Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance
Segui la storia  |       
Autore: iluvvengenz    05/09/2012    0 recensioni
Frank,Gerard e tanta dolcezza. Mi sono solo ispirata a loro due,per creare una storia tra due ragazzi che si piacciono.
Dal punto di vista di Frankie c:
P.S.: il titolo non c'entra niente ma mi piaceva
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Frank Iero | Coppie: Frank/Gerard
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

I.  Frank

 
Quel contatto così stretto,vicino,intimo,mi fece impazzire. Stavolta era lui ad avere il controllo della situazione. Sentii le sue labbra morbide sulle mie farsi più umide e schiudersi …
Era uno dei baci più dolci e spinti che abbia mai dato e ricevuto. Si staccò lui per primo,controvoglia e guardando male la sveglia sul mio comodino.
«Devo andare..»
Un bacio veloce,casto e il mio sorriso ad accompagnarlo fino alla porta. Lo seguii con lo sguardo,realizzando solo dopo che..se n'era andato.
Gerard era la perfezione. Lo conoscevo da 3 anni ormai, ma era come se lo conoscessi da sempre. Era come se lui mi conoscesse da sempre,sapeva cose che nemmeno io sapevo sul mio conto,riusciva a capirmi come..beh,come veramente poche persone. 
Tra me e lui c'era un'intesa fantastica a dir poco. Ero l'uomo più felice sulla faccia della Terra quando stavo con lui.
Mi alzai troppo velocemente ed ebbi un capogiro che mi costrinse a sedermi di nuovo sul letto. Mi portai una mano alla testa,poi presi il cellulare da sopra il comodino. Rimasi a lungo a fissare lo schermo. Nello sfondo c'era proprio lui. Era bellissimo..non troppo alto,biondo e magro. Il principe azzurro di ogni ragazzina. Ma lui era diverso,il mio Gee.
Sin dal primo giorno che lo incontrai ebbi una specie di attrazione per lui. Ho sempre creduto di essere etero,finchè lui non mise piede in quella classe, finche non mi risolse la parola,finchè non mi sorrise. Nessuno mi ha mai sorriso in quel modo,nessuno ha mai provato a capirmi ed è questo ciò che c'è di fantastico in lui.
Un rumore interruppe il mio flusso di pensieri.
Sentii da di sopra sbattere la porta principale di casa. Pensai subito fosse mia madre,anzi,ne ero quasi sicuro. Quel giorno stesso infatti,sarebbe tornata da una vacanza.
«Ma porca..Hey,Frankie! Vienmi ad aiutare con 'sta porta di merda,mi si è inceppato il vestito...»
Alzai gli occhi al cielo. Corsi giù per le scale per non farla incazzare ulteriormente e la vidi: la Signora Iero mentre imprecava contro la porta in tutta la sua finezza. Le sorrisi felice di rivederla mentre mi stavo avvicinando.
Puzzava di fumo e aveva il trucco agli occhi colato. Senza proferire parola aprii la porta e liberai quel lembo di vestito schiacciato in mezzo alla porta.
«Ohw..Frankie,caro!»
Mi gettò le braccia al collo stritolandomi in un abbraccio materno.
«Okay okay, ora puoi anche lasciarmi andare,non respiro più mamma.» risi.
Non era il classico modello di mamma casalinga,con la pettinatura sempre a posto. Teneva i capelli corti in un taglio maschile e li aveva tinti di rosso,coprendo il nero corvino suo naturale. Si truccava abbastanza pesante: eyeliner nero spesso,sopra e sotto gli occhi risaltandone il colore verde brillante.
Però le volevo bene,così come era,anche se non era convenzionale. Faceva la commessa nel supermercato pochi kilometri da casa nostra e aveva appena trascorso le sue ferie fuori città con le sue amiche in anticipo.
«Mi sei mancato tanto!» non feci in tempo a risponderle che suonarono alla porta.
Mia madre aprì e si spostò per far entrare le sue amiche.
«Yo,Franky!»
Sorrisi educatamente per poi sparire di nuovo di sopra,con la scusa di portar in camera la valigia di mamma.
Non riuscivo a passare tanto tempo in presenza di quelle altre due oche.
"Ma non ci erano andate insieme in vacanza? Che motivo hanno di rivedersi?" pensai borbottando.
Appena richiusi la porta della sua camera dietro di me,sentii la suoneria del mio cellulare dalla mia stanza. Corsi a rispondere pensando fosse Gerard.. e invece era il mio fratellino Mike. Aveva 13 anni ed era partito per un campeggio estivo.
«Frank? Hey amico!»
«Mike,che sorpresa..»
«Allora? Come te la passi a casa? Mamma è già tornata?»
«Solite cose,niente di interessante. Sì,cinque minuti fa.»
«Oh wow! Grande,me la passi?»
"Se volevi tanto parlare con lei,perchè non l'hai direttamente telefonata al suo di cellulare?" sospirai e scesi nuovamente le scale,ubbidendogli.
Passai il telefono a mia madre sfuggendo alle domande delle sue amiche sempre con educazione. Mi adoravano. Io invece le odiavo. E odiavo anche quell'impiastro di fratello viziato che mi ritrovavo. Sembro tanto un angioletto ma reprimo un sacco di odio verso l'intera umanità.
Presi il pacchetto di sigarette di mia madre dal tavolino nel salotto e uscii.
Era solo Giugno e già si respirava quell'aria opprimente d'estate.
Estrassi una Marlboro ma non trovai l'accendino. Di solito ne tiene uno dentro il pacchetto. Mi tastai le tasche,fronte e retro,dei pantaloni. Niente da fare,nessuna traccia di accendino. Mi appoggiai la sigaretta sulle labbra e feci una passeggiata attorno al quartiere.
Era ancora mattina,abbastanza presto,forse le 9. Avevo addosso i vestiti della sera prima e..e inevitabilmente mi venne in mente Gerard. Avevamo passato la notte insieme,l'ultima da soli prima del ritorno a casa di mia madre. Praticamente nei giorni precedenti Gerard viveva da me. Avevamo passato una settimana,giorno e notte insieme,proprio come una coppietta. I nostri genitori non lo sapevano di noi due,sapevano solo che eravamo amici. Grandi amici. Migliori amici. Amici molto stretti. Ma non fidanzati.
Passai vicino ad una casa nel bel mezzo di una litigata in pieno stile 'coppietta'. Si sentivano le urla provenire dalla camera da letto. Lei l'aveva beccato a letto con un'altra. Sorrisi amaramente e inumidii il filtro. Ripensai al bacio di quella mattina stessa. Era passata solo un'ora neanche.
Ero ormai arrivato al parco e vidi un gruppetto di ragazzini che avranno avuto massimo 13 anni,l'età di Mike. Beh,non stavano di certo giocando con una palla. Fumavano peggio di dei turchi. Ridacchiai fra me e me per la metafora. Poi pensai che dovevano avere sicuramente un accendino. Quindi mi avvicinai.
«Avete da accendere?»
Erano in sei,c'erano anche due ragazzine. Mi guardarono tutti mezzi intimoriti,come a dire "Non dirlo alla mamma!". Tranne uno: mi guardò bene,squadrandomi e mi porse un accendino verde. 
«Quanto vuoi per questo accendino?»
 era davvero carino,un verde pino molto scuro ed opaco. Non mi sarei mai immaginato di contrattare per un accendino con un ragazzino.
«Te lo puoi tenere,te lo regalo»
 aveva proprio una voce da bambino.
Alzai un sopracciglio e sorrisi soddisfatto dopo essermi acceso la mia sigaretta,lo salutai con un cenno e mi diressi verso le altalene.
Feci un tiro,riempiendo di fumo i miei polmoni.
Mi sedetti su di un'altalena; quel posto era desolato e a parte quel gruppetto di ragazzini non c'era nessuno. Mi dondolai lentamente,immerso nella mia nuvoletta di fumo.
È una mia abitudine pensare fumando. Guardai il cielo senza nuvole e,beh,pensai.
Gerard.
Gerard..."Sicuramente ora starà aiutando sua madre nella faccende casalinghe,con la parananza rosa addosso" risi immaginandomelo. Feci per tirar fuori il mio cellulare ma poi ricordai.
"Merda..!"
Mi alzai di scatto buttando con non-curanza il mozzicone di sigaretta a terra e mi diressi a passo svelto verso casa. Pensai al peggio: Gee che mi manda un sms dolce o dove mi chiama 'amore'. Ora stavo correndo.
Bussai alla porta di casa mia,perchè non avevo portato con me le chiavi.
Mi aprì mia madre e quando entrai con il fiatone vidi che era da sola. Mi guardò stupita.
«Frankie,che succede tesoro?»
«Il..mio..cellulare?»
«Oh,sì! Ti è arrivato un messaggino,ecco puoi guardartelo da solo non mi interessa. Ma va tutto bene,vero?»
Sospirai di sollievo,grato che mia madre non fosse un'impicciona. Infatti il mittente era Gee.  Mi voleva vedere a casa sua,subito. Le sorrisi rassicurante.
«Certo! Io esco,ci vediamo stasera. Prendo la tua macchina se non ti dispiace»
Uscii dopo averla salutata e guidai fino a casa di Gerard.
Non abitiamo molto lontani,una mezz'oretta in macchina circa.
Parcheggiai nel vialetto di casa sua,qualche metro più in là. Poi scesi dalla macchina e mi diressi alla porta,suonai. Mi venne ad aprire sua sorella.
«Chi è? Ah,sei tu Frank! Accomodati,Gee ha detto che ti aspetta di sopra»
«Ciao Anne,grazie»
 le sorrisi felice,come sentendomi a casa. Lei era più grande di noi, una ragazza molto dolce e simpatica. Aveva i capelli lunghi oltre le spalle color biondo platino, come il fratello. Era formosa,ma lei stava benissimo così.
Salii le scale,seconda porta a sinistra. Bussai lievemente,poi,senza aspettar risposta entrai. Vidi Gerard in camera..in boxer. Boxer neri attillati. Arrossì violentemente.
«F-Frank!»
Ridacchiai sotto i baffi,chiudendomi la porta dietro le spalle.
«Mi stavo..mi stavo vestendo»
 balbettò cercando i suoi jeans neri. Io lo guardai sorridendo e incrociai le braccia al petto,gustandomi la scena in silenzio.
 
(to be continued)



YEEEEE sono viva! Chiedo perdono,è passato così taaanto tempo cwc bando alle ciance! (?) Questo è il secondo capitolo; non avrei mai pensato di continuarla º3º in questo capitolo abbiamo conosciuto un po' meglio il nostro progagonista,ehe uwu se vi è piaciuto recensite c3c graziegraziegrazie
Love y'all
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > My Chemical Romance / Vai alla pagina dell'autore: iluvvengenz