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Autore: mikilily    04/09/2012    9 recensioni
Questo è il seguito della Dramione La nuova Vita.
ma non sarà una Dramione, bensì tutto ruota sulla vita di Rose Weasley la figlia di Hermione e Ron.
La storia si svolgerà nel settimo anno di Rose, Scorpius e Albus.
Dopo la separazione da Ron, Hermione, si appresta a diventare la signora Malfoy. I figli sono entusiasti di questo, ormai considerano Draco come un padre e Scorpius come un fratello... fino a quando Rose non si rende conto che per lei Scorpius è diventato qualcosa di più che il suo migliore amico.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Draco/Hermione, Lily/Scorpius, Rose/Scorpius
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
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- Questa storia fa parte della serie 'la Nuova Vita'
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-Epilogo-


Da una settimana al castello non si parlava d’altro: Lily Potter e Scorpius Malfoy si erano affrontati in un duello ed erano stati beccati.
Harry Potter e Draco Malfoy erano stati chiamati immediatamente a Hogwarts per decidere con la preside, la professoressa McGranitt, quale punizione fosse più giusta infliggere ai due.
Per Lily Potter la decisione fu presa da suo padre Harry, che la ritirò immediatamente non appena seppe che sua figlia aveva aggredito sua cugina Rose e intimidito alcune ragazzine del primo anno, ree di aver assistito in parte alla sua aggressione alla cugina. Per il giovane rampollo dei Malfoy, invece, la pena fu meno pesante.
Avrebbe dovuto svolgere per tutta la fine dell’anno le ronde: pulire la sala trofei e svuotare gli orinali dell’infermeria.
 Un lavoro disdicevole per un purosangue, ma giusto per uno che non si atteneva alle regole.

***

Alice attendeva, poggiata al muro affianco alla porta a vetri, che Rose uscisse dall’infermeria. Si era presentata lì di buon mattino, riuscendo a convincere Albus a lasciarla andare da sola. Aveva bisogno di parlare con lei da sola.
- Ciao - disse non appena la vide uscire.
Rose si bloccò a guardare l’amica.
- Ciao - rispose guardandosi intorno.
- Sono sola.- Aggiunse – spero che non ti dispiaccia-.
- Affatto – replicò Rose chiudendosi la porta dell’infermeria alle spalle.
- Bene, non sai che fatica è stata liberarsi di Albus.-
Rose fece una smorfia.
Lui non si era nemmeno proposto per venirla a prendere.
Alice osservò le espressioni del volto di Rose mutare improvvisamente.
- Lui è in punizione- disse avvicinandosi a Rose che la guardò sorpresa.
- Punizione ?- domandò preoccupata.
L’hanno beccato ed è colpa mia pensò.
- Ha avuto un piccolo scambio d’incantesimi con quell’arpia di Lily Potter-
Rose aprì la bocca allibita.
- Scambio d’incantesimi-
- Già –disse Alice, abbozzando un sorriso, -normalmente si chiama duello tra maghi ma loro oltre a duellare si sono letteralmente insultati.-
Alice si fece pensosa.
- In effetti, lui la insultava e lei cercava disperatamente di replicare ai suoi incantesimi, fallendo- concluse con un sorriso soddisfatto.
Ormai non le importava più dimostrarsi perfettamente buona, Alice detestava Lily con tutto il suo cuore.
- Le ha fatto male?- chiese preoccupata Rose.
Alice la incenerì con uno sguardo.
Come poteva preoccuparsi di lei dopo quello che le aveva fatto.
- Purtroppo nulla, ma Harry l’ha ritirata da scuola-.
Rose si bloccò senza parole: Lily era andata via questa volta per sempre.
- Scorpius?- domandò subito dopo.
-Te l’ho già detto pulisce trofei e fa le ronde, oggi gli tocca quella con te... immagino quanto sarà avvilito-.
- Mi odia... -
- Beh se tu quello lo vuoi chiamare odio-, replicò Alice soffocando una risata in uno sbadiglio.
Aveva evitato di dire all’amica che Scorpius Malfoy aveva dichiarato davanti a tutti che il suo cuore era di un’altra e che per Lily non provava più nulla. Alice sospettava che la ragazza in questione fosse proprio la rossa che le camminava affianco diretta alla torre dei Grifondoro.
Ora spettava a Scorpius fare chiarezza tra loro.

***

La sala grande era ancora piena di studenti chi intenti a chiacchierare prima di andare a letto, chi a fare i compiti e chi semplicemente si scaldava davanti al camino. Solo i due Caposcuola dei Grifondoro erano pronti per uscire: quella sera era il loro turno di ronda. Almeno lo era di Rose, poiché Scorpius l’avrebbe dovuta fare fino alla fine dell’anno.
- Sei pronta ? – chiese il giovane avvicinandosi a lei appena l’aveva vista scendere dalle scale dei dormitori.
- Sì - rispose lievemente arrossendo un poco la rossa Weasley.
Smettila immediatamentesi ripeteva tra se e se.
 È una ronda, non un appuntamento. Si disse ancora, cercando così di calmarsi, ma il cuore le batteva e le mani iniziavano a sudarle.
- Andiamo - disse Scorpius volgendo finalmente il suo sguardo su di lei. Rose non disse nulla si limitò ad annuire seguendolo.
Superarono il varco che dalla sala comune li portava all’andito e iniziarono la ronda:
Osservarono il quinto, il quarto e il terzo piano saltarono il secondo, poiché nessuno si avventurava mai nel piano in cui stavano i professori, e poi scesero fino ai sotterranei.
Nel castello quella sera regnava la pace, nessuno studente era fuori dai rispettivi dormitori. Così la loro ronda era pressoché finita
- Ci manca la torre nord poi abbiamo finito- disse Scorpius rompendo il silenzio che era calato non appena un’ora prima avevano superato il ritratto della signora grassa.
- La torre nord? - chiese stranita.
- Chi vuoi che ci vada con questo tempo- disse Rose stringendosi la mantella sulle spalle.
- Ci sono in giro un sacco di matti in questo castello Rose- replicò convinto Malfoy.- ma se non vuoi venire, vado da solo- finì Scorpius.
- No, ok, vengo - disse seguendolo.
Scorpius la superò nascondendo a Rose un sorriso che fugace apparì sul suo viso.
Ottimo.

***

Rose affrettò il passo seguendo il suo compagno fin su alla torre. Ora, oltre al silenzio che faceva rabbrividire la giovane Grifondoro, anche la poca luce rendeva quella parte del castello lugubre.
- Aspettami - disse la rossa affiancandolo.
Scorpius respirò affondo il profumo di Rose: vaniglia e piume di zucchero. C’avrebbe scommesso la sua scopa da corsa che ne aveva una dentro la tasca.
Sorrise ben attento a non farsi scoprire, beandosi di sentirla camminare affianco a se. Ogni tanto le sfiorava la mano mentre camminavano, quel contatto gli mandava in pappa il cervello.
 Avrebbe voluto afferrare e stringere a se quella mano ma stava resistendo, non doveva farsi prendere dalla frenesia.
 Tutto doveva procedere come stabilito. Nessuna sbavatura, tutto doveva essere perfetto.
 Quando finalmente arrivarono al settimo piano, Scorpius afferrò la mano di Rose proprio nell’istante in cui apriva la porta che li avrebbe condotti nella vecchia aula di astronomia.
- Cosa... - cercò di dire Rose, mentre Scorpius la spingeva all’interno della stanza.
La giovane rimase senza fiato non appena si rese conto che quella che aveva davanti non era al solita aula dismessa.  La stanza, un tempo piena di banchi e ragnatele, era perfettamente pulita. Al centro era stato posto un piccolo tavolo tondo: era coperto con una tovaglia in lino color crema, abbellito con un vaso di rose bianche, una grande candela dorata e due porzioni di torta alle mele, la torta preferita da Rose.
La ragazza era senza parole e questo non fece altro che far gonfiare il petto al giovane rampollo dei Malfoy.
Suo nonno era stato preciso su come doveva comportarsi e cosa doveva procurarsi per fare colpo sulla sua Rose.
Per ora non aveva fallito.
 Le prese la mano e la condusse verso il tavolo spostandole la sedia per farla accomodare. La ragazza non disse nulla, era come imbambolata da tutte quelle attenzioni e assecondò ogni mossa del giovane Malfoy.
- Spero che la torta di mele sia di tuo gradimento-. Disse guardandola in viso. Rose osservò la fetta di torta davanti a se e sorrise.
Forse solo lui e sua madre sapevano quanto amasse quel dolce,costatò tra se e se.
- Non sono riuscito a convincere Hermione a farmi passare la ricetta per farla fare agli elfi- disse Scorpius.
Rose lo guardò storto, - però alla fine me l’ha spedita lei stessa- finì.
 
Rose sorrise e scosse il capo, pensando a sua madre che rimbrottava contro lo sfruttamento di quei piccoli e indifesi esseri.
- Perché?- domandò speranzosa di ricevere finalmente una risposta a quella strana situazione che però la rendeva felice come non mai.
- Era da tanto che non stavamo solo noi due- rispose prontamente il giovane caposcuola Grifondoro.
Rose non fece altre domande prese la forchettina e assaggiò la torta. Socchiuse gli occhi e assaporò sia con il palato sia con la mente quella dolce bontà, inebriandosi di quel profumo.
- Mi sei mancata- disse Scorpius non appena Rose riaprì gli occhi facendola arrossire.
- Mi è mancato parlarti , ridere e scherzare con te. Mi sono mancate perfino le nostre lunghe sezioni di studio- ammise.
- Studiare con Albus e Alice non ti piace?- chiese Rose guardandolo curiosa.
- No-rispose secco - passano il tempo a guardarsi e non combinano nulla , noi almeno ci guardavamo e studiavamo-affermò senza imbarazzo.
Rose sentì le guance diventare incandescenti.
- Sai cosa mi è mancato di più- disse ancora Scorpius.
-No-. Rispose Rose abbassando il capo.
-Abbracciarti- disse piano -avrei voluto abbracciarti ogni volta che ti intravedevo nell’andito, ogni volta che parlavi con Alice, ogni volta che studiavi da sola in biblioteca. sarei voluto tornare indietro di mesi per poterti stringere senza che qualcuno sospettasse che tra noi ci fosse qualcosa-.
- Tra noi...-
- Tra noi c’è tutto- disse Scorpius interrompendola. -Tra noi c’è amicizia, fratellanza, complicità, passione... amore -.
- Scorpius- lo richiamò preoccupata. Il biondo però non si lasciò distrarre dalle sue dimostranze, si alzò dalla sedia e s’inginocchiò di fronte a lei.
Rose sentì il cuore rimbombare nella sua cassa toracica, frenetico.
- Vuoi tu Rose Jean Weasley perdonare questo stupido troll perché non ha capito prima che sei la donna più importante della sua vita?-.
Rose deglutì senza riuscire a parlare. Scorpius sollevò il capo incrociando il suo sguardo con quello della rossa.
Sorrise.
Si sollevò lentamente prendendole le mani per portarle alla bocca, le baciò. Si avvicinò a Rose, facendola alzare dalla sedia e riducendo le distanze tra loro. Si guardarono ancora negli occhi senza dire nulla e finalmente le loro bocche si unirono in un dolce e delicato bacio.
Questa volta, per la prima volta da quando aveva iniziato a baciare Rose, Scorpius fu ricambiato. Sentì le mani della ragazza accarezzargli la schiena e salire fin su al suo collo. Provò un brivido di piacere quando le due dita s’insinuarono tra i suoi capelli.
La strinse prepotentemente a se strusciandosi su di lei, mostrandole così che la voleva, la desiderava.
Solo lei e nessun’altra.
- Ti voglio- le soffiò piano a fil di labbra.
La ragazza lo guardò un attimo.
- Anche io- rispose e Scorpius non riuscì più a trattenersi.
Le accarezzò le spalle sbottonandole la camicia, le baciò il collo mentre faceva scivolare la zip che teneva su la gonna. La spogliò lentamente, ammirando ogni lembo di pelle.
Rose fece altrettanto e quando entrambi furono in intimo, il biondo evocò un letto facendola adagiare su di esso.
Quella notte fu la loro prima notte insieme. La Notte che sancì la nascita della loro lunga unione.

***

- Rose non voglio sentire ragioni - disse sua madre guardandola in cagnesco. La giovane sbuffò seguendo sua madre lungo il viale che le avrebbe condotte alla tana, la residenza dei Weasley.
Le due furono accolte sulla porta da Molly Weasley, la padrona di casa, che abbracciò Rose e salutò fredda Hermione; Da quando la Granger aveva lasciato suo figlio Ron per Draco Malfoy tra le due non vi erano più stati contatti, nonostante Ron si fosse risposato e avesse anche lui altri figli oltre Rose e Hugo avuti con Hermione.
- Accomodatevi- disse la vecchia strega – stavo per fare il te-
- Grazie rispose Hermione mentre Rose si sedette piano su una sedia poco distante dal calderone per osservare che al suo interno nulla cadesse accidentalmente.
- Non immaginavo una vostra visita, se l’avessi saputo... -
-Ti saresti data malata- finì Rose beccandosi uno sguardo torvo di sua madre.
- No avrei preparato un dolce-
Hermione distese le labbra in un sorriso stirato.
- Molly disse infine la Granger prendendo la parola
- Mi spiace se ti siamo piombate in casa senza preavviso-
La strega la guardò perplessa.
- Non importa veramente-
- Rose – disse ancora Hermione guardando sua figlia incitandola a parlare.
- Nonna- disse Rose non appena la vecchia strega si fu seduta – siamo venute qua per invitare te e il nonno al mio matrimonio- disse.
La tazza, che la donna teneva in mano, s’infranse a terra, ma quella non fu l’unica a cadere anche Molly scivolò giù dalla sedia scioccata da quell’improvviso annuncio.
Anche Rose Weasley sposò un Malfoy e questo la rese la donna più felice e fortunata del mondo al pari di Hermione Granger, sua madre.
   
 
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