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Autore: danhausers    03/09/2012    9 recensioni
Esaminai di nuovo i quattro volti. Niall, il biondino dall’aria simpatica. Liam dagli occhi color cioccolato e il sorriso sempre stampato sulle labbra. Zayn con la sua pelle color cappuccino e il suo sguardo irresistibile. E Louis, con quegli occhi azzurri che farebbero innamorare chiunque. Frequentavo sempre lo stesso gruppetto. Matt, Alan, Bruno e Josh. Insieme a Guido avevano una piccola band, suonavano in un locale della città, ogni sera. Ma Harry, non sopportava Guido. Ogni volta si giustificava dicendo che mi avrebbe fatta soffrire. E pure, stavamo insieme da più di un anno.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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«Hey ragazzi, siamo arrivati!» squittì la voce di una ragazza.
Mi asciugai la fronte con la mano. Eravamo appena tornati dallo zoosafari ed ero esausta. Non ero riuscita a stare con Guido nemmeno un secondo. Harry mi aveva sempre tenuta d’occhio. Però riuscii a parlarci due secondi e mi diede appuntamento al nostro solito albero.
Misi a fuoco i volti delle tre ragazze. Una bionda, una nera e una rossa. La madre di Guido si avvicinò a loro.
«Ragazze, loro sono Kate, Tanya e Sonny»
Analizzai Kate, la rossa. Capelli lunghi e mossi con una frangetta che le copriva le sopracciglia. I lineamenti era prorompenti e le labbra molto sottili. Gli occhi marroni erano ricoperti da molto trucco e le labbra erano fucsia. Tutte e tre indossavano un cappello di paglia rosa e anche… dei tacchi. Se vi vestirete così per i prossimi due mesi vi troverete molto male.
La seconda, Tanya, aveva i capelli biondi a caschetto, che le contornavano il viso magro e sottile. Lei, al contrario di Kate, era leggermente truccata, i suoi occhi erano piccoli e azzurri, di un colore molto intenso.
Sonny invece, aveva i capelli lunghi e lisci, raccolti in un’acconciatura elaborata. Il trucco nero imbruttiva i suoi bellissimi occhi color ghiaccio. Le lentiggini erano disposte su tutto il viso.
Avevano l’aria fiera, erano terribilmente sicure di loro stesse. Una caratteristica che non mi piace. Di solito, le persone così, sono infantili e finiscono per essere anche antipatiche.
Spostai lo sguardo sulle loro valigie. Tre a testa? Mh, bene. Si sarebbero cambiate ogni dieci minuti, presupposi.
Harry mi fece senno di seguirlo così ci spostammo verso la fitta vegetazione. Dietro ad alcuni alberi si intravedeva una piccola casetta di legno. Entrammo e i miei occhi iniziarono a brillare. Era tutto lì: il mio vestito, i trucchi...
«Allora ho pensato a tutto io però prima rispondi alla mia domanda», si sedette ed io annuii.
«Ti piacerebbe essere bionda?»
Ci pensai su. Perché no. Un periodo mi tinsi anche di rosso ma mi stufai subito.
«Proviamo a vedere come mi sta», sorrisi.
Sfiorai il vestito da angelo con le mani. Era lungo, di seta, senza spalline, con una scollatura a cuore. Accanto c’erano anche delle ali e una maschera da mettere sul viso. Le scarpe erano dei sandali bianchi, pieni di perline disposte nelle allacciature.
«Grazie, grazie, grazie!» lo abbracciai e lui mi strinse a sé, facendomi fare un giro.
«Ti sai fare la tinta, vero? E sai anche truccarti, spero… Cazzo ho fatto la rima»
Scoppiai a ridere poi annuii, di nuovo.
«Io… devo prima vedermi con Guido tu mi aspetti un attimo qui?»
Alzò gli occhi al cielo e sbruffò.
«Sì e muoviti che devo farti vedere un’altra cosa»
Alzai il pollice in alto e scappai fuori. Iniziai a canticchiare la melodia della canzone che avrei dovuto cantare quella sera. Camminavo a testa bassa, gesticolando e sorridendo. Mio fratello era un fottuto genio.
Arrivai nel posto stabilito e mi bloccai. «Non piangere, non qui», continuavo a ripetermi. Tutto il mondo si fermò, tutte le luci si spensero, solo quella scena era illuminata. La gola iniziò a bruciare e il respiro inizio a farsi lento e irregolare. Fu come se la Terra volesse vedermi soffrire, come se i miei piedi fossero stati piantati lì. Indietreggiai e poco dopo iniziai a correre. Caddi e istintivamente appoggiai le mani a terra come riparo così, oltre al ginocchio sbucciai anche i palmi. Mi girai indietro per vedere se avevano sentito quel rumore. Si erano staccati, stavano guardando verso la mia direzione in cerca di una spiegazione. Mi nascosi dietro un albero e in fretta e in furia raggiunsi Harry.
«Ma che fine avevi fatto?» urlò incazzato.
Scoppiai a piangere, mi buttai a terra e nascosi il viso tra le ginocchia.
«Fanculo, fanculo, fanculo!» continuavo a gridare, tra i singhiozzi e le lacrime.
«Kristen che dice una parolaccia, uhm», si passò una mano tra i capelli «Dev’essere proprio grave allora. Cos’è successo?»
Mi aiutò ad alzarmi e mi accolse tra le sue braccia.
«Guido si stava baciando con quella puttana con i capelli rossi!»
Lo sentii irrigidirsi. Si staccò e mi guardò in cagnesco. Poi divenne rosso, verde, viola, rosso…
«Gli spacco la faccia a quel coglione!» ringhiò puntando la porta.
«No, Harry, non sta sera, ti prego», lo supplicai tenendogli la mano.
«Non sta sera ma domani. Farò qualcosa, non ti aspettare che lascerò passare come se non fosse successo nulla»
Annuii e abbassai lo sguardo, tirando su con il naso.
«Beh, immagino che ti sia passata la voglia di cantare perciò…», lo bloccai.
«No, sta sera canterò e farò vedere chi sono davvero»
Il suo voltò s’illuminò e questo portò a farmi tornare a sorridere.
«Svelerai che sei tu alla fine della canzone?»
«Questo non lo so, ma ti giuro che ci proverò»
Mi abbracciò e mi condusse nell’altra stanza.
«E questo?» chiesi sbalordita.
Un altro vestito. Questo però più ingombrante. Era azzurro, senza spalline e con la scollatura a cerchio. Il rigonfiamento si trovava dai fianchi in giù. Sopra, invece, c’era un corpetto. Avevo sempre desiderato metterne uno, mi aveva sempre affascinata. E per finire, un mantello bianco con i bordi pelosi.
«Regina delle nevi», sussurrai.
«Per dopo l’esibizione. Appena arrivi dirai che non ti sei sentita bene e che sei potuta arrivare solo adesso»
«Harry, non dirò che ho cantato solo per indossarlo»
Scoppiò a ridere ed io gli mormorai un «grazie». Sentimmo la porta aprirsi e subito ci catapultammo dall’altra parte della piccola sala.
«Ragazzi!» esclamò Liam «Ehm… disturbo?» posò lo sguardo sui vestiti.
«Liam ti spiego io ma promettimi che prima non dirai nulla a nessuno. Kristen nel frattempo inizia a farti la tinta altrimenti non abbiamo tempo»
Mi sedetti e iniziai a prepararmi.
 
*tre ore dopo…
«Dai Kristen calmati», sbraitò mio fratello mentre io continuavo a mangiucchiarmi le unghie per l’ansia.
«Come faccio a calmarmi? E se mi riconoscono?»
Roteò gli occhi al soffitto.
«Non sanno che ti sei fatta bionda, poi questa maschera ti ricopre quasi tutto il viso!» mi indicò.
«Okay, okay. Sicuro che non può vederci nessuno qui?»
«No, controlla Liam e ora calmati cazzo, sei la prossima. Ora sta cantando quella che ha baciato Guido»
Trasalii.
«Forse è meglio che mi sto zitto», sussurrò più a sé stesso che a me.
«Grande idea», gli sorrisi acidamente.
Mi augurò buona fortuna e tornò di la. Solo lui e Liam sapevano di questo ‘’segreto’’ se così può essere chiamato.
Sonny scese dal palco e mi sorrise con il suo vestito da batton… ehm da cattiva ragazza.
«Buona fortuna, chiunque tu sia», ammiccò e si dissolse tra la folla.
Salii sul palco e presi il microfono. Iniziai a tremare e a sudare freddo. Lanciai uno sguardo ad Harry, che continuava a sorridermi, poi uno sguardo a Guido, che abbracciava Sonny.
Presi coraggio e iniziai cantare.

«Dicevano che non c’è l’avresti fatta ad arrivare fin qui 
E da quando te l’hanno detto, è stato difficile
Ma lascia perdere le notti in cui hai dovuto piangere
Perchè non hai mai lasciato che si impossessasse di te
Hai lavorato molto duramente
E sai esattamente cosa vuoi e ciò di cui hai bisogno
Perciò credici e non ti puoi proprio arrendere
Puoi raggiungere i tuoi obiettivi
Tu parla con la tua anima, e dille»

Iniziarono a comparire i sorrisi sui volti di ogni persona. Riuscii a vedere mia mamma, con le lacrime agli occhi. Sicuramente aveva riconosciuto quella voce, la voce della sua bambina. Le tre oche erano sbalordite, pensavano di essere le stelle della serata e invece, quella volta toccò a me. Quello era il mio momento.

«Io credo di potercela fare
Io credo che ce la farò
Io credo di sapere che i miei sogni sono reali
Io credo che rimarrò in piedi 
Io credo che ballerò
Io credo che crescerò molto presto e
Questo è ciò in cui credo davvero»

Durante il ritornello tutti battevano le mani e si muovevano a destra e sinistra. Louis sembrava… rapito. Non smetteva di guardarmi con un sorriso sul viso. Fu solo incrociando i suoi occhi che riuscii a perdermi, di nuovo. Cosa provavo per lui? Odio, amore? Non riuscivo a capirlo.

«Non importa quello che dice la gente
Tieni la testa alta e voltati dall’altra parte
Con tutte le tue speranze e i tuoi sogni
Io ci crederò
Anche se sembra che non sia per me
Non mi arrenderò, terrò duro
Guardando il cielo
Otterrò tutto ciò di cui ho bisogno
Ci crederò sempre»

Finii portando la mano in alto. Si sentii un applauso caloroso e un fischio, quello di Harry. Scesi gli scalini e corsi svelta verso la porta. Una mano fredda mi bloccò e quel tocco mi fece rabbrividire. Mi voltai e vidi Louis, vestito da carota. Sorrisi, di nuovo. Fece per togliermi la maschera ma lo fermai. Il mio istinto, in quel momento mi diceva di baciarlo. Annullai la distanza tra i nostri volti con un casto bacio a stampo poi, sparii nell’oscurità.
Una volta arrivata alla casa iniziai a spogliarmi. Continuavo a sorridere e sorridere. Ero stata meravigliosa, altro che modestia e modestia. Dopo anni e anni che rifiutavo questo talento finalmente l’avevo mostrato a me stessa. Ero nata per cantare.
La porta si spalancò ed Harry corse ad abbracciarmi.
«Ed io che pensavo che eri come Gemma del Sud»
«Sei bravissima Kris, mi hai lasciato senza parole», aggiunse Liam.
«Grazie ragazzi»
Harry mi allacciò il corsetto e mi aiutò ad acconciarmi i capelli velocemente. Erano legati in uno chignon da un piccolo mollettone rivestito di diamanti. Regalo di compleanno di mia madre. Mi guardai allo specchio. Questo vestito era decisamente più bello di quello da angelo. Arrivammo in sala e sul palco c’erano Guido e i suoi amici. Sbuffai e mi avvicinai ai ragazzi.
«Hey Jess», mi salutò Zayn «Ben arrivata»
«Grazie», gli sorrisi.
«Ma ti sei fatta bionda?» chiese Niall.
«Sì!»
«Eri tu quella che ha cantato prima?» aggiunse Louis.
Mi pietrificai ma cercai di rimanere naturale. Mi ricordai del sapore delle sue labbra e arrossii.
«No, come ti viene in mente? Io non so cantare».








Ciaaaaaaao. *-*
Questo capitolo mi piace un sacco e poi è lunghissimo!
Kristen bionda è sempre una figa. yeah.
Poi ad un certo punto si rifarà castana. Coooomunque, recensite e ditemi cosa ne pensate, va bene? :3
Grazie a tutti per i complimenti fino ad ora.
Cowabonga. =w=

Kristen bionda. (:

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