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Autore: _cassiopea95_    04/09/2012    1 recensioni
Dopo la Battaglia Finale, un nuovo, oscuro mistero incombe sulla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. ora che Harry Potter non ha più la sua missione da compiere chi salverà la scuola??
Genere: Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Mi alzo dal letto e senza fare rumore mi dirigo in bagno. Ayla sta ancora dormendo ed è normale, sono solo le nove.
Appena finito di vestirmi esco dalla camera, saluto i signori Doyle e comunico loro che esco per una passeggiata e che tornerò verso l’ora di pranzo.
Dopo qualche passo svolto a sinistra in un vicoletto stretto, lo percorro fino in fondo e mi ritrovo davanti a ciò che cercavo: negozio di tatuaggi.
“Buongiorno! Posso esserti utile?”mi viene in contro una ragazza alta e coperta di tatuaggi.
“Si grazie. Vorrei sapere più o meno il costo per un tatuaggio del genere e se era possibile farlo subito.”le dico mostrando un foglio di carta.
“Per un disegno così piccolo sono sui 40 euro. In teoria dovrebbe prendere un appuntamento per farsi tatuare ma ho un posto libero fra una quindicina di minuti. Se vuole può aspettare qui.”
“Si grazie infinite”mi siedo ed aspetto il mio turno.
Dopo qualche minuto vedo la ragazza di prima che esce accompagnando un ragazzo moro. Appena finisce con il cliente si gira verso di me e con un sorriso dolce mi fa accomodare in una stanza.
E’ una stanza spaziosa con una specie di lettino, dove mi fa sedere.
“Allora, prima di tutto io sono Riky. Poi, avevi già in mente di dove fare il disegno?”
“Piacere, Sheila. Se possibile mi piacerebbe sulla caviglia !”
“Perfetto. Ora mi metto subito a lavoro tu stenditi pure e rilassati!”
Dopo mezz’ora abbondante Riky ha finito la sua splendida opera e io mi guardo allo specchio pensando che è davvero brava.
“Per Merlino! Sei un’artista!”
“Ahahah. Sono contenta che ti piaccia!”mi sorride e mi scorta fino al bancone. Pago e la saluto.
Cammino spedita fra le vie di Naas  e decido di fare un giro prima di tornare a ‘casa’. Ancora con il sorriso soddisfatto stampato sul viso mi dirigo verso il parchetto, attraversato da un fiumiciattolo, che mi ha fatto visitare Ayla pochi giorni fa.
Mi giro verso il piccolo ponte, attirata dalle risate di una ragazza che tenta di scappare dal suo ragazzo. Mentre corre i suoi capelli biondi le sferzano il viso e le spalle, sul suo viso c’è uno splendido sorriso e con una mano tenta di trattenere il cappello che le sta per volare via.
Sbarro gli occhi, il sangue mi si gela nelle vene e il ricordo di Céline mi assale.
Nella mia mente rivedo lei che corre felice in quella vecchia foto, vedo lei di nuovo su quel ponte che mi guarda con uno sguardo vuoto e mi sorride con un sorriso spento, che da ormai una settimana appare sul suo volto, e un’attimo dopo si butta. Un angelo a cui hanno tolto le ali.
I ricordi fanno male.
 Devo trovare una soluzione, ed eccola lì davanti a me. Un babbano sta fumano mi avvicino e gli chiedo una sigaretta. La nicotina aiuta, mi calma, ma non è abbastanza.
Vago per la città svoltando in vicoli sempre più stretti, sporchi e malfamati finchè non trovo ciò che voglio. Ciò di cui il mio corpo sente il bisogno: droga.
E dopo averlo fatto, dopo essermi drogata, quando lo sballo è finito, dopo esserci ricaduta mi faccio schifo.
 Mi odio. Corro indietro, verso il parco. Al limite del laghetto e del fiumiciattolo trovo pezzi di bottiglie di birra, probabilmente di qualche babbano che ieri sera si è divertito un po’.
E ricomincio. Sono di nuovo punto e a capo. Prima droga, poi sangue.
Tanto sangue. E affondo, finche non sento che mi basta.
Ma non basta, non oggi, non un solo taglio.  E stacco, allora, quel pezzo di vetro, lo sposto poco più sotto e lacero di nuovo la pelle.
E al secondo taglio ne sussegue un altro, un altro e un altro.
E il sangue scorre, come scorrono le lacrime sul mio viso. E non mi fermo. Non POSSO fermarmi. Non VOGLIO fermarmi.
Vedo una testa bionda entrare nella mia visuale e sento due forti braccia sorreggermi ma non capisco chi sia. La mia vista è offuscata. Le parole mi giungono lontane e ovattate.
“Sheila!Dai, Sheila, non chiudere gli occhi!Ascoltami!GUARDAMI NON OSARE CHIUDERE GLI OCCHI! NON MI ABBANDONARE!SHEILA, DAI, FALLO PER AYLA, FALLO PER ME!”
‘Scusa, Ayla. Scusa, Draco. Questa volta non ce l’ho fatta, io non sono forte’
Riesco a fare solo quest’ultimo pensiero prima che le mie palpebre scivolino lente e pesanti, e l’oscurità mi cali sugli occhi.
 
 
OK E’ CORTISSIMO, LO SO!
SCUSATE SE è COSì CORTO VI CHIEDO UFFICIALMENTE PERDONO. PERò RECENSITE DAIIIIII *FA GLI OCCHI DOLCIDOLCI*
  
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