Libri > Le Cronache di Narnia
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Autore: SusanTheGentle    04/09/2012    3 recensioni
Raccolta che parla dei personaggi della saga di C.S.Lewis.
Malinconia, speranza, amicizia, attraverso gli occhi e il cuore degli Amici di Narnia.
(La mia prima ff su Narnia!)
Genere: Generale, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sogno


Una volta avevi un sogno in cui correvi libera sull’erba più verde dello smeraldo, calda e profumata; nel sogno potevi sdraiarti tra fiori selvatici di tutte le specie e colori, chiudevi gli occhi e sorridevi, pensando a tutto e a niente, mentre un raggio di sole ti illuminava il viso spendente di gioia.

Galoppavi in groppa a uno splendido cavallo bianco, tra valli e grandi foreste, dove i piccoli amici animali saltavano fuori dalle loro tane e salutavano con gracidii, cinguettii, ruggiti, e squittii il passaggio di Susan, la Regina Dolce.

Gli alberi ti accompagnavano di tanto in tanto, i loro spiriti volteggiavano gioiosi attorno a te, perché tu e la tua famiglia avevate riportato la pace e tutti vi amavano per questo.

Nel tuo sogno c’erano creature fantastiche che vivevano con te in uno splendido castello ritto su una scogliera, affacciato sull’Oceano, dietro il quale il sole andava a dormire ogni sera.
Ma anche se calava il buio, tu non avevi paura, perché non appena la luna era alta nel cielo, tu e i tuoi fratelli potevate ammirare le danze e i canti dei Fauni e dei Satiri. Poi ti addormentavi, stanca, per aver ballato con loro tutta la notte.

Ogni giorno nuovo era un sogno ad occhi aperti, ma era pur sempre un sogno…Eppure è ancora lì, solo che tu ora non puoi più vederlo.

Tu diresti che i tuoi occhi si sono aperti, ma in realtà si sono chiusi. Adesso scorgono soltanto strade di cemento, non più verdi, ma grigie. Il tuo cavallo bianco è un’automobile scura. Gli animali non parlano e i castelli sono rovine antiche di storie passate. Il tuo sorriso si è spento, mia piccola Susan. Che cosa ti è successo? Dove sono i Fauni, le Driadi e i Centauri? Dov’è l’allegria di quelle serate di festa? Dove sono le grandi battaglie che hai affrontato con paura e con coraggio? E’ tutto lì, vicino a te. Puoi ancora vederli, ma tu non te preoccupi più. Li hai dimenticati in quel grande armadio e li hai chiusi a chiave, gettandola via.

Sei diversa, sei cresciuta, hai perso la spensieratezza di quando eri bambina, ma la causa della tristezza che provi ora è la vita che hai deciso di fare, ma che non è la tua. Tu lo sai, ma non lo ammetti. Preferisci rifugiarti nel mondo reale, perché fa troppo male pensare a Narnia e sapere che non portai più vivere laggiù.
Eppure avresti potuto essere ancora la Regina che eri, avresti potuto ricordare, così come hanno fatto Digory, Polly, Peter, Edmund, Lucy, Eustace e Jill. Ma tu non volevi, soffrivi e hai pensato che fosse più facile dimenticare tutto.
In questo modo però hai perso la strada. Sei diventata una ragazza come tutte le alte. Potevi essere migliore di tutte le altre. Eri la Regina di Narnia, e lo sei ancora. Ricordi le parole di Aslan? No, non le ricordi. Se qualcuno ti parlasse del Leone sorrideresti e scuoteresti la testa con un po’ di amarezza. Perché la Susan di oggi ha scordato, ma la Susan di ieri è ancora lì da qualche parte e rammenta ogni particolare di quel sogno che era vero, ma che per tè è rimasto solo un sogno. La vedono tutti la Dolce Susan, tranne te.

Erano così importanti per te la bellezza, le danze, gli spasimanti e i vestiti, da farti dimenticare di Narnia, di Aslan e dei tuoi amici? No, non lo erano, credevi che lo fossero, ma non era vero.

E ora che non hai più nessuno che ti aiuti, che farai piccola Susan? Tu che hai voluto crescere tanto in fretta, adesso vorresti tornare a essere bambina. Forse perché le feste e i balli non ti aiuteranno a dimenticare. La morte non si può dimenticare.

Che farai senza i tuoi fratelli? Peter, gentile e premuroso, con la sua presenza così rassicurante. Edmund, lo scavezzacollo di casa, che dava uno strappo alla tranquillità, ma al quale volevi così bene. E Lucy, la piccola Lucy, la tua migliore amica, che per te sarà sempre una bambina, con il suo dolce sorriso e la sua risata…dove sono loro adesso? Non ci sono, non più. E nemmeno mamma e papà sono qui con te. Hai perso tutto, ma avresti potuto essere con loro, a Narnia, di nuovo e stavolta per sempre. Ma tu non eri lì con loro quando è successo, e ora sei rimasta in questo mondo, forse rendendoti conto troppo tardi che il sogno era la realtà, la vita che volevi. La te stessa di quel sogno era la vera Susan.

Un giorno li rivedrai, non temere, un giorno il tuo più grande sogno si avvererà: tornerai a Narnia, nella Vera Narnia, dove tutto dura per sempre. Ma non ancora…non ancora. Passeranno molti anni prima che questo accada.

Avevi un sogno, ma hai deciso di svegliarti. E ora sogni di poterti di nuovo addormentare.

 
 
 
Piccola one-shot su un personaggio che adoro, Susan Pevensie.
 E’ la prima ff che pubblico su Narnia, anche se nella mia testolina stanno prendendo forma milioni di idee, forse per continuare questa o forse per iniziarne un’altra, non so ancora. Penso di fare una raccolta con vari pensieri dei personaggi principali…vedrò.
Una volta ho letto una frase di C.S.Lewis in cui affermava che un giorno Susan raggiungerà Narnia e vivrà felice per sempre con tutti i suoi cari. Proprio oggi mi è capitato di rileggerla e così mi è venuta in mente questa. L’ho scritta di getto, spero mi sia riuscita bene. Non so perché ho immaginato che ha parlare di Susan non sono io, ma Aslan.
Mi è sempre dispiaciuto per Susan, che secondo me provava davvero dolore nel pensare a Narnia, ed essendo più fragile degli altri, ha preferito dimenticare tutto.
Bè, detto questo vi lascio recensire (se vorrete). Mi farebbe un sommo piacere.
Un bacio a tutti
Usagi^^
   
 
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