Chiara
«FORZA CHIARA! SVEGLIATI!»
Una voce familiare e un raggio di sole mi svegliarono.
Aprii appena gli occhi: era mia madre.
Mugugnai qualcosa e mi girai dall’altra parte del letto affondando la testa nel cuscino.
Era lunedì e dovevo andare a scuola, ma proprio non mi andava, anche perché ero piena di sonno.
Eh si, ieri sera avevamo fatto tardi io e Zayn.
Quando finalmente stavo per addormentarmi di nuovo, mia madre spostò le lenzuola facendomi morire dal freddo. Con la mano cercavo di ritrovarle, ma lei se l’era portate di sotto dicendo..
«Mi dispiace, ma devo lavarle!»
Odiavo quando faceva così. Non la sopportavo proprio!
Mi alzai di malavoglia, infilai le pantofole e andai al bagno strofinando gli occhi. Mi guardai allo specchio: avevo dimenticato di struccarmi e avevo tutto il trucco sbavato, i miei capelli? Non ne parliamo proprio.
Lavai velocemente la faccia e mi diressi in cucina per fare colazione.
«Mamma, che si mang..Zayn?» sgranai gli occhi.
Era appoggiato al tavolo con le braccia incrociate e, appena mi vide, mi sorrise facendo un cenno con la mano.
«Come mai sei venuto così presto?» gli domandai nascondendomi dietro all’entrata della cucina: non volevo farmi vedere di nuovo con quello stupido pigiama blu a pois. Dovrò sbarazzarmene un giorno.
«Io sono puntuale, sei tu che sei in ritardo..Guarda un po’ che ore sono..» rispose indicando l’orologio del soggiorno.
«Le..Le..Le 8:50?» spalancai gli occhi.
«Ehm..Zayn, solo un secondo..» continuai alzando l’indice per poi fiondarmi di sopra per vestirmi.
Presi delle cose a caso, mi truccai velocemente ed alzai i capelli in una coda di cavallo.
Scesi le scale e afferrai lo zaino che era poggiato sulla poltrona.
«Zayn andiamo..Zayn?» in cucina non c’era.
«Ti sta aspettando fuori..» mi avvisò mia madre mentre sistemava la tavola.
Presi al volo una fetta biscottata e uscii di casa.
Per fortuna, aveva la macchina, altrimenti ci toccava correre per 2 km e, ve lo garantisco, non è una bella cosa.
Aprii lo sportello e mi sedetti velocemente.
«Su, metti in moto! Andiamo! Faremo tardi!» lo incitavo, ma lui mi sorrise semplicemente.
«Non vorrei causare morti se mi mettessi a guidare, quindi..COME ON ZAYN!» niente.
Ad un certo punto, ci fu tipo un lamento nella macchina e diversi rumori.
«Louis, hai dato una gomitata al mio Edward, cazzo!»
Mi girai mettendomi in ginocchio sul sedile e c’erano i ragazzi coperti da quel lenzuolo scozzese usato per il picnic sulla spiaggia.
Mi voltai verso Zayn cercando una spiegazione, ma tutti scoppiarono a ridere.
«Si può sapere che succede?» domandai alzando il tono di voce.
«Forse la signorina ha dimenticato che oggi, a causa di un’assemblea, la scuola resterà chiusa..» la voce di Liam mi rispose.
«Ragazzi sto soffocando! Toglietevi da dosso» sbucò una testolina bionda seguita poi da una risata.
Decisi di aiutarli. Tolsi quel lenzuolo scozzese e tutti erano incastrati fra di loro.
Sembrava che avessero giocato a Twister.
«Ma come…? Ragazzi voi siete unici! Hahahahhaha» non riuscii ad intrattenere la mia risata.
Finalmente si ricomposero (ci vollero quasi 5 minuti, se non di più)
«Harry, come stai? Passata la febbre?» domandai facendogli un sorriso.
«Si, è passata. Ma ho ancora un po’ di mal di testa..» rispose toccandosi i capelli.
«Aaaaaallora ragazzi..Dove andiamo?» Louis mi urlò letteralmente nelle orecchie.
«Che ne direste di andare al parco? C’è anche un bar lì, potremmo fare colazione tutti insieme..» propose Zayn.
Un “si” generale bastò per far mettere in moto la macchina.
Tra chiacchiere e risate varie, mi venne un dubbio..
«Ehm, un momento..» dissi tornando seria, poi continuai..
«Voi mi avete fatto fare una corsa tremenda solo per andare al parco perché oggi non c’era scuola?» fulminai tutti con lo sguardo.
«Non è mica colpa mia se te ne sei dimenticata..» rispose Louis dandomi un pizzicotto sulla guancia.
«………Se ti prendo…» iniziai ad alterarmi, ovviamente scherzavo, ma non escludevo il fatto che ero arrabbiata.
«Wo Wo, frena pugile. Appena scendiamo dalla macchina, lo uccidiamo entrambi..Mi ha costretto a venire!» Harry mi bloccò le mani per evitare che facessi una “strage”.
«Sappiate che non vi temo!» ci minacciò puntandoci il dito contro.
Mi avvicinai all’orecchio di Liam per dirgli qualcosa, mi fece l’occhiolino e..
«Amico, che ti è preso?» domandò Tommo massaggiandosi la testa.
«Da parte del pugile. Lei è la mente ed il braccio..» rispose alzando le mani.
«E se uccidessi il braccio?!»
«SIAMO ARRIVATI!» urlò Zayn per placare quella situazione.
Guardai fuori dal finestrino.
Era davvero carino quel parco: un’immensa distesa di verde con qualche viottolo sterrato, alberi fioriti e persone che facevano stretching. Il classico parco, insomma.
Parcheggiata l’auto, scendemmo dalla macchina per incamminarci verso il bar.
Avevo una fame tremenda, tra l’altro avevo mangiato solo una fetta biscottata.
Zayn, Louis e Liam andarono ad ordinare, Niall si allontanò dal gruppo per parlare a telefono ed io ed Harry occupammo i posti all’aperto.
La vista era splendida; non sapevo ci fosse anche un laghetto lì.
«…Ehm..Allora? Com’è andata ieri sera?» mi domandò ad un tratto Harry.
«Sapevi della nostra uscita?» 
«Beh si..Zayn ci ha raccontato quello che aveva in mente per ieri sera..» sembrava triste quel giorno.
Non avevo idea di cosa avesse. Era spento.
«Ah..Comunque, si..E’ andato tutto bene»
Mi sorrise semplicemente. Un sorriso falso. C’era qualcosa che non andava.
«Harry, tutto bene?» gli chiesi guardandolo negli occhi.
Non mi ero mai accorta di quanto fossero profondi.
«................Sai quella sensazione di essere innamorato di una ragazza che è fidanzata?» aveva quasi le lacrime agli occhi.
«Ouw, ti sei innamorato..Vieni qui..» spalancai le braccia e mi abbracciò forte.
Di solito, ero abituata a vedere Harry che sprizzava gioia da tutti i pori, ma quel giorno non era lui.
«Hai mai provato a dimostrarglielo?» gli chiesi massaggiandogli i capelli.
«E a che serve? E’ fidanzata…» si allontanò da me e iniziò a singhiozzare.
«Hey, hey..Provare non costa nulla, giusto?» gli sorrisi di nuovo; sembrava tranquillizzarsi quando lo facevo.
Alzò lo sguardo e si avvicinò sempre più a me. Non capivo cosa stesse succedendo. Indietreggiai fin quando non raggiunsi il bracciolo del divanetto. Era ad un soffio dalle mie labbra. 
Mi alzai di scatto vedendo Zayn, Louis e Liam ritornare con dei vassoi in mano, mentre Harry cadde sul divano, forse perché si era dato lo slancio per baciarmi.
«Oh, finalmente siete arrivati! Stavo morendo di fame!» esclamai imbarazzata mentre mi aggiustavo la maglia.
«Scusate, devo andare un attimo al bagno..» Harry aveva la voce spezzata e dovevo assolutamente parlare con lui.
Lo seguii a ruota senza avvisare gli altri.
«Harry..Fermati!» gli urlai ormai senza fiato.
Improvvisamente, si bloccò. I suoi singhiozzi rimbombavano nel lungo corridoio.
Corsi verso di lui e lo abbracciai da dietro afferrandogli i fianchi.
«Scusami» mormorò lui girandosi.
«…E per cosa?» domandai interrogativa.
«Per questo..»
Si avvicinò nuovamente alle mie labbra, però, a differenza di prima, riuscì a baciarmi, e non fu un bacio a stampo. Durò giusto pochi secondi fin quando mi distaccai imbarazzata.
Non sapevo cosa dire o fare, ero paralizzata! Non riuscivo a muovermi, niente!
«…scusami di nuovo! Devi sapere che..che..Hai iniziato a piacermi dal primo giorno che ti ho vista a scuola, quando ti sentivi spaesata all’interno di quel grande edificio. Hai..hai iniziato a piacermi quando vidi per la prima volta i tuoi sorrisi e le tue risate che mi contagiavano. Ricordi quella nostra uscita tra “amici”? Beh, per te sarà stata solo una semplice uscita, ma per me era molto di più! P..perchè ti amo, Chiara!» disse tutto ad un fiato alternando qualche lacrima e qualche singhiozzo.
Sentivo dei sensi colpa, avevo un male dentro indescrivibile. Si poteva dire che ero triste io per lui, cavolo!
Si asciugò velocemente le lacrime e si voltò per andare al bagno. Avrà visto qualcuno.
«Oh, eccoti qua..Andiamo che il cappuccino si raffredda..» quello doveva essere Louis.
Infatti.
«Che c’è?..Sembra che hai visto un fantasma o per caso hai visto l’Edward di Harry? E’ piccolo, non ti scandalizzare...» Tommo aveva sempre il sorriso stampato in faccia, ma in quel momento, non avevo voglia di sorridere.
«Ti ho sentito, stronzo!» rispose il riccio dal bagno.
Louis mi prese per il braccio e mi portò dai ragazzi. Dopo poco tempo ci raggiunse anche Hazza.
Io ed Harry facevamo finta di niente, ma la persona che ci riusciva meglio, era lui.
«Tutto bene, bimba?» mi domandò Zayn alquanto preoccupato.
Annuii per non farlo “impressionare” più di tanto.
«Ragazzi, ma dov’è Niall?» domandò Liam.
All’improvviso, vedemmo il biondino avvicinarsi sempre più al nostro tavolo con aria arrabbiata.
Battè i pugni sul tavolo e si rivolse a me.
«E’ MEGLIO CHE QUELLO STRONZO DEL TUO MIGLIORE AMICO NON SI FA VEDERE!» urlò puntandomi il dito contro.
«Oh, calmati Niall..» i ragazzi cercavano di tenerlo calmo, ma era proprio furioso.
«..Cosa è successo?» domandò Harry.
«HA MESSO INCINTA MIA SORELLA!» urlò battendo di nuovo i pugni sul tavolo.
«…C..Cosa?» balbettai.



-Angolo autrice
CIIIIIIIIIAO :3
Sono ritornata dalla vacanza..Una settimana è proprio poco D:
Ma comunque..
Ho finito di scrivere proprio adesso.
Le mie mani non riuscivano ad allontanarsi dalla tastiera.. ISPIRAZIONE A GO GO!
Sono stata male quando ho scritto la parte in cui Chiara rimane da sola con Harry..
Avevo tipo una fitta..Boh..
Che ne pensate del capitolo?
E’ piuttosto lunghetto, eh?
Beh, ditemi cosa ne pensate in una recensione :)
8 recensioni e continuo :)
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