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Autore: Purple_Rose    04/09/2012    5 recensioni
Cosa succede quando si mettono insieme i personaggi di Inazuma Eleven, Inazuma Eleven Go e un gruppetto di OC in una città chiamata Inazuma?
Me lo chiedo anche io! Ed ecco una possibile risposta!
P.S. ho ricevuto tutti gli OC che mi servivano, grazie!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Centrocampo vincente
 

 -Do’ il benvenuto a tutti i presenti! Stiamo per assistere ad una nuova avvincente partita del girone eliminatorio del Football Frontier che vedrà la Raimon, capitanata dal talentuoso portiere Endo Mamoru, contro la Nightmare, guidata dal misterioso centrocampista Tamashi Kuroki! Saranno i famosi ragazzi del fulmine a trionfare o sarà la denominata “squadra degli spiriti” a trionfare? Vediamo i giocatori entrare in campo!-
Come annunciato, i componenti di ogni squadra presero posto sul campo di gioco, decisi e sicuri come sempre delle proprie capacità. I giocatori di casa sfoggiavano delle casacche viola, la cui fantasia sembrava formata da piccoli spiritelli lilla, una scelta bizzarra oltre che eccentrica, abbinati a dei semplici pantaloncini lilla; la divisa del portiere era invece completamente nera con un piccolo spiritello grigio all’altezza del cuore e dei pantaloncini abbinati ad esso. La divisa di quei giocatori era strana come la squadra che la indossava.
Attorno al campo stava l’inquietante scenario della scuola della Nightmare: un ambiente brullo e arido, interrotto i vari punti da rovi, alberi secchi e tombe di dubbia provenienza. Al centro dell’area spuntata l’istituto, di un lugubre nero in vari punti rovinato da varie incisioni in alfabeto antico
Al contrario degli studenti di casa, abituati a quella visione, quelli della Raimon non riuscivano a non inquietarsi davanti a quell’insolito scenario, che nonostante tutti non impediva loro di tifare per i loro giocatori preferiti a gran voce. Erano pur sempre i tifosi loro!:
-Notiamo che, come è loro solito, la Nightmare gioca con uno schema basato sul centrocampo con ben cinque centrocampisti pronti a dominare! Vi sono anche tre attaccanti e solo tre difensori portiere compreso! La fama che si porta dietro questa squadra riguarda proprio il centrocampo! Mentre nella Raimon... oh! Ma che succede? Yang e Kidou, che nell’ultima partita avevano trionfato come centrocampisti, sono in difesa! Che cosa può significare?-. Shìn si morse il labbro, guardando l’allenatore a sottecchi. Questo manteneva la sua perenne aria distaccata e tranquilla, come se non gli importasse nulla della partita. Che cosa vorrà ottenere? Sa bene che ne io ne Kidou abbiamo esperienza come difensori! Spero che sappia quella che fa!
Kuroki, il capitano della Nightmare, unì le mani come in preghiera, recitando una sorta di litania:
-Che i potenti spiriti del passato ci guidino verso la vittoria!-. Così fecero anche gli altri giocatori della squadra, in rituale silenzio come se residenti in un santuario antico. Atsuya li guardava senza capire:
-Ma che combinano?-
-Ne avevo sentito parlare, pare che invochino gli spiriti per vincere la partita-. Shirou affiancò il fratello, ridacchiando alla vista della sua espressione irrimediabilmente perplessa:
-Non fare quella faccia, ognuno ha i propri metodi!-
-Okay, il mio metodo è impegnarmi al massimo!-. Atsuya si esibì nel suo sguardo determinato migliore mentre si fermava nella sua posizione in campo. Rivolse uno sguardo alla panchina, incrociando gli occhi azzurrini di Mizuka, messa a suo discapito come riserva. Le sorrise, alzando il pollice. Oggi giocherò anche per te! Stanne certa!:
-Il calcio di inizio spetta ai padroni di casa! Si comincia!-. Si udì il fischio dell’arbitro.
L’attaccante della Nightmare sorrise appena, calciando la palla e dando ufficialmente inizio alla partita. Avanzò sicuro di sé, finché davanti a lui non si impose Shirou, già predisposto per la sua tecnica:
-Ti fermo io! DIFESA DI...!-
-FANTASMA MALIGNO!!!-. Ma, in modo incredibilmente rapido, uno spiritello di nebbia violacea dagli infidi occhi rossi prese forma sulla palla, levitando sopra la testa dell’incredulo Fubuki e permettendo al padrone di passargli accanto:
-Ma come...?-
-Ci vuole ben altro per frenare l’ira degli spiriti!-. Per fortuna Shìn entrò in scivolata, facendo uscire la palla di lato e sventando il pericolo. Sospirò di sollievo, guardando l’attaccante con una certa curiosità. Interessante, una tecnica piuttosto inusuale, mi chiedo quante altre ne posseggano...
La rimessa fu subito eseguita e la palla fu nuovamente dell’attaccante in casacca viola, che avanzò imperterrito. Gabriel non si fece intimorire:
-OMBRA NOTTURNA!!!-. E grazie alla sua tecnica prese possesso della palla:
-Ora tocca a noi. È vostra!-. Il lancio lungo fu subito recuperato da Tsurugi, affiancato da Lance. Davanti a lui si fece avanti Kuroki, la fascia da capitano fucsia al braccio destro. Sebbene il ragazzo dai capelli blu non si fece intimorire, Kuroki era già pronto:
-Nessuno può resistere alla potenza degli spiriti! INCUBO OSCURO!!!-. Improvvisamente calò la notte e dei fantasmi bluastri dagli occhi color viola luminoso accerchiarono il blu, impedendogli di avanzare. Kuroki entrò in scivolata su di lui, fregandogli il pallone e passandolo in avanti ai suoi attaccanti.
Tsurugi digrignò i denti, imprecando contro se stesso:
-Piantala di perdere tempo e muoviti! Stanno contrattaccando!-. Lance lo richiamò acidamente, riuscendo solo a farlo infuriare ancora di più. Ma era vero, il gioco non era fermo, doveva mantenersi libero.
Intanto, con una serie di abili passaggi, la Nightmare era riuscita a ritrovarsi in prossimità della porta. I giocatori dovevano solo affrontare Shìn, decisa a non farli passare facilmente. Sono una centrocampista, è vero, ma è anche vero che non posso permettere che passino!:
-Fermo dove sei!-. Ma, con un’abile finta dalla mora non prevista, la palla finì alla punta della squadra avversaria, che fu subito affiancata da entrambi i lati dagli altri due attaccanti:
-Ammirate ciò che gli antichi spiriti possono fare! FURIA DELL’OLTRETOMBA!!!-. La palla fu lanciata in aria e fu raggiunta con un balzo da tutti e tre i giocatori. Tirarono contemporaneamente mentre dietro di loro andava a formarsi un grosso e feroce cane a tre teste dal ringhio feroce e spaventoso, che lanciò da tutte e tre le bocche un potente raggio viola, unitosi successivamente alla palla indirizzata verso la porta.
Endo sobbalzò, sorpreso dalla potenza del tiro. Ma si preparò comunque a tirare:
-PUGNO DI GIUSTIZIA!!!-. Per svariati secondo il pugno luminoso trattenne la palla lontana dalla porta. Ma alla fine si ruppe in piccoli frammenti di luce, lasciando il tiro in balia del bruno che venne preso e trascinato in porta. Il goal portò la Nightmare a festeggiare:
-Goal! Il primo goal va alla Nightmare! Fantastica l’azione di questi giocatori che con un tiro eccezionale, la “Furia dell’Oltretomba”, si portano in vantaggio! Endo non ha potuto fare nulla!-
-Endo! Come stai?-. Shìn e Kidou accorsero dal loro capitano, che lentamente si rialzò in piedi:
-Tutto bene?-. Questo strinse i pugni, serrando le palpebre:
-Mi dispiace, non sono riuscito a fermarlo-. Shìn gli mise una mano sulla spalla, sorridendo:
-Non ti preoccupare, è solo un goal! Possiamo rimontare!-. Endo ricambiò il sorriso, annuendo. L’enigmatico sguardo di Kidou si posò sulla Nightmare, ancora estasiata dal goal:
-Incredibile il tiro che hanno fatto, davvero incredibile. Devono averci lavorato molto...-. La mora imitò il compagno, esaminando gli avversari. Eppure un punto debole devono averlo, per forza... Endo batté le mani, richiamando i due all’attenzione:
-Per adesso non importa. Pensate a rimontare e a mettercela tutta!-
-Okay!-. Nonostante l’entusiasmo del suo capitano, Shìn non era del tutto tranquilla. Non aveva fatto molto come difensore fino a quel momento, come poteva dare un contributo alla squadra in un ruolo non suo? Le cadde l’occhio nuovamente sull’allenatore, che come sempre non batteva ciglio. Spero che abbia un piano, altrimenti sarà una disfatta!
La partita riprese nuovamente con la palla alla Raimon, che avanzò con Lance in possesso di palla. Questo fulminò gli avversari con lo sguardo, affrontandoli senza paura. Si credono chissà chi! Ora gli faccio vedere! Io sono il migliore! Posso esserlo solo io! Devo, esserlo solo io...:
-Mangiate la mia polvere, sciamani da strapazzo!-. Con la solita facilità assurda che ormai lo contraddistingueva, Lance si lanciò letteralmente nella metà campo avversaria senza che nessuno potesse fermarlo:
-Sono libero! Passa!-. Tsurugi si smarcò velocemente, ritrovandosi davanti alla porta senza avversari attorno. L’albino lo guardò per qualche secondo, ignorandolo successivamente e lasciandolo di stucco. Ma che combina?:
-Ti ho detto che sono libero!-. L’attaccante albino ricorse a varie evoluzioni del corpo per liberarsi dei giocatori attorno a lui, senza tuttavia passare al compagno.
Poi sbatté il piede a terra, innalzando tre pilastri di ghiaccio sopra i quali vi era l’affascinante ed enigmatica immagine del volto di una regina. Il portiere rimase ammaliato dai suoi occhi e, mentre era così distratto, Lance crossò velocemente sopra il pilastro centrale e tirò, senza lasciargli il tempo di controbattere e guadagnando un  punto per la sua squadra:
-Goal! La Raimon riacciuffa il pareggio! Che gioco! Kipling ci ha stupiti con un numero di classe e potenza! Senza contare che ha fatto tutto da solo! Amici, potremmo essere davanti alla grande rivelazione di questo torneo!-. Gli incoraggiamenti e gli esulti a suo nome rimbalzarono contro quel metaforico muro freddo e distaccato che lui stesso aveva formato attorno a lui. Come pensavo, sono il migliore. Non mi importa di nient’altro!:
-Ehi! Kipling!-. Ma quelle mura non poterono nulla contro la rabbia di Tsurugi, che le frantumò come un ariete su un portone di polistirolo. I suoi occhi sembravano sprizzare letteralmente lampi e fulmini di rabbia contro Lance, che lo guardava con la sua conosciuta noncuranza:
-Che vuoi?-
-E me lo chiedi anche? Guarda che non mi interessa se sei “il più bravo della classe”! Ero completamente smarcato e nonostante tutto mi hai ignorato! Ma che ti prende?-. L’albino sospirò lievemente, alzando un dito con fare saccente:
-Senti, potrei anche darti retta se non avessi segnato, ma non è così! Ho pareggiato! Perché ti lamenti?-
-Non è questo il punto!-
-E allora quale sarebbe? Ho fatto goal! Nel calcio l’importante è fare goal! Che c’è che non va?-
-Non è solo fare goal! Non capisci niente!-
-Ragazzi, va tutto bene?-. Tenma si avvicinò, attirato dal tono di voce dell’amico. Questo distolse lo sguardo, sbuffando sonoramente:
-Tutto bene! Chiedilo un po’ a lui se va tutto bene!-. Lance sospirò lievemente e si allontanò, come se nulla fosse accaduto. Il che lasciò il castano notevolmente perplesso:
-Si può sapere che è successo?-. Tsurugi rimase a fissare l’albino, fulminandolo con lo sguardo. Quel tipo non lo sopporto! Si può sapere che cosa nasconde? E sembra che anche gli altri nella squadra la pensino come me... quello lì ci creerà solamente guai in futuro!:
-Non sono affari tuoi!-. Il centrocampista sospirò, rassegnato. Quando fa così non c’è modo di cavargli fuori qualcosa! Spero solo che non abbia avuto una delle sue solite “discussioni amichevoli”!:
-Va bene, allora riprendiamo!-. I due ripresero posto in campo, pronti a riprendere il gioco.
E così fu. Tuttavia, nonostante la tenacia della Raimon, ogni tentativo di attacco era prontamente soppresso dall’ottimo gioco di centrocampo della Nightmare. Così, i ragazzi in casacca viola, vista la facilità con cui ogni volta prendevano palla, continuavano insistentemente ad attaccare.
Shìn ostentava sicurezza ma era perfettamente chiaro che non si trovava a suo agio in difesa. Tentava di  rubar palla ma la posizione e la velocità degli avversari non le permettevano di abituarsi. Così Endo era sempre costretto ad un salvataggio di fortuna, balzando come un grillo da una parte all’altra della porta. Sebbene fosse un tipo caparbio, la stanchezza lo braccava sempre di più, non avrebbe resistito a lungo.
Ad un minuto dalla fine del primo tempo la Nightmare tentò un’ultima azione. Avanzò imperterrita fino alla linea di difesa e lì trovò Shìn, lievemente insicura. Come faccio a fermarlo? Io non sono un difensore! Non so come bloccarlo!:
-Ci penso io!-. Ma improvvisamente Gabriel entrò in scivolata sull’avversario, lasciando la mora di stucco. Le parve di vedere a sottecchi un centrocampista in casacca viola fare per tornare affannosamente a centrocampo, immagine che si impresse fortemente nella sua mente.
Sfortunatamente la palla venne recuperata da un altro della Nightmare, posto proprio davanti alla porta, la cui difesa si era volatilizzata come d’incanto. Ne subentrarono altri due e tra la Raimon cadde il terrore:
-FURIA DELL’OLTRETOMBA!!!-. Il tiro venne scagliato in tutta la sua potenza verso la porta di Endo, tra lo sconforto generale. Gli occhi color cioccolata del portiere brillarono di determinazione, la scintilla che non accennava mai a spegnersi. Stavolta... stavolta...:
-Stavolta non passerai! PUGNO DI GIUSTIZIA!!!-. La rotazione continua del pugno mise l’ansia a molti dei giocatori del fulmine, che con timore la guardavano. Si ripeté la scena di prima: la palla infranse la tecnica, dirigendosi verso il portiere. Ma il bruno se l’aspettava, consapevole che la tecnica si era indebolita con la stanchezza accumulata. Aspetto il pallone e lo strinse tra le mani e lo stomaco. La potenza del pallone premeva fortemente e gli faceva un male cane, ma lui non mollava, non avrebbe mollato. Impiantò i piedi a terra e rimase fermo, mentre piano piano la palla perdeva potenza. Cadde in ginocchio, ansimando per la fatica, una mano posta sulla pancia solorante. Ma poi, accortosi della sua azione, sorrise, uno dei suoi unici sorrisi:
-L’ho... L’HO PARATO!!!-. La Raimon esultò sommessamente mentre il fischio dell’arbitro segnava la fine del primo tempo.
Almeno per ora erano salvi.
 
-Stai bene, Endo?-. Marie soccorse il fratello, che nonostante il viso imperlato di sudore e la mano messa a tastare la zona dolorante manteneva un’aria estremamente gioiosa. Prese un asciugamano, pulendosi il viso:
-Sto benissimo, stai tranquilla!-. Shìn lo guardò, rammaricata. Non ho saputo svolgere il ruolo di difensore e Endo ne ha fatto le spese... è tutta colpa mia. Il portiere parve intuire i suoi pensieri. Le sorrise serenamente, posando una mano sulla sua spalla e imitando il suo gesto al primo goal della Nightmare:
-Stai tranquilla, io sto bene! E poi devi rimanere concentrata, dobbiamo vincere! C’è tutto il secondo tempo da giocare!-. La mora annuì, un poco rincuorata. Poi si fece improvvisamente seria, posando i suoi insoliti occhi sul proprio allenatore. Doveva togliersi quel dubbio che la’assillava:
-Allenatore Willis-. L’uomo alzò il capo lievemente in modo da incrociare i suoi occhi. Attorno a loro cadde il silenzio, nessuno osava interrompere:
-Sì, Yang?-
-C’è un motivo particolare per cui io e Kidou siamo stati messi in difesa, vero?-. La squadra al completo si interessò all’argomento. Perché la decisione del moro aveva lasciato perplessa gran parte dei presenti, consapevoli che sia Kidou sia Shìn rendevano al meglio principalmente a centrocampo. Oltre al fatto che contro una squadra basata su di esso come la Nightmare il primo pensiero sarebbe stato quello di mettere in campo i migliori centrocampisti.
Il moro posò i suoi occhi cremisi sulla ragazza, in uno sguardo tanto intenso quanto inquietante:
-Dimmi una cosa: su cosa credi che si basi l’azione offensiva della Nightmare?-. L’affermazione dell’allenatore non lasciò Shìn del tutto impreparata. Dopo tutto, ci aveva pensato molto a riguardo:
-Beh, suppongo che basino il loro attacco sul centrocampo. In questo modo, ogni volta che attacchiamo, loro possono prendere la palla e avanzare-. Kidou annuì. Era giunto alla stessa conclusione. Ma Willis non sembrava dello stesso avviso:
-Ne sei certa?-. Shìn alzò il sopracciglio, confusa:
-Credo... credo di sì-
-Pensa al loro tiro, a “Furia dell’Oltretomba”. Cosa ne pensi in proposito?-. La mora prese a riflettere.Il loro tiro? Beh, è molto potente, questo è vero. Endo ha dovuto fare gli straordinari per bloccarlo. Tra l’altro, quando gli attaccanti sono in zona di tir,  i centrocampisti sono molto sicuri e perdono di vista il loro ruolo. Però quando Gabriel ha cercato di rubargli palla...:
-Sicuramente è un tiro molto potente, si basano molto anche su quello e...-. Un’illuminazione colpì Shìn, che rimase basita:
-Si basano... su quel tiro... su quel tiro! Ma certo!-. L’allenatore sorrise:
-Hai capito?-
-Ho capito! Sì! Ora so come possiamo batterli!-. Rivolse uno sguardo di gratitudine verso Gabriel:
-L’ho scoperto per merito tuo! Grazie, Gabriel!-. Il moro le rivolse il suo solito sguardo freddo, che tuttavia era velato da un lieve tono allegro:
-Beh, siamo compagni di squadra, no?-. Si strinsero la mano a vicenda. Ma Willis non aveva ancora finito di soprendere:
-Comunque ho deciso fare una sostituzione. Al posto di Hiroto entra... Swan Fubuki-. L’azzurra rimase di sasso, come il resto della squadra del resto:
-Ma... ma come?-. Willis le mise una mano sulla spalla:
-Ne sarai all’altezza, non dubitarne!-. Swan annuì lievemente, sempre poco convinta. Centrocampista? Certo, sono abbastanza capace, ma ho appena ricominciato a giocare in quel ruolo! E lui... come fa a saperlo?:
-Non fare quella faccia, sorellina!-. Atsuya le circondò il collo con il braccio:
-Non sei contenta? Saremo in campo insieme!-. Shirou sorrise, facendole l’occhiolino. Swan ricambiò, rincuorata. Finché i suoi fratelli erano in campo, non aveva motivo di dubitare.
Shìn annuì sorridendo. L’allenatore sa quello che fa, quindi...:
-Swan, mi servirai anche tu-. L’azzurra sorrise decisa:
-Conta pure su di me-. Endo guardò la squadra, estremamente soddisfatto. Si sta creando intesa, finalmente! Ora si che si ragiona!:
-Coraggio, ragazzi! Mettiamocela tutta!-
-Sì!-
 
-Ha ora inizio il secondo tempo di questa partita! Attualmente la Nightmare conduce per 1 a 0! Ma con la Raimon non si può mai sapere! Vedremo se i ragazzi del fulmine riusciranno a portarsi in vantaggio! Dunque, la Nightmare rimane con la solita formazione dai cinque centrocampisti! Mentre la Raimon effettua una sostituzione! Al posto di Hiroto esordisce Swan Fubuki! Che sia questo cambio a decidere le sorti della partita?-
-Allora, sei pronto?-. Shìn rivolse uno sguardo timoroso verso Kidou. Questo annuì, la solita aria pensierosa e riflessiva che ormai la mora conosceva bene:
-Andiamo!-. Il fischio dell’arbitro diede inizio al secondo tempo.
La palla, inizialmente di Tsurugi, fu subito presa da Kuroki, che avanzò con la solita facilità che contraddistingueva il suo ruolo nella sua squadra. Si districò con abilità nel campo e si trovò davanti la Yang. Sorrise arrogantemente:
-Ancora non hai capito? Non puoi battere gli spiriti!-. Lei sorrise:
-Questo lo vedremo! PRESA DI VENERE!!!-. Come sempre la tecnica di Shìn le fece apparire alle spalle una figura femminile. Ma stavolta era interamente composta da acqua limpida e cristallina come una sorgente pura. Col solito gesto e sotto gli occhi attoniti di Kuroki la donna rubò la palla e Shìn ne prese possesso, sorridendo. Non è male essere un difensore!:
-Tua, Gabriel!-. Il moro stoppò di petto la palla, avanzando rapidamente senza dare il tempo agli attaccanti di contrastarlo. Si fermò un momento, piegandosi lievemente in avanti; dietro di lui apparve una luna che, riflettendo due candidi raggi, fece apparire due copie del difensore:
-ILLUSIONE LUNARE!!!-. Grazie al suo nuovo dribbling, Gabriel penetrò a centrocampo passando di continuo la palla alle sue due copie, sotto lo sguardo soddisfatto di Shìn. Lo sapevo! Quando va in attacco, la Nightmare perde la concentrazione sul centrocampo perché è troppo sicura sul proprio tiro, che la maggior parte delle volte va a segno per via della travolgente potenza. Se riusciamo a contrastare l’attacco e agiamo velocemente prima che riorganizzino i centrocampisti, possiamo sorprenderli e avanzare verso la loro metà campo. E ho scoperto questo grazie a te, Gabriel! Il tuo intervento del primo tempo è stato fondamentale!
Swan si fece passare la palla, avanzando in quella che era la possibilità di fare goal alla Nightmare. Posso dare il mio contributo alla squadra anche come centrocampista! Ora vedrete! Fermatasi davanti ad un avversario bloccò la palla tra le caviglie e con un colpetto la fece passare sopra la testa sua e dell’avversario, mentre attorno a lei fiocchi di neve vorticavano come in una bufera:
-BICICLETTA GLACIALE!!!-. L’azione ebbe successo e Swan, ritrovatasi in buona posizione, passò al fratello Shirou, pronto a segnare. Questo “graffiò” la palla con i piedi e cadde in ginocchio, ruggendo al cielo; nel mentre dietro di lui un lupo lo imitava con un potente verso che donò potenza al pallone, coloratosi di rosso:
-RICHIAMO DEL LUPO!!!-. Il portiere della Nightmare alzò le mani davanti a lui e dal terreno si innalzò una lapide di roccia scrostata in vari punti:
-LAPIDE DIFENSIVA!!!-. Ma a nulla servì, perché il tiro ruppe facilmente la difesa e si insaccò in porta, con grande stupore da parte dei ragazzi in casacca viola:
-Goal! La Raimon segna! Spettacolare l’azione di questi ragazzi che hanno sfoderato tecniche incredibili una dopo l’altra! Il tiro di Fubuki, il “Richiamo del Lupo”, è stato il gran finale contro il quale il portiere della Nightmare non ha potuto nulla! I giocatori del fulmine si portano in vantaggio!-
-Grande, Shirou!-. Sia Swan sia Atsuya si lanciarono letteralmente addosso al fratello, felici come non mai di quel magico goal. L’albino rise sommessamente, estasiato dal primo goal che faceva nel torneo. Rivolse uno sguardo alla panchina, notando Haruhi che lo guardava. Le fece l’occhiolino, sorridendo. La blu ricambiò alzando il pollice. Sei fantastico, Shirou!
Il pallone venne posto nuovamente a centrocampo per la ripresa, sebbene durasse pochi minuti. Il tempo di un’ultima azione, che la Nightmare non si sarebbe lasciata sfuggire. O almeno, così credeva.
Infatti, appena Kuroki batté il calcio d’inizio, fu subito contrastato da una rapida scivolata di Kazemaru:
-Ora tocca a me! SCATTO REPENTINO!!!-. Rapido come sempre il turchese avanzò verso la porta avversaria, guizzando da un lato all’altro del campo senza permettere agli avversari di toccare la palla. Caricò il destro, fingendo il tiro e illudendo gli avversari. Invece toccò lievemente il pallone, verso il quale sopraggiunse Tenma, lasciando gli avversari in sua completa balia. Il castano allungò la palla davanti a lui e corse furiosamente verso di essa, facendosi seguire da un vento burrascoso. Il tiro, scagliato dal collo del piede, esplose in un tiro di vento celeste:
-MACH WIND!!!-. Il portiere non ebbe nemmeno il tempo di eseguire la sua tecnica difensiva:
-La Raimon segna nuovamente! Matsukaze esegue uno splendido tiro con una nuova tecnica, il “Mach Wind”! Questi ragazzi sono davvero incredibili!-. Tenma esultò, portando le mani al cielo. Sorrise al suo capitano, che contraccambiò con un gesto di intesa. Così è questo il tiro verso il quale miravi quando ti sei allenato con me... bel lavoro, Tenma!
Il triplice fischio dell’arbitro mise fine alla battaglia e alle ostilità. I giocatori del fulmine presero a festeggiare, poiché una nuova vittoria li avvicinava alla finale del Football Frontier che tanto desideravano.
Kuroki rimase stupefatto, incredulo davanti al risultato. Poi, incredibilmente, sorrise:
-Forse, gli spiriti non erano dalla nostra parte in questa partita...-. Si avvicinò a Shìn, rimasta di stucco davanti al suo viso insolitamente sereno:
-Abbiamo perso, sì, ma contro una squadra di tutto rispetto, lo devo ammettere! Chissà, forse avete gli spiriti della vittoria dalla vostra parte! Spero che vi accompagnino anche in futuro!-. La mora ridacchiò nervosamente, stringendo la mano che le aveva offerto.
Non sapeva di preciso se essere lusingata o inquietata dalle sue parole...
 
La Raimon si riunì alla panchina, vicino al proprio capitano. Questo, come sempre sorridendo esageratamente, portava nello sguardo un’evidente orgoglio:
-Ragazzi, siete stai eccezionali! Una partita fantastica! Ottimo lavoro!-. Una punta di amarezza si dipinse nel suo volto:
-Dovete perdonarmi, ho permesso agli avversari di fare un goal. Ma vi prometto che mi impegnerò ancora di più in futuro e diventerò ancora più forte per difendere la porta della Raimon!-. Rivolse uno sguardo a Swan, sorridendo amichevolmente:
-Ovvio che conto anche su di te, “collega”!-. L’azzurra ridacchiò, dandogli il cinque. Se era destino che avessi un compagno portiere, sono contenta che sia lui! Sei grande, Endo!
Shìn sorrise armoniosamente. Era talmente bello vedere i suoi compagni andare d’amore e d’accordo! Endo puntò un pugno al cielo, cosa che fecero anche gli altri giocatori:
-Coraggio ragazzi! Facciamo del nostro meglio per le prossime partite! Dobbiamo arrivare alla finale del Football Frontier!-
-Sì!!!-. Lance guardò disgustato il capitano dalla faccia arancione. Ancora non riusciva a capacitarsi dell’idea che fosse lui ad avere quel ruolo. Bah, incoraggiare gli altri! Patetico! E poi non capisco perché goda di rispetto, non fa praticamente niente! Vuole arrivare alla finale... non vi capirò mai! Non capisco perché tanto eccitamento per uno stupido torneo! :
-Bene, ragazzi, ottima partita davvero. Le nuove tecniche che avete imparato ci saranno molto utili in futuro, quindi perfezionatele al meglio nei prossimi giorni!-. Willis catturò l’attenzione generale come solo lui sapeva fare. Lance lo fulminò con lo sguardo. Se non era capitano era solo per colpa sua. Maledetto!:
-Sì, allenatore!-. La squadra si preparò per lasciare la Nightmare Jr. H. e tornarsene a casa, stanchi seppur soddisfatti della partita. Tutti compreso Lance, il viso serio e freddo che ormai tutti conoscevano, nonostante la vittoria non gli facesse né caldo né freddo. Si mise il borsone in spalla e si incamminò verso casa, l’aria di chi non ha molta voglia di camminare ma non ha scelta.
Per strana coincidenza anche un’altra persona doveva prendere quella stessa strada:
-Ciao, Lance!-. L’albino si voltò appena, riconoscendo un sorridente centrocampista castano:
-Ah, Matsukaze...-
-Anche io devo andare di qui per tornare a casa! Facciamo la strada insieme?-
-... se proprio devo-. I due rimasero in silenzio assoluto, rotto solo dal lieve suono dei loro passi ovviamente scoordinati tra loro. Tenma lo guardò a sottecchi, notando sempre lo sguardo glaciale che era anche il colore dei suoi occhi. Lui non era proprio la persona che ama starsene per conto suo, d’altra parte Tsurugi e Shinsuke abitavano in tutt’altra strada.
Tra l’altro c’era un altro motivo per cui aveva deciso di affiancarlo:
-Senti, Lance...-. L’attaccante grugnì di risposta. Di voglia di parlare ne aveva ben poca:
-Tu e Tsurugi... avete litigato?-. Lance sobbalzò impercettibilmente. Ma che c’entra adesso?... vuoi vedere che è qui solo per sapere questo? Bah, preoccuparsi per una cosa del genere! Sospirò stancamente, incrociando le dita dietro la nuca e rimanendo in quella posizione:
-Non proprio. Lui non condivide i miei metodi, io non condivido i suoi e a nessuno dei due piace cedere all’altro. Fine della storia-
-Ah...-. Il centrocampista sospirò. Tsurugi è un tipo un po’ aggressivo, ma di solito non è lui a cominciare una discussione, non è nel suo stile... dev’esserci qualcosa sotto. Forse è per il comportamento di Lance; va beh, è un po’ distaccato, ma non mi pare così antipatico... forse un po’... solitario...
Seppur lieve Tenma riuscì ad udire il tonfo di un oggetto caduto a terra, che lo riscosse dai suoi pensieri. Seguì con lo sguardo l’origine del rumore e ne identificò la forma: un portafoglio azzurro pallido con un lieve ricamo a pallone poco più scuro. Lo prese in mano, continuando tuttavia a camminare, e lo aprì. Agli occhi gli balzò subito una fotografia infilata in un piccolo porta-foto: vi era raffigurata una donna dai lunghi boccoli castano scuro che le adornavano il viso candido, lievemente rovinato nella sua perfezione da due sottili occhiaie che le marcavano gli occhi. Accanto a lei stava un uomo meno allegro, gli occhi e i capelli nero pece, che poggiava una mano sulla spalla della donna, la pelle accentuatamente più scura. E vicino ai due, in braccio alla donna, stava una coppia di bambini gemelli, di cui spiccavano due grossi ciuffi di capelli castano chiaro. Gli occhi color ghiaccio erano identici a quelli della donna. Identici... a quelli di Lance...:
-Ehm, Lance, per caso questo è tuo?-. L’albino rivolse la sua attenzione con noncuranza, com’era suo solito fare. Ma appena riconobbe l’oggetto i suoi occhi si accesero di rabbia. Gli strappò bruscamente l’oggetto dalle mani, il viso corrucciato in un’espressione infuriata:
-DOVE L’HAI PRESO???-. Tenma rimase impaurito da quegli occhi infuocati, tanto che temette che il calore sciogliesse le iridi glaciali. Lo aveva già visto arrabbiato, ma non era niente in confronto a quel momento:
-Io... l’ho... l’ho trovato per terra... suppongo che ti sia caduto...-. Lo sguardo incendiario si spense un attimo, tanto che il castano ebbe l’impressione di leggerci un filo di malinconia. Ma fu per un secondo soltanto, poiché l’albino distolse lo sguardo, rigirandosi delicatamente tra le mani l’oggetto, come se il minimo scossone lo potesse rompere. Poi lo mise nel suo borsone, riprendendo l’aria distaccata che poco prima gli girava attorno.
Tenma lo guardava a metà tra l’interrogativo e l’inquietato. Ma il silenzio non lo avrebbe condotto a niente, e lui era un tipo fin troppo curioso per non indagare a fondo:
-Ecco... beh... non sapevo... che avessi due fratelli...-. Lance si fermò senza voltarsi, cosa che fece anche Tenma:
-Di che cosa stai parlando?-
-Dei due gemelli... nella foto...-. L’albino abbassò lo sguardo. Poi rivolse uno sguardo al castano, uno sguardo rammaricato che si impresse marcatamente nella mente del centrocampista:
-Ti sbagli, loro non sono miei fratelli!-. Subito prese a correre, seminando l’altro ragazzo e lasciandolo solo con i suoi dubbi. Gli occhi presero a pungergli ma si trattenne furiosamente. Aveva promesso a se stesso di non piangere più per quella storia.
Si fermò solo quando si trovò in prossimità di casa sua. Prese ad ansimare per la corsa, che era stata molto più pesante di quanto avesse immaginato. Ripensò alla fotografia che aveva visto talmente tante volte che ricordava a memoria. Ripensò alla donna gioiosa, all’uomo moro, ai due gemelli... i due gemelli...
Non sono miei fratelli.
Entrò in casa sua, borbottando il suo solito “sono tornato” e preparandosi alla solfa che suo padre gli ripeteva ogni volta.
Loro non saranno mai miei fratelli.
 
E sono tornata con un altro capitolo-partita!
Wow, forse parlo troppo della vita di Lance, doveva essere una sorta di sorpresa... pazienza!
Spero che la partita sia piaciuta a tutti! Perché ne ho ancora parecchie da progettare!
Okay, mi spiace per non aver messo tutti gli OC protagonisti in questo capitolo! Non sapevo dove metterli! Nel prossimo cercherò di includerli tutti!
Vi ringrazio per tutte le recensioni che mi avete fatto! Siamo arrivati ad un bel numero!
Bene, metto qui una piccola traduzione:
Mach Wind: vento impetuoso(non so se è proprio corretto, la traduzione per Mach non l'ho trovata)
La tecnica del mio Tenmino! <3
Bene! Con questo concludo! Ciao!
Purple_Rose 

  
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