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Autore: SnixTheUnicorn    04/09/2012    3 recensioni
Dal capitolo tre:
[...] - Anche se ho molti pretendenti qui al 'City Of Sun', sai? Ma la politica del villaggio turistico parla chiaro ed io concordo pienamente con questa regola: non dobbiamo avere relazioni con i clienti. Va contro la nostra professionalità. - [...] - Ma a volte trasgredire le regole è divertente, non trovi, San? - sussurrò Brittany al suo orecchio, provocandole un brivido a dir poco piacevole.
AU.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Kurt Hummel, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Si era gettata con poca grazia tra le coperte del letto della sua camera. Non le andava per niente di disfare le valige, voleva solo rilassare il suo corpo e farsi una doccia.
Kurt, il quale aveva dormito fino all'arrivo, era decisamente più riposato e Santana sapeva che fosse troppo eccitato per addormentarsi. Lo aveva visto quando, dopo essersi fatti dare le chiavi delle loro stanze, osservava attentamente la mappa del grande villaggio turistico 'City Of Sun', facendo qualche versetto di approvazione.
- Hanno tre piscine! E i campetti di minigolf! E la discoteca! E... -
- Kurt, ho mal di testa. - lo aveva interrotto Santana che cercava la palazzina 'California', dove ci sarebbero state le loro stanze.
Aveva notato che ogni palazzina aveva il nome di uno stato degli Stati Uniti e sui muri vi erano disegnati dei tratti caratteristici delle città di quei paesi. Era un'idea niente male.
Aveva trovato la palazzina grazie alla mappa e al suo grandissimo senso dell'orientamento che in Kurt Hummel mancava del tutto, infatti se avesse seguito le sue indicazioni, si sarebbero trovati nella palazzina 'Alaska', ovvero dalla parte opposta.
Si rigirò più e più volte tra le lenzuola, cercando una posizione più confortevole per potersi addormentare.
Non ce ne fu bisogno: Kurt aprì la porta della sua stanza - che si pentì di aver lasciato aperta - e saltò sul suo letto per farla svegliare.
-Kurt, sono stanca. - si lamentò, poggiando il pollice e l'indice della mano sinistra sulle palpebre. - Ti prego. -
-No! - esclamò, prendendo le sue mani e tirandola verso di lui. - Siamo qui per divertirci. Dormirai stasera. -
Santana aprì gli occhi e si accorse che Kurt indossava un costume da bagno nero e aggrottò le sopracciglia, ma non disse nulla a proposito. - Se incontro una bella ragazza avrò bisogno di energie e quindi avrò da fare stasera, non posso dormire più tardi. -
-Mi assicurerò di farti incontrare solo brutte ragazze. - Kurt la prese in braccio e la portò al bagno, facendola sedere sulla tavoletta del wc per poi allontanarsi. Santana non capì cosa stesse facendo il suo amico quando lo vide tuffare la mano nella sua valigia e si domandò se non dovesse chiamare un manicomio perché sembrava che Kurt ne avesse seriamente bisogno. Kurt tornò con qualcosa tra le dita e non capì cosa fosse, finché l'amico non si avvicinò.
Era il suo costume da bagno.
-Voglio andare in piscina. - disse semplicemente. - Datti una rinfrescata e mettilo. -
Kurt chiuse la porta, lasciandogli la sua privacy e Santana non poté fare altro che obbedire.

***

Alla fine era felice che Kurt l'avesse convinta ad andare in piscina, sebbene fossero solo le otto e mezza e quindi solo poche persone facevano il bagno.
Si era tuffata per prima, facendo in modo che il suo corpo si abituasse velocemente alla sensazione di freddo temporanea, mentre invece Kurt si era seduto a bordo piscina ed accarezzava con dolcezza l'acqua, quasi come se avesse di fronte un bel ragazzo da coccolare. A Santana venne in mente un'idea davvero perfida.
Si avvicinò sogghignando a Kurt e afferrando la sua mano, lo tirò verso di sè, costringendolo a buttarsi in acqua contro la sua volontà.
Non appena Kurt riemerse, Santana scoppiò a ridere non appena si accorse della sua espressione arrabbiata. - Dai, era uno scherzo. - si giustificò Santana avvicinandosi a lui e abbracciandolo.
-Ho freddo, Santana. - si lamentò rabbrividendo. - Sei una stronza. -
Santana, a quelle parole fece finta di offendersi e lo spinse sott'acqua per poi trattenerlo in apnea per un po'.
-Tu vuoi uccidermi, di' la verità. - esalò non appena Santana gli permise di far uscire la testa dall'acqua.
- È vero. - asserì Santana mentre si passava una mano bagnata tra i capelli. - Sto solo cercando una soluzione per nascondere il tuo cadavere, ma appena mi viene un'intuizione geniale... -
Kurt le schizzò dell'acqua in viso per poi scappare con alcune bracciate. Raggiunse il bordo piscina e facendo leva sui suoi polsi, si issò ed uscì dall'acqua, tutto sotto gli occhi di un'incredula Santana.
- Hummel, ti conviene scappare perché se ti raggiungo, ti faccio vedere come funziona a Lima Heights. - urlò la ragazza, spaventando dei bambini che nuotavano insieme ai genitori.
Kurt le fece una pernacchia in segno di sfida e disse cantilenando: - Non mi prendi! -
Santana, allora, uscì dalla piscina e si mise a rincorrere Kurt, il quale scappava divertito, sotto gli occhi divertiti di alcuni anziani che osservavano attentamente la scena. Anche se Kurt era mingherlino e quindi agile e veloce, Santana era una cheerleader. Era molto più in forma ed allenata rispetto all'amico, infatti lo raggiunse dopo pochi secondi.
Lo spinse in piscina ridendo e non appena la testa di Kurt fece capolino dall'acqua, mise le mani sui fianchi, fissandolo dritto negli occhi. - Nessuno al mondo può sfidare Santana Lopez, ricordalo. -
Kurt sussultò per la paura: Santana era davvero brava ad intimorire la gente, anche quando scherzava.
La ragazza si accorse del cambiamento in viso dell'amico e sorrise. - Scusa, ogni tanto Snix decide di farsi viva e non va bene. - ironizzò.
Kurt si rilassò ed uscì dalla piscina, mettendo una mano sulla spalla dell'amica e guidandola verso le loro sdraio.

***

Avevano passato le ore successive a rilassarsi prendendo il sole, spettegolando e leggendo qualche rivista di moda, senza accorgersi che il tempo passava.
Se ne accorse Santana quando sentì il proprio cellulare squillare, informandola che le era arrivato un messaggio. Afferrò il proprio iPhone bianco, leggendo non solo l'orario e quindi venendo a conoscenza che fossero quasi le dieci, ma anche il messaggio che Quinn le aveva mandato.

"Tesoro, come va? Tu e Kurt siete già arrivati? Com'è il posto? Mi manchi tantissimo."

Santana sorrise a quel messaggio, era strano quanto Quinn fosse diventata dolce grazie al Glee Club. Non doveva fingere di essere una stronza in quel posto, doveva solo essere se stessa e Quinn era davvero adorabile.
Chissà se era cambiata anche lei.

"Ehi, va tutto bene e a te? Sì, siamo arrivati e siamo seduti di fronte ad una splendida piscina. Invidiaci. Non abbiamo visitato tutto il villaggio turistico ma per adesso sembra figo. Mi manchi anche tu."

Posò il telefono in borsa e sussultò per la paura quando da una cassa che era accanto a lei e della quale non si era accorta provenì un suono assordante.
Era una canzone moderna della quale le sfuggiva il nome.
- Che diamine succede? - domandò Kurt, il quale non capiva bene cosa stesse accadendo.
- Buongiorno signore e signori, sono le dieci e stanno per iniziare le attività del mattino. - li informò una voce femminile proveniente dalla cassa. - Cominceremo con una partita di pallanuoto e un po' di acqua gym. -
- No, ti prego. - si lamentò Santana. - Io non faccio nulla. Non voglio fare la figura dell'idiota. -
Kurt annuì, accorgendosi delle porte gonfiabili che avevano posizionato ai bordi delle due piscine.
Quando aveva posato gli occhi sulla piscina l'ultima volta, non c'erano.
- Ciao! - esclamò una voce maschile dietro di lui, facendolo spaventare. Il ragazzo fece il giro e si sedette sulla sua sdraio. Aveva i capelli ricci, due occhi color nocciola così chiari da sembrare quasi verdi e un bellissimo sorriso. - Scusa, non volevo spaventarti. -
Santana vide l'amico arrossire fino alla punta dei capelli e trattenne le risate. Se Kurt era arrossito così, doveva esserci un motivo. E quel motivo ce l'aveva proprio davanti agli occhi.
- Sono Blaine. - si presentò, quando vide che Kurt non proferiva alcuna parola e gli porse la mano. - E tu sei...? -
- K-Kurt. - balbettò imbarazzato, mentre stringeva la sua mano. Era bellissimo e dolce, voleva sposarlo. E averci tanti bambini insieme. Ok, stava decisamente correndo un po' troppo.
- Kurt, ti andrebbe di giocare con me a pallanuoto contro le femminucce? - gli chiese facendo un adorabile broncio per convincerlo.
- Sì, lo voglio! - rispose Kurt forse con troppo entusiasmo ed arrossì per la figuraccia che stava facendo con Blaine.
- Non lo stai sposando, Kurt. - si intromise Santana ridendo.
- In tal caso pretendo di essere la tua damigella d'onore, Blaine. - disse una voce femminile alle spalle di Santana.
Si voltò e per poco non cadde dalla sedia per lo stupore. Aprì la bocca più di una volta, cercando di formulare una frase coerente, ma non ci riusciva. Non di fronte a tanta bellezza. Forse poteva sembrare banale considerare bellissima una ragazza alta, bionda e con gli occhi azzurri, ma non lo era, non quando quella ragazza aveva il sorriso più bello e dolce che avesse mai visto, ma non era solo quello che la rendeva speciale. Non sapeva perché, ma Santana lo sentiva.
- Ehi, se tieni la bocca aperta così tanto, possono entrarti le mosche in bocca. - le disse quella ragazza ed arrossì come un'idiota. Aveva fatto una figura di merda. - Non volevo offenderti, scusami. - si imbronciò la ragazza, quando la vide arrossire. - Sono Brittany, comunque. -
- O-Okay. - Stava balbettando, lei. Lei che praticamente si era fatta tutto il McKinley, era entrata in confusione per colpa di una ragazza qualunque. Iniziava ad odiarla, nessuna doveva farle quell'effetto.
- Di solito si dice anche il proprio nome quando ci si presenta... - mormorò Brittany delusa che si sedette accanto a lei e vide l'amico della ragazza sogghignare chissà per quale motivo.
- Si chiama Santana, solo che è molto timida. - intervenne Kurt sogghignando, mentre Brittany spostava lo sguardo verso Santana, la quale fissava il pavimento bagnato.
- Hai un bel nome. - le accarezzò la schiena e Santana sgranò gli occhi. Glielo faceva apposta allora! - Ti andrebbe di giocare a pallanuoto con me? -
Oh farei un altro gioco con te, Brittany.
- Va bene. - rispose Santana senza fissarla negli occhi. Non ne aveva il coraggio.
- Perfetto! - esclamò la ragazza bionda per poi abbracciarla, mentre un Kurt divertito assisteva alla scena.
- Posizionatevi in acqua allora, ci vediamo tra un po'. - disse Blaine, il quale fece un occhiolino a Kurt, facendolo arrossire, per poi andare via insieme a Brittany.
Non appena i due si furono allontanati, Santana fissò il suo amico che stava sogghignando senza ritegno.
- Se dici qualcosa a tal proposito, ti uccido. - lo minacciò Santana.
- Oh ciao Brittany. - disse il ragazzo guardando oltre Santana, la quale si voltò sorridendo e arrabbiandosi quando vide che non c'era nessuno.
- Ti odio. - sputò acida, dirigendosi verso la piscina.
- Dove vai? - domandò Kurt inarcando un sopracciglio.
- A farti il culo nero a pallanuoto, stronzo. -

***

Avevano vinto le ragazze e Santana non poteva esserne più felice: aveva sconfitto i ragazzi e Kurt che non smetteva di sogghignare ogni volta che Santana faceva un punto e Brittany l'abbracciava contenta e quando poi aveva segnato il punto della vittoria, le aveva dato un bacio sulla guancia, facendola arrossire violentemente.
Santana e Kurt uscirono dalla piscina in silenzio, troppo imbarazzati e troppo presi da altri pensieri per poter parlare, mentre Blaine e Brittany toglievano le porte gonfiabili dalla piscina. Lo sapevano perché li stavano fissando e non riuscivano a farne a meno.
Distolsero lo sguardo quando poi si accorsero che anche loro li stavano guardando e si sedettero sulle proprie sdraio, imbarazzati da morire, non appena videro che si stavano avvicinando.
- Bella partita, eh? - iniziò Blaine, sedendosi sulla sdraio di Kurt e Brittany fece lo stesso, ma sulla quella di Santana.
- Già. - sussurrò Santana, mentre sentiva gli occhi di Brittany fissarla. Le metteva ansia, ma voleva che fissasse lei e soltanto lei. Le faceva stranamente piacere.
- Dopo faremo anche un po' di acqua gym, vi va? - chiese Brittany senza staccare lo sguardo da Santana.
- No, non so ballare. - rispose Kurt, mentre Santana sussurrava un 'neanch'io'.
- Dai, Kurt. - lo implorò Blaine. - Ogni volta ci sono solo ragazze ed io sono l'unico ragazzo che balla, ti prego non lasciarmi solo. -
Kurt sembrò convincersi e annuì, mentre il volto di Blaine si illuminava sempre di più.
- Perfetto, vieni a bere una Coca-Cola con me? Ho la gola secca. - Kurt sbiancò.
Un ragazzo, no, non un ragazzo qualunque, Blaine lo stava invitando a bere insieme a lui? Non gli era mai successo, non sapeva che cosa dire e avrebbe fatto l'ennesima figuraccia. Aveva bisogno di Santana, ma l'amica sembrava persa nei suoi pensieri e la conosceva abbastanza per affermare che ci fosse Brittany nella sua mente in quel momento. Forse doveva lasciarle sole e parlare, così accettò l'invito di Blaine che lo afferrò per una mano per aiutarlo ad alzarsi dalla sdraio.
Si allontanò con lui, pensando al fatto che Blaine fosse stato il primo ragazzo che lo avesse preso per mano anche se solo per pochi secondi.
- Ti sto antipatica? - domandò Brittany, non appena vide i due andare via.
- No. - rispose Santana, torturandosi un labbro con i denti.
Non le stava antipatica, anzi. In lei vedeva solo cose positive e si domandava come potesse essere così perfetta.
- Allora perché non mi guardi negli occhi? -
Santana non aveva una risposta esauriente per quella domanda, così si limito ad incrociare i suoi occhi scuri con quelli azzurri di Brittany, la quale le mostrò il suo bellissimo sorriso.
-Hai dei begli occhi. - disse, mentre Santana si imbarazzava ed abbassò lo sguardo, ma Brittany non glielo permise. Con due dita sul suo mento, le alzò il viso costringendola a ricambiare il suo sguardo. Santana sentiva di stare per morire, quegli occhi che la fissavano, le dita di Brittany sulla sua pelle, le facevano battere il cuore come una quattordicenne inesperta e verginella.
- Grazie, anche tu. - e Brittany sorrise ancora di più.
- Perché non balli anche tu? Kurt ha già accettato... -
Santana voleva dirle che Kurt aveva detto di sì solo perché Blaine gli aveva fatto gli occhi dolci, ma si trattenne. - Non credo di esserne capace. -
- Santana, - iniziò stringendole la mano. Le piaceva come veniva pronunciato il suo nome dalle sue labbra. Le piaceva anche troppo. - ci saranno delle arzille vecchiette che a stento muovono un passo e delle bambine così maldestre che non sapranno nemmeno cosa fanno. Tu sarai sicuramente più brava e anche se non lo fossi, non importa. Nessuno ti prenderà in giro. -
Quella ragazza avrebbe anche potuto chiederle di gettarsi da un terrazzo e lei avrebbe obbedito, perché Santana era incantata dal suo sorriso, dai suoi occhi, da lei.
Annuì e Brittany l'abbracciò felice, ringraziandola ripetutamente e Santana iniziò a pensare che quella vacanza iniziava a piacerle sul serio.

***



Ed ecco, qui il secondo capitolo. So già che l'estate è praticamente finita, ma chi se ne frega. Io, ad esempio, ho ancora il cervello in vacanza.
Ringrazio chi ha messo la storia tra le seguite/preferite/ricordate e le persone che hanno letto in silenzio. (:
Alla prossima. (:
  
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