Libri > Twilight
Segui la storia  |       
Autore: Clodie Swan    03/09/2012    5 recensioni
"Da molto tempo non affrontavamo un giorno doloroso come questo. Sapevamo che presto sarebbe arrivato. La parentesi felice di questi pochi anni non poteva durare per sempre. Non per noi. Siamo destinati a lottare, a compiere sacrifici, a soffrire pur di proteggere i nostri cari da ogni pericolo. Perfino da noi stessi. Perché noi non siamo persone normali. Siamo creature oscure e letali. Siamo dei vampiri."
Sono passati diversi anni dagli eventi di Breaking Dawn. I Cullen devono difendere il figlio di Renesmee e di Jacob Black dalle mire dei Volturi. La loro strada finirà per incrociarsi con quella di un giovane quanto affascinante cacciatore di vampiri.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 28

 

Morto. Ero morto. Non provavo più nulla. Immobile, rigido, con la mente vuota per impedire che quel terribile pensiero mi avvolgesse e mi distruggesse. Lei non mi amava. Lei amava un altro.
Basto un respiro, un soffio di vento che mi portò alle narici la debole scia del suo profumo accanto all’albero dove si era appoggiata. Lei era stata lì fino a pochi secondi prima. Trovai la forza di muovermi e di fare un passo nella direzione che aveva preso ma qualcosa mi bloccò dentro. Non c’era più nessuna attrazione a guidarmi verso di lei. Quella rivelazione mi scosse come un pugno nello stomaco e mi fece indietreggiare barcollando come se fossi ubriaco. Un vuoto terribile a cui non sapevo ribellarmi mi stava scavando dentro e ottenebrava ogni mia immagine. Ero un morto che andava alla deriva. Cominciai a vagare senza meta e mi imposi di ricordare ogni momento passato con lei, mentre una gelida calma s’impossessava di me e desideravo solo scomparire.

Nessie neonata. I suoi grandi occhi marroni. La mia giacca finì a terra. Nessie che mi porgeva la sua manina candida. Cominciai ad allentarmi la cravatta. Nessie bambina, che volteggiava in aria per poi ricadere tra le mie braccia e rideva. La mia cravatta scivolò via. Nessie era una signorinella e correva verso di me in bicicletta, con le treccine al vento. Le mie dita cominciarono impacciate a trovare i bottoni della camicia. Nessie correva nel bosco con me, diventando sempre più agile e forte e voleva giocare alla lotta. Un bottone uscì dall’asola. Nessie mi cercava con lo sguardo ed io ero sempre pronto a farmi trovare. Qualche altro bottone. Nessie suonava il pianoforte ed io restava incantato ad osservarla. Un bottone ancora. Nessie che mi abbraccia e nasconde il volto contro la mia spalla. La mia camicia cominciò ad aprirsi. Nessie addormentata. La mia camicia scende dalle mie spalle e si sfila dalle mie braccia. Nessie che mi guardava affascinata come non aveva mai fatto. Ebbi una specie di mancamento e dovetti appoggiarmi contro una roccia.

Nessie!” sussurrai con dolcezza. I ricordi più dolci mi invasero la mente mentre i pantaloni lasciavano i miei fianchi insieme ai boxer. “Nessie!” ripetei disperato. Tornai in me mentre con rabbia mi toglievo le scarpe. “Nessie!” gridai. In risposta il vuoto. Intorno a me. Dentro di me.
Perchè lei non mi amava! Mi buttai in ginocchio e presto il mio grido si trasformò in un ululato.


“Jakeee!” La voce di Seth risuonò nella mia testa. Subito dopo si aggiunse anche quella di Leah.
“Jake? Che ci fai laggiù? Sono ore che ti cerchiamo.” Non riposi ed attesi che mi raggiungessero.
La mia mente da lupo rivisse la scena che era avvenuta pochi istanti prima con Nessie e così i miei due amici ne furono subito messi al corrente.
“No, Jake! Non ci posso credere!” disse Seth. “Pur avendolo visto nei tuoi pensieri non ci voglio credere.”
“Nemmeno io” aggiunse Leah. “Non ha alcun senso.”
“Lei ti ama Jake.” ribatté Seth. “Ce ne siamo accorti tutti. Abbiamo visto tutti come ti guardava durante la festa. Perché doveva guardarti così se aveva in mente di darti questa mazzata?”
Era quello che mi chiedevo anche io senza trovarvi una risposta. La mia mente però era offuscata e si rifiutava di collaborare. Non riuscivo a capire. Volevo solo andarmene.
“Basta, così. Andiamo a casa.” ribattei gelido.
Seth mi guidò fino al luogo in cui aveva appoggiato i suoi vestiti ed i miei che aveva recuperato mentre Leah si dirigeva verso la macchina. Tornai in forma umana controvoglia e mi rivestii in silenzio mentre Seth cercava di incoraggiarmi.
“Devi tornare da lei e chiarire.” mi disse con risolutezza. “Non c’è nulla da chiarire.” risposi asciutto. “Ho visto quello che ho voluto vedere. Dovete esserne rimasti influenzati anche voi.” Ignorai le sue proteste e uscii dal bosco..
La mia auto guidata da Leah comparve in cima al pendio sulla strada e corsi ad aprire lo sportello del passeggero. “Fammi guidare.” le dissi facendola scendere. “Vi porto a casa.”
“Lasciami da Emily.” mi disse Leah mentre si sedeva dietro. Mi ha mandato un messaggio. Forse ci siamo...”
“Sta per nascere il bambino?” chiesi freddamente mentre mettevo in moto e partivo. “Finalmente una bella notizia.” Per quanto potessi essere contento per Sam in quel momento la cosa mi era indifferente. Il pensiero di un neonato me ne ricordava un altro. Ma una parte di me cercava di staccarsi da quel pensiero. Di nuovo il vuoto.
“Non c’è più.” mormorai sconvolto.
“Cosa?” I ragazzi mi guardarono preoccupati.
“Non sento più quell’attrazione verso di lei. E’ scomparsa!”spiegai.
“Vuoi dire che Nessie ha spezzato l’imprinting?” chiese Seth dubbioso. “Ma è impossibile! Come ha fatto?”
“Perché lui non può che accettare tutto quello che lei voglia.” osservò Leah “Tutto quello di cui lei ha bisogno.”disse Seth.
“E adesso vuole che esca dalla sua vita. “conclusi con la voce piena di amarezza. Lottai con me stesso perché una parte di me non voleva lasciarla andare. Anche a costo di soffrire come un pazzo.
Guidai cercando di non pensare ad altro che alla strada. Permisi a Seth di accendere lo stereo ma non riuscii nemmeno a seguire il testo della canzone che veniva trasmessa.

Continuo a non capire.” disse Seth quando appena lasciata Leah proseguimmo verso la casa dei Clearwater. “Ma se Nessie lo avesse fatto per un altro motivo?”
“Che stai dicendo?” sbuffai.
“Non è che suo padre ha minacciato di farti la pelle se ti avvicinavi o roba simile e lei ti voleva proteggere?”
“Edward mi aveva già dato la sua approvazione. E niente comunque mi avrebbe fermato.” ribattei.
“Allora anche a lui dispiacerà molto.” osservò Seth dispiaciuto.
“Non credo gli verrà la depressione. Cosa vuoi che gliene importi di me? Finché ha la famigliola unita e se la spassano tutti insieme non gliene importa niente di nessuno.”
“Edward non è mica un insensibile.”protestò Seth. “Anche lui ha sofferto per amore, non te lo ricordi quando lui e Bella si sono separati?”
“L’ha lasciata lui” gli ricordai.
“Si, ma solo perché voleva darle una vita normale da umana. C’ero anche io fuori dalla tenda quella notte, ho sentito tutto.”continuò il mio giovane amico. “E poi anche tu hai continuato a pensare a quella conversazione parecchio tempo dopo. Ci hai fatto una testa così a tutti.”
“Si, lo so è anche per quello che me ne andai.” dissi seccato. Non mi piaceva ripensare a quel periodo. Ormai non aveva più importanza.
Risi amaramente pensando che venivo rifiutato per la seconda volta. La differenza era che stavolta la ragazza in questione aveva fatto la scelta più appropriata. Nessie aveva scelto qualcuno della sua specie, con cui poter condividere con naturalezza la propria immortalità e che probabilmente era sterile come lei. Qualcuno che non avrebbe mai rimpianto una vita umana...

Voglio che tu vada per la tua strada e ti faccia una vita tua. Le sue parole risuonarono nella mia testa e mi illuminarono. L’oppressione ed il vuoto dentro di me scomparvero.

Proprio mentre partiva il ritornello della canzone, inchiodai di colpo facendo una brusca inversione ad U che alzò tutta la polvere intorno e spronai la mia vecchia golf sulla strada del ritorno spingendo l'acceleratore al massimo. “Wow! Che è successo?” chiese Seth colto alla sprovvista aggrappandosi al sedile. “Forse ho capito, Seth! Lei mi ama!”
Mentre Seth esultava e lanciava grida di gioia lasciammo alla spalle La Push dirigendoci sulla statale verso Forks. Proprio la macchina cominciò a perdere colpi. “Dai bella, non mi abbandonare proprio ora.” dissi disperato quando si spense di botto lasciandoci in mezzo alla strada. “E’ morta la batteria!” gridai esasperato.
“Ha resistito pure troppo.” commentò Seth tristemente.
“Non mi importa. Vado a piedi.” dissi risoluto levandomi la giacca per potermi muovere più liberamente.
“Ma è quasi giorno. Non puoi trasformarti.”
“Ci vado da umano allora. Seth pensa tu alla macchina!”
“In bocca al lupo...o meglio in bocca a te stesso. Vai Jake! Corri!!!” mi gridò dietro mentre io avevo già iniziato a correre il più velocemente possibile.

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: Clodie Swan