(René Magritte, Le Tombeau des Lutteurs)
La rosa è cresciuta, ma le spine non bastavano a proteggerla dalla cattiveria della natura.
Così si è costruita la sua torre, una impenetrabile campana di vetro da cui osservare il mondo e al tempo stesso tenerlo lontano,
impendo al mondo di farle male di nuovo.
La rosa è sbocciata e quelle spesse mura di mattoni che la circondano stanno diventando troppo piccole, troppo strette
… Soffocanti.
Piano piano, la rosa cerca di demolire le difese che si è costruita,
timorosa come un germoglio appena nato alza la testa verso la luce.
Da sola, però, non sa come fare.
Qualcuno dovrà aiutarla a raggiungere di nuovo il sole
... Altrimenti appassirà, senza aver vissuto davvero.