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Autore: Duchannes    05/09/2012    4 recensioni
"Era come una lotta interiore, tra la mia testa e il mio cuore, gridavano cose diverse, pensieri diversi e io non riuscivo a stare più al passo, perché tutto questo mi faceva male, perché avevo bisogno di lui, ma non potevo per il suo bene… era contraddittorio eppure era un ragionamento adulto, ed era quello che dovevo fare.
L’istinto va seguito, ma non sempre, perché non è razionale, può portarci a sbagliare e io non potevo sbagliare, non nei confronti di quella persona che amavo.
Sì, perché io lo adoravo, lo adoravo con tutta me stessa, era il mio sorriso, la mia felicità, il mio sole personale, era come se il sole si fosse spento, più nessuna traccia di lui e tutto intorno restava freddo …e vuoto…come il ghiaccio."
Ian Somerhalder/Nina Dobrev/Joseph Morgan.
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Ian Somerhalder, Nina Dobrev
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Jos era venuto a Toronto perché era stata organizzata una convention lì di The vampire diaries e la mia agente mi aveva avvisato in ritardo, ci eravamo incontrati e avevamo capito che il nostro legame era molto forte e che nessuno dei due aveva dimenticato l’altro.
Questa era stata una rivelazione fondamentale per me, finalmente mi sentivo in pace con me stessa, il mondo aveva ripreso a girare per il verso giusto e questo era solo merito del mio inglese, pensai cominciando a sorridere come un idiota.
L’unica cosa che restava in sospeso era Ian, avrei dovuto dirgli al più presto quello che avevo capito rivedendo Joseph, non gli sarebbe piaciuto e io stessa avevo paura di farlo soffrire.
Anche lui era ospite alla convention, quindi entro oggi o stasera sarebbe stato in albergo e lì, avrei dovuto affrontarlo sul serio, gli avrei detto che mi ero accorta di amare Jos e che lui era solo un semplice amico che mi è stato accanto.
Per una parte continuavo a pensare che sarebbe stato deluso dalle mie parole e che probabilmente si sarebbe arrabbiato parecchio, dall’altra, visto che Ian era di una maturità immensa, speravo che lui avrebbe fatto di tutto pur di farmi felice e che non si sarebbe opposto e mi avrebbe capita.
Ovviamente avrei scoperto la sua reazione solo quando gli avrei parlato davvero, erano le cinque e il tempo stringeva, la macchina sarebbe passata a prendermi alle sei ed io ero ancora senza vestiti.
Avevo le ante dell’armadio spalancate, stavo decidendo quali  portare per quella settimana in albergo e cosa indossare ora.
Optai per un vestitino color pesca molto estivo e leggero, accompagnandolo con delle scarpe Louboutin beige, con degli accessori sul dorato.
Afferrai la valigia e la mia borsa dirigendomi verso la porta, mi madre mi guardò per qualche secondo prima di dire “Devi tornare, sei stata qui per poco tempo.”
Annuii stringendola a me “Certo che torno! Magari anche con Joseph va bene?”
Lei mi guardò sospettosa per la mia immensa felicità e disse “Va bene, portami Joseph va, ti ho cresciuta Nina, non devi nascondermi nulla.”
Sorrisi alzando gli occhi al cielo “Dai non rovinare la sorpresa a papà, non vedo l’ora!” dissi al solo pensiero di presentarlo come mio ufficiale fidanzato.
La macchina arrivò di fronte casa mia, Alex mi aiutò a caricare la valigia dicendo “Non combinare guai piccola peste.”
Sorrisi facendogli una linguaccia e salendo in macchina, dopo solo poco tempo arrivai in albergo.
Il ragazzo dell’hall mi sorrise timidamente prima di dire “Il signor Morgan mi ha detto che devo darle le chiavi della sua stanza e che lei può rimanere lì, è così?”
Lo guardai per qualche secondo prima di sorridere malefica “No voglio un’altra stanza e dica al signor Morgan di scendere e prendere le chiavi della mia.” Dissi afferrando il mazzo di chiave che mi diede e avviandomi ma non prima di voltarmi di nuovo e chiedere “In che stanza si trova il signor Morgan?”
Lui mi sorrise controllando il registro “Stanza 121 ..ah e…è passato il signor Somerhalder prima e mi ha detto di dirle di raggiungerlo in camera.”
Deglutii a quella notizia e annuii “Grazie mille.” Dissi prima di voltarmi e salire le scale con aria colpevole.
Le mie valigie erano già state portate in camera, quindi potevo benissimo fare un salto da Jos, prima di andare a parlare con Ian.
Mi avvicinai alla sua stanza bussando, aspettai qualche minuto prima di bussare di nuovo, finalmente mi aprì sorridendo “Ero sotto la doccia” disse indicandomi il suo petto nudo.
Richiusi la porta velocemente per far si che nessuno vedesse e feci spallucce “Anche se stai morendo devi aprirmi in tempo.” Dissi superandolo, ma lui mi tirò per un braccio facendomi scontrare con il suo petto “Dove credi di andare?” disse rapendo le mie labbra in un bacio malefico.
Poi le sue mani si strinsero intorno alla mia vita, scendendo pian piano fino ad alzare leggermente il mio vestito e accarezzare la pelle nuda delle mie gambe.
Mi staccai riportando la sua mano al proprio posto “Non possiamo… “ dissi guardandolo frustata.
Corrugò le sopracciglia prima di alzare gli occhi al cielo sbuffando “Non potevano organizzare questa convention la settimana prossima?”
Alzai un sopracciglia offesa “Se è solo per quello che mi vuoi, puoi pure comprarti una mia bambola gonfiabile.” Dissi superandolo e sedendomi sul suo letto.
Mi guardò per qualche secondo prima di accennare un sorriso e sedersi a cavalcioni su di me facendomi sdraiare “Voi donne in questo periodo siete davvero irritabili.” Disse baciandomi.
Prontamente gli morsi il labbro inferiore e si staccò con un espressione dolorante “Era la tua vendetta?” disse bloccando le mie mani ai lati della testa con sorriso vendicatore.
Mi baciò dolcemente intrecciando le nostre lingue, poi si staccò lentamente scendendo a baciarmi il collo gustando ogni singola parte di pelle scoperta.
Dalle mie labbra uscì un sospiro sapendo qual era il suo intento, liberò una mano con cui sfilò la parte superiore del mio vestitino facendolo scivolare fin sotto il mio ombelico, guardò il mio reggiseno di pizzo con sguardo malizioso e scese  a baciare i miei seni fino a farmi gemere.
Si staccò soddisfatta continuando a scendere fino ad arrivare al mio ombelico, succhiò un pezzo di pelle lì vicino lasciandomi una chiazza violacea e lo ammonii con lo sguardo oltre a dire “Jos…non lasciarmi segni.” Dissi mentre lui continuava nel suo intento.
Fu davvero troppo quando sentii la sua lingua intrufolarsi nel mio ombelico, poiché non potei fare altro che immaginare quella dannata lingua altrove “Maledizione Jos! Smettila…” dissi prima di essere colta da un gemito.
Cercai di divincolarmi dalla sua presa, riuscii a liberare una mano riuscendo così a scostarlo dal mio corpo e mi riaggiustai il vestitino, mentre lui sorrideva soddisfatto di fianco a me.
Mi voltai verso di lui sorridendo malefica e rapii le sue labbra, trattenni la sua lingua succhiandola e sentii un gemito morirgli in gola e subito riconobbi il rigonfiamento nei suoi pantaloni, si staccò da me guardandomi torvo, mentre io sorridevo soddisfatta.
Fece un gran respiro prima di dire “Morirò in astinenza se continuiamo così.”
Sorrisi soddisfatta per l’ennesima volta “Sei stato tu a cominciare!” dissi cercando di darmi un contegno e di riprendere le mie facoltà mentali dopo quelle provocazioni.
Jos sospirò di nuovo e questa volta fui io a parlare cambiando discorso “Devo andare a parlare con Ian e dirgli tutto… è giusto che io gli dica la verità.”
Lui annuì alzandosi e afferrando la sua camicia “Vai adesso, sarò più sicuro quando finalmente sapranno del nostro ritorno, penso che a questo punto ci vediamo direttamente al nostro Q. A. “
Annuii avvicinandomi a lui e circondandogli la vita con le braccia “Ci vediamo a tra poco amore.” Dissi baciandolo dolcemente.
Ricambiò il bacio prima di staccarsi e guardarmi negli occhi “Sì amore mio.” Disse facendomi battere il cuore per l’ennesima volta, qualche giorno sarebbe scoppiato di felicità.
Uscii dalla stanza di Jos avviandomi direttamente alla camera di Ian, tirai un gran sospiro  e bussai.
Ero agitata per quello che avrei dovuto dirgli, speravo solo di non deluderlo troppo, volevo che andasse tutto bene.
Dopo pochi secondi mi aprì, le sue labbra si aprirono in un sorriso spontaneo e non potetti fare a meno che ricambiare, mi strinse a se in un abbraccio caloroso dicendo “Mi sei mancata!”
Sorrisi staccandomi da quel grandioso abbraccio “Allora come stai?” chiesi entrando in stanza e sedendomi sul letto.
Lui annuì  sedendosi di fianco a me “Va tutto bene Nina, tu hai pensato un po’ a te stessa?”
Annuii prontamente cercando di non sviare per il mio essere estremamente codarda “Sì e… devo parlarti Ian.” Dissi puntando i miei occhi nelle sue iridi azzurre.
Non proferì parola, aspettò che fossi io a dirgli quello che dovevo, feci un sospiro e cominciai a parlare torturando le mie povere mani “Quando sono partita ero convinta di arrivare qui già con le idee chiare, ero confusa certo, ma sapevo che dentro di me il mio cuore sapeva cosa fare. Era proprio per questo che sono venuta qui a casa mia, pensavo che stando con me stessa avrei capito e tutto mi sarebbe stato chiaro.
Vedi ci ho pensato in questa settimana, ma  non sono riuscita a venire ad una conclusione, continuavo a sentire questo senso di insoddisfazione, continuavo a sentire questa sorta di confusione sentimentale, anche se ero circondato dai posti che mi appartengono e dalle persone a me più care e stavo impazzendo.
Poi ieri ho deciso di andare a correre, ho pensato che un po’ di aria fresca e una bella corsa poteva schiarirmi le idee, sono andata in questo parco vicino casa mia… e… “ dissi volgendo lo sguardo nei suoi occhi che mi fissavano.
“Cosa Nina?” disse con quegli occhi che trasmettevano trasparenza.
Scossi la testa non riuscendo a dirgli la verità, sospirai mordendomi un labbro “Mi sono imbattuta in Joseph, appena ci siamo stretti l’uno all’altra io mi sono sentita completa io…” mi bloccò scuotendo la testa “Ti prego non dire altro… “ disse corrugando le sopracciglia “Se è quello che vuoi sono felice per te Nina.” Disse tenendo lo sguardo altrove.
Lo fissai per qualche secondo riuscendo a dire solo “Mi dispiace…”
Lui annuì dicendo “Ti dispiace andare? Devo ancora disfare i bagagli e prepararmi per il Q.A “ disse senza mai guardarmi negli occhi.
Annuii alzandomi “Ci vediamo di sotto…” dissi mentre lui annuiva ed entrava in bagno.
Uscii richiudendomi la porta alle spalle, avevo letto la sofferenza nei suoi occhi e questo aveva fatto male anche a me, infondo non volevo far soffrire nessuno.
In quel preciso istante passò di lì Paul che mi guardò negli occhi e subito mi strinse a se “Oh Nina…” disse mentre le lacrime scendevano copiose dai miei occhi.
Stetti tra le sue braccia finché non esaurii le lacrime, Paul mi accarezzò i capelli guardandomi negli occhi “Che succede Nina?”
Sospirai guardandomi intorno, eravamo nel bel mezzo del corridoio, chiunque poteva passare e sentirci e non volevo sventolare ai quattro venti quello che accadeva nella mia vita, così decisi che era meglio andare in camera mia “Vieni qui.” Dissi indicando la mia porta.
Entrammo sedendoci sul letto e sospirai prima di dire “Sono venuta qui con l’intento di ritrovare me stessa e la mia felicità…” cominciai prima di bloccarmi ripensando allo sguardo sofferente di Ian.
Paul corrugò le sopracciglia fissandomi “E ci sei riuscita?” chiese cercando di capirci qualcosa.
Annuii riprendendo a parlare “Sì… ieri sono andata a correre e mi sono imbattuta in Jos…appena ci siamo abbracciati mi sono sentita completa, ho sentito di essere a casa, mi sono sentita me stessa, solo con lui riesco a sentirmi così meravigliosamente bene e ho capito… che lo amo davvero, lui mi sconvolge la vita, solo con lui riesco a provare determinate emozioni.” Dissi mentre Paul annuiva ora che tutto gli era chiaro “E’ solo che mi dispiace per Ian…” continuai “non lo meritava, non da me…è come se l’avessi preso in giro…” dissi mentre Paul scuoteva la testa prontamente “Non essere sciocca, è stato Ian a volerti stare accanto, Nina lo sapevamo tutti che eri follemente innamorata di Joseph, te lo si leggeva negli occhi e non ti ho mai visto soffrire così come quando lui è partito, Ian lo sapeva, sapeva di rischiare. Se tu sei innamorata di Joseph non puoi farci niente, lui è maturo Nina, sai che è solo stata una reazione, ma che poi tornerà ad essere l’Ian di sempre, dagli solo del tempo e vedrai che tutto andrà bene.” Disse risollevandomi così l’umore, sapevo che era così, Ian sarebbe tornato quello di sempre e presto avremmo ricordato tutto questo come una stupidaggine.
Sospirai annuendo “Hai ragione…” dissi mentre Paul sorrideva “Non ti vedevo così innamorata da quando Liam ti ha lasciato, sono contenta che Jos ti renda felice, lo meriti.” Disse mentre io mi ancorava tra le sue braccia “Ti voglio maledettamente bene Wesley!” dissi mentre lui sorrideva rincuorato.
 
Scesi le scale arrivando fuori all’aria fresca, stavo mangiando un gelato che avevo appena rubato dalle mani di Paul che mi aveva guardato come un bambino a cui si ruba una caramella, stavo cercando Joseph, ma non riuscivo a trovarlo, probabilmente doveva essere qui fuori, infatti era seduto su un muretto che gustava la sua sigaretta.
Mi avvicinai schiarendomi la gola e si voltò verso di me sorridendo, prima di guardare il mio gelato “Dove l’hai preso? Erano tutti finiti!” disse lamentandosi.
Feci spallucce parandomi di fronte a lui “L’ho rubato da Paul.” Dissi con sguardo malefico.
Lui mi guardò alzando un sopracciglio prima di sorridere “Che ne dici di farmene assaggiare un po’?”
Sorrisi avvicinandomi alle sue labbra carnose, lo baciai facendo scontrare subito le nostre lingue che si intrecciarono gustandosi, la sua lingua tracciò la forma delle mie labbra prima di accarezzare lentamente il mio palato facendomi sospirare, ci staccammo per riprendere fiato “Maledizione Jos… “ dissi sospirando frustata per non poter saltargli addosso come si deve.
Sorrise sornione incrociando le sue mani dietro la mia schiena in modo da far aderire un minimo i nostri corpi, mi guardò negli occhi con un lampo di malizia “Sai potremmo sempre fare qualcos’altro.” Disse mentre io alzavo un sopracciglio di tutta risposta “Scordatelo! Se non posso io…non avrai nulla neanche tu.”
Mimò un broncio adorabile che mi fece sorridere per la sua immensa bellezza “Sai che sei il mio inglese?”
Lui sorrise dolcemente “Sono tuo amore mio.” Disse baciandomi dolcemente prima di staccarsi di nuovo.
Mi scrutò qualche secondo prima di dire “Hai pianto vero?”
Annuii per la sua deduzione, mi conosceva bene “Ho detto tutto ad Ian e non sono riuscita a trattenermi quando ho letto la sofferenza nei suoi occhi.”
Lui mi guardò per qualche secondo prima di chiedere “Hai pianto davanti a lui?”
Scossi la testa “Ero con Paul in quel momento, gli ho detto tutto e ha detto che probabilmente è solo una reazione istintiva, che poi tornerà ad essere il solito Ian.”
Lui annuì accarezzandomi i capelli “Mi dispiace che tu sei stata costretta a farlo infondo è tutta colpa mia…”
Scossi la testa guardandolo nelle sue iridi chiare “No amore, è colpa di ognuno di noi, abbiamo sbagliato tutti .”
La nostra conversazione fu interrotta da Candice che proruppe esuberante “Nina non puoi capire cos’è successo.” Disse con un sorriso luminoso.
La guardai corrugando le sopracciglia e staccandomi di poco da Joseph per potermi voltare verso di lei “Cos’è successo?”
Lei sospirò calmandosi un secondo prima di cominciare a dire “ Michael…lui … lui … mi ha baciato davanti a tutti nel nostro Q. A.” disse con aria stupita.
Sorrisi sbattendo le palpebre “Sei seria? Michael? E tu…hai ricambiato?”
Lei sorrise entusiasta “Nina…io…” disse mentre le mani gli tremavano.
Joseph mi sorrise spostandosi “Amore io vado, vi lascio parlare da sole, ci vediamo dopo in camera.” Disse lasciandomi un bacio a stampo.
Sorrisi ancorandomi alla sua vita, mi alzai sulle punte e lo baciai di nuovo sfiorando poi il suo naso “Ci vediamo dopo.” Dissi mentre lui se ne andava sorridendo.
Candice mi si avvicinò con un sorriso sulle labbra “Sai che siete proprio carini? Siete così innamorati che quasi quasi vi invidio.”
Sorrisi per quel complimento dettato dal cuore, mi sedetti sul muretto dicendo “Grazie Candi… allora anche tu sei innamorata a quanto pare.”
Sorrisi compiaciuta guardandosi le mani “Non lo so in realtà, vedi quando sto con lui sto bene, ma lui non è il mio tipo, è una persona troppo esuberante…come posso essermi innamorata di lui?”
Candice era una persona estremamente dolce e insicura, si faceva prendere spesso dal panico con tutti i ragazzi con cui instaurava un legame.
Era stata fidanzata una sola volta in tutta la sua vita, con un ragazzo che poi l’aveva delusa e da quella volta non era riuscita a lasciarsi andare, tanto da bloccarsi con chiunque.
Era così tenera in questo momento, la guardai dicendo “Sai che non devi farti prendere dalla paura, devi essere coraggiosa, se Michael ti piace provaci, male che vada non avrai nessun rimpianto e poi Michael è un bravo ragazzo, non credo ti darebbe dei problemi anzi potresti innamorarti follemente di lui.”
Puntò i suoi grandi occhi azzurri nei miei sorridendo “Credi davvero che io possa farcela?” chiese con quel visino da bambino che tanto adoravo.
Sorrisi felice annuendo “Dai forza ricordati che sei una vampira, se ti fa arrabbiare puoi sempre morderlo.” Dissi facendoci scoppiare a ridere entrambe.
Mi sorrise abbracciandomi “Nina sei davvero una grande amica! Ora vado a parlare con lui, più tardi ti farò sapere com’è andata.”
Sorrisi annuendo “Vai vai… non vedo l’ora di sapere i dettagli piccanti.” Dissi facendole l’occhiolino.
Scosse la testa sorridendo e rientrando in albergo. 



Salveeeeeeeeeeeeeee!
Questo è un capitolo di passaggio, sì, quella che avete visto non è tutta la reazione di Ian, be è chiaro che in seguito non reagirà molto bene e lo vedrete !
Quanto sono carini questi due? *_____________* Ah quanto amore c'è nell'aria!
Be in seguito a delle recensioni e a dei pareri, mi sento in dovere di dirvi che il triangolo è finito, da ora in poi sarà SEMPRE  una NINOS, quindi per chi continua a seguire la storia nella speranza di un ripensamento di Nina o di un Nian, be mi dispiace, ma la storia proseguirà su questa linea, perché è così che la volevo e ne sono fiera!
Mi dispiace per chi si è sentita illusa, ma mi sembra di aver fatto capire bene che l'ago della bilancia era sempre più propenso verso Jos, ne ho dati molti di avvertimenti!
Non ho altro da dire, solo che la storia per me è perfetta così com'è che non la cambierei per nulla e che ringrazio tutti quelli che hanno continuato a leggerla nonostante non ci sia il Nian!
Bene ora passo a ringraziare chi ha letto in silenzio, chi ha recensito, chi ha messo la storia nelle preferite/ricordate/ seguite , ringrazio anche chi da ora in poi smetterà di leggerla, perché avete comunque seguito la mia storia e perso un pò del vostro tempo per essa, vi ringrazio :)
A mercoledì bellezzee <33333333
Faye. 
   
 
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