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Autore: danyazzurra    04/09/2012    24 recensioni
Lily si è dovuta allontanare dal mondo magico e da Scorpius ma non per sua volontà...il destino la costringerà a tornare, ma niente sarà facile...e una minaccia tornerà nelle loro vite !! è una Lily / Scorpius che mi balzava in testa da un po'...spero che leggerete e recensirete !!
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Phoenix era davanti a lei.
La guardò assottigliando gli occhi, ma sembrava non riconoscerla.
“ Phoenix, sono la mamma” disse Lily con le lacrime agli occhi, inginocchiandosi davanti a lui.
Phoenix la guardò qualche secondo e poi voltò la testa.
Non voleva vederla.
“ Phoenix, sono io…sono la tua mamma” disse di nuovo Lily, il pianto nella voce.
Phoenix la guardò di nuovo, ma non sorrideva, non era felice di vederla ed i suoi occhi erano cupi.
Lily vide una mano posarsi sulla spalla di suo figlio e alzò gli occhi sulla persona accanto a lui.
I capelli biondi e gli occhi neri pieni di follia.
Rick Canon la stava guardando sorridendo dall’ alto.
“ STAI LONTANO DA LUI” urlò Lily, alzandosi in piedi per correre verso il figlio.
“ VATTENE” urlò ancora.
Ma lui e Phoenix si stavano già allontanando.
Lily non riusciva a raggiungerli. Erano sempre più lontani.
La piccola figura di Phoenix stava scomparendo dalla sua vista.
“ NOOOO” urlò Lily cadendo in ginocchio.
Lily si svegliò di soprassalto.
Sgranò gli occhi e si guardò intorno cercando di capire.
Era un sogno. Uno stupidissimo sogno.
Intorno a lei c’ erano dei macchinari ed un tubicino era infilato nel suo braccio e le stava iniettando qualcosa.
Era in un ospedale Babbano. Ricordava molto bene gli ospedali Babbani.
Il loro odore, il loro colore, tutto sapeva di malattia.
Non poteva aspettare.
Doveva andarsene.
Doveva rivedere Phonix, Scorpius.
Doveva assicurarsi che fosse tutto un brutto sogno.
Si guardò le mani. Erano libere.
I suoi polsi erano violacei e la sua pelle era dilaniata nel punto dove le corde l’ avevano incisa.
Alzò un braccio.
Tremava per lo sforzo, era ancora molto debole.
Si portò la mano alla flebo e con una smorfia se la staccò dal braccio.
Vide il suo sangue zampillare e piegò il braccio per permettere a questo di fermarsi.
Cercò con lo sguardo i suoi vestiti e li vide su una sedia.
Si alzò in piedi cercando di vestirsi il più velocemente possibile.
Gli occhi del suo bambino occupavano la sua mente.
Gli occhi di Phoenix e gli occhi di Scorpius.
Non l’ aveva riconosciuta.
Era un sogno, si disse, cercando di calmarsi.
Raggiunse la porta, aprendola con una sola mano “ Signora dove sta andando ?” la voce la fermò prima che riuscisse ad uscire nel corridoio.
Lily chiuse gli occhi e si voltò, pronta a formulare una scusa qualsiasi, ma davanti a lei non c’ era un medico bensì due poliziotti, un uomo e una donna e la guardavano sorpresi.
Nei suoi quattro anni nel mondo Babbano li aveva visti spesso e aveva letto sui giornali di loro.
Erano come Auror, poteva fidarsi.
Lo sguardo del poliziotto parve addolcirsi alla vista del suo volto spaventato.
“ Ci ha chiamato l’ ospedale. Ha tutti i segni di un rapimento” le disse indicando le sue mani.
“ Vorremo farle qualche domanda” continuò con un sorriso.
Lily era sempre più nel panico.
Doveva andare via.
Voleva correre da Phoenix.
Aveva paura che fosse troppo tardi, che il suo sogno volesse davvero dire qualcosa.
Aveva una brutta sensazione.
Una mamma lo sente sempre, gli rimbombò nelle orecchie.
“ Io…” tentennò.
Cosa poteva dire ?
Se avesse detto che suo figlio era in pericolo avrebbe rischiato di sentirsi dire che ci avrebbero pensato loro, se gli avesse detto che era tutto a posto non le avrebbero mai creduto.
Doveva trovare una scusa plausibile e in fretta.
“ Signora sta bene?” chiese la donna “ forse dovrebbe tornare dentro” le disse comprensiva.
Lily scosse la testa “ sto bene…devo solo andare a casa” disse e dentro di sé si maledì.
Che scusa era?
“ Signora, dobbiamo farle solo qualche domanda” insistette il poliziotto.
Cominciarono subito a chiederle le solite formalità e Lily si sentì morire.
Non poteva neanche fuggire.
Gli chiesero del rapimento, se conosceva il rapitore e se le aveva mosso qualche violenza.
Lily cercò di mettere insieme un sacco di storie che potessero reggere e i poliziotti sembravano soddisfatti.
Stavano quasi per andarsene dopo averle assicurato che avrebbero fatto il possibile, quando Lily vide arrivare il dottore e si sentì mancare la terra sotto i piedi. Doveva andarsene subito.
“ Cosa ci fa’ in piedi?” chiese il dottore rivolto ai poliziotti.
I poliziotti si strinsero nelle spalle e il dottore la prese per le spalle.
“ Era altamente denutrita e disidratata “ la informò conducendola dentro “ lei non capisce che nelle sue condizioni è molto pericoloso andare in giro per l’ ospedale” disse severo.
Lily sbarrò gli occhi “ condizioni?” chiese spaventata.
Non poteva essere vero.
Erano tornati insieme, solo, da un paio di mesi.
Il dottore la guardò con sospetto “ è incinta di cinque settimane” la informò “ non lo sapeva?” chiese stupito.
Cinque settimane?
Le orecchie di Lily cominciarono a ronzare e improvvisamente la stanza cominciò a girare.
Il ciclo. La scorsa settimana doveva avere il ciclo ma con tutti gli avvenimenti degli ultimi giorni non ci aveva proprio pensato.
“ Signora” il medico la sostenne per l’ avambraccio e la fece appoggiare al letto.
Lily era impallidita.
Incinta. Cielo era incinta di nuovo.
E Scorpius ancora non lo sapeva. Di nuovo.
Le sembrava di vivere un vecchio film.
Sentì le ginocchia cederle e si appoggiò al letto.
“ Quando è stata rapita?” chiese il medico, sicuramente aveva paura che la sua reazione fosse dettata dal fatto che il bimbo in arrivo fosse figlio di una violenza.
“ due giorni fa’” disse pronto il poliziotto.
“ Scorpius…Scorpius…io devo dirlo…il mio compagno…io devo andare” disse confusamente.
Scorpius doveva saperlo subito.
Subito.
Non poteva permettere che succedesse di nuovo.
“ Signora non può andare, deve stare almeno un paio di giorni…”
Lily lo interruppe, improvvisamente le era venuto in mente come liberarsi “ Firmo” disse alzandosi di colpo.
“ Firmo” ripetè guardando il medico “ vado via, mi faccia firmare” gli disse con l’ impazienza nella voce.
Il dottore la guardò accigliato “ vado a preparare le carte” le disse e sembrava notevolmente contrariato.
Lily guardò i poliziotti “ posso chiedervi qualche moneta per telefonare?” chiese.
La poliziotta annuì e le passò il cellulare “ può usare questo” le disse con un sorriso.
Sicuramente stava pensando volesse dare la bella notizia a Scorpius e lei non poteva spiegarle che le cose erano un po’ più complicate.
Lily compose il numero di casa dei suoi e attese, ogni squillo era un’ agonia, fino a quando non sentì la voce squillante di Alice.
“ Aly sono Lily…sì..sì…sto bene…dimmi solo se Phoenix è là ? sta bene? “ chiese impaurita.
Alla risposta affermativa dell’ amica si mise una mano sul cuore e si piegò leggermente in avanti per cercare di respirare meglio.
“ Digli che la mamma sta arrivando e per favore manda Scorpius a prendermi sono all’ ospedale St Louis, ma sono senza…” guardò i poliziotti “ senza guida per tornare a casa”
Alice inarcò un sopracciglio “ sei circondata da Babbani ? “ le chiese.
“ Alice manda Scorpius subito” le ordinò spazientita.
“ E’ fuori a cercarti gli mando un Patronus” disse “ Lily è così bello sentirti di nuovo…ti voglio bene” concluse.
“ Anch’ io” disse Lily prima di riagganciare.
Diede il cellulare ai poliziotti e il dottore tornò con i documenti da firmare.
Lily li firmò e si congedò da loro.
Aveva bisogno di uscire. Aveva bisogno d’ aria.
A breve sicuramente sarebbe arrivato Scorpius.
Sarebbe stato felice della gravidanza?
Erano appena tornati insieme.
E se lui avesse pensato che stava usando questo fatto per tenerlo legata a lei ?
“ E se ti facessi meno paranoie?” chiese a sé stessa a voce alta.
Non era possibile.
Erano passati quattro anni eppure si chiedeva le stesse cose?
Aveva le stesse paure ? le stesse insicurezze ?
Non era maturata per niente?
Si appoggiò al muro accanto all’ ospedale e prese fiato.
Incinta.
Quella parola era come rimasta incastrata dentro il suo cervello e non se ne voleva andare.
Eppure poteva essere.
Da quando erano tornati insieme non avevano saltato neanche un giorno e spesso non avevano usato l’ incantesimo contraccettivo.
Tutto tornava.
Si toccò automaticamente la pancia.
Un altro Malfoy in arrivo.
Le lacrime le salirono agli occhi. Un altro Malfoy in pericolo.
Fino a quando ci fossero stati i punitori, neanche la sua nuova creatura avrebbe avuto pace.
***
 Scorpius vide il Patronus di Alice davanti a sé.
Fu solo una frazione di secondo “ Lily è al St. Louis “ disse e poi si dissolse in una nuvola di fumo.
Si guardò intorno.
La maggior parte dei Babbani stava proseguendo il loro cammino senza degnarlo neanche di un’ occhiata.
Qualcuno stava guardando verso di lui, aggrottando le sopracciglia ma poi li vide scuotere la testa e alzare gli occhi al cielo.
Probabilmente stavano pensando a qualche spiegazione razionale.
Cominciò a correre anche se non aveva la più pallida idea di dove fosse il St. Louis.
A dire la verità non sapeva neanche cosa fosse.
Passò accanto ad un edicola e vide una cartina di Londra “ Accio cartina” bisbigliò e dopo pochi secondi stava già consultandola.
Il St. Louis era un ospedale ed era dall’ altra parte di Londra.
Si sentì mancare per la tensione.
Guardò l’ indirizzo e decise di provare il tutto per tutto.
Se qualcuno lo avesse visto lo avrebbe obliviato.
Girò l’ angolo di una piccola stradina senza uscita e si smaterializzò.
Appena i suoi piedi toccarono di nuovo terra, voltò la testa da un lato e dall’ altro per capire in che punto fosse finito.
Aveva scelto di non materializzarsi direttamente dentro l’ ospedale, era meglio non sfidare la fortuna.
Doveva essere il giardino davanti all’ ospedale ed era stato anche fortunato, gli alberi sembravano aver coperto la sua improvvisa apparizione nel giardino e nessuno sembrava aver notato niente.
Si guardò ancora intorno per capire dove fosse precisamente l’ entrata e la vide.
Era appoggiata al muro e sembrava leggermente piegata su sé stessa, come se stesse cercando di riprendere fiato.
Il suo cuore si dimenticò per un attimo di battere. Lily era lì davanti a lui.
Il suo viso era rosso quasi quanto i suoi capelli che in quel momento erano un groviglio indistinto che venivano percossi dal vento.
Non guardava verso di lui e Scorpius non riuscì neanche a chiamarla.
La sua gola era completamente chiusa.
Aveva avuto così tanta paura che adesso gli sembrava quasi irreale.
Le sue gambe si mossero quasi per volontà propria e cominciò a correre verso di lei.
La vide afferrarsi distrattamente una ciocca di capelli che le stava schiaffeggiando il viso e spostare gli occhi fino a quando non incrociarono i suoi.
Scorpius le fu davanti in un secondo.
La sua mente vuota, il suo respiro bloccato nei suoi polmoni “ Lily” disse soltanto prima di stringerla tra le sue braccia.
La strinse forte, come se stesse ricominciando a vivere.
Ed era davvero così.
Fino a quel momento era stato un’ automa, adesso finalmente riusciva di nuovo a pensare.
“ Merlino Lily” disse iniziando a baciarle ogni punto del viso “ sei davvero qua” disse ed era come se la voce non volesse uscirgli.
La baciò con dolcezza e con urgenza nello stesso momento. Aveva bisogno di un suo bacio, aveva bisogno di vedere che era davvero reale. Che Lily era lì tra le sue braccia.
Lily lo scostò leggermente e gli fece passare le dita sulla guancia, quasi come se volesse continuare a toccarlo, per essere sicura che non sarebbe svanito come in un sogno “ Phoenix è con te? ” gli chiese con apprensione.
Scorpius scosse la testa “ è a casa dei tuoi, sta bene” le rispose, cercando di apparire tranquillo.
Sapeva che non era esattamente la verità, ma sapeva che appena Phoenix avesse rivisto Lily , per lui, sarebbe stata una cura immediata.
La vide chiudere gli occhi, sollevata e poi riaprirli e puntarli direttamente nei suoi.
 “ Andiamo a casa “ disse Lily “ andiamo da Phoenix “ continuò.
Scorpius sorrise e le prese la mano, stringendola.
La sua piccola mano che sembrava fatta apposta per entrare nella sua.
La portò nel punto dove si era smaterializzato prima e senza smettere di guardarsi negli occhi si smaterializzarono.
Quando Lily toccò il pavimento di casa dei suoi genitori ebbe un piccolo conato di nausea e questo le ricordò che doveva assolutamente dire a Scorpius che era incinta.
Ma adesso voleva solo vedere il suo bambino.
“ Che silenzio” disse Lily spaventata.
Scorpius guardò attentamente per tutto il salotto ma era vuoto.
“ Tuo padre e il mio stanno combattendo contro i Punitori” la informò per cercare di tranquillizzarla.
Ma non era tranquillo neanche lui.
Alice gli aveva mandato il Patronus, era strano che non si vedesse in giro.
Andarono anche in cucina ma non c’ era nessuno neanche lì.
Il sangue di Lily le si gelò nelle vene.
Rivide le immagini del suo sogno.
Strinse il braccio di Scorpius, conficcandogli le dita fino nella carne “ dov’ è Phoenix?” chiese e la sua voce era terrorizzata “ dove sono tutti ?” chiese ancora.
Scorpius si voltò verso di lei e Lily vi lesse lo stesso terrore che la stava invadendo.
I Punitori ? Rick ? Lily non sapeva di chi avere più paura.
Salirono di corsa le scale e cominciarono freneticamente a guardare in tutte le stanze.
Lily sentì le lacrime cominciare a scenderle sulle guance. Perché tutto quel silenzio ?
Le sembrava di essere tornata indietro nel tempo.
Aveva paura di trovare il suo bambino disteso in un lago di sangue.
“ Phoenix “ urlò Lily tra i singhiozzi, ma non ebbe nessuna risposta.
Aprì la stanza che era stata di Sunday e si sentì morire.
Le ginocchia si piegarono per lo shock e si dovette appoggiare al muro per non cadere per terra.
Si appoggiò incapace di dire qualsiasi cosa.
Incapace di muovere un muscolo. Di reagire.
Riusciva solo a piangere come non aveva mai fatto.
Il suo bambino. Il suo bambino.
Improvvisamente sentì salirle dalla gola  un singhiozzo più forte degli altri.
Un singhiozzo che le uscì fuori con una tale prepotenza da non riuscire a fermarlo.
Un singhiozzo che si  trasformò in un urlo disperato.
Un urlo pieno di dolore. Un urlo che nasceva dal suo cuore lacerato.
COMMENTO :  OK…SO GIA’ COSA STATE PENSANDO…MA NON ERA L’ ULTIMO CAPITOLO ?? EBBENE NO…DICIAMO CHE UN’ IDEA SI E’ LEGGERMENTE MODIFICATA IN CORSO D’ OPERA E QUINDI CREDO CI SARA’ UNO O DUE CAPITOLI ANCORA…SPERO NON VI DISPIACCIA…MA COME AVETE VISTO C’ E’ UN ULTIMA COSA DA RISOLVERE E CREDO CHE IMMAGINIATE QUALE SIA : )) RINGRAZIO LE FANTASTICHE RAGAZZE CHE RECENSISCONO SEMPRE E CHE MI INCORAGGIANO TANTISSIMO ICEPRINCESS / LUISA 21 / ARIB / MALTRERIO / ARYELLE / RISA SLITHERIN / MIKILILY / TELYN / ALWAYS 89 / FEDEPLUCK 93 /QUEEN GI /  FEDERCHICCA /CREEM SWEET STORY / ROBY ALADIMPA/  CE / V BON JOVY  E BOOW 95 !! GRAZIE DAVVERO A TUTTE SPERO MI FARETE SAPERE ANCORA !! INOLTRE RINGRAZIO CHI MI HA AGGIUNTO ALLE PREFERITE/ SEGUITE / RICORDATE ED ANCHE CHI MI LEGGE SOLTANTO !! UN BACIONE !!

   
 
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