Differently beautiful.



Solita vita, solita rottura.
Stavo dormendo sognando il principe azzurro, secondo me gay naturalmente, mentre i miei sogni vennero interrotti dalla fastidiosa voce di mia mamma.
-svegliati tesoro.. devi andare a scuola...- mi sussurrò dolcemente all’orecchio, accarezzandomi i capelli.
Mugugnai un ‘mmh’, per poi girarmi completamente dalla parte opposta.
-tesoro.. è ora di andare a scuola..- disse di nuovo sfiorandomi il naso con il dito e togliendomi la coperta.- alzati dai..-
Ripresi la coperta e mi rannicchiai nelle lenzuola chiudendo gli occhi.
-SIGNORINA ASHLEY STYLES, ALZATI SUBITO E VAI A SCUOLA!-  sbottò mia madre.
Giusto un po’ lunatica eh? Suscettibile la vecchia.
Ma vaffanculo.
Mi alzai nervosa dal letto, che mi implorava di fargli compagnia, e mi diressi verso il bagno.
-Harry, esci subito da lì, cazzo!- gridai a mio fratello, tirando un calcio sulla porta.
La porta sì apri, non era chiusa a chiave.
Ops?
-Niall, sei un’emerita testa di caz.. Ah ciao sorellina.- disse Harry.
-ehm.. ciao Hazza.- dissi.- e poi.. chi sarebbe ‘sto Niall?!-
-è il ragazzo che ha dormito da noi ieri sera, non ti ricordi?- spiegò il riccio.
Ma chi cazzo lo conosce questo Niall?
Se era un amico di mio fratello doveva essere un coglione, come lui d’altronde.
-sinceramente?no.- risposi riferendomi alla domanda che mi aveva appena fatto.
Harry andò in cucina, e dopo averlo seguito, andai immediatamente ad aprire un’anta, cercando i cereali, quando all’improvviso mi cadde il barattolo di vetro.
-BUONGIORNO!- gridò un ragazzo.
Era biondo, magro, occhi azzurri.
Sembrava il classico principe azzurro.
Aspetta.. aspetta..
Che cazzo ci fa ‘sto biondino in casa mia?!
Mi aveva pure fatto rompere il barattolo dei cereali, oh.
-ti sembra il modo di urlare? Sei coglione, per caso?!- lo aggredii subito, ovvio, l’accoglienza che tutti vorrebbero.
-no, sono Niall.- disse sfoderando un sorriso.
Simpatico il ragazzo.
-sì, Niall.. il coglione.-
Okay questa potevo risparmiarmela.
Sentii mio fratello sghignazzare, e subito mi avvicinai a lui.
-cazzo ridi, Harry?-
-acida come un limone la tua ragazza, Styles.- disse il biondino ridendo.
Oh santo dio.
Pensava davvero che ero la sua ragazza?
AHAHAHAHAHAHAHAHAH, NO.
Oltre ad essere simpatico è anche intelligente, vedo.
-Horan, non è la mia ragazza.- rispose prontamente Harry.- è la mia stronza, piccola ed acida sorellina.- disse accarezzandomi la guancia.
-zitto Harold, ho solo due anni meno di te!- dissi per poi andarmene verso camera mia.
Mi fermai quando sentii qualcuno toccarmi il braccio.
-ah, com’è che ti chiami?-
Era il biondino.
Sorrise.
-Ashley, e se non ti levi quel sorrisetto entro due secondi ti grattugio le palle.-
Sbarrò gli occhi, dopodiché me ne andai, incamminandomi verso la scuola, che incubo.

Dopo tre mesi di vacanze estive, era arrivato il primo giorno di scuola.
La scuola superiore di Bradford, una vera e propria merda.
Superai la porta, facendo un sospiro, ero appena entrata e già non ne potevo più.
Mi diressi al mio armadietto, trovandomi una Catherine sorridente e radiosa.
-Ash! Oddio, sei bellissima!- disse sorridendomi e stringendomi a sé in un caloroso abbraccio.- mi sei mancata tanto!-
-ehi, ehi Cath, così mi soffochi!- cercai di staccarla dalla presa.
-oh scusami..- disse.- allora pronta per biologia? Siamo nello stesso corso!-
Biologia alla prima ora?
Ditemi che non sono all’inferno, vi prego.
In biologia avevo un cinque spaccato, ma fortunatamente Catherine ogni tanto riusciva ad aiutarmi.
Mi prese per mano, trascinandomi in classe.
Si sedette in fondo, e io a seguire, di fianco a lei.
Eravamo molti di più in classe rispetto all’anno scorso.
Mi guardai intorno, trovando facce nuove.
Oh cazzo.
Ditemi che non è vero.
-e ci si rivede pure qui, Ashley.- affermò.
-è veramente un piacere vederti, Niall.- risposi sarcastica.
Ci mancava solo avercelo in classe, pff.
Suonò la campanella, ed ebbi cinque minuti per andare in bagno, seguita da Cath.
-Ashley, hai visto quanto è figo il biondino della nostra classe?!- disse con la sua tipica faccia innamorata.- ce lo farei un pensierin..-
Oh cazzo, ancora.
Stiamo scherzando?
Ora ne ho la conferma, sono all’inferno.
-Woooo, frena baby!- la bloccai.- tu mi stai dicendo che ti piace quel ‘simpatia portami via’?-
-quindi..- disse Catherine.- tu lo conosci?-
-diciamo che è un amico di mio fratello e mi sta sui coglioni.. a prescindere.- affermai.
-oh cara Ashley, tu me lo farai conoscere..è un obbligo.- disse la mia migliore amica barra ‘mi faccio strani pensieri sui biondi’.
Le ultime ore passarono in fretta, e finalmente suonò la campanella.
Avrei preferito rimanere a scuola, anziché andare a lavorare.
Erano appena le due del pomeriggio, e tra mezz’ora sarei dovuta già essere al bar.
Acciminchia, sono in ritardo.
Uscii da scuola, intravidi Catherine, e la trascinai per la manica della t-shirt.
-alle 6.30, quando ho finito al bar, passi a casa mia, vero?- le chiesi facendogli uno sguardo il più dolce possibile, alquanto difficile per me.
-e io cosa ci guadagno, eh?- chiese lei.
Pff, stronza.
Non c’aveva manco voglia di tener compagnia alla sua migliore amica senza fidanzato.
Ah sì, un idea.
-invito il biondino.- affermai.
-ci vediamo dopo, allora!- mi sorrise e se ne scappò via.
Sono un fottuto genio.
Presi il cellulare e composi il numero di Harry.
-Hazza, dove sei?- dissi appena rispose. -devi venirmi a prendere a scuola e sei in ritardo di quindici minuti!-
-cazzo! Sono da Niall, scusami sorellina, non posso..- rispose lui.
-dai Harry spegni, dobbiamo continuare la partita!- si sentì una voce di sottofondo.
Era sicuramente quel deficiente del biondo.
-Ascoltami Styles, muovi subito il tuo cul..-
TU TU TU TU TU TU..
Hanno riattaccato, sti coglioni.
Perfetto, mi tocca pure farmela a piedi, porca merda.

**
Sono le due e quarantacinque, cazzo!
Perfetto, ero anche in ritardo.
-Ashley, sei in ritardo, lo sai?!- mi riprese mio padre appena entrai al bar.
- scus..- cominciai a parlare.
-muoviti, vai a servire quel ragazzo là in fondo, al numero 3!- mi interruppe.
Preparai il frullato che mi aveva indicato mio padre e mi diressi al tavolo numero 3.
Mi avvicinai e..
Acciminchia.
Chi è quel bonazzo?
No, niente pensieri perversi Ashley.
E’ solo un semplice ragazzo diversamente bello, con la pelle ambrata, un sorriso stupendo, e dei pettorali da paura, che si intravedono dalla canotta bianca.
Stop, frena gli ormoni, non devi conoscere ragazzi e non ti devi innamorare.
Mi diressi verso il tavolo, dopodiché mi fermai.
Ripresi fiato.
-su, Ashley muoviti, porta da bere al ragazzo che stai fissando da mezz’ora!- gridò mio papà.
Papà, ma i cazzi tuoi non te li fai mai, eh?
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Ecco il primo capitolo.
Già si capisce chi è il ragazzo..
E nei capitoli i due faranno conoscenza, yep!
Ah sì..
Me la lasciate una recensione?
Per una scrittrice è importante sapere cosa ne pensano i lettori..
Voglio sapere se continuare o no..
Vi risponderò con piacere a tutte..
e ovviamente.. accetto anche critiche e consigli!
Baci. 
Cami.