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Autore: wellingtonlovers    06/09/2012    5 recensioni
Quando mi chiudo la porta alle spalle, si gira verso di me e mi guarda dritto negli occhi soppesando evidentemente le parole, cercando di scegliere quelle più adatte, probabilmente. Cerco di mantenere lucidità continuando a fissare quegli occhi azzurri così intensi, e per riuscirci ci vuole tutta la forza che mi è rimasta.
- Cosa c'è che non va, Harry? - cerco di interromperlo subito, ma mi ferma con un eloquente gesto della mano - E non dirmi che va tutto bene, perché me lo sono sentito ripetere centinaia di volte, e so che non è vero. Ti conosco, ormai.
Sospiro. E' vero. E' il mio migliore amico, e mi conosce meglio di chiunque altro.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2. Is there something possible to save?

" Ripenso a tutte le volte che volevo urlare cosa sentivo, ma sono stato zitto per paura di non essere capito. Rimpiango gli obiettivi che ho abbandonato, perché il timore di fallire mi ha impedito di perseguirli. Questa vita è una puttana: ci sono dei momenti che ti lasciano l'amaro in bocca, e altri talmente belli da farti dimenticare quel retrogusto sgradevole che ha. "
C. Bukowski.

 
Chiudo la porta con due giri di chiave sforzandomi di ignorare le voci dei ragazzi che mi arrivano dal salotto, e poi torno sul letto. Mi prendo la testa fra le mani e per un momento spero che finisca tutto, spero di potermi svegliare e scoprire che è tutto un incubo. Ma so già che non è così, purtroppo. Quindi mi infilo con la testa sotto il cuscino, e me lo premo sulle orecchie, riuscendo finalmente ad isolarmi dal resto della casa.
Non so per quanto tempo rimango in questa posizione, e probabilmente mi ci addormento anche, ma quando riemergo fuori ormai è buio. A occhio e croce saranno almeno le sei passate.  Però se non altro sono riuscito a riprendere il controllo, a calmarmi. Ora sono pronto per tornare di là ad affrontare i ragazzi con un falso sorriso dipinto sul volto, come ogni volta.
Sono accolto da Niall, che girovaga per il salone con aria inquieta.
- Cosa c'è per cena? - domanda. Sospiro. Avrei dovuto immaginare che ormai avesse fame.
- Liam? Paul? Ragazzi? Insomma, ho fame.
- L'avevo capito, Niall. - ridacchia Liam, alzandosi dal divano - Non so come ma l'avevo capito.
Si dirige in cucina seguito dal biondo, mettendosi a preparare uova e pancetta, per la gioia dei nostri stomaci. Io stesso mi accorgo di avere fame nel momento in cui mi arriva il profumo delle meravigliose uova di Liam. Il mio stomaco era passato in secondo piano, dopo quel pomeriggio, ma improvvisamente si è risvegliato e si sta facendo sentire.
Divoriamo la magnifica cena e poi come al solito scoppia la battaglia perché nessuno vuole lavare i piatti.
- Stasera li faccio io, okay? - esclamo, spazientito, passando tra Louis e Zayn, che stanno discutendo animatamente. Sono troppo stanco per sopportare altre discussioni. Per oggi ho dato.
Schiocco sonoramente i guanti di plastica e me li infilo mentre i ragazzi, dopo circa mezzo secondo impiegato a capire se stessi scherzando o avessi davvero intenzione di fare i piatti, si rassicurano ed escono uno ad uno dalla piccola porta della cucina.
Lou rimane per ultimo, così ci ritroviamo di nuovo soli, lui ed io. Si avvicina con cautela al lavandino e mi fissa, sperando di riuscire ad inchiodarmi di nuovo con quei suoi occhi azzurri. Ma io non ho intenzione di alzare lo sguardo dal piatto unto di pancetta che sto strofinando ormai da un bel pezzo. Non voglio guardarlo negli occhi perché finirei di nuovo per essere sul punto di confessargli i miei sentimenti, e dopo la scenata di oggi pomeriggio, ho capito che non è il caso. Oltretutto lui è felicemente fidanzato con una bellissima e sexy ragazza, perciò. Non voglio rovinare il fragile rapporto che ormai c'è fra noi, rischiando di mandarlo in mille pezzi assieme alle nostre carriere professionali. Non voglio e non posso.
- Hai cambiato idea? Per caso ti sei deciso a dirmi che c'è che non va? Anche i ragazzi si sono accorti che sei strano, ultimamente.
Queste parole mi colpiscono con un pugno nello stomaco, e all'improvviso mi viene la nausea.
Sono i miei migliori amici, e gli sto nascondendo tutto questo. Come posso essere arrivato a tanto? Non lo nemmeno io. Disgusto perfino me stesso, ormai.
Scuoto appena la testa, e lui alza gli occhi al cielo. Sento l'elettricità che emana il suo corpo colpirmi a ondate, e percepisco che sta perdendo di nuovo la pazienza. Tra poco se ne andrà silenziosamente come ha fatto questo pomeriggio, ne sono sicuro. Sto rovinando tutto anche tenendo la bocca chiusa. Dio santo, che disastro.
- Lo sai che prima o poi verrà tutto fuori, vero? Sai che non potrai tenerti tutto dentro per sempre? - la sua voce è seducente come non mai, sebbene sia poco più che un sussurro.
- E allora sarà solo peggio. Più tempo passa e peggio è, ricordatelo.
E con questo fa dietro front e, come avevo previsto, esce dalla cucina.
Dopo aver finito di risciacquare accuratamente tutti i piatti, decido di concedermi una doccia, approfittando del fatto che il bagno è incredibilmente libero. Lascio che l'acqua calda sciolga i miei muscoli e li rilasso uno ad uno, prima di chiudere il getto e infilarmi l'accappatoio. Devo impormi più volte di respirare regolarmente per impedire ai lucciconi che già mi spuntano agli angoli degli occhi di sgorgare in fiumi di lacrime, prima di uscire dal bagno. Non voglio più piangere. Basta. Un giorno di questi se non mi controllo finirò per urlare la verità in faccia a qualcuno, e poi saranno cavoli miei. D'altronde così imparo ad innamorarmi del mio migliore amico, ecco.
Quella notte dormo a malapena. Più che altro mi giro e mi rigiro nel letto fino alle sei del mattino, quando abbandono definitivamente l'idea di riaddormentarmi e mi alzo. Mi dirigo verso la portafinestra e guardo fuori. La città si sta pian piano svegliando, le prime luci si accendono, le prime persone iniziano a riversarsi per le strade, dirette ai mille luoghi di lavoro. Apro appena la porta ed esco fuori. L'aria è fredda e mi sveglia completamente, e anche il mio cervello sembra svegliarsi all'improvviso. Getto in occhiata dentro la camera e anche attraverso le tende vedo che adesso Lou non è più nel suo letto. Sarà andato in bagno.
Continuo a guardare la città che sembra svegliarsi pian piano come un grande gatto che incomincia a fare le fusa, riempiendosi dei tipici rumori cittadini. Non che Londra dorma veramente per più di un'ora a notte, però durante le ore di buio sembra che si faccia più silenziosa.
All'improvviso un raggio di sole sbuca da dietro una nuvola scura e mi illumina il viso. Lascio che la pelle del viso si scaldi, carezzata da quei raggi che alzano subito la temperatura, e non mi accorgo nemmeno che qualcuno mi ha raggiunto sul balcone.
- Ciao. - Sussulto leggermente, mentre vedo con la coda dell'occhio Louis sedersi accanto a me sulle piastrelle fredde del balcone, a distanza di sicurezza. E' come se all'improvviso ci fosse una sorta di strano imbarazzo, sensazione nuova ad entrambi, perché fra noi non c'era mai stata, prima di quel momento.
- Ciao. - borbotto, anche io imbarazzato e scocciato da quella distanza fisica fra noi. Mi sembra addirittura di riuscire a sentire il suo corpo caldo lontano da me, e questa sensazione mi chiude la bocca dello stomaco, provocandomi la nausea.
Rimaniamo in silenzio per un po', fino a che non è lui a parlare.
- Allora, uhm, come va? - sorrido, perché di solito sono io quello che incespica con le parole.
- Solita vita. E tu?
- Bah, circa, più o meno.
Rimaniamo di nuovo in un silenzio teso e imbarazzato, ma stavolta sono io ad interromperlo.
- Mi dispiace. - la mia voce si è ridotta ad un sussurro, perché è più facile controllarla se ha un tono basso, così lui è costretto ad avvicinarsi un po'.
- Lo so, ma questo non cambia le cose. Credi che non mi sia accorto che ti isoli di continuo, che fai di tutto per tenerti lontano da noi? - mi accorgo della nota sprezzante nella sua voce e tutte le previsioni che avevo fatto su che piega avrebbe potuto prendere la conversazione mi crollano addosso. Ma se è venuto fuori solo per litigare, può anche tornarsene dentro. Non ne ho voglia, specialmente non alle sette del mattino.
- Non voglio litigare. Se è questo che vuoi tu, allora mi dispiace.
Giro la testa per non incrociare i suoi occhi, fingendo di essere veramente concentrato sul traffico mattutino.
- Non è questo che voglio, lo sai. Ma sappi che dispiace anche a me. - si alza e con un movimento che quasi non riesco a seguire con la coda dell'occhio se ne torna in camera.
Siamo di nuovo soli, io e le mie lacrime, che hanno ripreso a scendere lungo le guance come fiumi in piena. Non mi prendo neanche il disturbo di asciugarle fino a quando capisco che le ho esaurite. Allora torno dentro anche io, asciugo gli occhi con un fazzoletto di carta e respiro profondamente per calmare i singhiozzi. Louis perfortuna ha lasciato la stanza, perciò posso prendermi il tempo necessario a calmarmi a fondo, prima di uscire ad affrontare gli altri. Per una sorta di mia grande botta di culo, dormono ancora tutti, e Lou è accoccolato sul divano. Si è sicuramente riaddormentato. Così faccio colazione in pace, mi vesto ed esco a prendere un po' d'aria. Paul insiste per accompagnarmi, anche se cerco di convincerlo che non è necessario. Si assicura che i suoi colleghi tengano d'occhio gli altri quattro e poi esce con me.
- Fa parte del mio contratto. - mi liquida lui. Ma io so che c'è molto di più.
 
 
 
 
My space:non uccidetemi per la depressione che vi mando con questo capitolo uu ho messo "drammatico" nel genere, no? e allora non lamentatevi. ee. AHAHAHAHAHAH (?) comuunque. mi ero stufata di tutte le larry in cui harry innamorato confessa a louis tutto il suo amore, in stile "e vissero per sempre felici e contenti" (?) volevo qualcosa di alternativo, quindi ho deciso di metterla sotto un'altra luce. louis fa lo "stronzo" e harry non vuole dirgli nulla. uu. vedremo come si svilupperà! (non lo so nemmeno io, mi credete? cambio idea tipo 4363791 volte a capitolo AHAHAHAH)
lasciatemi almeno qualche recensione, così, come incentivo a continuare, se vi piace c: però perfavore non scrivetemi solo "bello, continua", perché, come dire.. non è molto incentivante (?)
sto ciarlando inutilmente come al solito, i know. cc
love u, xoxo
Tinaa. 
  
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