Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: LondonGirl    06/09/2012    1 recensioni
-Quando..quando torni?
Joe rimase in silenzio ancora.
Guardai in alto.- Non torni.-
Joe mi abbracciò da dietro e mi parlò all'orecchio.
-Mi trasferisco a New York per lavoro, la nostra band sta andando bene e vogliono farci firmare un contratto con la casa discografica.E' un sogno che si realizza capisci? I nostri genitori hanno deciso di prendere la casa lì.Ti giuro, mi è dura staccarmi da te..anche se è due settimane che ci frequentiamo..penso..penso di essermi innamorato di te.E muoio dentro ogni volta che penso che me ne devo andare e lasciarti qui.
Sentì la sua presa stringermi ancora più forte e le sue labbra appoggiarsi sul mio collo,creandomi piccoli brividi sulle braccia e lungo la schiena.
Mi voltai e lo guardai negli occhi.
-Vorrei tanto chiederti di restare ma so che sarebbe inutile..
Joe mi accarezzò il viso, poi mi baciò ancora dolcemente.
-Ti scriverò sempre e ci sentiremo.- mormorò.
Scossi la testa.
-No Joe, dovrai farti una nuova vita e io non posso aspettare il tuo ritorno ogni singolo giorno.
-Ma…
-No..Joe..credimi è meglio per tutti e due.-
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Settembre.

 

 

-Odio la metropolitana.

-Esistono anche i taxi infatti!- risposi,sbadiglando e guardando l'orologio.

-Si ma la metropolitana è più veloce, visto il traffico di mezzogiorno e delle otto di mattina. unica pecca? la gente che che non si lava.

-Benvenuta a New York!

Lily mi sorrise e appoggiò la sua testa sulla mia spalla tenendo il cappuccino fra le mani, in attesa del nostro treno.

Lily e io eravamo colleghe, lavoravamo nello studio di Vogue, la famosa rivista di moda.

Se ve lo state chiedendo la risposta è si : Quel mondo è un inferno.Il mondo della moda intendiamoci.Ma il nostro lavoro ci piace, anche se ancora non siamo state promosse in una posizione di importanza un pochino più alta.

Per ora rispondiamo alle telefonate, prendiamo appuntamenti, facciamo qualche commissione.

Lo stipendio è buono e ci permette di arrivare a fine mese con un bel gruzzoletto di guadagno e tenerci stretti i nostri appartamenti.

Avevo puntato a quel tipo di carriera per potermi permettere un buono stile di vita, molto incentrato sul lavoro certo, ma con una sicurezza economica alla base.

Partì per New York a 19 anni accompagnata da papà, ci trasferimmo lì e mi aiutò a trovarmi un lavoro nel campo della moda, come ho sempre desiderato.

Papà possedeva un azienda che vendeva mobili di qualità molto raffinata e per l'appunto abbastanza costosi.Mamma non l'ho mai conosciuta e non credo nemmeno di ricordarmela.Se l'è filata con il suo amante quando avevo 1 anno lasciandomi a papà.A volte ho sentito la mancanza della presenza materna nella mia quotidianità, i consigli,la complicità le confidenze che però trovai lo stesso con mio padre.

Crescere senza madre mi ha portato ad essere una donna più indipendente e forte.

Papà era in pensione e ha deciso di passare il resto della sua vita in campagna,nel verde e nella tranquillità, cosa che  a New York non puoi trovare, infatti la mia metropoli viene chiamata anche "la città che non dorme mai".Io la amo proprio per questo, mi fa sentire meno sola ed è piena di vita.

Per quanto riguarda Lily, è la mia migliore amica.Un po' pazza, sempre allegra e sincera.La puoi riconoscere anche in mezzo ad una folla quella stangona con la chioma di capelli biondi e gli occhi verdi.

Io invece sono il suo "alter ego" : Un po' bassina, castana rossiccia occhi marroni.La semplicità, la ragazza che passa inosservata.

Alle 7,46 arrivò la nostra metro e salimmo per essere in ufficio alle 8 in punto,come ogni mattina, 5 giorni su 7. 

Si,lavoriamo full time ma il sabato e la domenica sono sacri per tutti in studio,anche per il nostro capo (meglio dire capa).

-Buongiorno ragazze, oggi giornata piena e voglio assolutamente la vostra attenzione.- Lauren, vicecapo e assolutamente il mio modello di donna.Indipendente, sicura di se', brava organizzatrice e sa farsi rispettare. 

- Dobbiamo organizzare il servizio fotografico per Joe Jonas,tenete a bada gli ormoni- aggiunse immediatamente -Lily, ti lascio il fascicolo con tutto il guardaroba che dovrà essere presente nello studio fotografico.Spunta la lista, controlla che ci sia tutto nei magazzini. Mi raccomando!-

-Certo Lauren!- rispose la mia amica, con un sorriso che le andava da un orecchio all'altro.

-Melissa, tu avrai tutti i recapiti telefonici dell'equipe e di Joe e il programma della giornata con gli orari. Ah,sarai presente allo studio fotografico per controllare che tutto vada bene.

Per un attimo la guardai senza battere ciglio.

-Sei..sei sicura Lauren? Ti fidi di me?

-Se ti lascio questo incarico mi fido al 100% di te.Sei una grandissima lavoratrice e mi ricordi me da giovane.Testarda e determinata.-

Lauren mi sorrise. -Allora buon lavoro ragazze.Mi raccomando.Per qualsiasi cosa mi trovate in ufficio o sul cellulare.- Ci fece l'occhiolino e se ne andò.

-OMMIODDIO FAMMI VEDERE IL SUO NUMERO!

-Lily!- allontanai il mio foglio dietro la mia testa aggrottando le sopracciglia.

-Ma hai capito? Sarai in studio con Joe! Dio quanto ti invidio.

-Mi ricordo a malapena com'è fatto.

-Meli! Joe Jonas!

-Non ricordo.

-Sei pessima.- si alzò con un sorriso da furba. -Ti consiglio di cercarlo su Google Immagini.

-CIAO LILY, ci vediamo più tardi!- Le risposi, evidenziando con un pennarello i numeri più importanti da contattare subito.

Lily spalancò la bocca teatralmente e se ne andò con il mento alzato facendo la finta offesa.

Le feci la linguaccia, e la seguì con lo sguardo finchè non aprì la porta di vetro e se ne andò diretta ai magazzini di Vogue per spillare la sua lista.

Ero una bravissima, astuta bugiarda.

Me lo ricordavo eccome, Joe.

 

*

 

-Ma dove andiamo?

-Shh, o ci beccano.

-Joe!- esclamai a bassa voce.

-Shh!

Joe infilò lentamente la chiave e la fece girare due volte, e udendo uno scatto secco, aprì la porta.In punta di piedi mi fece cenno di entrare, guardandosi attorno e seguendomi.

Percorrendo un corridoio bianco,con gli armadietti grigi ai lati, arrivammo poi a quella che inizialmente aveva forma di una palestra per la grandezza, ma al posto del pavimento c'era una grandissima piscina azzurra, illuminata dalle luci sott'acqua.

-E' la piscina della scuola! Come hai fatto a..

Joe si avvicinò e mi posò un dito sulle labbra,poi mi attirò a se' e mi baciò dolcemente.

-Sorpresa.

Rimasi in silenzio qualche secondo e mi guardai attorno.

-Tu sei pazzo.

Ridacchiai e lo baciai.Si levò la maglietta e io mi levai la mia e i pantaloncini e le sneakers.Joe rimase qualche secondo a guardarmi,posando lo sguardo sul mio corpo quasi incantato e poi con un gesto meccanico si levò i pantaloni e le scarpe.

-Non abbiamo i teli per asciugarci..-mormorai,portandogli le braccia attorno il collo.

-Io ne ho uno..-

Di colpo mi prese di peso e ci buttammo insieme.Riemersi ridendo e mi aggrappai alla scaletta.Joe nuotò verso di me e riemerse esattamente a pari del mio viso, delle mie labbra.

Ci guardammo negli occhi un paio di secondi.

-Sei bellissima.

-Lo dici a tutte, forse è ora di cambiare complimento.

-Ok…sei simpaticissima.-

Gli diedi una pacca.- Stronzo!-

Joe rise  e poi tornò a guardarmi negli occhi.

-Sono serio..

-Joe..-abbassai lo sguardo e sospirai.

-Dimmi.-Joe si aggrappò alla scaletta con un braccio e con l'altro al muretto dietro alla mia testa.

-Tu domani parti, vero?Domani mattina.

Joe rimase in silenzio, guardandomi dritta negli occhi.

-Come l'hai saputo?

-Matt l'ultimo giorno di scuola …2  giorni fa..ne parlava con Luke, in classe e insomma..ho sentito, visto che è dietro di me.

Joe sospirò.

-Mi dispiace io..

-Perchè non me l'hai detto subito?

-Ci tengo a te e non volevo farti soffrire.

-Oh..così domattina saresti partito senza dirmi niente e arrivederci, chi s'è visto s'è visto.-risposi.

-No…te l'avrei detto..

-Quando Joe?

-Che importanza ha dirtelo oggi o dirtelo due settimane fa? non saresti riuscita a vivere la nostra storia serenamente ma con l'angoscia della mia partenza.

Rimasi in silenzio, poi mi girai dandogli le spalle,tenendomi aggrappata al muretto.

-Quando..quando torni?

Joe rimase in silenzio ancora.

Guardai in alto.- Non torni.-

Joe mi abbracciò da dietro e mi parlò all'orecchio.

-Mi trasferisco a New York per lavoro, la nostra band sta andando bene e vogliono farci firmare un contratto con la casa discografica.E' un sogno che si realizza capisci? I nostri genitori hanno deciso di prendere la casa lì.Ti giuro, mi è dura staccarmi da te..anche se è due settimane che ci frequentiamo..penso..penso di essermi innamorato di te.E muoio dentro ogni volta che penso che me ne devo andare e lasciarti qui.

Sentì la sua presa stringermi ancora più forte e le sue labbra appoggiarsi sul mio collo,creandomi piccoli brividi sulle braccia e lungo la schiena.

Mi voltai e lo guardai negli occhi.

-Vorrei tanto chiederti di restare ma so che sarebbe inutile..

Joe mi accarezzò il viso, poi mi baciò ancora dolcemente.

-Ti scriverò sempre e ci sentiremo.- mormorò.

Scossi la testa.

-No Joe, dovrai farti una nuova vita e io non posso aspettare il tuo ritorno ogni singolo giorno.

-Ma…

-No..Joe..credimi è meglio per tutti e due.- dissi,abbassando lo sguardo per evitare che una lacrima scendesse ma fu inevitabile.

*

Ritornai in me e scossi la testa.

Il numero di Joe era in cima alla lista dei recapiti telefonici.Presi il telefono ma prima di alzare la cornetta respirai a fondo, ci misi qualche minuto.

"Non fare la codarda,non ricorderà nemmeno il tuo nome o la tua faccia, per quel che ne sai." mormorai fra me  e me.

Composi lentamente il numero e aspettai, con il cuore a mille.Chiusi gli occhi e ricordai a me stessa di non perdere il controllo.

" Le emozioni devono essere lasciate fuori dal lavoro." mi ripetei.

Il telefono squillava, segno che era libero.



Grazie a tutte/i quelle/i che leggeranno. Spero vi piaccia!! a presto con il prossimo capitolo :) cercherò di tenerla aggiornata spesso!
M.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: LondonGirl