Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: HLLZN    06/09/2012    2 recensioni
Infondo chi è Jade dinnanzi a un universo così enorme?
Come può una ragazza abbandonare il passato e la solitudine che la contorce dalla tenera età?
Come può dimenticare quel che le è stato fatto?
E Anna? E Jake? Penseranno a lei?
Come si trasformerà la sua vita?
Varrà la pena di continuare?
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
DAL CAPITOLO 5
----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Finalmente, dopo l'ennesimo negozio, Jade trovò qualosa che la incantò.
'Sara, che ne pensi di questo?' sussurrò.
Era un vestitino azzurro che arrivava poco più su delle ginocchia con una fascia ed un fiocco nero a girovita.
'Provalo' disse Sara.
Le stava d'incanto.
Per la prima volta Jade si guardò allo specchio e si apprezzò.
'Sei bellissima' disse Cassy che nel mentre entrò nel negozio.
'Devo vedermi anche delle ballerine nere da abbinare' continuò Jade.
'Ballerine? Con quel vestito e quelle gambe? No ragazza non ci siamo. Sai quante invidiano il tuo corpo e non usi nemmeno i tacchi?'
'Tutto ma non i tacchi Cassy' obiettò.
'Oh si invece i tacchi si.'
Per la sfortuna di Jade trovarono in quel negozio delle scarpe nere tacco dodici che le calzavano a pennello.
'Prendiamo questi' disse Sara poggiando tutto davanti la cassiera.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
‘Caro diario, loro mi avevano promesso di non farlo di nuovo, eppure eccomi qui a Londra.
Anna e Jake si sono trasferiti e hanno scaraventato qui anche me. Tanto cosa gli importa? Niente.
Non sono pronta ad affrontare tutto di nuovo.’ 



-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
PROLOGO :

Jade era una ragazza che aveva vissuto fino all’età di 10 anni con le suore.
I suoi genitori l’avevano abbandonata e lei si era trovata sola. Aveva combattuto con la solitudine sin da quella tenera età, e questo aveva influito molto nella conformazione del suo carattere.
Non era timida, come poteva sembrare agli occhi di molti,  era soltanto ‘diversa’ o perlomeno si definiva così. Fino ad ora non aveva trovato nessuno che l’avesse capita veramente. Fino ad ora aveva soltanto travato persone che venute a conoscenza della sua storia la compiacevano e questo lei lo odiava. Non voleva mostrarsi debole e non pretendeva nemmeno di avere molti amici. Cercava solo qualcuno che la accettasse per la vera  Jade, quella del presente, e non avere amici falsi per colpa del  passato.
All’età di 11 anni fu adottata da Anna e Jake e non aveva mai avuto il coraggio di chiamarli ‘mamma e papà’. Si è vero, loro gli avevano dato un tetto sotto il quale stare, ma oltre questo, l’interesse che avevano nei suoi confronti era minimo. ‘Così puoi fare quello che vuoi’ molti le dicevano. Ma loro non capivano cosa significava non avere l’affetto di una mamma o l’aiuto di un papà. Però lei cercava di essere forte.
Jade aveva una grande passione che teneva nascosta tra se e se : quella per il teatro. Dati i loro continui  traslochi lei non aveva mai avuto l’occasione di iscriversi ad una scuola per la recitazione e così seguiva il suo sogno leggendo dei libri al riguardo.
Oggi Jade ha 17 anni, e non sa che la sua vita inizia proprio da qui.

-----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------


La sveglia suona anche a casa Smith.
Raggomitolata nel letto Jade tremava. Non voleva affrontare tutto di nuovo, eppure doveva finire il suo corso di studi. Così si alzò goffamente dal letto, aprendo la finestra e lasciando che il vento le scompigliasse i capelli. Amava sentire quel profumo di  libertà.
Scese in cucina, e come immaginava non c’era nessuno oltre uno stupido biglietto attaccato sul frigo.
Lo lesse velocemente e senza meraviglia lo gettò nel cestino.
Si prevedeva un'altra solitaria giornata in quella casa. Andò in bagno e si fece una doccia veloce.
Sentire l’acqua fredda che scorreva per tutto il suo corpo le faceva dimenticare, anche se per un attimo, tutto il resto del mondo.
Si asciugò rapidamente e tornata in camera prese una felpa, un paio di jeans e le sue vans nere.
Si vestì e raccolse i suoi capelli biondo cenere in una scompigliata coda.
Gettò qualche quaderno dentro il suo zaino e arrivata di nuovo in cucina prese una brioche che mangiò al volo.
Uscendo di casa  si avviò verso la nuova scuola che era stata tanto orgogliosa di accoglierla dati i suoi eccellenti voti. Jade non amava studiare, ma non avendo un paio di amici, si rinchiudeva in camera soffocando sopra i libri.
Mentre camminava sul marciapiede vide ragazzi che , come lei, si facevano coraggio cercando di affrontare questa nuova giornata. Ma per lei era più complicato. Non le era mai piaciuto essere la ‘novellina’ della scuola. Ciò provocava molti pettegolezzi, e anche se Jade non ci dava poi chissà quanto peso, odiava sentirsi osservata come se fosse affetta da una grave malattia. Forse lei aveva una grave malattia, ma non era contagiosa. La sua malattia faceva torcere soltanto lei dal dolore, malattia nota come solitudine.
                                                                                                                         

                                                                                           ***

Eccola qui, la Cohard School. Era immensa.
Dato il suo anticipo Jade colse l’occasione per curiosare qua e la, facendosi così un idea di in che posto si trovasse.  La scuola aveva 3 palestre, due per la pallavolo e una con molti attrezzi da ginnastica.
Girovagò per le aule completamente vuote cercando anche il suo armadietto.
Fu spaventata però dal bidello che le domandò :
‘Signorina, lei cosa ci fa qui? Mancano ancora 10 minuti al suono della campanella.’
‘ Mi scusi, siccome questo è il mio primo giorno volevo soltanto orientarmi per dopo’ rispose Jade sfoggiando un falso sorriso.
‘ Oh ma se è per questo, posso guidarti io qui. Vieni, seuguimi’ disse il bidello.
Jade lo seguiva e intanto lo esaminava con lo sguardo.
‘Ecco , questo è il primo piano, dove ci sono le aule degli alunni del primo , secondo e terzo anno. Lì giù in fondo a destra puoi trovare il bar e dall’altra parte del corridoio’ continuò indicando il punto ‘ci sono i bagni’.
Salirono al piano di sopra mentre il bidello continuava la sua ‘gita turistica’ :
‘Qui invece ci sono le aule del quarto e del quinto anno. In fondo a destra c’è l’aula dei professori dove avvengono anche i colloqui mentre di fronte si trova l’ufficio della preside.
Il bagno puoi trovarlo a sinistra, mentre il tuo armadietto’ disse il bidello filando dalle mani di Jade il foglio che aveva ‘ puoi trovarlo qui’.
Si incamminarono lungo il corridoio portando la ragazza davanti al suo armadietto.
‘Al piano sotterraneo invece ci sono le aule per i corsi pomeridiani e le tre palestre, che credo hai già visto’.
‘Grazie mille signor .. ‘ ‘Chiamami Paul’ la interruppe lui.
‘Ora se non ti dispiace vado a suonare la campanella, buon divertimento’ e si allontanò fino a scomparire.
Jade si appoggiò al muro facendo un grande respiro.

                                                                                                                                                             

Mancavano pochi minuti. Pochi minuti e sarebbe rincominciato tutto da capo.
Decise di aspettare direttamente lì, mentre vedeva pian piano gli studenti salire e dirigersi agli  armadietti.
Così fece anche lei che, aprendo il suo, trovò come detto dalla preside i libri necessari per l’anno scolastico e un foglietto con scritto ‘benvenuta alla Cohard School’.
Guardò in fretta il suo orario e prese i libri.
Intanto notò che un ragazzo aveva aperto l’armadietto accanto al suo.
‘Tu devi essere Jade’ disse il biondino ‘Piacere, io mi chiamo Niall.’ Gli tese la mano in segno di saluto.
‘Si sono io Jade ..’ rispose la ragazza.
‘Che succede? Sei preoccupata?’ disse Niall sorridendo.
‘No, soltanto che questa è la quarta scuola che cambio’.
‘Oh mi dispiace. Che materia hai alla prima ora? ‘ chiese lui.
‘Biologia’ disse mentre rimetteva il foglio al suo posto.
‘Bene, allora sarò felice di sedermi al banco accanto al tuo Jade. Seguimi che entriamo in aula.’

L’aula non era come quella della sua vecchia scuola, questa era molto più spaziosa e ben organizzata.
Intanto altri ragazzi si sedevano tra i banchi.
Dopo qualche minuto entrò la professoressa.
Bassina, modo di vesire un po’ vecchio, pelle rugosa e tacchi vertiginosi.
‘COMPITO A SORPRESA’ urlò la donna appena mise piede li.
Jade alzò timidamente la mano.
‘Oh lei deve essere la signorina Smith! Benvenuta benvenuta’ esclamava mentre si avvicinava al suo banco ‘Sono molto contenta di vederla qui. Stia tranquilla che ora lei salterà questo compito dato che è il suo primo giorno ’ concluse.
Nel frattempo una ragazza distribuiva i compiti in classe.
‘Avete un ora da adesso’ disse l’insegnate sedendosi dietro la cattedra a sfogliare un giornale.
Jade si voltò verso la finestra non potendo fare a meno di notare l’aria preoccupata di Niall.
‘Hem .. Tutto bene? ‘ chiese timidamente.
‘Veramente no. Non mi aspettavo questo compito e non ho studiato molto bene’ rispose.
‘Fammi vedere di cosa si tratta’ rispose lei girando il foglio.
‘Niall fai finta di scrivere, te lo faccio io il compito’.
‘Jade ma che dici? Non posso, non è giusto’ disse il ragazzo sospirando.
‘Stai tranquillo.’
In meno di 40 minuti Jade riconsegnò il foglio a Niall che rimase stupefatto.
‘Consegnalo’ sussurrò.
‘Grazie, J’ disse lui sorridendo.
‘Horan, già finito il compito? Non è da te. Sono proprio curiosa di vedere come lo hai svolto’ sghignazzò la professoressa.
Dopo circa dieci minuti chiamò Niall alla cattedra riconsegnandogli il compito.
‘Complimenti Horan. Vedi che quando ti applichi ci sai fare?’
Niall  guardò il suo foglio rimanendo imbambolato.
Dopo quasi un minuto tornò al posto : 10.
‘Jade, come hai fatto? ‘ chiese incredulo.
‘Trucchi del mestiere’ rispose lei ridendo.
‘Grazie di nuovo’ le disse dandogli un leggero bacio sulla guancia.
Jade rimase meravigliata da quel  gesto, ma in qualche modo, si sentì a casa.

                                                                                           ***                                                                                                                                                     

Le ore passarono con Niall e finalmente giunse l’orario della mensa.
‘Vieni, ti presento ai miei amici’ disse il biondino.
Intanto i due avevano fatto molta conoscenza.
Jade attraversò l’intera mensa con gli occhi di tutti puntati su di lei. Dopo un attimo interminabile, arrivarono a un tavolo, dove c’erano altri quattro ragazzi.
‘Louis, Liam, Zayn, Harry, lei è Jade. E’ nuova qui e l’ho conosciuta questa mattina, ha l’armadietto accanto al mio’ disse Niall mettendo in imbarazzo fortemente la ragazza.
‘Piacere Harry’ un riccioluto ragazzo si alzò dal tavolo e porse la mano a Jade.
Lei affogò nei suoi occhi, gli occhi più belli che avesse mai visto.





-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Salve.
Questa è la mia nuova fanfiction dove la protagonista è Jade, una ragazza con un passato molto difficile da superare.
La paura di sbagliare e di cominciare tutto da capo la infligge a tal punto da chiudersi in se stessa.
Ma proprio Niall riuscirà a distrarla da questa situazione.

Un grazie a chi recensisce,
a chi mette la storia tra le preferite
e a chi legge in silenzio.

Ilaria.

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: HLLZN