giocava per la nazionale inglese, e James si era così inorgoglito da aver cacciato scemo Albus con i suoi vaneggiamenti per la sua bravura.
Si erano allenati così tanto, che la mattina della prima partita Grifondoro contro Serpeverde, James non sarebbe potuto essere più tranquillo, quando entrò nella Sala Grande insieme alla squadra, e venne accolto dall’applauso della sua tavolata.
Si sedette con aria annoiata e lanciò uno sguardo provocatorio ad Eyleen, che lo ignorò palesemente, pur di non dargli soddisfazione.
A quel punto, il ragazzo afferrò una bella fetta di torta ed ignorando il cugino Hugo che parlava senza freno, agitatissimo e molto eccitato, si scostò i capelli di lato con fare sicuro.
Fred, Roxanne e Alex, accanto a lui, sembravano immersi in una conversazione interessantissima sulla colazione e sul porridge che stavano mangiando, pur di non pensare alla partita ed in modo da ostentare sicurezza, com’era abitudine di fare.
Albus era scomparso dietro un libro gigantesco: il suo modo per rilassarsi per una partita e la sua sorellina fissava il piatto davanti a sé, cercando di ignorare il nodo allo stomaco le aveva bloccato la fame.
Era la sua prima vera e proprio partita: era stata scelta quell’anno da James ed era eccitatissima e contenta di essere stata ammessa in squadra, ma anche molto agitata.
Persino più di Alex, a cui spettava uno dei compiti più difficili: bloccare i tiri dei bravissimi Cacciatori Serpeverde.
Perché era così.
La squadra Serpeverde aveva dei Cacciatori fantastici, forse i più bravi da lì a molti anni, anche se erano stati battuti alcune volte, specialmente da Grifondoro.
Due anni prima però, Grifondoro aveva rischiato di perdere una partita a causa loro, perché i Serpeverde erano arrivati a 140 punti grazie ai Cacciatori e Grifondoro si era salvato solo grazie a James ed alla sua bravura nel prendere il Boccino d’Oro.
Avevano vinto solo per dieci punti, una vittoria, ma per pochissimo.
James mise una mano sulla spalla di Hugo ed esclamò - Sta zitto, cugino! Mi fai venire il mal di testa! - e l’interessato lo guardò molto male.
- Zitto tu! - protestò, infilzando con rabbia una salsiccia.
- Allora gente, vi ricordate la nostra strategia d’attacco? - domandò James, ignorandolo e cercando di attirare l’attenzione dei suoi compagni di squadra.
- James, l’abbiamo studiato per un mese, un mese o forse di più! È ovvio che lo ricordiamo! - gli disse Roxanne scorbutica.
- Lasciatelo stare, è un maniaco del Quidditch! - convenne Albus, battendo il cinque ad Alex.
- Ragazzi, trattatemi bene! Le sorti del gioco sono nelle mie mani! - esclamò James Sirius.
- Troppe arie, Jamie! - ridacchiò la sorella.
- Tu torna a fissare il piatto e non ti intromettere! - l’apostrofò James.
- James, oggi giuro che ti butto dalla scopa! -
- E se perdiamo poi io ti uccido! -
- Non uccideresti mai tua sorella! -
 - Chi mi da una padella, che gliela butto in testa a questi due scemi? - chiese Albus seriamente.
La squadra Grifondoro scoppiò a ridere e molta dell’ansia che avevano scomparve.
- Su, mangiate qualcosa… - incitò James.
- Se mangio qualcosa, te la vomito addosso James, quindi vedi di starti buono. - minacciò Alex, puntandogli contro un cucchiaio.
- Si, perché sennò mi pianti il cucchiaio nella pancia, non è vero? - ridacchiò James, ed Alex annuì con aria seria - Anche un cucchiaio può fare molto male! -
Scoppiarono di nuovo a ridere.
Eyleen guardò con odio il gruppetto Grifondoro e piantò con rabbia la forchetta nel suo pezzo di porridge, poi si rivolse con sguardo assassino ai suoi Cacciatori.
- Se non fate del vostro meglio, io vi uccido! -
- Siamo pronti, Eyleen! - sospirò Jack Thorfinn, che ne aveva decisamente abbastanza delle raccomandazioni di Eyleen, la Cercatrice della squadra, che li aveva cacciati a dir poco scemi, con tutti i consigli, le tattiche e le raccomandazioni.
- No che non siamo pronti! Quel bastardo di Potter ci ha fottuto il campo di Quidditch praticamente ogni giorno e ci siamo allenati pochissimo, rispetto agli anni passati! - ringhiò lei, piantando con rabbia la forchetta nella sua pancetta, quasi immaginando che fosse la faccia di quello scorbutico di Potter.
- Oh, Eyleen! Non pensavo potessi essere così ansiosa! Calmati che stai mettendo in ansia tutti! - protestò Albert Rookwood, scuotendo la testa.
- Appunto e poi così gli dai solo soddisfazione! - continuò Helena Jugson, ficcandole sotto il naso un pasticcino ed ordinandole con lo sguardo di mangiare.
Eyleen obbedì.
Jack, Albert e Helena erano i Cacciatori della sua squadra ed erano i migliori da tempo; solo i Grifondoro erano stati in grado di batterli, anche come squadra erano piuttosto pari.
Poco accanto sedevano Goyle e Blok, i due battitori; piuttosto forti e con una buona mira, ma stupidi come i loro genitori e con la brutta abitudine di farsi mettere in punizione sempre nei giorni in cui prefissavano gli allenamenti.
Infine vi era Walter Nott, il portiere, che era piuttosto abile, ma odiato da tutta la squadra, perché era sempre incazzato con tutti e con correzioni da dare anche all’azione più perfetta. Purtroppo però serviva, visto che l’unica alternativa era Scorpius, che giocava davvero uno schifo.
- Siete dei rompipalle, ecco che siete! - esclamò Eyleen, addentando con rabbia il pasticcino e rivolgendo un’occhiata al soffitto magico sopra la sua testa, che rifletteva il tempo di fuori.
- Beh, alziamoci ed andiamo a dare un’occhiata al tempo… - ordinò. Fece alzare a forza Goyle e Blok, che non avevano molta intenzione di smettere di mangiare e li trascinò tutti fuori, mentre anche la squadra di Grifondoro si alzava per andare a fare la stessa identica cosa.

 
James era negli spogliatoi, intento a giocherellare con il manico della sua scopa, intanto che gli altri membri della squadra si cambiavano ed indossavano la divisa.
- Forza, altrimenti scendiamo l’anno prossimo in campo! - intimò ad un certo punto, rotto di aspettare.
Gli risposero dei mugugni arrabbiati, che lo fecero desistere nel fare fretta agli amici, che però uscirono qualche minuto dopo e si schierarono intorno a lui, chi ridendo, come Fred, chi ancora alle prese con la divisa, come Hugo, che cercava di infilarsi la maglietta con scatti nervosi.
Lui infatti, come il padre, era un bravo giocatore, ma era piuttosto insicuro e debole agli insulti e questo gli provocava una serie di crisi isteriche prima delle partite, nonostante facesse parte dalla squadra dall’anno prima e non da quello stesso, come Lily.
- Allora, ora che siamo tutti pronti, vi volevo fare un paio di raccomandazioni.
Primo: Fred, Hugo, puntate specialmente ai Cacciatori, sono loro il punto forte della squadra e se proprio vedete che ha visto il Boccino, alla Cercatrice. Se colpite in testa i Cacciatori, io vi prometto che vi sarò per sempre grato. Secondo: Alex, devi stare attentissimo a non perdere nemmeno una Pluffa e specialmente ai tiri della ragazza, quella Helena, perché sembra fragilina, ma fa dei tiri formidabili e delle finte particolari. -
- Lo so, James. Abbiamo già giocato contro di loro e conosco le finte di quella! - protestò Alex.
- Io te lo ricordo lo stesso… dicevo… ah si… Lily, Roxi, Al, il Portiere è stato accettato in squadra solo quest’anno, quindi non sappiamo bene come para, ma da alcuni informatori… -
- Cioè Rose, che è andata agli allenamenti con Scorpius, che vedeva la Davies… - bisbigliò Albus, facendo ridere tutti.
- Si… comunque Rose mi ha detto che è bravo, ma è troppo sicuro di sé e pensa di pararle tutte, quindi può fare cilecca! E per me… mi dico… mm… - i compagni ridacchiarono - James batti la Davies sennò ti devi buttare dalla torre di Astronomia! -
Scoppiarono tutti a ridere e James domandò - Pronti, Grifondoro? -
- SI! - dissero tutti.
- Bene, perché sennò vi uccido. - minacciò James e mentre ridevano, scesero in campo, dove si stavano già posizionando sulle loro scope i Serpeverde, con Eyleen in testa.
James le si mise di fronte, con Fred e Hugo di lato e poco dietro Alex, Lily, Albus e Roxanne.. Proprio in quel momento, Grifh Jordan, il figlio di Lee Jordan e Alicia Spinnet, che come il padre faceva le cronache per le partite, esclamò - Ed ecco entrare la fantastica squadra Grifondoro, con Alex Gardner nel ruolo di Portiere, Fred Weasley e Hugo Weasley come Battitori, Lily e Albus Potter e Roxanne Weasley come Cacciatori e James Potter come Cercatore. Ormai è risaputo che i Potter ed i Weasley hanno invaso la scuola -.
Alcuni tra il pubblico ridacchiarono e Grifh si affrettò a continuare - Le squadre sono in posizione, pronti a partire al fischio di Madama Bumb. Capitani, stringetevi le mani su. -
James tese la mano ad Eyleen, che la strinse con un po’ troppo entusiasmo e gli affondò le unghie lunge nella carne, James si limitò a stringergliela un po’ di più.
Salirono sulle scope e James si piegò sulla sua Firebolt2015, che gli aveva comprato sua padre non appena era uscita e pensò ‘’ Non mi tradire, mia bella scopa. Dobbiamo vincere! ‘’ poi dandosi dello stupido per stare parlando con una scopa, avvertì il fischio dell’insegnante, si diede la spinta con i piedi e spicco il volo, nello stesso momento in cui venivano liberate le quattro palle di gioco.
- Potter prende la pluffa, dico Potter femmina… sentite Lily in possesso, passa a Albus, Jugson gliela prende, va a tirare… PRENDILA ALEX… grazie al cielo, Gardner la blocca! -
James, che stava sorvolando il campo, sorrise trionfante e si girò verso Alex, mostrandogli i pollici, poi continuò la sua ispezione, guardando con un occhio il campo e con l’altro Eyleen e dicendosi che in quel modo sarebbe divenuto strabico, a lungo andare.
- Thorfinn in possesso, Rookwood la prende, Albus gliela soffia… ATTENTO AL BOLIDE, Albus schiva il Bolide e SEGNA! Bravissimo, Al! Roxanne prende la Pluffa, la passa a Lily… Rookwood non vale! Rookwood in possesso, Jugson, Albus, Roxanne… andate più piano cavoli non riesco a seguirvi, Roxanne schiva Jugson, attenda al Bolide, schiva il Bolide di Blok, che colpisce Rookwood… Blok che mira di schifo… Roxanne passa a Lily, che supera Thorfinn e… SEGNA! Nott… lasciatelo dire, fai proprio schifo!
- Jugson in possesso, schiva Albus, BRAVISSIMO HUGO… il Bolide di Hugo colpisce Jugson al braccio, Lily la prende, la tira a Roxanne… la prende invece Rookwood, che va agli anelli e… MA CHE CAZZO, STRONZO! -
- JORDAN! - strillò la professoressa McGranitt, che nonostante ormai fosse Preside, era abituata a controllare le cronache delle partite, vista la fama dei cronisti.
- Ma era sleale, non avrebbe dovuto spingere via Gardner! - continuò ad inveire il ragazzo, rifugiatosi tra gli spalti per sfuggire alla prof - Sei un bastardo! -
- Riprendi la cronaca! - urlò la professoressa.
- Ok, ok… 20 a 10 per Grifondoro, rigore per Grifondoro che SEGNA… Thorfinn in possesso, Bolide di Fred, Thorfinn perda la Pluffa, Rookwood si dirige verso gli anelli e no bastardo, tu non segni di nuovo, altro Bolide di Fred, la Pluffa in possesso di Lily, vai bella Potter, e LILY SEGNA, Nott fai proprio schifo! NO… Bolide di Goyle si dirige verso Lily, ma Hugo lo blocca e lo rimanda verso il suo proprietario, che vola giù dalla scopa. GENIALE, HUGO! E… ma quello non era il Boccino? Giuro, mi è passato davanti agli occhi! -
James girò velocemente gli occhi ed accelerò, volò verso Jordan, alla ricerca del Boccino. Anche Eyleen si avvicinò e gli stette con il fiato sul collo, per seguirlo nel caso riuscisse a vederlo, ma James l’aveva perso e nella sua testa stava impecando come un pazzo.
- Jugson in possesso, passa a Rookwood… BOOM! -
Un Bolide di Fred aveva colpito Rookwood proprio sulla testa e l’aveva quasi disarcionato, il ragazzo era rimasto appeso solo con una mano e Thorfinn era corso a dargli aiuto, così Albus ebbe tutto il tempo di prendere la Pluffa a Thorfinn e segnare.
- 40 a 10 per Grifondoro… Jugson in possesso, passa a Thorfinn, che la perde, Lily forza! Lily Potter in possesso, si dirige verso gli anelli… BASTARDO! -
Goyle aveva colpito con la mazza da Battitore la scopa di Lily e per poco non l’aveva spaccata a due, Lily si era capovolta ed era riuscita a tornare in sella con molta difficoltà, ma aveva perso la Pluffa.
- Rigore per Grifondoro… dài Albus… e Nott para… Jugson in possesso, bel tiro di Bolide di Hugo, Jugson perde la Pluffa, la prende Roxanne e… MA OGGI VOLETE PROPRIO MORIRE, RAZZA DI FIGLI DI… -
Jordan fu bloccato dalla professoressa,  nonostante anche lei fosse molto arrabbiata, perché Thorfinn l’aveva fatto apposta e si era lanciato in picchiata di Roxanne, lei si era spostata appena in tempo, ma aveva perso la pluffa.
- ASPETTATE CHE VI INCONTRO SOLI IN UN CORRIDOIO E POI VEDETE LA FINE CHE FATE, SUDICI BASTARDI! - inveì forte Jordan, poi si bloccò e si girò verso James, che aveva visto il Boccino.
Stava tranquillamente svolazzando tra le gambe di Jugson, che non se n’era minimamente accorta. James scese in picchiata verso di lei, ma Eyleen gli sbarrò la strada e James perse di vista il Boccino.
Grazie a Dio lo individuò un secondo dopo; era sceso verso terra e James piegò la scopa quasi in verticale, come per fare un Finta Wonsky, il corpo appiattito contro il manico nella scopa e l’aria che gli raffreddava il viso.
Eyleen gli stava dietro di si e no mezzo metro e inveiva contro la propria scopa, come per farla andare più veloce - VA VIA, POTTER! - strillò, cercando di distrarlo.
- Non ci penso nemmeno… - ridacchiò James e tese una mano, quando ormai mancavano dieci metri all’impatto con il terreno duro.
- CACCIATI! - continuò ad urlare lei, cercando di spingerlo via senza riuscirci, James continuò a scendere il picchiata, le dita tese in avanti ad afferrare il Boccino, a pochi centimetri da terra, un sorriso stampato in volto, trionfante.
Cinque metri, quattro, tre, due, uno… le sue dita sfiorarono le ali sottili del Boccino ed infine si chiusero su di esso, come si chiusero gli occhi di James.
Sapeva che non avrebbe fatto in tempo a risalire in alto, il Boccino era troppo in giù e si era preparato all’impatto… l’importante era prendere il Boccino.
All’ultimo secondo, alzò di poco il manico della scopa, tanto per non finire spiaccicato di testa e sempre tenendo forte il Boccino tra le dita, finì di striscio sul terreno, perché la sua scopa riuscì a reggerlo in alto il tempo necessario per rallentare la caduta. Poi finì di schiena sul terreno duro, Eyleen poco accanto che virava giusto in tempo per non finire per terra, sul viso una smorfia.
- Merda… - borbottò James, sentendo la schiena andare in fiamme per il dolore, mentre Jordan strillava - L’HA PRESO! L’HA PRESO! L’HA PRESO! SERPEVERDE FATE SCHIFO! - con notevole entusiasmo.
I suoi compagni di squadra si affrettarono a scendere dalla scopa: Lily e Roxanne saltellavano di gioia, mentre Hugo, Albus, Alex e Fred agitavano i pugni in alto, felice per la vittoria.
- Tutto bene? - Lily scese dalla scopa, per venire a soccorrerlo.
Albus, dietro la sorella, tese la mano verso James e lo aiutò ad alzarsi, tutto dolorante - Potevi spaccarti la schiena, deficiente! - lo provocò.
- Ma abbiamo vinto! Chissenè importa della mia schiena! - James scoppiò a ridere ed alzò in alto la mano che reggeva il Boccino, un sorriso estasiato e malandrino stampato in volto. Si voltò verso Eyleen, che guardava la scena con odio e rabbia e sorrise ancora di più. - Spiacente Davies, non siete hai nostri livelli! - disse - Hai perso! -.
Ci mancò poco che Eyleen gli saltasse al collo per strozzarlo.
 
- James? James? -.
James era seduto su una poltrona rossa della sala comune, quella vicino al fuoco che preferiva, con un bicchiere di FireWhisky in mano e impegnato a flirtare con una ragazza mora molto carina del sesto anno, che l’aveva cercato alla fine della partita.
- Oh, ma davvero? - cinguettò lei ad un certo punto, quando James accennò ad uno scherzo organizzato un paio di giorni prima insieme a Fred, che aveva intenzione di mettere in atto il giorno dopo - E vuoi fare proprio questo? - continuò, con aria un po’ stupida.
‘’ Beh almeno è carina… ‘’ pensò James e fece per risponderle, quando si sentì chiamare.
In un primo momento fece finta di non sentire, finché quel qualcuno che lo cercava ripeté - JAMES? JAMES? JAMES POTTER? -
Alzò gli occhi al cielo, esasperato ed alzò in alta di bicchiere con la bibita alcolica che non avrebbe dovuto bere - Sono qui. - disse, scocciato e vide un ragazzino piccolo e biondo, con guance paffute e rosse, avvicinarsi cercando di sgusciare tra i tanti Grifondoro che facevano festa per la vittoria alla partita - James Potter? Ti cercano due Serpeverde fuori… - ansimò, arrivato di fronte al ragazzo, ed indicò il buco del ritratto poco distante.
- Due Serpeverde? - chiese James scettico - Ti hanno detto come si chiamano? - continuò, alzandosi dalla poltrona. Gli sembrava piuttosto strano che due Serpeverde lo cercassero e il piccolo dubbio che gli volessero scagliare contro un paio di maledizioni per aver vinto la partita, gli sorse alle mente, ma non ci badò più di tanto; ci sarebbe andato lo stesso.
- No, però uno era biondo e mi sembra abbia il cognome che inizi per m… Malcy… Malfy… Malfo… una cosa così - disse il ragazzino, con un’aria di impacciata concentrazione - Mentre l’altra è una ragazza, quella con i capelli rossi che oggi giocava come Cercatrice… sembra strana, credo ubriaca. - finì il ragazzino.
James alzò vagamente un sopracciglio, poi esclamò - Julia, aspettami qui che arrivo subito. Ehm… grazie, mocciosetto. - poi si diresse verso il buco del ritratto, cercando di deviare le masse di studenti e, dove non ci riusciva, esclamava - Passa il grande Cercatore. Spostarsi, spostarsi, forza belli. -.
Finalmente riuscì a raggiungere il suo obiettivo e con la mano nella tasca, per prendere la bacchetta, uscì e si ritrovò davanti i due Serpeverde.
Scorpius era in abiti Babbani e cercava di convincere Eyleen a fare qualcosa, mentre lei, ancora con la divisa, manteneva un cipiglio altero nei confronti dell’amico e con gesti bruschi cercava di allontanarlo - Lasciami stare, Scop! Voglio solo parlare un attimo con Potter! - esclamò, poi si accorse di James e si girò verso di lui.
Aveva il viso leggermente rosso ed i capelli un po’ scompigliati, per di più aveva sul viso una specie di sorriso particolare, un misto tra l’allegro ed il maligno, che lasciò James parecchio perplesso.
- Che succede qui? - domandò, più a Scorpius che a lei, visto che non sembrava molto cosciente a sé stessa.
- è ubriaca… - si affrettò a dire Scorpius, per prevenire Eyleen, che invece esclamò  - Jaaaaaaaaames, che piacere vederti! Sai, volevo parlare con te… - con un tono di voce cadente, come se sprecasse tutto il fiato per dire la prima sillaba della parola e lo perdesse per il resto.
James si rese conto che non avrebbe avuto senso cercare di parlare con lei in quelle condizioni, figuriamoci litigarci o prenderla in giro come al solito… no, era impossibile.
Così si rivolse a Malfoy - Come si è ridotta così? - decidendo di ignorarla.
- Non né ho idea. Sono sceso in sala comune perché avevo scordato un libro e l’ho trovata intenta a bere FireWhisky ed a parlare come una pazza con Nick Avery.. Così l’ho trascinata via e mi ha detto di voler venire qui. Non sono riuscito a frenarla… - borbottò Scorpius svogliatamente, perché non voleva di certo dare spiegazioni a Potter, che non le meritava. Cavoli, li aveva appena battuti.
- E beh non la sa riportare indietro e metterla a letto? - chiese James, scettico e vagamente scocciato; voleva tornare alla festa dalla ragazza carina di cui aveva appena scordato il nome.
- E come faccio, sentiamo? - ringhiò improvvisamente aggressivo Malfoy.
- Mmm… fammi pensare… a la prendi per un braccio e la trascini o la lanci contro un incantesimo? - ribatté altrettanto aggressivo James, esibendo la sua migliore faccia sarcastica.
- Tu lo faresti ai tuoi amici? -
- Ovviamente, ma tu evidentemente hai paura di lei. Ed ora se non ti dispiace, io vorrei tornare alla festa per la nostra vittoria! - rispose James, sottolineando la parola nostra e facendo arrabbiare Scorpius, che stava per ribattere, quando Eyleen intervenne, scontenta di essere stata ignorata palesemente - Eh no, Jamie… - disse, in quel tono orribile - Tu non vai via, sai? Io… ti devo parlare. -
Ripresosi dalla shock di essere stato chiamato Jamie da ‘’lei’’ e ricordatosi che era ubriaca, commentò - Davvero? E che mi devi dire? -
- Ti volevo dire… ti volevo dire che… non riuscirai più a batterci… perché per quanto tu sia bravo a giocare e carino… - James contrasse un sopracciglio, sconvolto - non riuscirai mai più a batterci, capito, Jamie? -
James la ignorò per una seconda volta e chiese di nuovo a Scorpius - Ma quanto ha bevuto?! -
Lui scosse la testa, confuso e cercò di afferrare l’amica per le spalle e trascinarla via, ma lei oppose una strenua resistenza e cercò di spintonarlo lontano - Hai capito, Jamie? - ripetè.
- Ehm… si… certo… portiamola nella vostra sala comune… - mormorò James, la prese di forza per le spalle, mentre Scorpius le prendeva una mano e la condussero di forza verso i sotterranei, mentre lei continuava a protestare, che non voleva tornare nel suo Dormitorio e che non l’avrebbero costretta nemmeno con la forza.
- Mollatemi! Mollatemi! Giuro che mi metto a strillare e sveglio i professori! - disse ad un certo punto, astuta nonostante l’alcol che le offuscava la mente.
- Si, così ti espellono perché hai bevuto una bibita illegale a Hogwarts! - ribatté James, continuando a spingerla.
Per fortuna che erano quasi arrivati.
Eyleen strinse forte gli occhi, arrabbiata con James e Scorpius e cercò nella veste la bacchetta, ma Scopius gliela sfilò dalle mani e le impedì di riprenderla, facendola incavolare ancora di più. Dovettero portarla praticamente portarla di peso per gli ultimi corridoi, cercando di calmarla per strada, finché finalmente non giunsero alla porta dei sotterranei e James, quasi senza pensarci, borbottò - Purosangue… - e la porta di aprì, rivelando la scura sala comune dei Serpeverde. Sia Malfoy che la Davies si girarono perplessi verso James, chiedendosi come mai sapesse la loro parola d’ordine, che sarebbe dovuta essere assolutamente sconosciuta, specialmente ai Grifondoro.
- Tu come sai la nostra parola d’ordine? - ringhiò Scorpius, irritato, mollando di scatto Eyleen.
James si rese conto del suo errore si diede subito del deficiente; lui sapeva la parola d’ordine perché la Mappa del Malandrino segnava sempre le parole d’ordine di tutte le stanze o corridoi bloccati, ma si riprese subito e mormorò - Me l’ha detta una ragazza Serpeverde con cui sono uscito l’altro giorno… -
Scorpius si fece un appunto di ricordarsi di dire al professore Lumacorno di cambiare la parola d’ordine, ma lasciò correre, perché doveva portare dentro Eyleen.
La trascinò di peso dentro, ma lei si liberò e tornò fuori - Mi dovete lasciare in pace, capito?! Posso stare dove voglio quando voglio, razza di imbecilli. - commentò, incrociando le braccia al petto. - Quindi Jamie… ricordati che non vincerai più… non contro di me… né in guerra né in amore - in tono molto stupido, poi Scorpius la riacchiappò per la vita e la trascinò dentro.
James rimase per un attimo sconcertato, poi gli disse, quando ancora poteva sentirlo - Ricordati di usare l’incantesimo di Levitazione per salirla fino al dormitorio! -.
Fece dietrofront per tornare nella sua sala comune, ripensando a quello che era successo e, cosa ancora migliore, dopo la cazzata che aveva combinato Eyleen quella sera, avrebbe potuto prenderla in giro per il resto della vita.
Oh si, dopo quel episodio, si sarebbe proprio divertito a rinfacciarglielo; anche se avrebbe evitato di dirle di quel ‘’ né in guerra né in amore’’ che non aveva capito granché bene.


 

Nda:
Ecco il nuovo capitolo... mi sa che ci ho messo un po' a postarlo... mi spiace... comunque spero vi piaccia!
Grifh, secondo me ovviamente, è il figlio di Lee Jordan... perché sinceramente io non vedo nessun altro capace di fare la cronaca per le partite... quindi ho diciamo inventato lui...
Ringrazio le 8 persone che hanno recensito, le 18 che l'hanno inserita tra le seguite e quella che l'ha messa tra le preferite.
E ringrazio anche i lettori silenziosi,
Baci,
MalandrinaFelpata

 

  
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