E poi eccoci qui, ancora persi in quel limbo infinito in cui non smettevamo di correrci incontro o di correre lontani l’uno dall'altro. Questa volta ero stato io a rincorrerti, perché sostenere tutto il mio mondo da solo era diventato insopportabile e avevo bisogno di respirare. Non mi hai fatto domande, non mi hai accusato di averti chiuso fuori, hai semplicemente aperto le braccia e hai permesso che mi ci nascondessi dentro.
Louis loves Harry. Harry loves Louis.

Mi chiedo come sarebbe stato tornare a casa e trovarti nei tuoi pantaloncini del pigiama, i tuoi calzini sempre troppo strani, seduto a gambe incrociate sul nostro letto con il naso seppellito nella rivista in cui ho investito una pezzo di me stesso. Penso a quali sarebbero state le tue opinioni sulle foto e cosa avresti pensato della poesia che ho scelto, quella che un po’ mi parla di te in certe versi.

–Se dovessi scegliere un posto in cui vivere- aveva sussurrato, dopo attimi di riflessione –Sceglierei il tuo corpo- aveva aggiunto, mentre Harry sorrideva mostrando entrambe le adorabili fossette, perché amava il modo brillante in cui Louis dimostrava i suoi sentimenti tutte le volte.
Louis aveva sorriso in risposta, mentre si spostava a cavalcioni sul suo corpo, scoprendoli entrambi dal misero lenzuolo che li aveva ricoperti dopo e –Non sto scherzando- aveva sussurrato, intrappolando i polsi di Harry e chinandosi contro il suo corpo per poter raggiungere le sue labbra. –Potrei volare con gli uccelli tatuati sul tuo petto; sedermi sulle tue labbra rosse per ammirare il panorama e specchiarmi in quegli occhi verdi quando la tristezza viene a trovarmi- aveva detto, mentre con le dita tracciava ogni punto del corpo che aveva nominato. Harry l’aveva fissato incantato, sempre stupito dalle affermazioni di Louis, da quegli occhi che sapevano sempre toccarlo in posti che neanche pensava di possedere.

"Quel pomeriggio invece eri sdraiato sul nostro letto, completamente nudo, con una gamba piegata che copriva appena la tua intimità. Sembravi un ritratto fatto dalle mani perfette di Dio, ma non era il tuo corpo perfetto o i tuoi tatuaggi, quelli che appartenevano anche a me; era quella libertà che ti circondava, quell’aria intensa, intrisa della tua essenza che potevo respirare perfino da lì. Ti sentivi libero, avevi lasciato cadere i tuoi scudi e avevi lasciato la tua anima a nudo di fronte a quella canzone. Perché l’amore è un gioco perso e perdere ti piaceva. Così avevi deciso di perdere anche l’ultima difesa, per me."

Louis è alla disperata ricerca di un regalo originale per il compleanno del suo storico fidanzato, Harry.
Passa notti in bianco alla ricerca di idee, stilando liste e chiedendo consigli, poi un pomeriggio, di colpo un'idea lo colpisce, un'idea molto originale.
Oppure quando Louis disperato per le sue idee pessime idee di regalo, decide di girare un video porno di fronte al grosso specchio che hanno in camera da letto.
Louis!solo #masturbation

"Perché con Harry non si era mai sentito solo, nemmeno una singola volta; perché Harry era sempre un passo dietro di lui a coprirgli le spalle con il suo corpo possente, a fasciarlo con le sue braccia per tenerlo stretto quando tutto sembrava voler precipitare.
Louis non riusciva più a ricordare il motivo per cui lasciarsi era sembrato ad entrambi necessario, perché qualsiasi esso fosse, sembrava non avere più importanza di fronte a quel bisogno incessante di: Harry."
In cui HarryandLouis non stanno insieme, però si amano.

Harry va al miu miu party, fasciato nel suo completo Gucci, lasciando Louis da solo a casa ad annoiarsi.
Quando torna, tutto quello che lo aspetta è un Louis vendicativo ed eccitato.
"Quando i suoi occhi si erano abituati a tutta quell'oscurità, aveva notato che Louis fosse a gambe incrociate al centro del loro materasso, il corpo inclinato e il capo poggiato al muro dietro di lui. Era nudo, con solo un paio di boxer a rivestire la sua parte inferiore e la sua giacca dalla stoffa geometrica a fasciare quella superiore.
Troppo grande per le sue spalle piccole, per questo scendeva a ricoprire buona parte delle sue cosce, in un effetto straordinario."
Larry!sex. Weed!sex. Harry!top/Louis!bottom

-Ti amo- aveva mormorato Zayn, sorprendendo del tutto Louis, che si sarebbe aspettato solo rabbia e risentimento.
-Ti amo anch’io, perciò ti lascio andare- aveva allora sussurrato il castano, prima di catturare le sue labbra in un bacio d’addio a tutto quello che erano stati, a tutto quello che sarebbero sempre stati nel loro passato.
Tutto quello che erano Zayn e Louis, le due persone che si erano amati così tanto da annullarsi, da perdersi; costretti a separarsi per ritrovarsi, per riconoscersi.
**
Si erano imbattuti l’uno nell’altro e Zayn stava per mandarlo a quel paese scocciato, ma poi aveva alzato gli occhi e aveva trovato quelle iridi verdi a fissarlo curioso.
Gli occhi più belli che avesse visto.
-S-scusa- aveva mormorato Harry con voce flebile, prima di scoppiare a ridergli in faccia, con le fossette che spuntavano sulle sue guance glabre.
E Zayn quella sera aveva pensato che quelle fossero il centro del mondo, che lì avesse avuto inizio tutto e che il big bang fosse solo una fottuta leggenda.
Zouis/Zarry/Larry. Zourry.

Si erano lasciati guardandosi dritto negli occhi, decisi a mettere fine a tutto quello in maniera pacifica, ne avevano parlato a lungo, almeno lui l’aveva fatto, aveva snocciolato motivazioni, discorsi, parole su parole che sembravano solo insignificanti di fronte a quegli occhi verdi che lo avevano guardato in quel modo, ferito, come se Louis lo stesse pugnalando e lo amasse così tanto da lasciarglielo fare, da lasciarlo fare a pezzi il suo corpo, in silenzio.
[...] Era bastato un abbraccio, uno sfiorarsi di corpi, uno stringersi e tutte le sue vecchie certezze erano crollate come un muro di carta velina, distrutti dal sentimento che sentiva ancora invaderlo completamente.
Quando aveva sentito le sue mani intorno al suo busto, il calore del suo corpo, quel profumo inconfondibile, si era sentito a casa. Esattamente dove doveva essere, tra quella fortezza fatta dalle sue braccia.

Ma Louis l’aveva notato, aveva combattuto a lungo con il suo orgoglio per essersi presentato lì, dopo aver visto Harry la settimana scorsa, durante una delle tante retate con gli amici, quel ragazzo già troppo alto per la sua età, con quegli occhi luminosi, sempre immerso tra le pagine di un libro diverso.
Perché Louis era già stanco delle persone che lo accerchiavano, avrebbe voluto tirarsene fuori, circondarsi di persone ingenue come Harry, di chi con gli occhi vedeva solo il bello del mondo e teneva fuori il male.
Era stato lì che tutto era cominciato, forse Harry più tardi avrebbe ricordato a quei momenti come ad una serie di eventi programmati che dovevano andare esattamente in quel modo.
Harry, Louis e una storia triste.
Larry. Louis!gangster. Accenni alla criminalità organizzata. Un pizzico di Zouis.

C’era stata una sola piccola nota dolente in tutta quella serata, era mancata la sola persona che sarebbe stata perfetta in tutto quel contesto, la punta luminosa di cui Louis aveva avvertito l’assenza, come se non potesse davvero essere completo senza di lui al suo fianco, senza vederlo ridere o illuminarsi. E Louis aveva immaginato tutta la sera lo sguardo magnetico del ragazzo riccio in quella sala addobbata di gioia, quel sorriso con le fossette che non sarebbe mancato nell’osservare tutti quei bambini che ogni volta lo accendevano come un cero in chiesa.
Louis aveva pensato ad Harry nel suo abito elegante, i suoi capelli morbidi e ricci sulla sua giacca nera di Saint Laurent, le sue scarpe lucenti e le sue dita inanellate.
After!cinderellaball. Private!larryball

"Sono sfinito, tu riesci a svuotarmi, a schiacciarmi con le tue piccole dita e io mi sento così stanco Louis, vorrei poterti dire che siamo forti, ma non ce la faccio. Non ti mentirò, non sono fatto per le bugie, non me lo merito Louis, non mi sono meritato niente di tutta questa fottuta situazione."
[...]
Aveva pensato di voler mollare, di voler lasciare la corda, eppure tutto quello che riusciva a pensare era che gli mancava terribilmente, come l’aria, come il sole a Londra.
Harry si odiava perché necessitava di lui così tanto da farsi male, da ferirsi e dilaniarsi.
Sad!louis. After!concert. Larry!love. Zouis!bromance.

C'era una cosa che Louis odiava particolarmente di lei, gli occhi dolci e la bontà che quegli occhi verdi non avevano mai perso fin dai sette anni.
Quell'impellente bisogno di sicurezze, di abbracci, di baci, delle braccia di Louis, di stringersi nelle sue felpe sempre un po' troppo grandi e di sentirsi dire tutte le volte quello che provava per lei.
Oppure il modo che aveva di prendere a cuore tutto, di sentirsi legata ai libri, ai personaggi di un telefilm, come se in ognuno di essi ci fosse nascosta una parte di sé che la straziava e la rendeva vulnerabile.
Conoscerla era stato come collezionare un puzzle, raccogliere i pezzi sparsi per casa, nelle frasi dei libri che sottolineava, in quelle che tracciava a penna su un quaderno; nei pensieri random che produceva ad alta voce e tutto quello che scriveva nei suoi fumetti, in ognuno una parte di sé che restava impressa su carta.
Kaya and Louis.

Dopo cinque anni di relazione con Liam, Alice avrebbe detto che l’amore è come un grande salto nel vuoto, in una fossa ricca di lava, di quella che ti corrodeva a piccoli pezzi e non tutto d’un colpo.
Dopo cinque anni di relazione con Alice, Liam avrebbe detto che Nicholas Sparks era un fottuto idiota e che dell’amore non sapeva proprio niente.

Forse era proprio quel tatuaggio “Love tear us apart” perché loro dicevano di amarsi a metà, l’altra parte era compensata dall’odio; l’odio per la troppa venerazione, l’odio per quei sorrisi che strappavano il cuore, l’odio per le gambe che tremavano, la paura di perdersi e il terrore che li accompagnava tutte le notti, sperando che nulla cambiasse il giorno dopo.