Sento la sua mano scorrere dalla coscia, fino alla pancia e posarsi su di me, premendo leggermente.
Sospiro.
“Che ci fai qui?”, chiedo, voltandomi verso di lui.
Mi sta guardando intensamente e mi sento leggermente intimorita dal suo sguardo, come ogni dannata volta, anche se questa volta dovrebbe essere lui ad essere intimorito da me; ma non è così, lui è sempre così sicuro di sé.
“Volevo sapere come stavi. Sono giorni che non parliamo. So che sei ancora arrabbiata, ma ti prego, parlami”, mormora mordicchiandosi il labbro.
“Non fare così”, sussurro, posandogli una mano sulle labbra che si schiudono al mio tocco quasi immediatamente. Amo quando si morde il labbro, è una cosa dolce e sexy allo stesso tempo.
Poi mi volto, dandogli nuovamente le spalle.
Lo sento sospirare.
È frustrato perchè non ha una mia risposta da giorni, ma non sono intenzionata a dargli ciò che vuole, non ancora, non dopo quello che è successo.
"Per quanto ancora manterrai questo silenzio?", mi chiede, poggiando le labbra contro il mio orecchio, cosicché il sussurro sembra quasi un urlo.
Mi rannicchio su me stessa, senza rispondergli.
Lui, dopo qualche altro minuto di silenzio, si alza, sfiorandomi il fianco dove la sua mano è stata appoggiata per tutto il tempo. Lo sento sospirare ancora.
“Quando vorrai parlare, io sono in salotto”, dice. Lo sento aprire la porta, ma non mi volto. Non riesco a guardare ancora il suo viso, potrei perdonarlo e non voglio. “Ah, mi manchi”, sussurra, prima di uscire e chiudere la porta dolcemente dietro di sé.
Appena sento il click dello stipite, lascio scorrere le lacrime che ho trattenuto fino a quel momento e in pochi secondi il mio cuscino è zuppo.
- mi manchi – Questo ha detto.
E manca anche a me, terribilmente.
Mi mancano i suoi abbracci, i suoi baci morbidi e dolci, ma anche passionali e sensuali; mi manca la sua risata, mi manca infilare una mano tra i suoi capelli e accarezzarli dolcemente.
Mi manca lui.
Ma per quanto io voglia perdonarlo, non posso. Si, è una cosa stupida; volerlo ma non poterlo fare, anche solo per principio.
Si era comportato male, volevo punirlo con il mio silenzio, ma stavo male anch'io e sapevo che la mia rabbia avrebbe avuto vita breve.

Passano le ore e non lo sento salire a dormire, così decido di alzarmi.
Lo trovo in salotto, disteso sul divano. Sta guardando la televisione e appena mi sente arrivare si volta di scatto e il suo sguardo si illumina.
Gli sorrido involontariamente, poi mi ricordo di essere arrabbiata con lui e il mio sorriso scompare.
Mi avvicino e mi siedo sul divano, accanto a lui che mi guarda in silenzio, stando attento ad ogni mio movimento, trattenendo il respiro.
Afferro il telecomando abbandonato sul tavolino e cambio canale, evitando partite, cartoni animati e film d'amore.
Continuo a fare zapping sotto il suo sguardo vigile, finché non trovo un film drammatico; lancio il telecomando sul tavolino e mi rannicchio su me stessa, stringendomi le ginocchia al petto e circondandomi le gambe con le braccia.
Percepisco il suo sguardo su di me, ma non mi volto e cerco di seguire il film e ci riesco, fino a quando non sento la sua mano posarsi sulla mia.
Abbasso di scatto lo sguardo sulle nostre mani e deglutisco.
“Mi manchi”, sussurra, avvicinandosi.
La pressione sulla mia mano aumenta e io non resisto più. Cerco i suoi occhi e li trovo a pochi centimetri da me; scuri, profondi e brillanti come sempre. Li collega ai miei senza più distoglierli e il mio cuore prende a battere forte e mi sento viva dopo una settimana di vuoto.
Mi posa una mano sul viso e io sospiro.
“Perdonami, amore... ti prego, perdonami”, mormora, avvicinandosi ancora di più, fino a quando riesco a sentire il suo naso sfiorare il mio.
I suoi occhi sono lucidi, come se si stesse trattenendo dal piangere e la stretta allo stomaco che mi provoca quella vista, fa crollare ogni mia resistenza e annuisco.
“Ti amo”, sussurra prima di posare le labbra sulle mie facendo una leggera pressione.
Mi lascio subito andare, per assaporare la sensazione della sua bocca ancora sulla mia, dopo una settimana di distanza.
Infilo la mano tra i suoi capelli soffici e nello stesso momento la sua lingua s'insinua nella mia bocca, sensuale e dannatamente dolce.
I suoi baci sono una scossa di energia, le sue mani sul mio viso trasmettono amore e il suo respiro fuso col mio è la sensazione migliore del mondo.
Quando si scosta, mi sfiora il naso e mi mordicchia il labbro teneramente per poi collegare i suoi occhi ai miei.
Io però non riesco a reggere il suo sguardo e mi soffermo ad osservare le sue labbra che s'incurvano leggermente. Gliele sfioro con le dita e lui le schiude, come in riflesso al mio gesto inaspettato per me, ma non per lui.
“Mi hai perdonato?”, sussurra. Mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio e attende la mia risposta che non tarda ad arrivare.
“Ti ho perdonato fin da subito, Liam, ma non potevo dirtelo.. non potevo, anche solo per orgoglio”, mormoro, guardandolo. I suoi occhi color cioccolato sembrano in grado di leggermi l'anima. “Mi dispiace”, aggiungo e lui sorride.
“Sono stato io lo stupido, tu hai solo reagito di conseguenza. Non ti farò mai più soffrire, te lo prometto, amore. Ti amo e d'ora in poi voglio solo renderti felice”
Sorrido alle sue parole e il cuore batte forte. “Continua così, allora”, dico, “Stai andando alla grande”. Cerco le sue labbra, desiderosa di un altro bacio e lui risponde con fervore, facendomi sognare, facendomi credere in noi.
Amandomi ancora una volta.

Holaaa,
allora, eccomi di ritorno con una OS green.
beh, si..... diciamo che avevo voglia di scrivere, ma non sapevo che fare e così ho scritto questa OS.
ecco, ero indecisa tra Zayn e Harry perchè mi sembravano i più adatti, però poi ho pensato anche a Liam e infatti ho optato per lui alla fine, spero di aver fatto la scelta giusta.

sinceramente non mi piace come OS, però volevo pubblicarvela lo stesso.
se la recensiste, mi fareste un favore ENORME, soprattutto se mi diceste se fa schifo o meno, lol.
however, ricordatevi che lunedì posterò - la mia vita con Malik - e, basta.


LOVE YOU ALL.
Sil, :3